Serie A
Tonali matura ed il Milan con lui: la crescita del centrocampista
Tonali è sicuramente uno degli uomini simbolo dell’ultima vittoria di campionato del Milan. La crescita del centrocampista è una chiave del successo rossonero.
Tonali ha realizzato la sua prima doppietta con la maglia del Milan domenica 8 maggio. Nel giorno del suo 22esimo compleanno ha fatto un grande regalo ai tifosi rossoneri. La gioia dei tifosi si è riversata sui social, evidenziando l’enorme sostegno verso il giocatore.

Il miglioramento rispetto alla stagione passata è agli occhi di tutti. Lo stesso tecnico Stefano Pioli, ad inizio campionato, ci aveva avvisato dicendo “Ho trovato un giocatore diverso dopo l’estate”. Ed ora non possiamo che dargli ragione. Ma andiamo a vedere l’evoluzione del n.8 rossonero.
Tonali, il peso delle aspettative
Nell’estate del 2020, viene strappato ai cugini dell’Inter. Arriva a Milanello con grandi aspettative, vista anche la sua fede rossonera sin da bambino. I paragoni con grandi calciatori non aiuta l’inserimento del ragazzo, che ha qualche difficoltà.

Risulta molto spesso insicuro e spaventato, quasi timoroso, negli interventi e questo non da sicurezza nella sua zona del campo. Il talento mostrato nel Brescia fatica ad emergere, tanto che molti tifosi non vorrebbero il suo riscatto a fine stagione.
Fortunatamente il mercato non lo fanno loro ma persone che conoscono il mestiere. Maldini, a colloquio col presidente del Brescia, riesce a strappare un notevole sconto sul cartellino. Proprio in virtù della stagione opaca appena trascorsa dal ragazzo. E lo stesso Tonali, per agevolare la permanenza nel suo club del cuore, decide di ridursi l’ingaggio.
La maturazione di Tonali
Il gesto di Sandro viene molto apprezzato dal popolo rossonero, è una conferma dell’attaccamento alla maglia. Durante la stagione dimostrerà a tutti che il Milan ha fatto bene a puntare su di lui. Difatti sin dalle prime partite si vede che qualcosa è cambiato.
Lui spesso ha dichiarato di aver sentito la fiducia dei compagni, del Mister, della società e questo lo ha aiutato molto sul campo. In questa stagione sta sbagliando pochissimo ed il centrocampo ha avuto un notevole upgrade dalle sue prestazioni. Tanto che ha giocato 34 partite delle 36 disputate.
Tonali è diventato, in meno di una stagione, un leader nel campo da gioco. Grazie alla sua grinta ed alla sua tenacia, spesso ha trascinato la squadra verso il traguardo. Inoltre è riuscito a reinventarsi in base alle esigenze di Pioli.
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Tutti i numeri in crescita
In questa stagione, nel centrocampo rossonero, Sandro Tonali ha svolto compiti differenti. Il mediano, la mezzala, il playmaker ed infine una specie di falso trequartista. Facendo capire a tutti che il primo anno, come giusto che sia, era di adattamento.
Non è facile passare da una piccola realtà come Brescia ad una grande come il Milan. Le aspettative sono più che triplicate, le pressioni sono decisamente maggiori. Per non parlare del cambio di modulo che ha dovuto affrontare e del trovarsi a giocare per la propria squadra del cuore.
Fattori che hanno un peso notevole sulle prestazioni di un giovanissimo calciatore. Ma la classe viene sempre fuori e Tonali lo sta dimostrando sul campo.
Rispetto alla scorsa stagione infatti ha migliorato in presenze, 34 rispetto alle 25 dal 2020/2021. Mentre nel precedente Campionato, era rimasto a secco di goal ed assist, in questo ha portato il tabellino a quota 5 goal e 3 assist.
La precisione dei passaggi è arrivata all’86%, salendo di 2 punti rispetto alla scorsa. E considerando che ha toccato molti più palloni rispetto alla stagione passata il miglioramento è notevole. Infatti la media dei palloni giocati dal milanista è di 53,9 contro i 37,8 del 2020/2021.
Con lui in campo il centrocampo è decisamente in mani sicure ed il popolo rossonero non può che gioire di questo.
Serie A
Lazio, gennaio decisivo: il mercato sancirà le ambizioni
La Lazio attende gennaio tra entusiasmo e timori: Sarri vuole rinforzi veri, ma il mercato dipenderà da uscite, budget e ambizioni della società.
In casa Lazio cresce l’impazienza per capire quale sarà il reale impatto del mercato di gennaio. Il passaggio del turno in Coppa Italia contro il Milan ha portato nuovo entusiasmo, ma il pareggio in campionato contro il Bologna lo ha subito raffreddato. Non per la prestazione, che è stata di altissimo livello anche in dieci uomini e avrebbe meritato i tre punti, quanto per la classifica che lascia in eredità.
Nell’ultima giornata i biancocelesti sono stati superati da Sassuolo e Cremonese e si ritrovano ora al decimo posto, con la zona Europa distante cinque punti. Un margine tutt’altro che proibitivo, ma che va accorciato recuperando gli indisponibili e, soprattutto, con l’arrivo di qualche nuovo acquisto.

