Serie A
Udinese, Runjaić: “Le sconfitte aiutano a crescere. Abbiamo un grande potenziale”
A poco meno di 48 ore da Udinese-Cagliari, l’allenatore bianconero, Kosta Runjaić, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico dell’Udinese in vista della sfida contro il Cagliari, in cui la squadra bianconera cercherà il riscatto dopo le due sconfitte consecutive con Inter e Sassuolo.

fans of udinese calcio during Udinese Calcio vs FC Internazionale, italian Serie A soccer match in Udine, February 02 2020 – LPS/Alessio Marini
Udinese, le parole di Runjaić
Come si lavora in settimana dopo due sconfitte inattese? Hanno ridimensionato il percorso dell’Udinese?
“Le sconfitte aiutano a crescere. Dopo la vittoria contro l’Inter qualcuno poteva pensare che tutto potesse continuare così, ma ogni partita è diversa e va preparata al meglio. Siamo una squadra giovane e in crescita: vittorie e sconfitte fanno parte del percorso. A nessuno piace perdere, ma bisogna accettare il momento. Non siamo una big, però abbiamo grande potenziale e una forte cultura del lavoro. Sono basi importanti per crescere durante la stagione e ottenere più successi che cadute.
Ora la sfida è capire come reagire. Dopo il Milan abbiamo giocato con solidità in Coppa Italia contro il Palermo, poi contro il Sassuolo c’è stata una ricaduta. Questo ci ricorda che i risultati arrivano solo se si resta concentrati al massimo sin dall’inizio. Errori, attenzione e qualità sono fattori che determinano un risultato. Abbiamo disputato una gara solida, ma in certi momenti non siamo stati abbastanza bravi.
Domenica ci aspetta il Cagliari, una squadra che ha iniziato bene il campionato. Noi dobbiamo dare tutto, essere attenti e disciplinati, portando in campo i fattori giusti per vincere e conquistare la prima vittoria casalinga in campionato”.
Aggiornamenti su Buksa e Bayo?
“Bayo si è allenato con il gruppo e sarà disponibile domenica. È pronto per giocare, anche se non ha ancora i 90 minuti nelle gambe. Dovremo gestirlo, ma ha fatto due ottimi allenamenti e ha dimostrato di poter essere molto importante per noi. Buksa invece si è allenato negli ultimi due giorni, ma non ancora al 100% con la squadra. Porta una maschera protettiva e ha il viso ancora gonfio, ma se ci sarà bisogno potrà darci una mano. L’operazione è andata bene”.
Da quali certezze riparte lei come allenatore? E quali lezioni ha tratto dalle due sconfitte?
“Ho rivisto tutte le situazioni in cui siamo andati in difficoltà. Sul primo gol del Sassuolo ci è mancata cattiveria e attenzione nelle decisioni. Siamo andati sotto troppo facilmente contro una squadra che, come noi, lotta per la salvezza e per una buona posizione in Serie A. Stiamo lavorando su questi aspetti, soprattutto con i nuovi innesti. Siamo stati puniti da errori che ci serviranno da lezione. Il percorso è quotidiano, la squadra ha visto dove ha sbagliato e domenica capiremo se avremo imparato”.
Lei pensa di aver commesso errori? La squadra sembra aver bisogno di più stabilità tattica.
“Dopo le sconfitte, ma anche dopo le vittorie, ci confrontiamo sempre come staff per analizzare le partite. Vogliamo proporre un calcio offensivo e difendere alti, ma questo ci è mancato al di là del sistema di gioco. Una squadra deve assimilare un modello prima di passare ad altro. Anche in preparazione abbiamo giocato a quattro dietro, non è una scusa ma la squadra era già abituata a farlo.
Siamo ancora in un processo di crescita: i nuovi vanno inseriti gradualmente. Difensivamente dobbiamo lavorare con più disciplina ed energia, creando automatismi validi per ogni partita. Contro il Milan, in alcuni frangenti, abbiamo difeso bene”.
L’Udinese mostra grandi differenze di ritmo da una partita all’altra. Come lo spiega?
