Serie A
Torino, prima di Casadei davanti a Spalletti
Il centrocampista del Torino Cesare Casadei ha segnato il suo primo gol in Serie A nella vittoria contro il Monza, davanti agli occhi del CT Luciano Spalletti.
Il centrocampista del Torino Cesare Casadei ha giocato da titolare contro il Monza è segnato il primo gol in Serie A, davanti al CT Luciano Spalletti, che sta valutando seriamente di convocare nella Nazionale maggiore del Pallone d’oro e Scarpa d’Oro del Mondiale Under 20.

Cesare Casadei of Chelsea arrives ahead of the Premier League match Nottingham Forest vs Chelsea at City Ground, Nottingham, United Kingdom, 11th May 2024
(Photo by Gareth Evans/News Images)
Torino, Casadei segna il suo primo gol in Serie A davanti a Spalletti, possibile convocazione in azzurro
Nella vittoria del Torino a Monza per 2 a 0, una delle due reti che hanno sancito la vittoria granata porta la firma di Cesare Casadei, il classe 2003 scuola Inter: il tecnico Vanoli lo ha fatto esordire dal primo minuto davanti al CT della Nazionale Spalletti, che venuto al Brianteo per l’occasione, si è segnato sul suo taccuino il nome del centrocampista granata per eventuale convocazione in vista dei match di Nations League.
Il Torino per averlo ha dovuto vincere un duello con la Lazio, ma alla fine in granata se lo sono aggiudicati versano 15 milioni al Chelsea più un 25% per una sua futura rivendita. Considerato da tutti il miglior talento del calcio italiano in circolazione, anche il gol segnato a Monza ne è la riprova: con una sassata sotto la traversa. Una partita giocata ad altissimi livelli per la Scarpa d’Oro e Pallone d’Oro Mondiale Under 20, che ha convinto pienamente il CT azzurro.
Spalletti per la sua Nazionale cerca un centrocampista con le doti di Casadei, che può occupare pressoché tutte le posizioni della parte nevralgica del campo: dal mediano al trequartista, passando per la mezzala di inserimento, l’incursore. Vedremo ora, quando Spalletti annuncerà i nomi dei convocati, se ci sarà quello di Casadei, ma sicuramente dopo la prestazione contro il Monza le chance sono altissime.
Serie A
Como, Fabregas: “Dopo la sconfitta mi giudicheranno, ma dobbiamo crescere”
Cesc Fabregas riflette sulla sconfitta dell’Inter contro il Como: “Dobbiamo crescere nonostante i 60 punti ottenuti nelle ultime 38 partite”.

CESC FABREGAS ALZA LE MANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Bilancio positivo e invito alla crescita
Dopo la recente sconfitta del Como contro l’Inter, l’allenatore Cesc Fabregas ha condiviso le sue riflessioni nella conferenza stampa post-partita. “Ora dopo questa sconfitta diranno che sono uno stupido o un filosofo” ha dichiarato il catalano, sottolineando la mentalità che spesso accompagna il calcio dopo una battuta d’arresto.
Tuttavia l’ex campione ha evidenziato che, nonostante il terzo gol subito abbia segnato un momento di cedimento per la squadra, i progressi fatti non devono essere sottovalutati. Fabregas ha voluto ricordare un dato importante: la squadra ha totalizzato 60 punti nelle ultime 38 gare, un traguardo che non va dimenticato, anche in tempi difficili. “Anche avessimo vinto 3-0 avrei detto che dobbiamo crescere”, ha aggiunto, evidenziando l’importanza di non adagiarsi sugli allori e di continuare a migliorarsi costantemente.
Fonte: l’account X di Schira.
