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Udinese, Runjaic: “Vogliamo giocare per i nostri tifosi e non solo per il risultato”

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Udinese, Runjaic, Atalanta

Udinese-Runjaic: Queste le parole del tecnico Austriaco in vista del match di domani alle 18.30 contro il Bologna. Ecco la conferenza stampa.

Domani sera alle 18:30, presso il Bluenergy Stadium di Udine, andrà in scena il match tra Udinese e Bologna. Nella vigilia della sfida, il tecnico dei Friulani Kosta Runjaic ha parlato così durante la conferenza stampa. Ecco le sue parole

 

Che settimana avete vissuto?
Vogliamo raccogliere punti contro un Bologna che in un buon momento, sono in alto in classifica e nelle ultime giornate hanno fatto bene. Ci siamo preparati bene, stiamo lavorando bene e siamo stati concentrati, sarà fondamentale la chiarezza a livello di tattica, di decisioni, mantenendo una certa tranquillità nonostante le cinque sconfitte. Dobbiamo continuare a essere positivi, entrando nella partita con la giusta consapevolezza. Ritengo la squadra fornirà una buona prestazione. Vogliamo giocare per i nostri tifosi e non solo per il risultato”.

Lucca e Thauvin non ci saranno, come stanno? Davis è pronto per giocare dal primo minuto?

“Purtroppo Lucca e Thauvin non ci saranno, hanno fatto piccoli passi avanti. Domani faremo un ulteriore check della condizione fisica, se sarà positivo il controllo speriamo possa essere di nuovo gruppo. Per Thauvin sapete la sua storia e non sappiamo quando rientrerà, sono ragazzi che ci mancano molto, hanno fatto quasi la metà dei nostri gol. Possiamo però vivere comunque dei buoni momenti nella partita anche senza di loro. Davis è rientrato, ha giocato più del previsto, però si sentiva bene e perché no, potrebbe partire dall’inizio, non sappiamo quanto potrebbe resistere ma c’è ancora la rifinitura, parleremo con lui e vedremo se sarà il momento per schierarlo dal primo minuto”.

Sarà fondamentale partire subito bene contro il Bologna:
“Noi abbiamo segnato contro il Torino ma annullato per millimetri, è vero che nella ripresa abbiamo fatto meglio però la via del gol l’avevamo trovata, ma senza la giusta fortuna. Contro il Genoa in modo simile ci è stato annullato un gol. Sicuramente Davis aiuta l’attacco, è un giocatore esperto, che purtroppo non c’è stato per diverso tempo. Contro il Torino si è fatto trovare pronto e domani se non ci saranno intoppi potrà migliorare ancora. E’ un ragazzo importante per noi, Iker Bravo ha tanto potenziale ma è ancora molto giovane, ha pochissima esperienza in una prima squadra, quest’anno ha giocato spesso, ha trovato 25 gettoni, migliorerà, Davis e Thauvin hanno maggiore esperienza, lui ha bisogno di tempo. Ci saranno i nostri tifosi a sostenerci, ci daranno le energie per fare una bella partita, il Bologna è bravo in tante cose, nel possesso palla, nel pressing. Abbiamo iniziato bene la stagione, ora il momento è negativo, domani però abbiamo la possibilità di cominciare un piccolo nuovo spezzone. Noi siamo pronti, abbiamo le idee chiare, ora dobbiamo passare ai fatti”.

Cosa non si aspettava in questo filotto negativo?
Nel calcio bisogna aspettarsi di tutto, nelle ultime partite le cose non sono andate bene, abbiamo trasformato una sola azione in gol, sbagliando diverse chance. Abbiamo poi subito diversi gol, ne abbiamo parlato con la squadra, bisogna essere più convinti e avere più fortuna. Siamo stati puniti anche in fase di possesso palla. Io però guardo sempre al futuro, domani c’è un’ulteriore chance di migliorare nei dettagli, domani vogliamo dare il 100%, dovremo andare oltre il nostro limite ed essere pronti a lottare. Servirà voglia di lottare, servirà coesione, dovremo portare la giusta voglia sul campo portando quel tic in più di energia per impensierire il Bologna”.

Solet sembra calato rispetto a quanto visto tra gennaio e febbraio, se tanti calano anche solo leggermente si nota poi nel complesso, come si rimotivano certi giocatori?

