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Conference League

Roma, Mourinho: ” se non arrivi in finale significa poco”

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Roma – alle ore 19.30 ci sarà la conferenza stampa di Mourinho ed Abraham nella sala stampa del King Power Stadium, alla vigilia della partita di andata della semifinale di Conference League tra Leicester e Roma.

 

Roma, nel dettaglio

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Claudio Ranieri ha vinto con il Leicester un campionato storico.
“Siamo amici, dico da tanti anni che tanti tecnici in Premier League hanno vinto tanti titoli tipo Ferguson, Wenger, io, Klopp, Guardiola. Quello che ha vinto Ranieri, però, è quello più speciale di tutti. Ho giocato quel campionato lì e lo ricordo come un momento importante. Anche se Claudio non è qui, hai fatto bene a ricordarlo, per lui sarà sicuramente una partita speciale”.

L’ultima volta che è arrivato in semifinale non è stato in grado di arrivare in finale… Stavolta ha paura?
No, possiamo vincere. Crediamo che per il lavoro fatto quest’anno per migliorarci meritiamo la finale. Il calcio a volte restituisce i meriti, affrontiamo una grande squadra. Ammetto che nella mia lunga carriera mi sono successe tante cose, ma Levy capisce molto di calcio

Un giudizio su Rodgers?
“Quello che posso dire su Rodgers è che siamo stati insieme con il Chelsea, ci siamo divertiti molto. Abbiamo un rapporto di amicizia, poi il calcio ti porta in differenti direzioni. Voglio il meglio per lui quando non giochiamo contro, ha fatto un percorso molto bello. È un ragazzo giovane con grandi capacità, gli auguro il meglio. Lui ha allenato squadre diverse da me, giocatori diversi da me, io ho vinto tanto ma lui ha una carriera più corta della mia e ha vinto in Scozia dove doveva vincere. Ha vinto titoli qui dove non è facile vincere, ha portato la squadra in Champions League, ho grandi ricordi di lui”

Che sensazioni ha nel giocare una coppa a questi livelli? Com’è il ritorno in Inghilterra?
“Domani giochiamo la partita numero 13, se non sbaglio, in Conference League. Abbiamo iniziato contro il Trabzonspor, di cui ho parlato bene dicendo che avrebbe vinto il campionato turco e lo sta facendo. Arriviamo in un momento dove affrontare il Leicester che è una squadra di Europa League, devi essere una squadra forte per qualificarsi in Europa League tramite Premier League. Noi siamo una squadra da Conference League, abbiamo sofferto tanto e pagato con punti giocando il giovedì e la domenica, meritiamo di andare in finale. Abbiamo due possibilità diverse per giocare l’Europa League, o arriviamo quinti o sesti in campionato o vinciamo la Conference League. Possiamo anche non raggiungere tutto questo e questo ti mette pressione, dubbi sulle prossime partite. Il Leicester non si deve preoccupare in Premier League, per noi è diversa perché siamo in corsa con Fiorentina, Lazio e Atalanta. È un momento duro per noi ma siamo motivati”.

Siamo in semifinale, al top di questo percorso. Ora non si può più parlare di una coppa che vale poco… Cosa si prova a tornare in Inghilterra?
Domani giocheremo la tredicesima partita in Conference League. Abbiamo iniziato contro la squadra che avrebbe vinto il campionato turco, ora al punto chiave affrontiamo una squadra da Europa League. E per arrivarci dalla Premier devi essere forte. Ma non è la loro competizione, è la nostra competizione. Abbiamo sofferto e pagato tanto, anche in campionato per aver giocato ogni 3 giorni. Abbiamo 2 diverse possibilità di giocare in Europa League: finire almeno sesti o vincere la Conference. Ma possiamo anche non raggiungerla e questo ti mette pressione, perplessità, dubbi. Il Leicester non ha questa pressione, resteranno noni, noi abbiamo una situazione diversa visto che siamo in lotta con Fiorentina e Lazio. È un momento duro per noi ma siamo motivati.

