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Torino, Baroni: “La Roma è prima da otto mesi, cerchiamo un’identità”

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Torino

Il tecnico del Torino, Marco Baroni, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della delicata trasferta contro la Roma di Gasperini.

Marco Baroni, allenatore del Torino, è intervenuto in conferenza stampa a poco meno di 24 ore dal match dell’Olimpico contro la Roma di Gian Piero Gasperini. Appuntamento domani, domenica 14 settembre, alle ore 12:30.

I granata hanno collezionato un punto nelle prime due gare, complice anche il 5-0 subito a San Siro dall’Inter nella giornata d’inaugurazione.

Torino

Rome, Italy 31.03.2025 : Torino supporters flag during Italian football championship Serie A Enilive 2024-2025 match SS Lazio vs Torino FC at Stadio Olimpico in Rome

Torino, le parole di Baroni

Come immagina il secondo passo del suo Toro a Roma?

“La Roma non è solo due partite, è prima in classifica da otto mesi. Sappiamo le difficoltà, ma sono proprio queste le partite che devono anche testare il nostro livello. Serve una gara di personalità e spessore, con ritmo, non puoi giocare a ritmo basso”.

A che punto è la sua squadra?

“Si è sempre spesa tanto in campo, lo stiamo facendo sempre di più ed è ciò che mi ha colpito di questi ragazzi. Non voglio alibi, ma ci vuole tempo per assemblare. Ci sono cose che stiamo migliorando, se dovessi contare gli allenamenti non sono tanti. Siamo sulla strada giusta, lavoreremo forte per trovare la condizione massimale”.

Ismajli e Zapata possono giocare?

“Stanno bene entrambi, stanno lavorando. Ismajli è rientrato da questo piccolo stop, con Duvan parliamo e lavoriamo ogni giorno per ridurre il gap: è un professionista incredibile, sicuramente sono pronti per dare un contributo”.

Come stanno i giocatori rientrati dalle Nazionali?

“Stanno bene. Abbiamo recuperato Gineitis, che aveva un problemino, mentre non sarà disponibile Masina: è tornato con un affaticamento, abbiamo deciso insieme di non rischiare. Ha fatto solo terapie”.

Come sta Schuurs? E’ fuori dalla lista?

“Sono state fatte valutazioni. Ha dedizione al lavoro pazzesca, ma è ancora lontano. Ci siamo presi questo tempo, non può essere utilizzato”.

Vlasic, Asllani e Adams hanno calciato rigori l’anno scorso: c’è una gerarchia?

“C’è, poi ci sono i momenti della partita. Mi piace essere squadra anche su questo: i tre elencati sono in grado di calciarli, poi ci sono le situazioni. E la graduatoria a seconda del momento e delle sensazioni, ci si prende la responsabilità”.

Come assemblerà il suo centrocampo?

“Asllani è un giocatore che ci mancava per caratteristiche. Ci sono giocatori più da spazio e di mobilità, con Asllani lavoriamo forte perché può ancora colmare i gap che possono aiutarlo. Non è l’unica fonte di gioco, deve esserlo la squadra: sarebbe troppo facile fermare un solo giocatore. Ma lui è quello che può darci soluzioni che non avevamo dopo la partenza di Ricci”.

Primi 100 giorni al Toro: ci fa un bilancio complessivo? Ha visto entusiasmo e contestazione…Che squadra è nata?

“Sono stati 100 giorni intensi, di dedizione e passione. E’ ciò che porto nel mio bagaglio del lavoro. L’entusiasmo e la gioia sono alla base di tutto: stiamo lavorando sull’assemblaggio della squadra, c’è sempre maggiore conoscenza reciproca. Sono contento del processo, ora si lavora duro ma non ci spaventa”.

Cosa può darvi Nkounkou? E’ concorrente di Biraghi

“Questa parola non mi piace, per me sono tutti titolari: lo dico anche ai miei giocatori, si gioca in 16 e chi entra è sempre più importante. Nell’ultima mezz’ora cambiano i risultati, chi entra è più importante di chi comincia. Avevamo bisogno di un giocatore come Biraghi, ci mancava una pedina a sinistra: Nkounkou ha forza, grande fisicità ed energia, ha un buon piede. Sta cercando di entrare nel lavoro di squadra, cercando di capire il nostro calcio e il nostro campionato. Ci darà un sostegno importante”.

La Roma non ha ancora subito gol: come si scardina questa difesa?

“Troveremo una squadra solida, serve una gara di grande spessore. L’unica cosa che non puoi fare è una gara a basso ritmo, saranno importanti i duelli”.

Adams o Simeone: va avanti con il 4-3-3 e un’unica punta?

“Sono due giocatori forti, ho parlato con loro e in questo momento anche per esigenze di squadra uno parte, l’altro entra. Ma lavoriamo anche per farli stare in campo insieme: quelli bravi provo sempre a metterli. Specialmente in attacco, quando la squadra ha trovato identità e solidità, possono e dovranno giocare insieme”.

Cairo chiede risultati: cos’ha pensato quando ha letto queste dichiarazioni?

“Stiamo lavorando per questo. Ogni giorno partiamo dall’atteggiamento mentale, ho parlato di primo mattoncino e mi riferivo a questo: serve forza mentale per arrivare a ciò che vogliamo. Siamo i primi desiderosi. Pressione? Noi si vive di questo: senza pressione, cosa sarebbe il nostro lavoro? Noi la vogliamo, ogni giorni rinnoviamo una sfida con noi stessi. E mi piace”.