“A livello di classifica siamo sicuri, ma non penso che qualcuno si sia adagiato sugli allori. Solet è comunque al primo anno di Serie A, ha fatto bellissime prestazioni, in altre meno e lo sa anche lui. Bisogna essere sempre chiari, noi diamo feedback a lui e lui ne dà a lui dopo le prestazioni in campo, è un ragazzo con alto potenziale. Anche lui però sta imparando, il calcio è uno sport d’alto livello, la costanza è fondamentale, chi riesce a essere costante è un gran giocatore, una buona squadra, etc… più la squadra è concentrata e compatta e più è facile tirare fuori qualità. A volte ci siamo riusciti bene, altre volte meno e adesso siamo in un momento negativo. Nei miei vent’anni da allenatore non avevo mai perso 5 gare di fila, è una cosa uova quindi sto imparando anche io. Dobbiamo lavorare e rimanere tranquilli, poi superata la fase difficile si può migliorare”.

– Vi mancherà Bijol, Kristensen dopo le ultime prestazioni negative come sta? Meglio per lui a 3 o a 4?
“Può interpretare entrambi i sistemi. Anche lui è un ragazzo che non è sempre stato costante, io mi aspetto molto da lui, è il prototipo del difensore centrale moderno. E’ veloce, ha buon fisico, si muove bene con il corpo. Ora sono i giocatori che devono trarre i giusti insegnamenti dal passato, questo sarà importante. Kristensen può giocare a 3 o a 4 e io ho fiducia in tutti i ragazzi, anche Kristensen”.

Chi sarà il capitano? Potrebbe giocare Sanchez dal primo minuto?
“Buona domanda, ha ragione in ciò che dice, le decisioni alla fine le prende il tecnico”.

– Abbiamo visto una mediana molto folta con Payero praticamente sottopunta contro il Torino. Può essere riproposto?

“E’ un giocatore che può interpretare più ruoli, a Torino ha fatto bene, ha energia, sa coprire gli spazi e attaccarli, può essere riproposto anche in futuro, ma abbiamo un paio di soluzioni da studiare. L’importante è che sia a disposizione, nelle ultime gare ha fatto bene e abbiamo bisogno di uno come lui. Payero darà il suo contributo, ne sono sicuro”.

solet udinese

Rome, Italy 10.03.2025 : Tijjani Noslin of Lazio, Oumar Solet of Udinese seen in action during Italian football championship Serie A Enilive 2024-2025 match SS Lazio vs Udinese Calcio at Stadio Olimpico in Rome

Serie A

Napoli, Di Lorenzo: “Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente.”

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Napoli

Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri.

Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.

Napoli, il capitano Giovanni di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che sancisce la vittoria del quarto scudetto

GIOVANNI DI LORENZO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Napoli, Di Lorenzo: “Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio…”

Il capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria sul Cagliari che ha sancito il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, l’emozione di aver vinto lo scudetto ed il ruolo avuto da Antonio Conte per lo conquista del tricolore.

Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così

“Quando si gioca a calcio, si vive per la vittoria e per alzare un trofeo, per regalare emozioni alla gente. Sapere che questo trofeo ha fatto felici un sacco di persone, vedere tutta la gente fuori dallo stadio… Aver ricreato questa unione dopo un anno è bellissimo, e ci siamo meritati tutto questo. Sono orgoglioso di essere il capitano di una squadra forte e con due palle così”.

Al mister devo tanto

“Al mister devo tanto. Io, come tutta la squadra, avevamo bisogno di lui per tornare a livelli altissimi. È stato fenomenale, e farlo in così poco tempo dimostra che è un numero uno”.

 

 

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Serie A

Como, Iovine emozionato: “Dormirò con la maglietta su. Sono riusciti a farmi piangere”

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Alessio Iovine, centrocampista del Como, ha commentato la sconfitta dei lagunari in casa per 0-2 contro l’Inter di Simone Inzaghi.

Il giocatore del Como di Cesc Fabregas ha parlato della partita in sè, sottolineando però il grande peso sentimentale che ha assunto, in quanto l’ultima partita della carriera del 34enne.

Como, le parole di Iovine

Alessio Iovine ha parlato nel post partita contro l’Inter. Di seguito le sue parole.