C’è una favorita netta in questo scontro?
“Ho fatto tante semifinali di tante competizioni, però dico sempre in maniera pragmatica e stupida che le quattro squadre che rimangono hanno il 25% di possibilità di vincere la competizione. Sono vent’anni che dico la stessa cosa, domani abbiamo il 50% di passare il turno e il 25% di vincere la competizione. Non penso se siamo più forti noi o loro, c’è tanto lavoro da fare nel calcio ma anche molto potenziale economico. C’è un limite che solo i soldi ti danno, la differenza tra il quinto e il sesto posto della Serie A con il decimo posto della Premier League esiste in maniera obiettiva e chiara. Se noi, però, miglioriamo come questa tutto può cambiare. Abbiamo perso 2-0 e 3-1 con l’Inter, però c’è stata una differenza tremenda nell’approccio, al di là di come finiremo il campionato e la stagione, siamo una squadra con un percorso che piace, che a noi tecnici fa piacere”.

Zaniolo giocherà con Abraham?

“Capisco la tua domanda, ma non rispondo. Rodgers sa come giocherà la Roma, noi non sappiamo come giocheranno loro. Abbiamo vinto con la Lazio senza Zaniolo, abbiamo battuto il Bodø/Glimt con Zaniolo. La cosa buona è che abbiamo tutti a disposizione, abbiamo una panchina con soluzioni. Il nostro obiettivo non è pensare di giocare la gara di ritorno avendo possibilità di rimontare, noi domani vogliamo vincere. Magari il Leicester ci porta con merito da una parte dove noi dobbiamo rimontare, ma il nostro obiettivo è vincere e non pensare a un risultato positivo solo per la seconda gara”.

Le squadre inglesi giocano con un altro ritmo?

“È la bellezza delle competizioni europee, penso che il confronto culturale tra le squadre sia molto bello. Ci sono principi culturali che sono diversi, compresi gli arbitri. Quello che fa la differenza per me è la possibilità di avere giocatori che tu non puoi avere, in Italia ci sono poche squadre che possono prendere giocatori inglesi. L’Inter avrebbe potuto battere il Liverpool ed è una cosa importante, se pensiamo ai giocatori offensivi del Leicester ne trovi 7-8 forti come Daka, Perez, Iheanacho, Barnes, Albrighton, sono tanti e hanno qualità e non parliamo di City o Liverpool. Culturalmente possiamo fare cose dal punto di vista tattico che possono creare problemi a chi ha più potenziale, il calcio ti dà più possibilità di battere squadre con più potere economico e calcistico. È una gara aperta, poi prossima settimana ci saranno 300.000 persone allo stadio, non so come entreranno”.

Avrebbe firmato per trovarsi a questo punto un anno fa quando è stato annunciato

“Certo, io ho detto dal primo giorno che questa è la mia competizione, la Conference League. Magari Rodgers non sente lo stesso, pensa che la sua competizione sia l’Europa League, ma questa è la nostra competizione. Ad agosto eravamo a Trebisonda a giocare un playoff, oggi giochiamo la partita numero 13, la sento mia come competizione. Abbiamo pagato con punti in Serie A, la Fiorentina ha perso con l’Udinese 4-0 ma perché? Hanno perso perché hanno fatto quello che non hanno fatto mai, cioè hanno giocato 4 partite in due settimane. Hanno giocato con la Juventus in Coppa Italia, hanno recuperato oggi e giocato due gare in campionato. Per non pagare in punti, devi avere 30 giocatori di livello, noi come la Fiorentina paghiamo i punti per strada. Dobbiamo prendere questa semifinale per lottare fino alla fine”.

Cosa signif“È sempre importante fare una semifinale, in Champions League arrivano anche squadre che accumulano un certo coefficiente, spero che la Roma possa entrare in questa nuova Champions League. Se tu arrivi in semifinale, se non arrivi in finale significa poco”.

Cosa ne pensa di ten Hag al Manchester United?
“Non parlo di altri club, solo del mio”.

Conference League

Fiorentina, Vanoli: “Questa partita era di vitale importanza. Abbiamo dei fantasmi dentro di noi”

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Fiorentina

Il tecnico della Fiorentina Paolo Vanoli ha parlato in conferenza al termine della bella vittoria contro la Dinamo Kiev, nonché la prima della sua gestione.

La Fiorentina torna a sorridere e lo fa conquistando i 3 punti in Conference League contro la Dinamo Kiev. A deciderla sono state le reti di un grande Moise Kean e di Albert Gudmundsson.

Questa vittoria potrebbe riportare entusiasmo ed energie in vista di una partita delicata come quella contro l’Hellas Verona. Della prestazione ha parlato l’allenatore della viola Paolo Vanoli in conferenza stampa al termine dell’incontro.

