Serie B
Brescia, fallimento ormai ad un passo

Il Brescia è ad un passo dal fallimento, il primo dopo 114 anni: il presidente Cellino dovrebbe mettere 3,2 milioni entro oggi, assolutamente impossibile.
Il Brescia, ormai è ad un passo da fallimento e dalla radiazione dai ruoli federali, dopo 114 anni di storia: il presidente Cellino dovrebbe uscire 3,2 milioni di euro oggi, cosa assolutamente impossibile. Per i lombardi si prospetta la ripartenza nei dilettanti.
Brescia, la società lombarda ad un passo dal fallimento, il primo dopo 114 anni di storia: Cellino deve uscire 3,2 milioni entro oggi, se no libri contabili in tribunale
Il Brescia vive ore angoscianti, con lo spettro da fallimento societario dopo ben 114 anni di storia gloriosa, con la maglia numero 10 indossata dal più grande di tutti i tempi del calcio italiano, Roberto Baggio ed anche una finale Intertoto contro gli attuali neocampioni d’Europa del PSG. Sembrano passati secoli, ora il fallimento è vicinissimo: se entro oggi il presidente Cellino non dovrebbe uscire 3,2 milioni di euro, si andrà incontro al fallimento con la consegna dei libri contabili in tribunale.
Oltre questo, c’è notizia che il consigliere Stefano Midolo, che l’unico che ha potere di firma viste le inibizioni di Cellino padre e figlio, si è dimesso. Quindi situazione di non ritorno, con lo spettro della ripartenza dai campionati dilettanti con una nuova società. Comunque questo riguarda solo i saldamento di stipendi e trattenute, visto che l’iscrizione per le parti coinvolte nel caso Brescia, oltre ai lombardi anche Salernitana, Frosinone e Sampdoria, il tutto è posticipato per il 24 giugno, ma questo step è fondamentale per il prosieguo dell’attività sportiva del club lombardo.
Comunque, già si pensa alla formazione della nuova società che dovrebbe giocare o in Serie D o un campionato dilettantistico: la sindaca Castelletti potrebbe avere come possibile interlocutore una cordata americana con referenti Marrocu e Scuola, ma anche la possibilità di rimanere in Serie C acquisendo un titolo sportivo di un comune limitrofo ( il Lumezzane o l’Ospitaletto) ma la cosa è davvero difficile. Quindi probabile ripartenza nei dilettanti, per un anno davvero nero per la storia del calcio bresciano.
Serie B
Salernitana, il TFN rifiuta il ricorso sui playout | il motivo

Il Tribunale Federale Nazionale ha respinto il ricorso della Salernitana sull’annullamento dei playout, confermando la retrocessione.
La decisione del Tribunale Federale Nazionale
La Salernitana ha subito una dura sconfitta legale: il Tribunale Federale Nazionale ha definitivamente respinto il loro ricorso riguardante l’annullamento dei playout. Questa decisione conferma la retrocessione della squadra, che sperava di ottenere un risultato diverso per mantenere la categoria. La società aveva cercato di contestare la decisione, sostenendo che le circostanze fossero ingiuste e che meritassero una revisione.
Le reazioni e il futuro della Salernitana
La decisione del TFN ha scatenato diverse reazioni tra i tifosi e gli addetti ai lavori. Molti si chiedono quale sarà il futuro della squadra, sia dal punto di vista tecnico che societario. La dirigenza dovrà ora focalizzarsi sulla ricostruzione e sulla pianificazione della prossima stagione, cercando di tornare al più presto nella massima serie.
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Fonte: l’account [X di Gianluca Di Marzio](https://x.com/DiMarzio)
Serie B
Cremonese, il prossimo step è Davide Nicola

Davide Nicola, ex allenatore del Cagliari, è a un passo dal consolidare la posizione di tecnico nella Cremonese. Il club continua i contatti col tecnico per il ruolo nella prossima stagione.
Attualmente il club è alla ricerca di un nuovo allenatore. Prossimamente il club giocherà in Serie A dunque vi è l’urgenza di ricercare un profilo unico il quale già Davide Nicola sembra rientrare nei requisiti. Soprattutto dopo le recensioni del Cagliari.

DAVIDE NICOLA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Cremonese, il profilo di Nicola
Il mister si è affermato come unico in tutto il suo genere sotto il profilo di allenatore. Già il feedback rilasciato dall’ex club cui ha operato per diversi anni, sembra essere dalla sua parte. Dopo Crotone nel 2016/17, si è confermato a Salerno nel 2022/23, lasciando un segno indelebile nel cuore della società. Nel 2023/2024 si è ripetuto ad Empoli, ora la Cremonese sta pensando all’affare, quasi in via di ultimazione secondo la stampa.
Serie B
Brescia, 3 DASPO con foglio di via per manifestazione non autorizzata

La questura di Brescia ha comminato 3 DASPO con foglio di via a 3 membri d un gruppo ultras per una manifestazione non autorizzata lo scorso 9 giugno.
La questura di Brescia ha comminato a 3 membri di un gruppo ultras 3 DASPO con foglio di via di una manifestazione non autorizzata lo scorso 9 giugno, dove ci sono stati cori con contenuti minacciosi e incitatori alla violenza contro i vertici del calcio italiano.
Brescia, mano dura della questura nei confronti di alcuni membri di un gruppo ultras: 3 DASPO con foglio di via per una manifestazione non autorizzata
Clima rovente in questi giorni a Brescia, dopo la retrocessione decisa dalla giustizia sportiva per inadempienze finanziarie e la decisione di non iscriversi nessun campionato professionistico. La rabbia è salita in città, ma è di oggi un provvedimento effettuato dalla questura della città lombarda, che nei confronti di 3 membri di un gruppo ultras ha comminato ben 3 DASPO con foglio di via per una manifestazione non autorizzata lo scorso 9 giugno.
Il provvedimento è piuttosto pesante, visto che si parla di un Fogli di via obbligatorio, che proibisce l’ingresso nel comune bresciano per i prossimi anni. La manifestazione incriminata era quello sotto la sede dell’amministrazione comunale, non autorizzata dalla questura, ed in più con striscioni e slogan con incitamento anche alla violenza nei confronti dei vertici del calcio italiano. Così si spiega la mano pesante effettuata dalla questura della città lombarda.
Anche questo episodio, insieme alla manifestazione di ieri sotto la sede della Lega di Serie B, si inserisce in un momento di alta tensione per il futuro della squadra bresciana, che dalla salvezza è passata alla condanna alla retrocessione in Serie C per inadempienze finanziarie e poi alla non iscrizione a nessun campionato ed anche l’incertezza di una rinascita sportiva, vista la contrarietà di spostare un club limitrofo nel capoluogo. Clima teso, come lo dimostra anche la mano pesante effettuata dalla questura.
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