Serie A
Venezia, Di Francesco: “Abbiamo bisogno dei 3 punti. Su Yeboah…”
L’allenatore del Venezia ha risposto alle domande dei giornalisti alla vigilia di Monza-Venezia. Leggi con noi le parole di Di Francesco.
Domani pomeriggio, il Venezia sfiderà il Monza allo U-Power Stadium. Si tratta di una sfida delicata per entrambe le squadre, attualmente a quota 7 e 4 punti in classifica rispettivamente. Durante la consueta conferenza stampa pre-gara, Di Francesco ha confermato l’importanza di fare punti per abbandonare l’ultimo posto in classifica.

Le parole di Di Francesco
Sulla gara.
“Come tante altre. Dobbiamo legarci a quell’aspetto cui siamo stati meno attenti: portare a casa il risultato. Abbiamo 4 partite in 14 giorni”.
Le molte partite.
“Cerco sempre di fare scelte precise, però devo pensare di mettere la squadra migliore per battere il Monza”.
La condizione della squadra.
“Allenamenti intensi, non solo nella parte fisica, ma anche negli atteggiamenti“.
Come aiutare Pohjanpalo?
“Se volete ne metto 5 di attaccanti. L’Inter per esempio ne schiera 2. Non pensiamo all’individuo, ma alla squadra, Joel ha avuto opportunità, sta anche a lui ed alla squadra metterlo nelle condizioni migliori”.
La scelta di Candela con l’Atalanta.
“Con il Genoa non l’ha sorpresa perché abbiamo vinto. Altare si era allenato con me 2 giorni. C’era Lookman, se Gasperini lo ha tolto dopo il primo tempo un motivo ci sarà. Candela non va giudicato per l’errore fatto. In Serie A c’è un altro scenario, un campionato di sofferenza. Altare non si era allenato per diversi giorni, Candela penso abbia fatto anche bene”.
State pensando alla difesa a 4?
“Questa è una squadra costruita per giocare in un certo modo. Per adesso continuiamo in questa direzione“.
Sul Monza.
“Squadra costruita per non stare lì sotto, ha giocatori importanti con esperienza in Serie A. E’ una partita dove loro hanno badato al sodo”.
Su Altare e Sverko.
“Sverko non è convocato. Altri? Altare sì, l’altro out è Bjarkason“.
Su Schingtienne.
“E’ stato 15 giorni in Belgio, tornato giovedì, per quello Candela era più adatto”.
Yeboah può partire dal 1′?
“Ci saranno delle novità”.
L’incontro con Nesta in panchina.
“Mi fa piacere, lo saluterò con piacere, ho anche giocato con lui in Nazionale. Ha sempre avuto un carattere stupendo e domani lo saluterò”.
Il ballottaggio Stankovic-Joronen.
“In questo momento sono tutti in ballottaggio”.
Serie A
Inter, Marotta: “Vogliamo entrare nelle prime 8 in Champions. Il calcio è imprevedibile, la squadra più forte non vince sempre”
Il presidente dell’Inter Beppe Marotta punta agli ottavi di Champions League senza passare dai playoff, cercando di sfruttare ogni opportunità di mercato.
Inter, Marotta e l’obiettivo Champions
Beppe Marotta, presidente dell’Inter, ha delineato con chiarezza gli obiettivi per la stagione attuale. Come riportato da Nicolò Schira, Marotta ha espresso la volontà del club nerazzurro di raggiungere gli ottavi di finale di Champions League senza dover passare dai temuti playoff. Questo ambizioso obiettivo è accompagnato da un’analisi acuta delle recenti prestazioni della squadra, che ha visto risultati altalenanti specialmente negli scontri diretti. Marotta sottolinea come il calcio sia imprevedibile e che non sempre la squadra più forte sia quella destinata alla vittoria, indicando la necessità di essere più astuti e fortunati.
Strategie di Mercato: Opportunità e Cautela
Oltre agli obiettivi sportivi, Marotta ha fatto riferimento all’importanza di tenere in considerazione le opportunità di mercato. La filosofia del club sembra orientata a sfruttare occasioni vantaggiose, mantenendo un equilibrio tra necessità immediata e visione a lungo termine. Quest’approccio prudente è fondamentale per restare competitivi in un contesto calcistico sempre più dinamico e incerto.