#Fabregas: “Ora dopo questa sconfitta diranno che sono uno stupido o un filosofo, so come funziona. Dopo il terzo gol abbiamo mollato, ma dobbiamo crescere ancora. Abbiamo fatto 60punti nelle ultime 38gare e va ricordato. Anche avessimo vinto 3-0 avrei detto che dobbiam crescere”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 6, 2025
Elogio a Dimarco e Bastoni
Il tecnico catalano si è poi soffermato sugli elogi alla squadra di Chivu, esprimendo parole di ammirazione per i giocatori dell’Inter Federico Dimarco e Alessandro Bastoni. Nelle sue dichiarazioni, Fabregas ha sottolineato come questi due talenti siano in grado di giocare “a memoria”, rappresentando una fonte di ispirazione e apprendimento per lui nella sua nuova carriera da tecnico. “L’Inter è fortissima, vengo sicuramente martedì a vedere Inter-Liverpool per continuare a imparare da loro” ha affermato Fabregas, confermando il suo interesse per il calcio italiano e la sua volontà di crescere osservando i migliori.
Fonte: l’account X di Schira.
Cesc #Fabregas: “#Dimarco e #Bastoni giocano a memoria, a me come allenatore fanno imparare tantissimo. L’#Inter è fortissima, vengo sicuramente martedì a vedere Inter-Liverpool per continuare a imparare da loro…”. #Como
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 6, 2025
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Serie A
Napoli-Juventus, probabili formazioni e dove vederla
Allo stadio Maradona sarà Napoli-Juventus la sfida della domenica sera di serie A. Il fischio d’inizio è fissato per le 20:45.
Napoli e Juventus sono pronte a dare il via a una domenica sera di fuoco. Azzurri e bianconeri, infatti, si sfideranno per la prima volta in questa stagione in casa dei campani.
Gli uomini di Antonio Conte ci arrivano da capolista (insieme al Milan) con 28 punti, mentre i torinesi giacciono cinque punti sotto ai partenopei, in settima posizione.
Qui Napoli
Dopo la rovinosa caduta di Bologna, il Napoli sembra aver ritrovato se stesso, sotto la vigilanza di un Antonio Conte che ha rimesso ogni cosa al centro del villaggio.
A confermare ciò è arrivato l’exploit di Roma, che ha messo in mostra una squadra fresca e arcigna. In settimana, inoltre, è arrivato il passaggio del turno in Coppa Italia.
La notizia positiva per il tecnico salentino, invece, è l’emergenza di uomini che persiste a centrocampo, visto anche il recentissimo infortunio di Lobotka, che implicherà il ritorno del modulo a quattro mediani.
Accanto a McTominay, quindi, ecco Elmas, con la coppia Di Lorenzo–Olivera sugli esterni.
In attacco, invece, Conte vuole sfruttare il momento positivo di Neres, e con lui ci saranno Hojlund e Lang.
Qui Juventus
In casa bianconera l’emergenza è in difesa, con Gatti che si è operato al menisco e ne avrà per un pò. Anche Vlahovic non ci sarà, ko nel corso del 2-1 inflitto al Cagliari.
Saranno Kelly, Kalulu e Koopmeiners, dunque, a comporre la linea arretrata davanti a Di Gregorio.
A centrocampo c’è la conferma di McKennie e Cambiaso sulle fasce, accompagnati a centro da Thuram e Locatelli.
David, infine, sarà il terminale offensivo (Openda partirà dalla panchina), assistito da Yildiz e Conceicao.
Probabili formazioni
Napoli (3-4-3): Milinkovic-Savic; Beukema, Rrahmani, Buongiorno; Di Lorenzo, Elmas, McTominay, Olivera; Neres, Hojlund, Lang. Allenatore: Antonio Conte
Juventus (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Yildiz, Conceicao; David. Allenatore: Luciano Spalletti
Dove vederla
Napoli-Juventus sarà trasmessa in diretta da:
- Dazn
- Dazn 1 (canale 214 di Sky)
Serie A
Troppa Inter per il Como: Chivu schianta Fabregas (4-0)
Non c’è partita al Meazza fra Inter e Como. La squadra di Chivu asfalta quella di Fabregas con un 4-0 senza storia e si riprende la vetta della classifica.
