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Milan, ripartire subito: l’obiettivo europeo manca da troppi anni
Milan, ci troviamo nell’anti-vigilia dell’importantissima sfida di Champions League contro la Red Bull Salisburgo, che decreterà le sorti nel girone.
Il monito deve essere archiviare subito la debacle piemontese, nella quale il Torino si è imposto 2-1, in una prestazione molto deludente e sconclusionata di tutto il gruppo rossonero.
Ad ogni modo, è adesso che si vedono i leader dello spogliatoio, e i campioni che devono fare la differenza: mercoledì sera a San Siro sarà una vera e propria finale, dato che entrambe le squadre avranno l’occasione di staccare il pass per gli ottavi.
Lo stadio sarà sicuramente una bolgia infernale, e tutto il pubblico rossonero è pronto a spingere gli uomini di Pioli verso un traguardo che manca da troppi anni.
Alzare l’asticella sempre di più comporta questo: prima la qualificazione alla Champions due anni fa, poi lo Scudetto dell’anno scorso, adesso è il momento degli ottavi di finale.
Il ”vantaggio” (se così si può definire) è che Pioli ha a disposizione 2 risultati su 3 per classificarsi tra le migliori 16 squadre d’Europa e raggiungere le altre due italiane che hanno già superato la fase a gironi (ovvero Inter e Napoli).
Milan, un San Siro gremito ti aspetta..ricordando le gesta di Kakà
Come dicevamo, il Diavolo non raggiunge gli ottavi di finale di Uefa Champions League da 8 lunghissimi anni, esattamente dal lontano 2014.
A marzo di quell’anno, infatti, l’Atletico Madrid stracciò l’allora Milan allenato da Clarence Seedorf nel vecchio ”Calderòn” spagnolo.
La tifoseria rossonera ricorderà molto bene quella partita, considerato che tra andata e ritorno il Milan siglò soltanto una rete.
A trafiggere Thibaut Courtois ci pensò un certo Ricardo Izecson Dos Santos Leite, meglio noto come Kakà.
E’ proprio dell’ex Pallone d’Oro trequartista brasiliano l’ultimo gol del Diavolo agli ottavi di Champions League: è passata un’eternità, ma adesso l’obiettivo è ad un passo.
Uno sforzo che potrebbe portare adrenalina ed essere una gigante iniezione di fiducia: per recuperare il terreno perduto in campionato, ed affermarsi in ambito europeo.
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Napoli serve (almeno) l’ottavo posto
È un cambiamento di prospettiva significativo per il Napoli, passare dallo scudetto alla lotta per evitare i turni preliminari di Coppa Italia. Si cerca almeno di conquistare l’ottavo posto.
La situazione attuale del Napoli rappresenta un brusco cambiamento rispetto alla stagione precedente, in cui la squadra ha difeso lo scudetto. Tuttavia, la performance del Napoli nella stagione 2023/24 potrebbe essere ricordata per il rischio di diventare una delle peggiori squadre ad aver difeso il titolo l’anno successivo.
Sebbene non sia la peggiore nella storia del calcio italiano, questa possibilità mette in luce le sfide che le squadre affrontano nel mantenere un alto livello di competitività nel tempo.
Nelle ultime giornate di campionato, l’obiettivo minimo per il Napoli potrebbe essere quello di difendere almeno l’ottavo posto in classifica. Questo piazzamento avrebbe importanti conseguenze, soprattutto per la partecipazione alla Coppa Italia nella stagione successiva.
Infatti, i primi otto posti in classifica garantiscono l’accesso diretto agli Ottavi di Finale della Coppa Italia, consentendo alle squadre di iniziare prima con le partite ufficiali rispetto alle squadre classificate dal nono al ventesimo posto.
Inoltre, l’ottavo posto in classifica garantirebbe ai partenopei l’ultimo posto disponibile per le Coppe Europee.
Tuttavia, la qualificazione dipenderebbe anche dai risultati delle squadre italiane nelle competizioni europee in corso.
