Serie A
Udinese-Napoli: pagelle e parole di Ancelotti
Nel posticipo serale, dopo l’incredibile pareggio tra la Juventus ed il Genoa allo stadium, il Napoli vince e convince ad Udine e si professa di poter essere davvero l’anti-Juve, giocando una gara maschia e tenendo sempre in mano il match.
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Squadra che vince si cambia
Alla Dacia Arena di Udine si presenta l’ennesima formazione modificata da mister Ancelotti. Tra i pali il greco Karnezis al posto del colombiano Ospina arrivato stanco, sulla fascia sinistra Malcuit, spostando Hysaj a destra con conseguente riposo del titolare Mario Rui. A sorpresa panchina per capitan Hamsik con inserimento di Verdi, oltre agli annunciati forfait del bomber Insigne lasciato a Napoli per un affaticamento muscolare. In avanti la coppia inedita formata dal funambolo belga Mertens ed il polacco Milik.
Cronaca del match
Pronti via e dopo pochi minuti si ferma Verdi per un problema muscolare, a freddo il tecnico azzurro lancia a centrocampo il gioiellino spagnolo Fabian Ruiz, spostando Zielisky sulla fascia sinistra. È un Napoli che inizia subito a comandare il match, lasciando ai padroni di casa solo pochi lampi di gioco con qualche incursione della punta Lasagna, il quale affonda poco, causa ottima copertura della difesa azzurra ed un attento Karnezis tra i pali.
Le pressioni del Napoli arrivano tutte dalla fascia sinistra dove opera Hysaj e, dopo varie conclusioni pericolose di Callejon e Mertens, al minuto 17 arriva il gol di Fabian Ruiz che con un tiro a giro da fuori area (scuola Insigne) trafigge l’incolpevole Scuffet. Dopo il gol del vantaggio del Napoli la gara prende velocità, con blande incursioni friulane grazie ai muscoli del centrocampo di Fofana e dell’ex Behrami e con qualche sprazzo di De Paul. Ma la qualità e la solidità degli azzurri viene fuori man mano, con giocate da parte dei singoli che regalano ansie e preoccupazioni ai tifosi di casa, applausi e sempre più convinzioni ai numerosi tifosi napoletani arrivati alla Dacia Arena.
Nella ripresa il copione è sempre lo stesso: Napoli che comanda il pallino del gioco ed Udinese in difficoltà. Ci saranno molti cartellini gialli, segno di contesa tra i 22 in campo e molte occasioni sprecate. Degne di nota sono solo tre episodi, due dei quali cambieranno il risultato della partita: cross di Malcuit dal fondo, un difensore bianconero in area tocca il pallone con la mano e Mariani assegna il rigore per il Napoli, solo che per aver la conferma dal Var ci vorranno 6 minuti per far si che Mertens batta e segni il penalty per portare gli azzurri sul 2-0. Un giallo con pesanti polemiche a Milik per fallo su De Paul (i padroni di casa avrebbero voluto il rosso) ed il gol nel finale del subentrato Rog per sigillare il risultato sullo 0-3 e portare a casa una vittoria importante.
Il giudizio di Ancelotti
Da quando Carlo Ancelotti siede sulla panchina del Napoli è stata la prima volta che lo abbiamo visto più agitato a bordo campo e non sempre convinto delle decisioni arbitral,i anche in occasione del rigore concesso al Napoli e battuto dopo 6 minuti di attesa. Segno che ci teneva a non fallire l’occasione dopo il pareggio delle ore 18 della capolista Juve.
“Un Napoli guardingo sceso in campo con personalità e determinazione, sempre un po’ troppo impreciso sotto porta ma rimanendo lucido e concreto anche dopo che, appena iniziato il match, abbiamo già dovuto sostituire uno dei nostri. Comunque possiamo fare tanto e bene“. Queste le parole del tecnico di Reggiolo a fine partita, dopo aver scaricato la tensione con tono pacato e di chi ha capito che ha preso le redini di un ottimo gruppo di lavoro.
Le pagelle del Napoli
Karnezis 6,5 – Ottimo intervento su Lasagna che gli fa guadagnare il voto sufficiente. Anche sulle uscite migliora rispetto ad inizio campionato, può essere sicuramente una valida alternativa per la porta.
Malcuit 6,5 – L’Udinese spinge sulla sua fascia ma riesce a passare solo in poche occasioni. Quando spinge i padroni di casa ne soffrono, l’esempio più eclatante è l’assist per Callejon che guadagna il rigore.
Albiol 5 – Non una delle sue migliori partite, con Lasagna che è migliore in velocità e rapidita. Nella riprese si becca anche il giallo. Prestazione da rivedere.
Koulibaly 7 – Grande prestazione di forza e velocità, poichè l’attacco dell’Udinese quando avanza si fa sentire. Salva anche un gol già fatto di Lasagna che poteva cambiare le sorti del match
Hysaj 6 – I pericoli vengono tutti dalla sua fascia, soprattutto nel primo tempo. Qualche imprecisione ma tutto sommato una buona prestazione anche in fase difensiva.
Callejon 6,5 – Con la fascia di capitano al braccio, sfodera una grande prestazione al servizio della squadra. Si accentra spesso dentro il campo, ed in una di questi inserimenti guadagna anche il rigore che chiude la partita.
