Serie A
Udinese, Runjaić: “I ragazzi oggi hanno dato tutto: ci è mancato solo il gol”

Al termine di Udinese-Bologna, l’allenatore dei friulani, Kosta Runjaić, è intervenuto in conferenza stampa per commentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico dell’Udinese dopo il pareggio in casa contro il Bologna.
Udinese, le parole di Runjaić
Sul match:
“Ci aspettavamo una gara complicata. Nelle ultime settimane non abbiamo sempre giocato male, ma abbiamo faticato a concretizzare. Anche oggi è successo: abbiamo creato, così come il Bologna nel finale, ma alla fine nessuna delle due è riuscita a segnare. Se confronto questa prestazione con quella dell’andata, siamo migliorati molto.
Sono soddisfatto dei ragazzi, venivamo da cinque sconfitte consecutive e oggi hanno dato tutto. Li ringrazio perché hanno messo in campo energia e applicazione, seguendo ciò che avevamo preparato. Kabasele non giocava da un po’, ma ha fatto una buona gara. Dobbiamo mantenere questa mentalità e cercare di raccogliere più punti”.

Florian Thauvin ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La prestazione di Davis e il punto sugli infortunati:
“Davis è un giocatore di grande esperienza e qualità. Ci è mancato per gran parte della stagione, ma quando ha giocato ha sempre fatto bene. Purtroppo poi si sono fermati anche Thauvin e Lucca. È un po’ come quando all’Inter si è fermato Thuram: hanno avuto difficoltà per tre partite. Anche senza loro, però, abbiamo creato occasioni. Keinan ha fatto una partita straordinaria, ha costruito diverse chance e ha dato tutto. Abbiamo corso un rischio a farlo partire titolare, speriamo stia bene anche per la prossima. Lucca ha fatto un controllo oggi, ma ancora non so l’esito. Thauvin sta recuperando e sarà importante riaverlo”.
La scelta Rui Modesto e le considerazioni finali sul risultato:
“Rui Modesto è in un ottimo momento. È duttile, può giocare su entrambe le fasce e in ruoli più offensivi. In allenamento lo utilizziamo spesso in avanti, e oggi ho deciso di provarlo in quel ruolo. Avevo pensato anche di schierarlo dall’inizio perché Kamara non era al meglio, ma poi lui ha dato disponibilità e ho modificato il piano. Spero che Rui possa giocare di più nelle prossime giornate e continuare a crescere.
Quanto al risultato, dopo cinque sconfitte va bene così. Certo, c’è un po’ di rammarico per il gol mancato, ma abbiamo tenuto testa a una delle squadre che gioca meglio in Serie A. Abbiamo applicato bene il piano partita. A volte giochi bene, hai più possesso come contro il Milan, ma poi prendi quattro gol. Oggi abbiamo fatto una prova solida: potevamo anche vincerla”.
Serie A
Fiorentina, si torna al Franchi a fine settembre

La Fiorentina chiude il campionato interno al Franchi con un cammino da Champions: la prossima stagione inizierà con tre trasferte.
Una vittoria per chiudere la stagione interna alla grande: 43 punti raccolti e, tranne il Napoli, tutte le big del campionato battute al Franchi. Alcune come Roma, Inter e Juventus addirittura annientate.
Ora, come scrive La Nazione oggi in edicola, ci sarà un’accelerazione sui lavori di ristrutturazione dell’impianto fiorentino.
Nei mesi scorsi c’è stato l’accordo tra il Comune di Firenze, la Fiorentina e la Lega Serie A che portato a stabilire che la Viola giocherà le prime tre gare della prossima stagione in trasferta. Da oggi lo stadio sarà consegnato completamente alle ditte che stanno lavorando al restyling.
Il campionato inizierà il 24 agosto (con anticipi dal 23), ma la prima gara in casa dei viola dovrebbe arrivare solo il 21 settembre, considerando anche la sosta per le nazionali del 7 settembre.
L’obiettivo è la totale definizione della Curva Fiesole e della parte sinistra della Maratona con la copertura delle stesse e portare la capienza dello stadio a 35.000 posti entro agosto 2026, quando si festeggerà il centenario della Fiorentina.
Serie A
Juventus, Ardoino: “La dirigenza non apre al dialogo con noi”

