Serie A
Udinese-Bologna, curiosità e statistiche
Udinese-Bologna, incontro valido per la 34^ giornata di Serie A: curiosità e statistiche sul match in programma lunedì 28 aprile alle 18.30.
Udinese-Bologna aprirà il lunedì di Serie A.
Da un lato, la truppa di Runjaic, per lunghi tratti della stagione, è sembrato che potesse raggiungere obiettivi più ambiziosi della sola salvezza, salvo poi arrestarsi nelle ultime cinque giornate, quando le motivazioni sono venute meno.
Dall’altra parte troviamo il Bologna di Vincenzo Italiano. Quattro finali nelle ultime tre stagioni, l’ultima ottenuta con i Felsinei, che si giocherà la Coppa Italia contro il Milan. Basterebbe questo per dare un voto più che positivo all’annata dei rossoblù.
Il Bologna vuole continuare a difendere quel quarto posto, che gli darebbe l’accesso alla prossima UEFA Champions League per il secondo anno di fila.
Di seguito le curiosità, statistiche e precedenti di Udinese-Bologna.

SANTIAGO CASTRO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Udinese-Bologna: curiosità e statistiche
L’Udinese ha vinto solo una delle ultime 10 sfide contro il Bologna in Serie A, pareggiandone ben sette (2P); in questo parziale, entrambe le squadre sono andate a segno nove volte (13 gol per i friulani, 14 per i felsinei).
Il Bologna ha vinto solo una delle ultime otto trasferte contro l’Udinese in Serie A (2N, 5P), senza mai tenere la porta inviolata nel parziale; i friulani non hanno mai segnato per nove gare interne di fila contro i rossoblù nella competizione.
L’Udinese è imbattuta nelle ultime sette sfide contro squadre dell’Emilia-Romagna in Serie A (3V, 4N), vincendo le ultime due, entrambe contro il Parma; l’ultima sconfitta in campionato in questi incroci è arrivata contro il Bologna: 3-0 al Dall’Ara il 2 aprile 2023.
L’Udinese ha perso le ultime due gare casalinghe (0-1 vs Hellas Verona, 0-4 vs Milan) e non perde tre match interni di fila senza segnare in una stagione in Serie A dal periodo marzo-aprile 2021, con Luca Gotti allenatore.
Considerando solo il 2025, il Bologna sarebbe 2° in classifica con 32 punti, ad una lunghezza di vantaggio sull’Inter e due sul Napoli, squadre attualmente appaiate in vetta; nell’anno solare, inoltre, nessuna formazione ha segnato più gol dei felsinei in Serie A (27, come i nerazzurri).
Il Bologna ha perso l’ultima trasferta in Serie A (0-2 vs Atalanta) e, con Vincenzo Italiano in panchina, non ha mai incassato due sconfitte esterne di fila in campionato; in generale, l’ultima volta in cui è successo sotto la gestione di un singolo allenatore è stata tra dicembre 2023 e gennaio 2024, con il primo ko arrivato proprio a Udine (0-3).
Bologna e Udinese sono due delle tre squadre ad aver segnato meno gol nei primi 15 minuti di gioco in questa Serie A: solo due, come il Genoa.
Il Bologna è la squadra che ha segnato più gol a seguito di una rimessa laterale in questo campionato: tre, inclusa la rete decisiva per la vittoria nell’ultima giornata contro l’Inter.
Nelle 18 gare giocate dall’Udinese con Florian Thauvin e Lorenzo Lucca assieme dal 1’ in questo campionato, i friulani hanno una percentuale di vittorie del 50%, una media punti di 1.8 e una media gol a partita di 1.4, valori che nelle 15 partite senza almeno uno di loro titolari si attestano rispettivamente su 13%, 0.5 e 0.7.
Con il gol nell’ultima giornata, Riccardo Orsolini ha stabilito il suo nuovo record realizzativo in una stagione in Serie A (12); dovesse segnare o fornire un assist, registrerebbe anche il suo nuovo record di partecipazioni attive in un massimo campionato: 15 al momento (12G+3A), come nel 2022/23 (11G+4A) – l’esterno rossoblù conta tre gol all’Udinese in campionato, di cui uno nel match di andata.
Fonte: Opta per le statistiche di Udinese-Bologna
Serie A
Roma, Ziolkowski è un diamante grezzo su cui Gasperini vuole lavorare
Il classe 2005 Ziolkowski, arrivato alla Roma in estate, è un giocatore che ha delle grandi potenzialità, ma dev’essere sgrezzato da un grande allenatore: Gasperini pronto a rimboccarsi le maniche.
L’acquisto del giovane polacco è arrivato un pochino in sordina, senza dare particolarmente nell’occhio. Questo ovviamente ha aiutato a non mettere ulteriore pressione addosso ad un classe 2005 che è passato da un campionato di livello modesto, ad una piazza come Roma, dopo poco tempo tra i professionisti.
Il giocatore però, ha già dimostrato di avere le spalle larghe e grande personalità, nonostante i soli 20 anni. Non ha battuto ciglio dopo la sostituzione al 30′ minuto contro il Victoria Plzen, è entrato con carattere e spensieratezza nei minuti finali contro l’Inter, ma soprattutto ha messo in scena una grande prestazione per 90 minuti all’Allianz Stadium contro la Juventus.
Ziolkowski sta dimostrando in queste sue prime apparizioni con la maglia giallorossa, di avere grandi potenzialità. In alcuni casi commette alcuni errori attribuibili alla sua gioventù e alla sua “incoscienza”, inteso nella maniera positiva del termine. Questi però, servono per crescere e per far maturare il giocatore, che sotto la guida di Gian Piero Gasperini, può diventare un centrale di altissimo livello.

