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Notizie Milan Leao, le ultime sulla discussa situazione del rinnovo dell’esterno
Viene rilanciata da più parti la notizia che l’asso portoghese avrebbe rifiutato di rinnovare il contratto, peraltro in scadenza nel 2024. In realtà la situazione è diversa, con altre sfaccettature.
Riguardano il passaggio di proprietà, la causa lo Sporting Lisbona, ma non solo…..Andiamo a vedere la situazione.
Sono giorni importanti in casa rossonera, con le trattative per il passaggio di proprietà in corso.
L’attuale management in carica, ha già virtualmente messo sotto contratto Botman e Origi.
Saranno ufficializzati a fine campionato. Le altre operazioni portate avanti da Maldini e Massara hanno riguardato Calabria, Hernandez e Kjaer.
Tutti con il contratto rinnovato e quindi nel futuro milanista.
Altre proposte di rinnovo sono sul tavolo di Kalulu, Bennacer e Leao.
Per il giovane francese non ci sono problemi, previsto un rinnovo fino al 2025 con aumento salariale. L’algerino sembra aver scelto di rafforzare il proprio legame fino al 2026, a tre milioni più bonus.
Milan-Leao, Jorge Mendes, il rapporto con Maldini e le squadre sullo sfondo per l’asso lusitano

La firma sul contratto da parte di Leao, ha assunto i contorni di un caso spinoso.
Il classe 1999 deve al Milan le sue fortune: scelto da Maldini con l’ausilio di Moncada, arrivato a Milanello nell’estate 2019 per 23 milioni di euro, con un contratto quinquennale da due milioni netti più bonus, è cresciuto anno dopo anno.
Arrivando a catturare le attenzioni di Fernando Santos, commissario tecnico della nazionale portoghese, che lo porterà ai mondiali in Qatar, il prossimo inverno. Il suo agente è il potente Jorge Mendes, da sempre in buoni rapporti con Casa Milan e che da mesi lavora al rinnovo del suo assistito.
Il rapporto fra Leao e Maldini è molto forte, quasi paterno. Tuttavia, il giovane è attratto da prospettive immediate per la sua carriera. Nello specifico, l’interesse reale e concreto del Psg. E di club inglesi, quali Liverpool e Manchester United.
La causa con lo Sporting Lisbona e il passaggio di proprietà
Nel disegnare il futuro, Leao e l’agente aspettano di conoscere l’esito della causa in corso con lo Sporting Lisbona (sentenza prevista il 27/05/2022) e soprattutto di vedere e conoscere la nuova proprietà rossonera.
Due aspetti che potrebbero essere fondamentali, nella valutazione del campione nativo di Almada.
Chiaro che una sentenza sfavorevole, con il giocatore condannato a pagare 16,5 milioni alla società portoghese, porterebbe giocatore e procuratore a rinegoziare un nuovo contratto a cifre più alte.
Inoltre, si aspetta di capire le nuove linee in materia di ambizioni, monte stipendi e volontà di proseguire il rapporto, da parte dei nuovi proprietari. Potendo scegliere con il cuore, Leao legherebbe ancora a lungo il suo nome a tinte rossonere.
Ma come si vede, ci sono molte variabili e sfaccettature delle quali tenere conto.
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Lazio, Sarri: “Il rosso a Zaccagni mi è parso eccessivo”
Grandissima vittoria della Lazio contro il Parma al Tardini. Nonostante la doppia inferiorità numerica, la banda Sarri vince con un gol di Noslin al minuto 82.
Dopo la sconfitta contro il Milan e il pareggio contro il Bologna, torna a vincere la squadra biancoceleste in modo abbastanza clamoroso. La squadra di Sarri sbanca il Tardini con un gol di Noslin (82′), nonostante le espulsioni di Zaccagni (42′) e Basic (77′).
Per la partita di sabato prossimo contro la Cremonese, però, Sarri dovrà rinunciare a diversi giocatori. Oltre agli squalificati Zaccagni e Basic, Dele-Bashiru e Dia saranno impegnati in Coppa d’Africa con le loro rispettive Nazionali.
Lazio, le parole di Sarri