“Non dipende dalla preparazione fisica, ma dall’attenzione e dal tipo di avversario. Per esperienza e qualità siamo inferiori ad altre squadre. Siamo solidi e con potenziale, ma dobbiamo sfruttarlo sempre. Ci sono tanti fattori che incidono sulla continuità in stagione. Il nostro obiettivo è vincere ogni partita, ed è per questo che mi sono arrabbiato dopo la gara con il Sassuolo. Partite del genere, però, fanno parte del percorso di una squadra come la nostra”.
Come sta Lovric e cosa può dare?
“È rientrato con un infortunio dalla nazionale. A centrocampo c’è molta concorrenza, ma Lovric ha esperienza e questo è un valore aggiunto. Da lui ci aspettiamo di più rispetto ai nuovi, che devono ancora ambientarsi. Si allena bene, non è contento di giocare meno ma fa parte del calcio. Avrà le sue occasioni. La crescita della squadra passerà anche da giocatori come lui. Contro il Cagliari mi aspetto energia e concentrazione da parte di tutti per tutti i minuti in campo”.
Come procede il percorso di Zaniolo? E Goglichidze come sta?
“Zaniolo migliora giorno dopo giorno, ha già un ritmo diverso anche se c’è ancora lavoro da fare. Mi piace perché è autocritico, forse a volte troppo emotivo, ma si vede che vuole dare il suo contributo. Deve integrarsi meglio nei nostri principi di gioco e ci vuole pazienza. Contro il Sassuolo non ha fatto una brutta gara. Anche Goglichidze si sta allenando bene e la sua situazione è simile. Vedremo chi partirà titolare contro il Cagliari”.
Serie A
Como, Fàbregas: “Mancini? Con lui normale chiacchierata. Diao? Dolore al flessore”
Il tecnico del Como, Cesc Fàbregas, ha avuto modo di esprimersi sulla sconfitta per 1-0 contro la Roma. Ecco le parole dell’allenatore.

NICO PAZ E MILE SVILAR ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Como, le parole di Fàbregas
“Ho visto una squadra fisica, che noi non abbiamo. Quando si gioca così, o si gioca a calcio e si mette la palla a terra per giocare o è difficile. Sono orgoglioso di giocare, penso che sia un gollino. Ma complimenti alla Roma, hanno un giocatore fortissimo come Soulé, grandissimo giocatore del futuro. Godiamocelo in Italia, sarà di altissimo livello e ha fatto la differenza”.
Nico Paz dove deve migliorare?
“Sì, è stato 3 giorni con la febbre, lo abbiamo forzato e non abbiamo tanta gente a disposizione. Sono partite però dove o vai subito in porta oppure no: chi vince più duelli normalmente questa partita la vince. Oggi loro ne hanno vinti di più, il calcio italiano è la lega dove si gioca meno, perché ci sono tanti duelli e falli. Oggi l’arbitro ha lasciato andare giustamente un po’ di più e qui possiamo migliorare”.
Addai si è infortunato sull’azione del gol di Wesley…
“No, penso che lui si sia infortunato in quella stessa giocata. La sto vedendo ora più chiaramente, è difficile per un giocatore, deve avere un’onestà estrema. Il 99.9% non butterebbe palla fuori, è giusto che continuino. Dal VAR non ci si aspettava niente”.
Che tipo di atteggiamento si aspetta dal CT del Senegal quando deve partire per la Coppa d’Africa? E come sta Diao?
“Si è fatto male al flessore facendo quella cavalcata in porta. lo parlo nel post-partita e spesso noi allenatori non possiamo essere troppo sinceri, io provo a parlare con passione e sono un grande fan della Nazionale. Spero che tutti ci vadano. lo ho chiesto per favore un po’ di senso, di non portarlo perché in 8 mesi ha fatto 3 partite, mezze e mezze. È tornato adesso e succede anche oggi l’infortunio. Se va via, noi paghiamo gli stipendi e ci ritroviamo un giocatore fuori. La risposta del CT? Che se non va con loro, non andrà al Mondiale. Ed è stato spiacevole. Se il giocatore gioca con paura a 20 anni e una carriera davanti si sbaglia”.