Prima o poi sarebbe dovuta arrivare, si sapeva. Però ci sono sconfitte e sconfitte. Il Como non perdeva una partita dal 30 Agosto, ovvero lo 0-1 maturato sul campo del Bologna, e non aveva mai subito due reti nella stessa partita in questa stagione. L’ultima volta, guarda caso, fu nell’ultima partita della passata stagione, ovvero nella sconfitta interna (0-2) proprio contro l’Inter: all’epoca ancora allenata da Simone Inzaghi.
Inter e Bologna, due sconfitte ma (molto) diverse
Se però la sconfitta del Dall’Ara era quasi un “complimento” rivolto a Cesc Fabregas da Vincenzo Italiano, che aveva “snaturato” la propria creatura per imbrigliare quella del catalano, la debacle di San Siro non ammette sofismi. Si parlerà di un incidente di percorso, dovuta alla fisiologica “necessità” di una squadra in costruzione di preservare la propria identità anche al cospetto di avversari di questa caratura. E probabilmente è vero, ma la squadra lariana si è rivelata anni luce lontana da quella nerazzurra in tutto.
Eccezion fatta per una mezz’ora scarsa, a cavallo tra la fine del primo tempo e l’inizio del secondo, i comaschi hanno faticato a creare gioco e persino a tirare in porta. Una sensazione di pericolosità gli ospiti non l’hanno mai portata, a differenza dei padroni di casa: che sembravano in grado di poter minacciare la porta di Butez a ogni piè sospinto. Quattro reti al passivo, ma potevano essere anche di più. Perché i meneghini sono partiti subito fortissimo, capitalizzando un avvio di indiscussa superiorità con la rete di Lautaro Martinez.
Il Toro di Bahia Blanca raccoglie a centro-area un servizio di Luis Henrique e deposita alle spalle del portiere francese la rete che lo rende capocannoniere in solitaria del campionato. Da sottolineare la prova del brasiliano, la prima davvero convincente con i colori della beneamata indosso, che ha sverniciato Posch con uno scatto bruciante per poi (complice un’incomprensibile scivolata di Ramon) servire l’accorrente Lautaro.

L’ESULTANZA DI LAUTARO MARTINEZ CHE PUNTA IL DITO VERSO IL CIELO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Como annichilito, Chivu primo aspettando Conte e Allegri
L’Inter, per almeno venti minuti buoni, produce una pressione quasi asfissiante, sublimata dall’immagine di Zielinski alzato quasi sulla linea della Thu-La per marcare a uomo il triangolo del Como (i due centrali più il portiere) in costruzione. Chivu le azzecca praticamente tutte, anche quando decide di abbassare sulla linea dei difensori Calhanoglu per garantirsi la superiorità numerica quando la squadra di Fabregas portava a uomo il tridente d’attacco sui tre centrali nerazzurri. Proprio da questa situazione, infatti, arriva il gol del vantaggio.
Il Como, come detto, cresce quando i nerazzurri, fisiologicamente, abbassano un filo la pressione, ma non sfonda e perde anche Morata per infortunio. Al suo posto entra Douvikas, che riesce nella non facile impresa di fare anche peggio dell’omologo spagnolo: divorandosi un gol pazzesco (praticamente a porta vuota) nella ripresa. Poco dopo, nel momento migliore dei lariani, sarebbe arrivato il gol del 2-0. Dimarco batte dalla destra un corner teso nell’area piccola, difficilissimo da leggere per i marcatori della squadra di Fabregas.
La carambola premia Thuram, che sottomisura raddoppia. Il Como abbozza una timida reazione, ma si scioglie nel finale. Tacco illuminante di Barella, che mette in movimento Lautaro: l’argentino cerca una società nel mezzo, la palla viene messa fuori non benissimo dalla difesa comasca e Calhanoglu di (controbalzo da fuori area) fa 3-0. I nerazzurri sublimano una vittoria roboante pochi minuti dopo, quando il solito Dimarco mette un cross dalla sinistra (da quinto a quinto) per l’accorrente Carlos Augusto: 4-0 e San Siro esplode.
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