Fiorentina

Fiorentina’s fans during italian soccer Serie A match ACF Fiorentina vs Torino FC at the Artemio Franchi stadium in Florence, Italy, January 21, 2023 – Credit: Fabio Fagiolini

Fiorentina, le parole di Vanoli

Una vittoria importante. Avete finalmente trovato il click giusto?
“Questa partita era di vitale importanza. Non so se c’è stato quel click di cui si parlava ieri in conferenza stampa, però un dato molto importante è che questa squadra, anche se ha subito il gol, rispetto al passato ha avuto una grande reazione. La volevamo veramente questa vittoria, la cercavamo a tutti i costi perché le vittorie fanno bene al morale. Abbiamo tantissime cose da migliorare perché abbiamo ancora a volte dei fantasmi dentro di noi, ma questo è normale. Ho detto ai ragazzi di guardare che cosa hanno fatto in campo, il sacrificio che ci hanno messo, perché è l’atteggiamento che serve per la prossima partita”.

Ha parlato tanto ieri di unione, coraggio e determinazione. Oggi lo ha visto in campo?
“Sì, l’ho visto e l’hanno dimostrato. Deve essere così perché quando sei in quella posizione di classifica in campionato ci tenevamo. Prima di tutto anche alla conferenza ho detto che abbiamo le possibilità per portare avanti questa competizione. Le partite ti aiutano anche con i risultati, a tirare fuori un po’ il morale. Adesso dobbiamo rimanere con i piedi per terra. Il campionato è la cosa più importante di tutte, quindi questa la archiviamo e ci concentriamo sul campionato”.

Al 66esimo ha fatto delle mosse che sembravano preparate. Gudmundsson dietro a Kean, Fortini… Aveva in testa questa soluzione da tempo?
“L’ho detto nella pre-partita, penso che questa squadra possa fare questo e l’hanno dimostrato. Ce l’avevo in testa da tanto, poi non mi ero detto che si riparte così, però bisogna sempre aspettare il momento giusto. Qui è l’unico esterno che ci può aiutare, è entrato benissimo ma veniva da un infortunio. Fortini è un ragazzo giovane che faceva l’ala. A volte anche partire così dopo non hai tanti cambi, però nel corso della partita ci avevo in mente da tanto. Dovevamo cercare la vittoria e questo è venuto anche da parte di chi è entrato. Sono entrati veramente bene”.

Come si capitalizza ora sul piano emotivo e psicologico questa vittoria? Bisogna subito mettere la testa al Verona?
“Assolutamente sì, dobbiamo sgomberare un po’ la testa, sapendo che stasera nella situazione in cui siamo psicologicamente abbiamo sprecato tantissime energie. Quando sei in questa situazione per arrivare a una vittoria le energie mentali sono superiori a quelle fisiche. Adesso dobbiamo essere sereni. Ho detto ai ragazzi che dopo questa partita vogliamo andare tutti insieme al Viola Park, stare insieme, staccare un po’ la testa. Domani mattina recuperiamo le energie nervose che giocando ogni giorno sono quelle più importanti. Massima concentrazione da qui in poi”.

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Conference League

Fiorentina-Dinamo Kiev 2-1: Kean e Gud, prima vittoria per Vanoli | Le pagelle viola

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La Fiorentina torna alla vittoria in Europa, per Vanoli il primo sorriso della sua avventura gigliata.

Kean e Gudmundsson regalano tre punti a Vanoli, che sistemano parzialmente la classifica del girone di Conference. Prima vittoria per il tecnico gigliato, dopo due pareggi e due sconfitte raccolte sin qui.

Tutti aspettavano una vittoria, nella speranza che possa aumentare l’autostima di un gruppo, che anche stasera ha fatto vedere evidenti difficoltà.

La Dinamo Kiev si è rivelato un avversario modesto, soprattutto in difesa, ma ad inizio ripresa quando ha spinto sull’acceleratore la squadra viola è andata in difficoltà.

Nella mezz’ora finale Vanoli è passato dal 3-5-2 ad un 4-4-2, un esperimento che potrebbe trovare continuità anche nel prossimo futuro, visto che la Fiorentina migliore si è vista proprio in questa frazione di partita.