Era un po’ nervoso, indispettito a un certo punto della partita. Poi a fine partita è andato a parlare direttamente con Gianluca Mancini. Ci può dire cosa vi siete detti e cosa l’ha fatta arrabbiare?
“No, va bene, dai, non è un problema. Provo sempre a parlare con rispetto e attenzione. È stata una chiacchierata onesta, lui mi ha detto la sua, io la mia. Dal mio punto di vista, lo so che c’è la furbizia, lo so che c’è l’esperienza. Tutti vogliamo vincere nel calcio. Gli ho detto: guarda che quello li ha 20 anni e stai provando a fare quello, lui sicuramente ti guarda e ti vuole imparare. Magari oggi va a casa pensando che si aspettava un po’ di più a livello di atteggiamento, a livello di parole dentro il campo, di provocazioni. È stata una chiacchierata normalissima di calcio che alcune volte va bene per me e va bene per lui.”
Serie A
Roma, Gasperini: “Da Scudetto? No, ma i ragazzi danno l’anima”
Il tecnico della Roma, Gian Piero Gasperini, ha avuto modo di esprimersi sulla partita vinta 1-0 contro il Como. Ecco le parole dell’allenatore.

L’ESULTANZA DI PELLEGRINI E WESLEY ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, le parole di Gasperini
“Soulé ha fatto una grande partita. Stasera fai fatica a fare dei distinguo nel rendimento, ma da parte di tutte e due le squadre. Entrambe volevano vincere, e noi siamo stati bravi, sempre molto precisi. Questa è la nostra miglior partita in casa fino a ora”.
Su 15 partite, adesso rimangono 8 gol subiti in campionato.
“Da inizio anno siamo solidi. Quando perdiamo è sempre di misura, ma da qualche giornata abbiamo iniziato anche a creare diverse occasioni. Anche stasera abbiamo prodotto tantissimo, giocando con molta qualità. Se firmerei per il 4 posto? Non firmo mai, ma sarei contento. In questo momento a me interessa che si facciano questo tipo di partite, il pubblico ha una passione incredibile, c’è un entusiasmo contagioso e in casa ci mancava questo”.
Firmerebbe per il quarto posto?
“Io non firmo mai, però sarei contentissimo. Poi al meglio e al peggio non c’è limite, però più che il risultato finale mi interessa che si facciano questo tipo di gare. Il pubblico ha una passione incredibile, lo avvertiamo quando vinci e giochi bene, c’è entusiasmo in più. In casa ci mancava. I risultati poi arrivano, ma questo deve essere il nostro obiettivo”.
L’allenatore ha infine concluso
“Ci sono squadre più attrezzate, sì. Però questi ragazzi danno l’anima e non è detto che dei giocatori sulla carta migliori poi abbiano lo stesso spirito e la stessa disponibilità. Siamo una buona squadra, giocare contro di noi non è facile per nessuno”.
Serie A
Roma-Como 1-0: Wesley decisivo, Nico Paz sottotono | le pagelle
Roma-Como termina con il risultato di 1-0, derivato da una grande azione partita da un passaggio chirurgico di Soule’. I giallorossi riagganciano Milan e Napoli.
La squadra di Gian Piero Gasperini riesce a portare a casa 3 punti contro un insidioso Como in questa stagione, ma oggi con poche lodi.
Soule‘ ha giganteggiato in campo, insieme a una difesa della Roma attentissima. Insieme all’argentino, tra i migliori rientrano anche Wesley, N’dicka e Svilar.
Como meno brillante. Valle disattento su Wesley e Soule‘, Nico Paz chiuso bene per tutta la durata del match e un Addai in difficoltà, uscito anzitempo per infortunio. Un cocktail di negatività, dovuto alla grande accortezza giallorossa.