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Fonte: l’account X di Schira
#Marotta: “Il nostro obiettivo è di arrivare agli ottavi di Champions senza passare dai Playoff. Scontri diretti tutti persi? Il calcio è imprevedibile, non sempre vince la squadra più forte. Dobbiamo esser più furbi e fortunati.
Mercato? Terremo in considerazione le opportunità”— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 11, 2025
Serie A
Lecce, con il Pisa gara dal doppio volto: allungare o cadere nella zona salvezza
Il Lecce deve rialzarsi dopo la sconfitta maturata sul campo della Cremonese. Questa sera c’è lo scontro diretto con il Pisa che può voler dire tanto.
Eusebio Di Francesco sta facendo un ottimo lavoro con il suo Lecce: 3 punti di distacco dalla zona salvezza e una discreta continuità di risultati, con una rosa che ad inizio stagione era considerata da tanti come possibile fanalino di coda del campionato.
Il tecnico però, ha ancora molto su cui lavorare, soprattutto per quanto riguarda la fase offensiva: 10 gol segnati in 14 partite e peggior attacco dell’intera serie A al pari di Parma e Pisa.
Stulic al momento è lontano anni luce dal poter essere un degno sostituto di Krstovic, visti i zero gol segnati fino a questo momento. Camarda invece, ha mostrato sicuramente qualcosa in più, nonostante le evidenti difficoltà alla prima grande esperienza nel calcio dei grandi.
Il Lecce ha bisogno dei gol dei propri attaccanti se vuole migliorare il proprio andamento e puntare all’ennesima salvezza consecutiva, firmando un traguardo storico.

FRANCESCO CAMARDA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lecce, questa sera arriva il Pisa
Questa sera alle 20:45 al Via del Mare arriva il Pisa di Gilardino. La squadra toscana è reduce da una sconfitta nello scontro diretto contro il Parma, ma fin qui ha dimostrato di essere una rosa qualitativa, determinata e ben messa in campo.
Il Lecce dista 3 soli punti dai nerazzurri, che al momento rappresentano il terzultimo posto. Questo vuol dire che in caso di vittoria, la squadra di Di Francesco avrebbe l’opportunità di fare un grande salto in avanti, in caso di sconfitta però, entrerebbe di diritto nelle ultime 3, assieme a Verona e Fiorentina.
I punti in palio sono molto pesanti e vedremo come il tecnico deciderà di impostare la gara: sarà infatti interessante capire se il Lecce avrà un approccio attendista o se invece entrerà in campo con un atteggiamento propositivo per tentare di ottenere i 3 punti.
Serie A
Luciano Castellini: “L’Italia soffre per troppi stranieri mediocri in Serie A. Mi piace molto Chivu”
Luciano Castellini si esprime sulla Serie A: troppi stranieri di basso livello frenano l’Italia, mentre l’Inter di Chivu sorprende positivamente.
L’opinione di Castellini sulla Serie A
Luciano Castellini, ex portiere di Torino e Napoli, ha recentemente rilasciato un’intervista a Il Giornale in cui ha espresso preoccupazioni riguardo allo stato attuale del calcio italiano. Castellini ha dichiarato che una delle principali problematiche della Serie A è la presenza di troppi giocatori stranieri di scarso livello, che non riescono a fare la differenza e di cui, secondo lui, nessuno ricorda nemmeno il nome. Questa situazione, a suo avviso, penalizza il talento locale e contribuisce al declino delle prestazioni delle squadre italiane a livello internazionale.
L’apprezzamento per l’Inter e Sommer
Nonostante le critiche verso il campionato, Castellini ha speso parole di apprezzamento per l’Inter e il suo allenatore, Cristian Chivu. Ha sottolineato come la squadra nerazzurra stia giocando un buon calcio sotto la guida del tecnico romeno. Inoltre, ha difeso il portiere Yann Sommer, affermando che quando fa bene viene considerato esperto, mentre quando commette errori viene etichettato come vecchio, suggerendo che alcune critiche nei suoi confronti siano ingiuste.
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Fonte: l’account X di Schira
Luciano #Castellini a Il Giornale: “L’Italia va male perché ci sono in Serie A troppi stranieri scarsi di cui nessuno ricorda neanche il nome. #Chivu mi piace molto: #Inter gioca bene. #Sommer? Se fa bene è esperto, quando sbaglia diventa vecchio. Alcune critiche sono immeritate”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 12, 2025
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