Fiorentina-Dinamo Kiev: le pagelle viola

Kean fumetto

DE GEA 6 – A lungo spettatore della gara, cade sul gran tiro Mykhalienko su cui sembra non poter far nulla.

PONGRACIC 6 – Una partita senza troppe sbavature, l’avversario non è irresistibile.

COMUZZO 6,5 – Il migliore della difesa in questa serata europea, non cerca troppi fronzoli. Pulisce l’area in maniera vecchio stile.

VITI 6 – Dà un turno di riposo a Ranieri, non deve soffrire troppo.

Dal 20’st PARISI 6,5 – Entra molto bene, riversa due palloni molto belli in area avversaria: un gol di Gudmundsson e un’occasionissima per Kean.

DODÒ 6,5 – Finalmente una prova con continuità per tutta la gara. Serve l’assist per Kean, ne aveva messo uno molto buono anche per Dzeko.

RICHARDSON 6 – Nel primo tempo sembra capitato per caso al Franchi, molto bene invece nella ripresa.

NICOLUSSI CAVIGLIA 5,5 – Il primo centrocampista ad essere sostituito: stenta a convincere Vanoli.

Dal 20’st KOUAMÈ  6– Il “guerriero” di Italiano mette a disposizione la propria garra anche per Vanoli.

NDOUR 5,5 – Un po’ come Richardson, solo che lui non cresce mai di livello durante la gara.

Dal 34’st MANDRAGORA – S.v.

FORTINI 6 – Ci mette gamba e volontà lungo la fascia, anche se dai suoi piedi arrivano pochi palloni puliti per l’attacco.

DZEKO 6 – Capitano di serata: sfortunato nel primo tempo, quando Kean gli respinge un gran tiro a colpo sicuro. C’è.

Dal 20’st GUDMUNDSSON 7 – Entra benissimo in partita con tante giocate interessanti: soprattutto il gol.

KEAN 6,5 – Mezzo voto in meno perché avrebbe potuto segnare almeno un doppietta. Sarebbe servita molto per il morale di questo attaccante che comunque dà l’anima su tutti i palloni.

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Conference League

Fiorentina, si intravede la luce in fondo al tunnel: Kean e Gudmundsson firmano il 2-1 contro la Dinamo Kiev

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Champions League

La Fiorentina trova la prima vittoria sotto la gestione di Paolo Vanoli. La Viola batte per 2-1 la Dinamo Kiev nella 5° giornata di Conference League.

Nel periodo nero della Fiorentina, arrivano finalmente segnali di ripresa. La squadra di Vanoli mette in mostra una prestazione positiva contro la Dinamo Kiev, riuscendo a conquistare i 3 punti. La vittoria mancava dallo scorso 23 ottobre nella sfida in Conference League contro il Rapid Vienna. Chissà che la sfida di questa sera non possa essere l’inizio di una fase di ripresa.

Fiorentina, torna un super Kean

Come nell’ultima gara di campionato contro il Sassuolo, anche questa sera la Fiorentina riesce ad avere un buon approccio alla partita. Al 18′ minuto infatti, arriva subito il vantaggio viola firmato da Moise Kean, che ritrova il gol dopo quasi un mese e mezzo. Un gran colpo di testa da attaccante vero su un cross pennellato alla perfezione da parte di Dodò.

Fiorentina

LA GRINTA DI MOISE KEAN IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

La squadra di casa prosegue in controllo della gara fino alla fine della prima frazione di gioco. Nella ripresa però, la Dinamo trova il pareggio grazie ad una perla di Mykhailenko, che dai 25 metri lascia partire un bolide che si infila sotto la traversa.

Al Franchi si comincia dunque a respirare un’aria di film già visto, con la viola che però non sembra voler darsi per vinta. I cambi di Vanoli danno una scossa alla gara ed è proprio da un subentrato che arriva la rete del nuovo vantaggio.

Al 74′ minuto Albert Gudmundsson spinge in porta un pallone vagante e firma il gol che vale il 2-1. Nel finale la Fiorentina stringe i denti e si aggrappa ad uno strepitoso Kean, che nonostante i crampi lotta fino alla fine, responsabilizzato dalla fascia di capitano al braccio.

La squadra di Vanoli ritrova dunque la vittoria, con lo stadio che al triplice fischio si lascia andare in un grido liberatorio dal sapore di speranza.

 

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