La sensazione è che non abbiate trovato un’identità: com’è il percorso?

“Non è che queste cose si costruiscono in due minuti…Non voglio alibi, l’identità di squadra è un lavoro complesso. Sono arrivati giocatori che non avevano un minutaggio importante, non hanno un interruttore e lavoriamo su questo tutti i giorni. E’ il passo più importante quello dell’identità, ma richiede un po’ di tempo”.

Serie A

Lazio-Bologna, Odgaard risponde ad Isaksen: è parità all’Olimpico

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Finisce 1-1 la sfida dello Stadio Olimpico tra Lazio-Bologna: succede tutto nel giro di due minuti con le reti firmate da Isaksen e Odgaard.

Un punto per parte nella sfida delle 18:00. La Lazio non riesce ad ottenere la vittoria per provare una rimonta sulla zona Europa a causa di uno strepitoso Ravaglia. La squadra di Italiano invece, conclude con un po’ di amaro in bocca per non esser riuscita a sfruttare la superiorità numerica nel finale.

Lazio-Bologna, la decidono i due danesi

La gara si presenta fin da subito come una sfida molto equilibrata. Dopo un commovente saluto tra Ciro Immobile e la sua ex tifoseria, si parte subito forte. La Lazio tiene prevalentemente in mano il pallino del gioco, con un Bologna che ha un approccio più attendista.

Dopo una prima fase di studio da parte delle due squadre, al 38′ minuto si stappa la partita: la squadra di Sarri costruisce una grande azione che porta al tiro Zaccagni, che apre il piattone, Ravaglia respinge e Isaksen finalizza siglando il vantaggio biancoceleste.

Lazio-Bologna

GUSTAV ISAKSEN ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Neanche il tempo di esultare che i rossoblu hanno subito una grande reazione. Zortea va in percussione lasciando sul posto Nuno Tavares, colpisce il palo e ancora una volta su un tap-in, arriva Odgaard che firma il pareggio immediato.

Nel secondo tempo è la squadra di casa che fa la partita con un Ravaglia in stato di grazia che para il parabile ed anche qualcosa in più. Al 79′ Gila viene espulso per proteste, ma nonostante un forcing finale il Bologna non riesce a trovare il vantaggio. Termina dunque 1-1 una partita divertente tra due squadre che hanno combattuto fino all’ultimo.

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Serie A

Como, per Morata c’è lesione: il comunicato

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In una nota il Como ha comunicato l’esito degli esami medici per Morata, uscito per infortunio contro l’Inter. L’attaccante spagnolo tornerà con il nuovo anno.

Il Como perde Alvaro Morata. Nella sconfitta contro l’Inter di ieri l’attaccante spagnolo era stato costretto ad abbandonare il campo alla mezz’ora per un problema alla coscia.

Como

CESC FABREGAS ALZA LE MANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Morata si ferma: arrivederci al 2026

Oggi Morata si è sottoposto a test strumentali che hanno evidenziato una lesione all’adduttore della coscia sinistra. Ciò significa che l’ex Atletico Madrid farà il suo ritorno in campo non prima dell’inizio del 2026.

Una pessima notizia per il tecnico Cesc Fabregas, che dovrà fare a meno dell’attaccante spagnolo almeno per tutto il mese di Dicembre.

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Serie A

Hellas Verona, Belghali arma imprescindibile

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sean sogliano hellas verona

Nella prima vittoria in Serie A dell’Hellas Verona c’è ancora la firma di Rafik Belghali. 2° gol consecutivo in campionato per l’algerino.

Ritrova il successo al Bentegodi l’Hellas Verona. La formazione scaligera trova i primi 3 punti in campionato battendo l’Atalanta davanti al pubblico di casa per 3-1. Vittoria che salava la panchina di Zanetti, e da ossigeno alla classifica dei gialloblù, che pian piano stanno anche quest’anno mostrando dei talenti davvero interessanti. Tra tutti Rafik Belghali.

L’esterno destro algerino ha sbloccato il match trovando la seconda rete consecutiva in Serie A dopo il gol di Marassi. Una rete splendida, per la finta con cui liberarsi al tiro, e per la conclusione violenta sul quale Carnesecchi non può intervenire. L’ex Mechelen, autore fin qui di una grande stagione in termini di prestazioni, ha dimostrato di avere anche un discreto feeling con il gol. Per quello che era, fino a ieri sera, il peggior attacco del campionato, diventa ancora più prezioso nello scacchiere tattico di Zanetti.

Hellas Verona, Belghali in Coppa d’Africa?

L’ottimo rendimento di Belghali fin qui non è passato sottotraccia. Anche se è nato in Belgio, il classe 2002 ha scelto di rappresentare la nazionale d’origine, l’Algeria. Per le volpi del deserto ha già collezionato 4 presenze, trovando anche la gioia della prima rete nell’ultima sosta delle Nazionali.

Aspettando le convocazioni del ct algerino, è molto probabile che Belghali figuri nell’elenco dei convocati per la Coppa d’Africa, che si disputerà in Marocco a partire dal 21 dicembre. Verona che rischia seriamente quindi di dover fare a meno del proprio laterale destro nelle prossime gare.

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