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Milan, Papin parla di mercato:” Origi buon giocatore ma serve altro”

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Milan, tutto è pronto ad accogliere il signing per il passaggio di prorietà tra Elliott e RedBird. Poi spazio al mercato. Sui nomi caldi ha parlato l’ex attaccante rossonero Jean-Pierre Papin. Ecco a voi l’intervista.

L’ex attaccante rossonero Jean-Pierre Papin ha voluto dire la sua sull’imminente mercato dei rossoneri. Tutto è pronto per dare il via alle trattative e chiuderne alcune iniziate addirittura mesi fa in tempi non sospetti. Papin, attaccante del Milan dal 1992 al 1994, ha parlato in esclusiva per il noto giornale sportivo La Gazzetta dello Sport. Ecco qui di seguito le sue dichiarazioni.

Un’opinione su Giroud:” Non sono riuscito a sentirlo nei giorni scorsi, deve essere molto occupato…Dico a voi quello che direi a lui, sono felicissimo, è stato l’uomo delle grandi partite. A qualcuno magari possono tremare le gambe quando c’è da vincere a tutti i costi, ma non a Giroud. Lo ha dimostrato per tutta la stagione”.

Le parole di Maldini:” Condivido, con due-tre rinforzi il Milan potrà alzare il livello in Champions. Quest’anno è uscito ai gironi, ma aveva avversarie da ottavi in su, ha dimostrato di potersela giocare con tutti. Paolo è il Milan, non posso immaginare un futuro senza di lui. Ha svolto un lavoro straordinario. Il suo contratto e quello di Massara sono i primi da prolungare”.

Maignan è più forte di Donnarumma? Non saprei, sono due grandissimi portieri. Maignan è cresciuto tantissimo al Milan, è entrato al Milan con l’umiltà giusta”

Su Kalulu:” E’ maturato tantissimo ed ha una velocità impressionante. In Serie A è così, solo da voi un giocatore acquisisce le nozioni tattiche giuste per diventare un big. Ho imparato anche io a 29 anni e con un Pallone d’Oro nel salotto…”

Leao e la clausola da 150 milioni:” Non so quali saranno le esigenze economiche del club, ma è chiaro che se Leao vorrà restare sarà l’ideale averlo in squadra. Anche se più dei singoli, penso conti il progetto”.

Su Divock Origi? ” Un buon giocatore con esperienza ad altissimo livello. Ma per il Milan ci vuole di più Penso a Nkunku del Lipsia, veloce ed efficace sotto porta, lo vedrei molto bene con Pioli”.

Gli obiettivi Zaniolo e De Ketelaere:” Ottimi profili con molta qualità ed ampi margini di crescita. Possono essere un valore aggiunto”

E Renato Sanches? ” Mi piace immensamente. E’ uno di quei giocatori box to box che fanno cose che altri non fanno. Sarà un grande acquisto”

Come arriverà Yacine Adli :” Ha vissuto una stagione tremenda. Sono retrocessi senza mai riuscire a trovare una quadra tattica, soprattutto in difesa. E’ il momento giusto per passare al Milan, ha un grande talento ed inserirsi in una squadra vincente sarà adesso più facile”.

Su Ibrahimovic :” Negli spogliatoi, in campo per 10 minuti, per tutta la partita…Ibra aiuta sempre e fa bene a provarci”

 

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Gran Galà del Calcio Adicosp, Tare: “Inzaghi? Siamo tutti felici per il suo scudetto”

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Igli Tare

Ieri sera si è svolto il Gran Galà del Calcio Adicosp, che ha premiato alcuni personaggi del mondo del pallone. A margine dell’evento ha parlato Igli Tare.

Al Gran Galà del Calcio Adicosp è intervenuto anche l’ex direttore sportivo della Lazio Igli Tare, che in particolare ha parlato dello scudetto vinto dall’Inter e degli allenatori della Serie A.

Indice

Gran Galà del Calcio Adicosp, le dichiarazioni di Igli Tare

Di seguito le sue dichiarazioni ai media presenti all’evento: “Quanto mi hanno fatto piacere le parole di Inzaghi? Tanto, tanto. È un orgoglio anche per noi perché il suo cammino e il suo percorso sono frutto anche di quello che ha imparato alla Lazio a Roma. Siamo tutti felici e contenti per il suo scudetto, penso sia il primo di tanti”.