GIAN PIERO GASPERINI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, la scivolata è il tratto distintivo di Ziolkowski
Un particolare che è saltato all’occhio durante queste sue prime presenze, è sicuramente un ripetuto uso della scivolata. Un gesto tecnico che negli ultimi anni si vede sempre meno nei difensori, che stanno molto attenti per evitare sanzioni e cartellini.
Ziolkowski invece, riprendendo il concetto di incoscienza, entra spesso forte, sicuro e determinato, e il più delle volte riesce a sradicare il pallone dai piedi dell’attaccante.
Il giocatore è dotato anche di un’ottima velocità, che gli consente di stare dietro ad attaccanti molto rapidi, come nel caso di Openda. Deve sicuramente migliorare da un punto di vista delle scelte, delle letture e dell’esperienza in generale, ma con l’aiuto di Gasperini ha tutte le carte in regola per colmare i suoi difetti.
Serie A
Atalanta, cura Palladino: ora l’Europa non è più un miraggio
L’Atalanta continua a correre con Palladino in panchina: la vittoria col Genoa avvicina l’Europa, e aumenta la fiducia per il futuro.
Continua l’ottimo momento dell’Atalanta, che con la vittoria last minute contro il Genoa si è portata ora a soli tre punti dalla zona Europa. Un distacco che potrebbe diventare di sei lunghezze, considerando la partita in più rispetto al Bologna, impegnato in Supercoppa Italiana, ma che dall’arrivo di Raffaele Palladino in panchina non sembra più proibitivo.
Il cambio di passo è evidente. L’ex tecnico della Fiorentina ha riportato entusiasmo, identità e compattezza, non solo in campo ma anche nello spogliatoio e nell’ambiente. Palladino si è calato subito nel contesto bergamasco, con la sua solita umiltà, come dimostrato anche dall’esultanza insieme alla squadra dopo il gol decisivo contro il Grifone. Un’immagine che racconta bene il nuovo clima che si respira attorno alla Dea, tornata a sentirsi gruppo prima ancora che squadra.
Ma oltre alle sensazioni, ci sono soprattutto i risultati. Con Palladino in panchina l’Atalanta ha ottenuto sei vittorie in otto partite tra tutte le competizioni, numeri che certificano una vera e propria svolta dopo i mesi difficili della gestione Jurić, che ora sembrano un lontano ricordo. La Dea è tornata a vincere, a essere solida e soprattutto a credere di nuovo nei propri mezzi.

RAFFAELE PALLADINO RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Atalanta, prossime tre partite decisive
Adesso, però, arriva il momento più delicato. Le prossime tre partite contro Inter, Roma e Bologna saranno decisive per capire le reali ambizioni di questa Atalanta. Un ciclo complicato, che dirà se il sogno europeo potrà diventare qualcosa di concreto o se servirà ancora pazienza.
La sensazione, però, è chiara: con Palladino la Dea ha cambiato passo. L’Europa non è più un miraggio, ma un obiettivo che ora, classifica alla mano, sembra finalmente alla portata.
Serie A
Juventus, Mckennie sul rinnovo: “Spero di rimanere qui”.
Weston Mckennie è un calciatore della Juventus dalla stagione 2020/21 e il suo contratto scadrà il 30 giugno 2026. Il giocatore si è espresso sul rinnovo.

Weston McKennie in azione ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, le parole di Mckennie sul rinnovo
La vittoria contro la Roma?
“Era una vittoria troppo importante per la Juventus, per i tifosi, per noi e per il mister. Abbiamo passato un momento di difficoltà ma ora abbiamo trovato la nostra identità, il mister è un bravissimo allenatore e mi piace tantissimo. Spero ora anche nei tre punti col Pisa”.
In cosa vi sta aiutando Spalletti?
“Fa attenzione alle piccole cose, anche a quelle che altri solitamente non curano. Parla tanto anche individualmente coi giocatori”.
C’è più cattiveria e più voglia di sacrificarsi?
“Lui ce lo chiede sempre in allenamento, di sacrificarsi per la squadra e i compagni”.
Si può tornare a parlare di Scudetto?
“Noi vogliamo solo concentrarci sulla solita partita, andare avanti giorno dopo giorno senza pensare troppo in avanti”.
Torino la sente casa sua?
“Ne parlavo con mio padre, sono qua da quasi 6 anni. Torino è una parte importante della mia vita”.
Quali sono le sue condizioni fisiche?
“Sto bene, vediamo questa settimana come andrà ma spero di giocare”.
Ha tagliato il traguardo delle 200 presenze…
“Un momento grande per me, per la mia famiglia e per le persone in America, sono molto felice perché la Juventus è un grande club. E’ difficile fare 200 presenze con la Juventus e spero di farne altrettante”.
Si sente un leader della squadra?
“Si possono dire tante parole, io voglio dare felicità alla squadra e ai compagni. Sul campo poi faccio il mio lavoro, con corsa e sacrificio”.
Spalletti spende sempre parole belle per lei…
“E’ sempre bello quando il tuo allenatore parla bene di te. Io sono sempre disponibile per l’allenatore e per la squadra, speriamo di finire bene l’anno”.
Ha un ruolo preferito, nonostante venga impiegato in ogni zona del campo?
“Stare in campo… Mi piace giocare da centrocampista, da 8”.
Visto che sente Torino casa sua, state parlando del rinnovo?
“Non lo so, lascio tutto al mio agente. Ma spero di restare qua. Vediamo…”.
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