Como

“Se terrò la maglia del Como addosso per sempre? No, devo toglierla perché puzzo tantissimo (ride, ndr). No, però l’altra, ce la danno sempre dopo la partita… ci dormirò su. Sono felicissimo, frastornato anche, non ho parole per descrivere l’affetto che mi hanno dato stasera e negli anni passati. Anche i tifosi, stasera pure troppo. È stato un viaggio bellissimo, non avrei mai pensato di smettere in un contesto del genere. Oggi è tutto bellissimo, voglio riposare ma è finita solo nelle prossime settimane quando arriveranno i programmi dei ritiri dove ovviamente non ci sarò. Sono riusciti a farmi piangere, mi ero ripromesso di non farlo ma sono caduto”.

E cosa diresti al te raccattapalle di 11 anni?
“Non sai cosa ti capiterà, sarà un viaggio bellissimo e inaspettato. Alla fine è difficile fare certe considerazioni, ho sempre pensato al presente, alla domenica a giocare, a preparare i campionati e salvarmi. Mai ad arrivare in Serie A, ma alla fine ci sono arrivato a 33 anni. Orgoglio incredibile, sono contento. E in pace con me stesso, che significa che hai dato tutto”.

Hai qualche rimpianto?
“Io penso semplicemente che è andata come doveva andare. La storia è una bella storia, son contento di aver seminato e raccolto tutto in questi anni di carriera”.

L’é finita, come si dice da queste parti. Quale partita o momento hai nel cuore?
“Non lo so, probabilmente la promozione dello scorso anno, il Como tornava in Serie A dopo tanti anni. Come la chiusura del cerchio, da protagonista, la cavalcata in B è stata fantastica. Ma è stata una gioia unica”.

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Napoli, Conte: “Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale.”

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Juventus

 Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri.

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.

Napoli, il tecnico Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa al termine del match vinto contro il Cagliari che sancisce il quarto scudetto degli azzurri

ANTONIO CONTE INVITA TUTTI ALLA CALMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Napoli, Conte: “Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri.”

Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato stasera in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Cagliari che sancisce il 4° scudetto degli azzurri. Tra i temi affrontati, la conquista dello scudetto, un momento di svolta in questo torneo e si rimarrà guidare i partenopei.

Che sapore ha questo scudetto?
“All’estero ho vinto, è una gioia incredibile. Quando siamo arrivati al campo ho visto tutta questa gente e ho pensato: ma se li mandiamo a casa senza scudetto, che delusione sarebbe stata? Prima di tutto mia, avrei avuto bisogno di tanto tempo per riprendermi. Ho sentito una pressione che non potevamo non portare a casa. Ho fatto il calciatore, e quando vedi certe scene ti carichi di tanta pressione perché hai un popolo dietro che ti spinge e che alla fine vuole festeggiare.”

Momento di svolta?
“Il pareggio con l’Inter. Se non vinciamo, poi scappano. Invece pareggiamo, il gol di Billing: dissi che se volevamo, potevamo. Quello è stato importante; avessimo perso, l’Inter sarebbe scappata in maniera assoluta e non ci sarebbe stata possibilità di riprenderli. Adesso, invece, con tante difficoltà da gennaio in poi, abbiamo fatto qualcosa di inimmaginabile e straordinario. Il merito va ai ragazzi che non si sono mai arresi, hanno visto compagni importanti infortunati e cose che a gennaio non sono andate come dovevano. È lo scudetto di tutti: di Scuffet che gioca all’ultimo a Bologna, di Rafa Marin, di Pasquale Mazzocchi che sostituisce Di Lorenzo, lo scudetto dell’undici titolare e di chi ha sempre risposto presente nonostante un non grandissimo minutaggio. Il mio grazie va a loro.”

L’emozione dei tifosi?
“Vincere è sempre bello, ti ripaga del lavoro e dei sacrifici, di ciò che ci metti e che ci mettono gli altri. Vincere è bello, vincere in una piazza come Napoli a livello storico, al quarto scudetto, è un evento eccezionale. Di Lorenzo e gli altri reduci sono nella storia di Napoli e ci riempiono di orgoglio. Non sarà mai semplice per tante cose, ce la dobbiamo godere perché è stata un’annata durissima sotto tutti i punti di vista. Però abbiamo vinto, messi in fila le più accreditate, e siamo contenti. Avevo bisogno di questa sfida, l’abbiamo vinta insieme.”

Si va avanti insieme?
“Nel frattempo festeggiamo.”

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