Serie A
Sampdoria, nel buio di Marassi splende la stella di Falcone
Se la Sampdoria non ha subito una imbarcata di gol contro il Torino, il merito è del giovane portiere ex Cosenza, che si sta giocando al massimo le sue carte.
La seconda rimonta consecutiva subita in casa, questa volta per mano del Torino, fa male, soprattutto alla classifica. La Sampdoria ha avuto il merito di passare in vantaggio grazie a Ciccio Caputo. Come contro il Cagliari, però, è arrivato il sorpasso, per mano di Singo e, ironia della sorte, dell’ex Praet, che sotto la Mole brilla ormai di luce propria.
Nel pomeriggio del Ferraris, però, a mostrare lo spirito di lotta e a tenere alta la bandiera della Sampdoria ci ha pensato un ragazzino che da qualche partita sta presidiando i pali: Wladimiro Falcone. Senza il ragazzino ex Cosenza, infatti, il ko sarebbe stato ancora più severo per i blucerchiati.
La parata sulla deviazione accidentale di Askildsen dal traversone di Brekalo, in particolar modo, ha mostrato ai tifosi della Sampdoria che nel buio di una sconfitta c’è un motivo per cui sorridere e uno per cui sperare. Quando Audero è assente, la Genova blucerchiate sarà in ottime mani.
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Serie A
Juventus, Marchisio: “Nel 2011 io vicino alla Roma. De Rossi…”
L’ex centrocampista della Juventus ha parlato del big match contro la Roma, svelando un retroscena che lo avrebbe potuto vedere vestire la maglia giallorossa.
Questa sera allo Stadio Olimpico scenderanno in campo Roma e Juventus, match valido per la 35esima giornata di Serie A. Una gara che potrebbe dire molto sulla corsa alla zona Champions di entrambe le compagini. Un appuntamento che nessuna delle due squadre vuole fallire.
A parlare di questa partita è stato Claudio Marchisio, ex centrocampista bianconero, sulle pagine de Il Messaggero.
Un suo pensiero su questa gara? “La Juventus arriverà un po’ più fresca, mentre la Roma rischia di pagare le fatiche dell’Europa League. Nonostante questo mi aspetto una gara equilibrata. Allegri deve ipotecare il piazzamento in Champions. Erano partiti bene ad inizio campionato, ma poi l’Inter ha dimostrato di avere qualcosa in più. De Rossi ha dato una nuova vita in alla Roma in un momento non semplice, e ha rilanciato giocatori chiave come Pellegrini. Allenare la squadra del cuore con questi risultati è una bella sfida.”
Su De Rossi “Non sono sorpreso dalle sue qualità, ma sono stupito dalla sua capacità di entrare in un mondo di grande pressione. Fare l’allenatore è diverso da essere un giocatore. Io allenatore come lui? Vedremo in futuro, ma adesso ho scelto un percorso diverso.”
La sconfitta contro il Leverkusen“La Roma ha messo in difficoltà i tedeschi, e se la giocherà al ritorno. Gli episodi sono stati decisivi, ma Xabi Alonso è un allenatore di altissimo livello.”
Sei mai stato vicino alla Roma? “Sì, nel 2011. I giallorossi volevano me e Buffon, ma quell’anno arrivò Conte che si oppose alle nostre cessioni. Per amore della nostra squadra abbiamo deciso di restare in bianconero.”
Su Dybala “Ha fatto innamorare i tifosi romanisti come fece con quelli bianconeri. Vederlo giocare è sempre un piacere.”
Serie A
Sassuolo, Ballardini: “Che impresa contro i Campioni d’Italia!”
Ballardini, allenatore del Sassuolo, è entusiasta della vittoria contro l’Inter Campione d’Italia, al ritorno come all’andata. Ne ha parlato nel post partita
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Sassuolo bestia nera dell’Inter
Ai microfoni di Sky Sport, Davide Ballardini non ha nascosto tutta la contentezza per aver battuto l’Inter. Una vittoria importante dal punto di vista morale e dell’entusiasmo, ma ancor più per la classifica, che ancora non sorride. Le sue parole: “È un’impresa perché battere l’Inter per una squadra come la nostra è un evento straordinario. La squadra è stata generosa. Possiamo essere più bravi con la palla, avere più personalità. Chiaro, giochi contro i Campioni d’Italia, ma oggi abbiamo fatto una partita da squadra e questo è quello che deve essere il Sassuolo. È stato un segnale forte dopo la bruttissima partita di Firenze e prima col Lecce”.
Ballardini su Laurienté
Dopo un avvio di stagione a secco, Laurienté si è svegliato proprio sul finale a suon di gol. Ecco cosa ha dichiarato il tecnico: “In Francia giocava da seconda punta, qui sempre da esterno. Per le qualità e la disponibilità, è un giocatore che dà fastidio se capisce un po’ i movimenti e fai fatica a marcare un giocatore così”.
Che ne sarà del Sassuolo?
Ballardini crede ancora nella salvezza. E non potrebbe essere altrimenti, dopo una vittoria del genere contro la prima della classe. Ha chiosato: “Questo è un gruppo fatto di giocatori molto seri che ci tengono molto. Devi fare queste partite qua, facendo queste prestazioni e cercando di mettere più personalità. Le premesse ci sono per fare bene da qui alla fine”.
Serie A
Inter, con il ko di Sassuolo sfumano tre record stagionali
Inter, con la testa ancora alla festa scudetto, i nerazzurri cadono a Sassuolo e subiscono la seconda sconfitta stagionale. Gli zero punti del Mapei Stadium vedono sfumare tre dei record ancora ineguagliati in questa stagione. Andiamo a vedere quali sono.
La festa in Piazza Duomo è ancora nella testa dei giocatori dell’Inter. Gli uomini di Inzaghi, ormai privi di motivazione, cadono al Mapei Stadium al cospetto del Sassuolo, che può riaccendere le proprie speranze di salvezza.
L’1-0 finale non porta a referto quasi nulla di buono, e lascia agli emiliani in secondi tre punti della stagione. Una bestia nera, forse la sola, ad aver messo sotto in tutto i nerazzurri nel corso della stagione.
La sconfitta di ieri sera, oltre al secondo ko in campionato, vede sfumare tre record eguagliabili dai freschi campioni d’Italia.
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Quota 101
Senza i tre punti di Sassuolo, l’Inter si toglie ogni chance di toccare la tripla cifra in campionato. Era 101, infatti, il numero di punti raggiungibili dai nerazzurri prima di ieri sera. Lo zero uscito dalla ruota neroverde, invece, porta la squadra di Inzaghi a dover rinunciare a questa soglia psicologica.
Clean sheet stagionali
D’accordo, in porta non c’era Yann Sommer, ma l’Inter, anche in fatto di clean sheet stagionali, non potrà festeggiare un primato. Sono 18, infatti, fino a questo momento, le partite in cui i nerazzurri hanno mantenuto la porta chiusa. Il record assoluto, 21, appartiene a De Sanctis, Buffon e Provedel. Anche con zero subiti negli ultimi 270′, quindi, il computo potrebbe salire al massimo a 20.
Partite consecutive a segno
Anche il potenziale record dei match consecutivi a segno, per i nerazzurri, va a decadere. Si ferma a 42, infatti, la striscia dei ragazzi di Simone Inzaghi. Nella classifica assoluta, l’Inter si piazza al terzo posto, dietro a due Juventus, quella di Massimiliano Allegri e Antonio Conte, rispettivamente a 44 e 43.
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