EVAN FERGUSON IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma-Como: le pagelle
SVILAR 6.5 – Sicuro, decisivo, pronto. Una garanzia ormai, non a caso è il portiere meno battuto dell’attuale Serie A (8 gol subiti e 7 reti inviolate, dietro solo a Provedel con 8).
MANCINI 6.5 – Attento alle ripartenze avversarie. Peccato per il giallo speso a seguito di una manata su Baturina.
N’DICKA 7 – Se Nico Paz non ha segnato, gran parte del merito è suo. 1 dribbling subito, 6 contrasti vinti e 3 chiusure difensive. Muro.
HERMOSO 6.5 – Grande crescita sotto Gasperini, che grazie al contributo difensivo e offensivo di stasera (2 passaggi chiave, 8 recuperi).
WESLEY 7.5 – Premiato a fine partita come Man of the match. 13 contributi difensivi, grande attenzione difensiva e pericoloso in attacco (2 passaggi chiave e gol segnato). Decisivo.
KONÈ 6.5 – Ottimo per gli equilibri dei giallorossi. Azzanna gli avversari con il pressing e mantiene bene il possesso del pallone.
CRISTANTE 6.5 – Discorso simile per l’ex Atalanta, che aveva anche trovato un’ottima rete ma in posizione di fuorigioco. Sfortunato.
RENSCH 6.5 – Ottima prova anche quella dell’olandese. Seconda da titolare in campionato, può trovare più spazio da ora in poi. Jolly.
SOULE‘ 6.5 – Grandi soluzioni offensive, ottimi dribbling e incantevole nello stesso. Decisivo il suo assist, con l’azione partita da lui, ma troppi palloni persi. Creativo.
DALl’82’ BAILEY S.V
PELLEGRINI 6 – Non un protagonista della partita, ma come al solito ha lottato tantissimo. Gladiatore.
DALL’72’ EL SHAARAWY 6 – Tenta di contribuire alla manovra offensiva, ma il risultato rimane invariato.
FERGUSON 6 – Ottimo contributo in campo, lega bene con i compagni. Troppo chiuso da Ramón e Kempf.
BUTEZ 6 – Non ha colpe sul gol e non è stato chiamato troppo spesso in causa. Tra i meno colpevoli.
SMOLČIĆ 6 – Una prestazione senza particolare infamia e senza particolare lode.
RAMÓN 6.5 – Attento per tutta la partita, non ha grandi colpe sulla rete subita. Senza lui e Kempf, il risultato sarebbe stato più largo.
KEMPF 7 – Tanti duelli vinti, tante chiusure difensive e tanto contributo difensivo. Se Ferguson non ha segnato, gran parte del merito è suo.
VALLE 5 – Ha sofferto molto Wesley e Soule‘, sul gol si è perso la marcatura sul brasiliano, con la palla che è passata proprio sotto le gambe dello spagnolo.
DA CUNHA 5.5 – Prestazioni dei centrocampisti insufficienti, insieme a Caqueret. Troppo sofferto il pressing del centrocampo giallorosso.
CAQUERET 5.5 – Discorso pressoché uguale a quello di Da Cunha. Uscito anzitempo, al suo posto Posch.
DAL 64′ POSCH 6 – Preciso nei passaggi e 3 tiri tentati, solo uno nello specchio della porta. Bene in difesa.
ADDAI 5 – Bloccato dalla difesa della Roma, uscito anzitempo per un infortunio subito sul gol dell’1-0.
DAL 64′ J. RODRIGUEZ 6 – Non ha contributo particolarmente, anche lui frenato dal blocco difensivo della Roma. Bene nei passaggi.
BATURINA 6 – Ottimo nel lavoro sporco per la squadra e nei recuperi del pallone, ma completamente bloccato in attacco.
DAL 79′ KÜHN S.V
DIAO 6 – Uscito al 37′, era partita bene la partita del senegalese.
DOUVIKAS 5 – Tanti palloni persi e pochissimi duelli vinti. Troppo in difficoltà.
NICO PAZ 5.5 – Tranne qualche sprazzo, oggi molto sottotono. Troppo chiuso da N’Dicka.
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