I TIFOSI DELLA LAZIO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Mister, una vittoria di coraggio. A caldo la sensazione è che questo sia uno snodo fondamentale?
“Ci può dare entusiasmo, però io penso che i ragazzi abbiano trovato convinzione già da fine settembre. Sono tre mesi che questa squadra gioca bene. Se guardiamo la partita nel contesto la vittoria ci sta tutta”.
Ha raggiunto quota 200 punti con la Lazio, è una squadra Sarriana?
“E’ una squadra in crescita per mentalità, per come si allenano e come affrontano le partite. Io con questo gruppo mi diverto e l’ho detto in tempi non sospetti”.
Le era mai capitato di vincere una partita così?
“Mi sembra di aver vinto una volta in otto contro dieci”.
Complimenti, si vede una squadra di Sarri negli ultimi tempi. Mi ha sorpreso che non avete concesso spazio al Parma nei momenti di difficoltà:
“E’ l’aspetto più importante, perché già contro il Bologna non avevamo perso ordine. La doppia inferiorità era più complicata, dalla panchina sono entrati ragazzi adatti a questo tipo di situazioni, nei minuti finali era chiaro che sarebbero stati cross continui. Sono entrati ragazzi di gamba che hanno aiutato nelle ripartenze”.
Tante assenze a partire dalla prossima:
“Siamo purtroppo abituati a questo tipo di situazioni, se non ci saranno abbastanza partiremo in dieci”.
Si è discusso tanto dei rossi, cosa ne pensa?
“Siamo una delle squadre meno fallose del campionato. A me sembra un po’ troppo il rosso a Zaccagni, non lo prende male”.
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Padova, dopo due anni il Papu Gomez torna titolare
Papu Gómez torna titolare dopo quasi due anni: l’argentino partirà dal primo minuto in Padova-Reggiana, sfida valida per la Serie B.
Finalmente, dopo un’attesa durata quasi due anni, per il Papu Gómez è arrivato il momento di tornare titolare sin dal primo minuto. L’argentino, che molti ricordano con la maglia dell’Atalanta, dopo aver scontato la lunga squalifica, era tornato in campo in due delle partite precedenti – prima contro il Venezia e poi nella vittoria contro il Cesena, saltando la sfida contro il Pescara – senza però essere mai impiegato dall’inizio del match.
Un tabù che verrà finalmente sfatato oggi, in vista della gara del Padova contro la Reggiana.
Il campione del mondo, che oggi alle 15 spera di scrivere un nuovo punto di partenza per la sua carriera, vuole trascinare anche la sua squadra, attualmente dodicesima in Serie B con 18 punti conquistati nelle prime 15 giornate.

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Messi, il GOAT Tour in India precipita nel caos
Da sogno a incubo: l’arrivo di Messi in India scatena il caos. Tifosi infuriati, campo invaso e rabbia per un evento mal gestito.
Quella che doveva essere una festa per i fan di Lionel Messi in India si è trasformata in una giornata di caos e rabbia allo Salt Lake Stadium di Calcutta. La tanto attesa tappa del GOAT Tour dell’asso argentino, prevista per sabato 13 dicembre, ha infatti scatenato proteste violente da parte di molti dei circa 80mila spettatori presenti, delusi dall’organizzazione e dall’impossibilità di vedere la star da vicino.
GOAT Tour di Messu a Calcutta: ecco cosa è successo
Secondo i resoconti, gruppi di tifosi hanno sfondato cancelli, “invaso il campo”, danneggiato sedili e lanciato bottiglie e altri oggetti contro il terreno di gioco in segno di protesta. Molti spettatori, che avevano speso fino a 12 mila rupie per i biglietti, si sono detti furiosi per non essere riusciti “nemmeno a guardare in volto il Campione del Mondo e otto volte Pallone d’Oro”.
La presenza di Messi è durata solo una frazione di quella prevista: dopo circa venti minuti in campo, durante i quali è apparso circondato da organizzatori e personalità locali, l’argentino è stato costretto ad abbandonare il campo a causa dell’escalation. “Only leaders and actors were surrounding Messi … Why did they call us then?” ha lamentato un tifoso, secondo testimoni citati dai media internazionali.
Le critiche si sono rapidamente estese oltre il pubblico: la Chief Minister del Bengala Occidentale, Mamata Banerjee, ha espresso pubblicamente rammarico per l’accaduto e ha annunciato un’indagine ufficiale sulla gestione dell’evento, definendo la situazione frutto di “mismanagement”
Questa prima tappa in India, che include anche altri appuntamenti in città come Hyderabad, Mumbai e Nuova Delhi, era parte di un tour che prevedeva anche iniziative culturali e di beneficenza oltre alla partita amichevole. Ma, alla luce degli eventi di Calcutta, sua alte aspettative e l’organizzazione dei prossimi eventi saranno inevitabilmente sotto esame.
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