La Juventus si sta rinnovando e si è aperta alla partecipazione azionaria della società di criptovalute Tether che sembra mostrare un interesse in crescita.
La Juventus è in fase di grande rivoluzione interna da quando ha esonerato Thiago Motta ed ha aperto ad Igor Tudor. Da quel momento le cose hanno iniziato a girare meglio in casa bianconera e, pian piano, hanno risalito la classifica portandosi ad un potenziale quarto posto e – quindi – in Champions League l’anno prossimo.
Nel frattempo gli utili dello Allianz Stadium Juventus ha iniziato a fare vendite da capogiro attirando sempre più tifosi, anche moltissime famiglie, e generando un trend positivo di introiti nutrito anche dalla vendita del merchandising.
Ma questa rivoluzione si è un po’ rallentata e ci sono state anche alcuni voci di dissidio quando è entrata nel gruppo di investitori la Tether. Si tratta di un’azienda che basa il proprio valore sulle azioni di una cripvabuta che si lega molto al mercato del dollaro statunitense (una cosiddetta stablecoin) . Proprio questo legame ha fatto sì che ci siano state – in passato – oscillazioni anche molto importanti della quotazione della stessa sul mercato.
A capo di questa società ci sono Devasini e Ardoino (rispettivamente con il 47% e il 20% delle quotazioni societarie). Negli ultimi mesi la Tether ha aumentato la propria quota di partecipazione nella società bianconera arrivando al 20% e questo ha prodotto non poche preoccupazioni.

IGOR TUDOR DA INDICAZIONI AI SUOI RAGAZZI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, le parole di Ardoino
Eppure sembrerebbe che le due realtà (Juventus e Tether) siano destinate a unire con più forza le loro posizioni anche perché non è passata inosservata la presenza proprio di Ardoino allo stadio contro l’Udinese.
Mentre, però, la dirigenza è prudente nell’approccio con la Tether, la tifoseria sembra più aperta alla novità, forse perché immagina una serie di introiti monetari importati. A parlarne proprio Ardoino che ha detto che “La dirigenza tentenna ad aprire un dialogo con noi; noi siamo qui e disponibili al dialogo. Pensiamo che la tifoseria sia interessata a vedere un nostro contributo alla rinascita della società”.
Sempre il CEO di Tether ha detto che “Il nostro approccio rimane costruttivo e paziente; non vogliamo imporre nulla ma portare idee fresche, risorse e una visione di lungo termine. Il dialogo si aprirà quando i tempi saranno maturi”.
Sembrano, comunque, belle parole che potrebbero far presagire che il sodalizio è appena iniziato ed è destinato a durare a lungo.
Serie A
Lautaro come non l’avevate mai visto: in tribuna

Lautaro in tribuna prova le sensazioni che i suoi tifosi devono sentire ad ogni partita in cui lui sta in campo. La moglie lo prende in giro.
Il Toro in gabbia
Lautaro Martinez in tribuna è come una forchetta nel brodo: fuori posto, fuori contesto. Eppure, ieri sera a San Siro, non c’era altra scelta. L’attaccante argentino ha dovuto vivere il pareggio dell’Inter contro la Lazio da spettatore. Era seduto accanto alla moglie Agustina Gandolfo e a un gruppo di amici. Un’esperienza che per un giocatore come lui è quasi una tortura. Agustina ha voluto immortalare il momento sui social, pubblicando un video in cui Lautaro esplode di gioia al gol del vantaggio dell’Inter.
Anche se l’emozione non dev’essere durata tanto. «Qualcuno ha provato quello che proviamo ogni volta tutti noi in tribuna…», ha scritto. Voleva sintetizzare l’anima del tifoso che palpita anche in chi, solitamente, il campo lo calca da protagonista. O voleva prendere in giro il consorte che in quel momento non voleva trovarsi in tribuna?
In ogni caso, ieri non si poteva fare altrimenti. L’infortunio ha costretto Lautaro a rimanere fuori. E la sua energia, solitamente scaricata in campo, si è riversata sugli spalti.

LAUTARO MARTINEZ DOLORANTE A TERRA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Le parole di Lautaro sul Mondiale per Club
In attesa di tornare protagonista sul prato verde, Martinez guarda già oltre. Ai canali FIFA, ha parlato del prossimo Mondiale per Club: “Sarà fantastico. Ci sarà un’atmosfera meravigliosa, e senza dubbio ostile, perché è uno stadio grande, quindi ci saranno molti tifosi sugli spalti. Il Messico non è lontano da Los Angeles, quindi sarà fantastico. Mi piace essere coinvolto in partite come questa.”
E proprio quell’atmosfera ostile che spaventa molti è invece il carburante per Lautaro, abituato a nutrirsi delle emozioni della folla, a trasformare i fischi in adrenalina e gli applausi in forza. “Più tifosi ci sono allo stadio, più l’atmosfera è ostile, ma penso che sia un bene perché ti spinge a dare il massimo”.
Per ora però, l’unica folla che può vivere è quella della tribuna. Ma la voglia di tornare in campo non gli manca. E quando lo farà, il Toro sarà più affamato che mai.
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