Sullo scudetto dell’Inter

Scudetto meritato?
“Sì, assolutamente. È la squadra migliore del campionato, ha dominato dall’inizio alla fine”.

In che cosa è migliorato Inzaghi ultimamente?
“La finale persa era la consacrazione e la consapevolezza di essere arrivato a un livello importante. Ha aiutato anche l’ambiente intorno a lui a togliere quel peso che aveva perché non si dava molta importanza al suo percorso anche se era glorioso, con molti trofei. Avere un po’ di pazienza a volte dà i suoi frutti”.

Sul futuro di Immobile

Come vedrebbe Immobile con Inzaghi all’Inter?
“Non si discute la sua qualità, può giocare ovunque. È una pedina importante per la Lazio e penso che sarà difficile strapparlo alla Lazio”.

Quanto è stato vicino al Napoli?
“Non ci sono mai stati avvicinamenti. Sono sempre state voci infondate, non ci sono mai stati contatti reali“.

Sul futuro

Quanto manca per rivederla all’opera?
“Non lo so, farò cose che hanno un senso per me. Non sono alla ricerca di tornare in fretta, lo farò se troverò una piazza in cui vale la pena farlo”.

Cerca un progetto di almeno 2-3 anni?
“Assolutamente sì perché anche per lasciare qualcosa di importante serve il progetto giusto. Senza fretta, serve il progetto giusto”.

Sugli allenatori della Serie A

Thiago Motta, Italiano o Palladino. Chi è cresciuto di più?
Thiago Motta senz’altro, ma non dimentichiamo Gilardino che ha fatto un grande lavoro con il Genoa. Ben venga questa nuova generazione di allenatori, mi piace l’idea di gioco offensiva“.

Le piace De Rossi?
Tantissimo. Non solo come allenatore, anche como uomo. Lo stimo tanto, abbiamo un grande rapporto, farà una grande carriera perché ha tanto carisma”.

Thiago Motta è l’ideale per la Juventus?
“Non so se la Juve pensa a Thiago Motta. Ora c’è Allegri, non è corretto a campionato in corso parlare di altri”.

Che impressione le ha fatto Tudor alla Lazio?
“Ha uno stile di gioco offensivo, i risultati fino a un certo punto sono arrivati, il pareggio di Monza ha fermato un po’ la rincorsa, ma ha fatto un lavoro positivo finora”.

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Milan, il mancato accordo con gli arabi può far saltare tutto? I piani della proprietà

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Milan, un silenzio assordante non solamente sul fronte allenatore, ma anche su quello societario. Andremo qui di seguito a capire meglio come si sta muovendo il mondo Milan, a iniziare dal suo patron Gerry Cardinale.

Fotografia di inizio gennaio: un Milan in forte difficoltà in campionato con la decisione di esonerare a fine stagione Stefano Pioli. Uno Zlatan Ibrahimovic appena insediato e definito dallo stesso Gerry Cardinale come la sua estensione in Italia. Una trattativa avanzata con una cordata araba in via di definizione e Antonio Conte come allenatore per la prossima stagione. L’intenzione, con l’ingresso dei nuovi soci, di liquidare il vendor loan, quindi Elliott, pagando anticipatamente i quasi 700 milioni di euro interessi compresi.

Sono passati “solo” 5 mesi, ma la situazione nel frattempo si è stravolta. Un’inchiesta perlopiù voluta da certi piani alti ha di fatto bloccato, ma probabilmente solo rimandato, la trattativa con Aramco. Ma i problemi iniziano ora con Giorgio Furlani, ancorato al mondo Elliott, il quale – nuovamente forte – tende a bloccare ogni soluzione economicamente dispendiosa preferendo rimanere sulla linea della sostenibilità.

Il prestito sarà ovviamente da restituire e la data ultima è agosto 2025. Riteniamo pertanto che da qui al prossimo anno Cardinale proseguirà la trattativa con gli arabi o, se svanisse definitivamente quella, cercherà nuovi soci altrove. Purtroppo siamo convinti della buona riuscita del tutto, ma non conosciamo i tempi e riteniamo piuttosto difficile che il Milan faccia adesso il passo più lungo della gamba con investimenti superiori alle loro effettive disponibilità.

