Serie A
Torino: i soliti punti, la solita classifica, la solita stagione

Il Torino anche quest’anno ha chiuso il campionato in anticipo nella classica posizione di metà classifica dalla quale non si può ne scendere ne salire.
Questa che si è appena conclusa è stata una stagione piuttosto particolare per la squadra granata, caratterizzata da alti e bassi, ma conclusa con lo stesso risultato degli ultimi anni: la metà classifica
Torino: l’illusione di un qualcosa di bello
A inizio stagione si respirava nell’aria che ci fosse un qualcosa di diverso, ma la rottura del legamento crociato da parte del bomber nonché capitano Duvan Zapata, ha spazzato via qualsiasi tipo di entusiasmo ed equilibrio tattico.

DUVAN ZAPATA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Per mesi il tecnico Paolo Vanoli è andato alla ricerca di una nuova soluzione per la sua squadra, non avendo però molte scelte vista la scarsa profondità e qualità della rosa.
Con l’arrivo del mese di Gennaio però, sono stati fatti degli investimenti che hanno portato in Piemonte, qualità, quantità, spensieratezza ed esperienza, e da li il vento è cominciato a cambiare. Elmas con le sue giocate ha rubato fin da subito il cuore dei tifosi, così come anche Biraghi e Casadei, che hanno portato il Torino ad una striscia di 13 risultati utili consecutivi, intervallati solamente da una rocambolesca sconfitta per 3-2 sul campo del Bologna.
Il crollo nel finale
Forse per la mancanza di reali obiettivi o per la solita monotonia di classifica, fatto sta che qualche partita prima del traguardo finale del campionato, i granata hanno completamente tirato i remi in barca, facendosi superare in classifica anche dal Como: 5 sconfitte 1 vittoria e 1 pareggio nelle ultime 7 partite ed un campionato chiuso tra le contestazioni generali dell’ambiente. Il presidente Cairo non si è detto soddisfatto di questa stagione, così come non lo sono stati i tifosi granata.

IL TORINO FA GRUPPO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Juventus, che impatto di Thuram: è il quinto più decisivo alla stagione d’esordio

Khephren Thuram è stato uno dei pochi acquisti azzeccati della scorsa stagione. Il centrocampista francese non ha disilluso le grandi aspettative su di lui.
La Juventus si deve tenere stretta Khephren Thuram. Il centrocampista francese è stato uno dei giocatori fondamentali in questa travagliata stagione e uno dei pochi acquisti azzeccati dall’oramai ex direttore sportivo bianconero Cristiano Giuntoli.
Il classe 2001 è arrivato la scorsa estate alla Continassa per una cifra intorno ai 20 milioni di euro e, come già detto in precedenza, non ha disilluso le grandi aspettative da parte di tifosi e dirigenza.

Khéphren Thuram guarda avanti ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Infatti, l’ex Nizza in Serie A ha preso parte a 35 gare mettendo a referto 4 reti e 6 assist, per un totale di dieci partecipazioni al goal. Cifre molto importanti se le andiamo a confrontare con le prime di alcuni mostri sacri della storia del centrocampo della Juventus. Thuram si trova al quinto posto dei centrocampisti più incisivi all’esordio in bianconero.
Davanti a lui ci sono solamente quattro nomi. A quota 13 partecipazioni troviamo la coppia formata da Diego e Miralem Pjanic, seguiti a 10, tra goal e assist, da Arturo Vidal e Andrea Pirlo.
I numeri del giovane francese sono anche migliori se consideriamo tutte le competizioni. Tra campionato, Coppa Italia, Champions League e le prime due gare del Mondiale per club Thuram ha messo a referto 5 reti e 8 assist. Ovviamente l’apporto del giocatore all’interno delle gare non si rispecchia solamente nelle statistiche, ma sono sicuramente numeri che fanno sorridere ogni tifoso bianconero.
Serie A
Serie A, cambia la normativa sui contratti: nuova durata massima

Arriva una svolta in Serie A per quanto riguarda la durata massima dei contratti. Ecco la novità del Decreto sullo sport approvato in Consiglio dei Ministri.
Nella giornata di venerdì è stato approvato il testo del nuovo decreto legislativo che apporterà delle modifiche in materia di sport. Anche il calcio dunque beneficerà di questa nuova regola.
Serie A, svolta sui contratti: il limite passa da 5 a 8 anni
Un cambiamento minimo in termini testuali visto che la parola cinque è stata sostituita da otto, tuttavia questa novità introduce un grande vantaggio per i club italiani dal punto di vista economico.
Infatti, con l’aggiornamento della lunghezza massima di un contratto di un atleta da 5 a 8 anni ci sarà anche la possibilità di spalmare l’ammortamento dei costi per il medesimo periodo, aprendo così la strada a trasferimenti più onerosi nonostante la differenza di budget rispetto per esempio alla Premier League.
La nuova normativa non va inoltre a scontrarsi con quella introdotta dall’UEFA nel 2023, che prevede un massimo di 5 stagioni per spalmare il costo di un’operazione in modo da non gravare troppo sull’esercizio corrente, in quanto è riportato proprio nel testo ufficiale quanto segue: “Tale modifica non limiterà il modo in cui operano i club (vale a dire i club che sono autorizzati dai loro organi di governo nazionali a concludere contratti con i giocatori per un periodo superiore a cinque anni possono continuare a farlo) […]”.
Serie A
Juventus, Koopmeiners: “Devo ripagare la società”

Teun Koopmeiners si confessa: “Alla Juventus voglio dimostrare quanto valgo nonostante il tendine mi dia fastidio”.
Juventus, il desiderio di riscatto di Koopmeiners
Teun Koopmeiners, centrocampista della Juventus, ha recentemente rilasciato un’intervista a Repubblica, nella quale ha espresso il suo desiderio di riscattarsi dopo una stagione che lui stesso definisce non brillante. “La Juventus ha speso tanto per me l’anno scorso: riuscirò a sdebitarmi”, ha dichiarato il calciatore olandese. Nonostante i problemi al tendine che continuano a infastidirlo, Koopmeiners è determinato a dimostrare il suo valore sul campo.
Il ruolo sotto la guida di Tudor
Sotto la guida di Igor Tudor, Koopmeiners si ritrova a giocare in una posizione più avanzata rispetto al suo ruolo naturale. “Tudor mi vede avanti, ma non sono un attaccante”, ha spiegato, sottolineando l’importanza di adattarsi alle nuove richieste tattiche pur mantenendo il suo stile di gioco distintivo. L’obiettivo è chiaro: riscattare una stagione deludente e diventare un elemento chiave per i bianconeri.
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Fonte: l’account X di Schira
#Koopmeiners a Repubblica: “La #Juventus ha speso tanto per me l’anno scorso: riuscirò a sdebitarmi. Per come ho giocato non è stata una stagione molto bella, voglio dimostrare quanto valgo. Il tendine mi dà ancora fastidio. Ruolo? Tudor mi vede avanti, ma non sono un attaccante” pic.twitter.com/QzKgHseODH
— Nicolò Schira (@NicoSchira) June 22, 2025
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