Ad esempio, se una squadra italiana vincesse la Conference League, il numero di posti disponibili per altre squadre italiane in quella competizione diminuirebbe.
Allo stesso modo, i risultati delle squadre italiane in Champions League ed Europa League influenzerebbero la distribuzione dei posti nelle competizioni europee per la stagione successiva.
In sintesi, la posizione del Napoli in classifica nelle ultime giornate di campionato avrà un impatto significativo sulla sua partecipazione alle coppe nazionali ed europee nella stagione successiva, e l’obiettivo dell’ottavo posto potrebbe essere cruciale per il suo futuro in queste competizioni.
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Milan, cessioni riscatti e Champions League: oltre 200 milioni per il mercato!
Milan, lo aveva chiaramente detto la dirigenza davanti alle telecamere diverso tempo fa, i soldi incassati dal Milan per le cessioni, gli introiti Champions e i riscatto verranno interamente investiti per il mercato estivo.
Lo abbiamo scritto ieri, il Milan è un club decisamente liquido con un patrimonio netto positivo da 180 milioni e una spesa per giocatori e allenatore che non va oltre il 30% dei ricavi. C’è margine per spingere il piede sull’acceleratore e ci sarebbe anche senza entrate ulteriori.
Un tesoretto importante quello che si troverà in mano Giorgio Furlani, insieme a Geoffrey Moncada e Zlatan Ibrahimovic. Iniziamo a parlare dei 50 milioni di euro rivenienti dalla qualificazione alla Champions.
Oltre a questo, non possiamo non avvalorare i riscatti di De Ketelaere e Saelemaekers, ormai certi e che porteranno nelle casse rossonere una cifra intorno ai 35 milioni di euro, con particolare attenzione anche alla posizione di Daniel Maldini al Monza il quale potrebbe essere ceduto a 5 milioni.
Oltre a questo, a partire potrebbero essere in due: Maignan e Bennacer. Il primo perché ancora ad oggi non si è trovata l’intesa sul rinnovo del contratto e le avances di Bayern Monaco e Chelsea stanno diventando pressanti.
Sul piatto offerte intorno ai 60-70 milioni di euro. Per quanto riguarda l’algerino, sappiamo che l’Arsenal avrebbe in pancia un’offerta da 40 milioni, sebbene la clausola rescissoria sia di 50.
Discorsi aperti per quanto riguarda Tomori e Theo Hernandez. Il primo verrà ceduto esclusivamente se non farà parte del progetto del nuovo allenatore e soprattutto se vi saranno offerte superiori ai 40 milioni.
Per quanto riguarda Theo, i rossoneri sono decisamente in difficoltà a proporre un contratto economicamente più vantaggioso a causa del Bayern Monaco che da decisamente sul serio, promettendo al ragazzo uno stipendio a doppia cifra.
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Zhang-Pimco, affare fatto: attese le firme
Il nuovo rifinanziariamento permetterà al presidente dell’Inter, Zhang di ripagare il prestito che Oaktree aveva garantito nel maggio del 2021.
L’operazione di rifinanziamento per Steven Zhang sembra essere in dirittura d’arrivo.
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, la firma dell’accordo tra il presidente dell’Inter e Pimco è prevista tra martedì e mercoledì prossimi, a meno di imprevisti.
Questo accordo è fondamentale per consentire a Zhang di rifinanziare i 380 milioni di euro (incluse le spese di interesse) che devono essere restituiti al fondo di private equity americano Oaktree entro il 20 maggio.
Gli avvocati di Suning (Latham & Watkins) e di Pimco (Dla Piper) stanno lavorando per finalizzare l’accordo.
Tre anni fa, nel 2021, la famiglia Zhang aveva preso in prestito questa somma da Oaktree tramite la holding Grand Tower Sarl, per sostenere le necessità finanziarie dell’Inter.
Si ipotizza che il nuovo prestito da Pimco sia temporaneo e possa preparare il terreno per l’ingresso di nuovi investitori che avranno una parte del controllo dell’Inter.
Inoltre, da tempo si parla dell’interesse di investitori sauditi per il club.
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