Questo non significa che non verrà fatto mercato, come scriviamo da tempo, il tesoretto, con qualificazione Champions, riscatti e cessioni, dovrebbe essere particolarmente ricco. Tuttavia la scelta dell’allenatore, che prima sembrava demandata a Ibrahimovic al 100%, andrà a subìre probabilmente qualche grossa variazione. Attendiamo comunque gli eventi consapevoli che l’ultima parola spetta comunque a Cardinale.

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Milan, Ramadani ha proposto Sarri: intrecci Conte-Juventus

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Milan, un finale di stagione piuttosto complicato…e non solo per questioni legate al campo. Vediamo qui di seguito le informazioni raccolte in merito al prossimo allenatore.

Regna davvero moltissima confusione intorno al mondo Milan. Da una parte una pletora di allenatori tornati in ballo dai giornali e dall’altra alcuni profili realmente seguiti.

Tra questi ultimi, come non scrivere di Antonio Conte il quale viene da noi di Calcio Style accostato ai rossoneri per tutta una serie di motivi e di indizi che in tutti questi mesi, da gennaio ad oggi, abbiamo raccontato con dovizia di particolari.

La verità continua ad essere una sola, Conte vuole stare in Italia ed è affascinato dai progetti di Juventus e Milan, ma sulla sua strada si trova contro Giuntoli Furlani i quali potrebbe ancora cedere, ma il muro che hanno costruito davanti al leccese è piuttosto alto.

Nelle ultimissime ore è venuta fuori un’altra ipotesi che vedrebbe Conte alla Juventus e Thiago Motta a Bologna in caso di raggiungimento della Champions League.

Eventualità che noi consideriamo remota, soprattutto se la Juventus non riuscisse a piazzare Massimiliano Allegri. Qualora riuscisse a farlo, le cose ovviamente cambierebbero non poco.

Milan, incontro con Fali Ramadani

Milan

Veniamo quindi al Milan. Durante l’incontro con l’agente Fali Ramadani per definire la permanenza di Luka Jovic, si è parlato di Maurizio Sarri, anch’egli assistito dal procuratore albanese fino a pochi giorni fa quando ha deciso di passare sotto Alessandro Pellegrini.

Stando a quanto trapela, l’ex Lazio avrebbe dato il suo benestare dopo che si era parlato di lui per la panchina della Fiorentina. Il tutto è avvento davanti a Geoffrey Moncada il quale avrebbe poi riferito a Furlani Ibrahimovic.

Il nome di Sarri è stato preso in considerazione, per Ibrahimovic può essere sì, per il fatto che lo svedese vuole un tecnico italiano, ma anche in questo caso il più restio di tutti pare essere lo stesso Furlani il quale starebbe sposando la linea portoghese che vede il duo Fonseca/Conceicao. Peraltro appoggiato da Moncada stesso il quale avrebbe stretto amicizia con Jorge Mendes, contatto utile anche per il mercato estivo.

La dirigenza, ancora una volta, pare del tutto spaccata. Si cerca un nome con esperienza, vincente, bravo coi giovani, di personalità, ma non ingombrante…insomma, forse deve ancora esistere un profilo del genere. Per questi motivi tutto è ancora in discussione.

Gli indizi portano ancora a Conte

Milan

La nostra linea è piuttosto chiara e riteniamo comunque ancora Antonio Conte in piena corsa per la panchina del Milan, nonostante voci contrastanti che arrivano direttamente dalla dirigenza le quali vanno tuttavia analizzate con attenzione onde evitare depistaggi.

D’altronde, sono decine gli indizi che ci fanno propendere al tecnico leccese, non ultimi i nomi trattati dal Milan per il prossimo mercato estivo. La parola, come ci è stato comunicato, spetterà comunque a Gerry Cardinale il quale avrà l’oneriso compito di ascoltare tutte le campane, comprese quelle della tifoseria.

Un aspetto da tenere in forte considerazione quello dell’umore della piazza. Che non vuole dire sottomettersi al volere dei tifosi, questa è l’ultima cosa che può accadere con un fondo di investimento, ma che tradotto in minori incassi dagli abbonamenti, può dare un peso specifico alquanto importante.

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