Serie A
Verona: una vittoria per ripartire
Il Verona tornerà in campo questa sera per affrontare un Cagliari in difficoltà e relegato all’ultimo posto in classifica insieme alla Salernitana. Obiettivo tre punti per i gialloblu chiamati a ripartire dopo il controverso k.o. di sabato in casa della Sampdoria.
Gli scaligeri potranno puntare sul fattore dodicesimo uomo. Il Bentegodi, infatti, con il proprio calore e la propria voce proverà a sospingere i padroni di casa verso la sesta vittoria interna consecutiva che garantirebbe il momentaneo sorpasso su Lazio e Bologna.
Da capire a quali uomini si affiderà Igor Tudor, chiamato comunque ad effettuare rotazioni fisiologiche visti i numerosi impegni ravvicinati.
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Nel dettaglio

Il Verona proverà, dunque, a fare perno sul fattore casa per ottenere punti vitali in ottica tranquillità e, chissà, anche per alimentare qualche velleità europea. La sconfitta di Marassi fa ancora male sia per la dinamica che per il conseguente verdetto: i gialloblu, infatti, sono l’unica squadra, insieme proprio al Cagliari avversario di giornata, a non aver ancora ottenuto un successo esterno in questo campionato.
Per certificare il proprio status mister Tudor non stravolgerà il suo Verona come fatto nell’ultimo turno infrasettimanale contro l’Udinese, gara in cui Barak pareggiò dal dischetto il gol di Success.
Davanti a Montipò confermato Dawidowicz coadiuvato dal rientrante Gunter ed uno tra Casale e Magnani. Sulle fasce agiranno gli inamovibili Faraoni e Lazovic divenuti ormai certezze ed assoluti protagonisti grazie all’immenso lavoro di Juric negli anni passati.
In mediana ci sarà nuovamente Tameze, che non figura nel tabellino di Sampdoria-Verona come marcatore ma che può vantare il ruolo di propiziatore della rete del momentaneo vantaggio, affiancato da Miguel Veloso, con Ilic pronto a subentrare nella ripresa. Sulla trequarti, alle spalle del grande ex Simeone, ci saranno con ogni probabilità Caprari, preferito nuovamente a Lasagna che non offre garanzie, e l’imprescindibile Barak.
Serie A
Juventus, Comolli: “Il calcio mi annoia, ecco cosa preferisco leggere”
L’amministratore delegato della Juventus, Damien Comolli, dichiara di “non leggere mai di calcio”, preferendo articoli scientifici su dati e metodologia.

KENAN YILDIZ, DUSAN VLAHOVIC E LOIS OPENDA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, le parole di Comolli
La filosofia di Damien Comolli
Damien Comolli ha recentemente espresso una visione sorprendente sulla sua routine di lettura. Nonostante la sua lunga carriera nel mondo del pallone, l’amministratore delegato della Juventus ha ammesso di non leggere mai articoli calcistici: poiché li trova “noiosi”. Si concentra invece su articoli scientifici riguardanti metodologie e recupero dagli infortuni, così come su libri che trattano di leadership e negoziazione.
Secondo Comolli, è essenziale imparare da altri sport piuttosto che dal calcio stesso. Questa sua apertura mentale lo porta a voler essere “il meno intelligente nella stanza” durante le riunioni. Per lu il vero pericolo risiede nell’arroganza, un atteggiamento che ha visto portare al fallimento molti individui talentuosi ma poco umili.
L’importanza dell’umiltà nel successo
La filosofia di Comolli sottolinea come l’umiltà e la capacità di imparare siano fondamentali per il successo a lungo termine. L’ex dirigente del Tolosa ha ribadito il suo disprezzo per l’arroganza e il suo desiderio di circondarsi di persone con idee migliori delle sue. In un mondo competitivo come quello del calcio, dove la pressione e le aspettative sono elevate, il suo approccio controcorrente rappresenta un esempio di come il successo possa essere ottenuto attraverso la crescita personale continua e l’apertura mentale.
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Fonte: l’account X di Schira.
#Comolli: “Non leggo mai di calcio, è noioso. Leggo articoli scientifici sui dati, ad esempio se parlano di metodologie, di recupero dagli infortuni. Leggo libri su come guidare le persone, su come negoziare. Cerco di imparare dagli altri sport, non dal calcio. Quando ho una riunione, voglio essere il meno intelligente nella stanza. Se sono quello con le idee buone nella stanza, c’è qualcosa di sbagliato. Non mi piacciono gli arroganti. Ho visto molti fallire perché erano talentuosi, non umili”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Nov 14, 2025
Serie A
Torino, Simeone va ko: le alternative di Baroni
Il Torino dovrà fare a meno di Giovanni Simeone, miglior marcatore dei granata, per infortunio. Marco Baroni studia le alternative all’argentino.
L’infortunio patito da Giovanni Simeone obbliga il tecnico del Torino Marco Baroni a ridisegnare il reparto offensivo granata. Si perché l’assenza del centravanti argentino si preannuncia pesante, vista l’importanza negli schemi della squadra piemontese. L’argentino salterà sicuramente le sfide contro Como e Lecce, e proverà a recuperare per la gara contro il Milan del 7 dicembre.
L’ex Napoli ha realizzato fin 4 gol sui 10 in totale realizzati dal Torino, il 40% delle reti in campionato dei granata. Inoltre la sua abilità nel giocare anche spalle alla porta sembrava esaltare le qualità dell’altra punta titolare, Che Adams.
Torino, da Zapata a Ngonge: le mosse di Baroni