Zielinski 6 – Ancelotti lo mette centrale ma con l’uscita di Verdi per Fabian Ruiz è costretto a tornare a sinistra. Bene soprattutto nella prima parte di gara, nel secondo tempo stanco, tanto che nel lascia il posto a Rog. Dal 84′ Rog 7 – Al suo primo affondo trova il gol per il 3-0 finale, con uno scambio con Mertens.
Allan 6,5 – non è il solito giocatore che siamo abituati a vedere, anche per via dell’inferiorità numerica a centrocampo. Tuttavia, quando sale di livello nel finale di match, ne risente tutta la squadra che migliora e chiude il match.
Verdi sv – Dopo due minuti deve uscire per un infortunio muscolare. Dal 2′ Fabian Ruiz 7,5 – E’ il migliore in campo, lui che in campo non ci doveva neanche essere. Sblocca il match con una perla di pregiata fattura e quando gioca in fase offensiva con Mertens sforna assist di alto livello per di compagni.
Mertens 6,5 – Per la verità non sempre è nel vivo del gioco, vive di fiammate personali ma ha il merito di trasformare il rigore che chiude di fatto il match, dopo aver aspettato il VAR per 6 minuti.
Milik 5 – Ancora una partita in ombra da parte del polacco, non sempre pronto e preciso su sponde e rifiniture verso il partner d’attacco Mertens. Dal 74′ Hamsik 6 – Fa il suo, cercando di fare meno errori possibili in fase di palleggio.
Ancelotti 7,5 – Altro capolavoro tattico del tecnico azzurro anche se sfortunato perché dopo appena due minuti deve cambiare Verdi su cui tanto aveva lavorato in settimana. Ma senza remora fa entrare in campo Fabian Ruiz che cambia il volto alla partita. Buoni anche i cambi al momento opportuno.
Serie A
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Juventus – Napoli: le probabili formazioni e dove vederla
E’ tutto pronto per il primo big match della stagione tra Juventus – Napoli. La sfida delle 18 promette di essere uno dei momenti clou della Serie A.
Testa alla classifica: Questa partita sarà fondamentale per le ambizioni di entrambe le squadre, non solo in termini di punti, ma anche per l’impatto psicologico che una vittoria potrebbe avere.
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Qui Juventus
I bianconeri stanno cercando di tornare in piena forma dopo un avvio misto di stagione. Con 8 punti in classifica, la Juventus ha vissuto alti e bassi nelle ultime settimane, pareggiando contro la Roma e l’Empoli, ma è riuscita a ritrovare il ritmo vincendo contro il PSV in Europa. Questo successo potrebbe essere stato cruciale per il morale della squadra, che ora sembra più pronta a sfidare il Napoli.
Qui Napoli
Sospeso tra passato e futuro, Conte si prepara a fare ritorno all’Allianz Stadium. Gli azzurri, dal canto loro, hanno iniziato la stagione in modo incerto, ma hanno trovato continuità con tre vittorie consecutive. L’ultima, contro il Cagliari, è stata più complicata di quanto il risultato lasci intendere, ma i partenopei hanno dimostrato solidità e capacità di resistere sotto pressione. Il Napoli arriva dunque a Torino con la fiducia alta e con l’obiettivo di continuare la propria striscia positiva.
Le probabili formazioni
Juventus (4-2-3-1) Di Gregorio; Kalulu, Bremer, Danilo, Cambiaso; Locatelli, K.Thuram; Nico Gonzalez, Koopmeiners, Yildiz; Vlahovic.
Napoli (3-4-2-1) Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno; Mazzocchi, Anguissa, Lobotka, Olivera; Politano, Kvaratskhelia; Lukaku
Dove guardare il match in TV
Il match si sabato 21, delle 18:00 sarà trasmesso su DAZN.
Serie A
Torino, Vanoli ci crede: “Sogno qualcosa d’importante”
Stasera il Torino di Vanoli sarà protagonista al Bentegodi per il quinto turno di campionatoad attenderlo l‘Hellas Verona.
Il pari interno contro il Lecce domenica scorsa con i giallorossi salentini che hanno messo più volte in difficoltà i granata, esaltati dalle parate di Milinkovic-Savic, non ha scalfito la fiducia di Vanoli per la stagione appena iniziata, dove i suoi ragazzi sono partiti con il piede sull’acceleratore.
Queste le parole del tecnico alla vigilia, che seppur non esplicitandolo, il sogno di riportare il Toro in Europa ce l’ha: «Da quando sono arrivato al Torino, io sogno qualcosa di importante.
Lavoro per questo, ma dalle chiacchiere bisogna passare al campo: non mi sono illuso dopo le belle partite con Milan e Atalanta, non mi sono abbattuto dopo il Lecce. Tutto fa parte del nostro processo di crescita. Oggi non sono né ottimista né pessimista: il mio obiettivo è far crescere la squadra. Noi dobbiamo lavorare e guardare partita per partita»
Vanoli spiega anche come il Veronasia un test complicato e il pensiero di essere la capolista almeno per una notte in caso di vittoria c’è eccome: «Tutti i miei giocatori ci pensano, però alle volte non vorrei che pensare a questo finisca per distrarci dal percorso. Anche con il Lecce è successo: per la voglia di dimostrare di poter stare lì, si finisce per giocare male. Allora, no: vincere e giocare male è fine a stesso, perché quando poi perderai non troverai le basi per poter reagire».
Le dichiarazioni sono state raccolte dalla Gazzetta dello Sport.
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