ESULTANZA DUVAN ZAPATA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Adesso Baroni dovrà sfruttare la sosta per alzare i giri del motore di Duvan Zapata. L’attaccante colombiano, in recupero da un’anno di inattività, è stato fin qui una comparsa. Appena 63 minuti giocati, e un rigore sbagliato contro la sua ex squadra l’Atalanta. L’assenza del Cholito può dunque giovargli: magari non ancora riprendersi da subito la titolarità, ma per avere più occasioni per subentrare nel corso della gara.
Infatti il candidato numero 1 per sostituire Simeone dal primo minuto è Cyril Ngonge. Con il definitivo passaggio al 3-5-2, il belga è passato dall’occupare il ruolo di esterno a quello di seconda punta. L’ex Napoli dovrà agire alle spalle del centravanti, andando a individuare lo spazio da occupare per mettere in difficoltà le difese avversarie.
Serie A
Napoli, De Laurentiis tuona contro le nazionali: “I giocatori tornano infortunati, serve ridurre le partite”
Aurelio De Laurentiis si scaglia contro le nazionali: le continue assenze dei giocatori danneggiano il Napoli e altri club.

André-Frank Zambo Anguissa preoccupato ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, le parole di De Laurentiis
Le critiche alle nazionali
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha recentemente espresso il suo scontento verso le convocazioni nazionali. In un commento diretto e pungente, ha sottolineato come i calciatori, dopo essere stati pagati dai club, tornino spesso infortunati dalle esperienze con le nazionali. Il caso di Amir Rrahmani e André-Frank Zambo Anguissa, entrambi rientrati con problemi fisici, ha scatenato la sua ira. Secondo De Laurentiis, questa situazione è insostenibile e richiede una revisione del calendario internazionale, proponendo di concentrare gli impegni delle nazionali in un unico periodo per ridurre il numero di partite e le soste.
Una revisione del calendario
La proposta del presidente del Napoli non è nuova, ma acquisisce maggior rilevanza alla luce dei recenti infortuni. De Laurentiis sostiene che ridurre il numero di squadre e di partite potrebbe evitare il ripetersi di situazioni come quelle di Rrahmani e Anguissa. La sua critica mette in evidenza un problema sentito da molti club, che spesso vedono i loro giocatori tornare in condizioni fisiche peggiori. La questione solleva interrogativi su come bilanciare gli interessi delle nazionali con quelli dei club, un tema che potrebbe diventare centrale nelle future discussioni sul calendario calcistico internazionale.
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Fonte: l’account X di Schira.
#DeLaurentiis: “Io li pago, poi i calciatori vanno in Nazionale e me li ritrovo rotti. #Rrahmani è tornato rotto, #Anguissa pure. Così non si può andare avanti. Bisogna ridurre squadre e partite, evitare continue soste e concentrare gli impegni internazionali in unico periodo”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Nov 14, 2025
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