MATTEO CANCELLIERI E VALENTIN CASTELLANOS RAMMARICATI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Lazio, gennaio è un’incognita
Da mesi Sarri chiede rinforzi, soprattutto tra centrocampo e attacco. Lato società, però, regna il silenzio: tifosi e allenatore non sanno nemmeno se sarà possibile intervenire sul mercato. La priorità della dirigenza è evitare un’altra estate con blocchi o limitazioni, e per farlo servono uscite e plusvalenze, con un profilo di mercato orientato più a colpi a parametro zero, come Insigne, o a investimenti molto mirati e a basso costo.
Sarri, però, è stato chiaro: se i nuovi arrivi non aumenteranno realmente il livello tecnico della squadra, allora è meglio non farli. Il tecnico sta portando avanti un lavoro enorme con ciò che ha a disposizione, spesso in emergenza, e un segnale forte dalla società sarebbe il giusto premio al percorso intrapreso.
Gennaio sarà dunque un mese chiave, quello che dirà davvero quali sono le ambizioni del club. La Lazio ha ancora tutto il tempo per rientrare nella corsa europea, ma servono scelte chiare: rinforzi mirati, cessioni intelligenti e la volontà di sostenere un progetto tecnico che sta funzionando nonostante le difficoltà.
I tifosi attendono risposte, Sarri anche di più. E ora tocca alla società dimostrare di voler crescere con la sua squadra e con il suo allenatore.
Serie A
Cremonese e Sassuolo, due favole che sognano in grande
In queste 14 giornate di Serie A ci sono stati diversi colpi di scena e nello specifico due squadre stanno stupendo tutti. Cremonese e Sassuolo sono due favole.
Le sorprese in questo inizio di stagione non finiscono mai e tra quelle più grandi riguardano due neopromosse che stanno continuando a vincere e convincere.
Cremonese e Sassuolo, due neopromosse con l’indole delle grandi
Spesso la Serie A rappresenta lo scoglio più difficile da affrontare se si arriva dalla categoria inferiore, non è però il caso di grigiorossi e neroverdi che ultimamente stanno raccogliendo ottimi risultati.
La scorsa stagione una ha dominato il campionato di Serie B e recuperato la massima categoria dopo una sola stagione mentre l’altra ha vinto i playoff in finale contro lo Spezia, tornando tra le grandi del calcio italiano dopo la retrocessione del 2023. Dal punto di vista del mercato entrambe si sono mosse concretamente, aggiungendo alla rosa elementi di esperienza ma anche giovani promesse che si stanno effettivamente rivelando adatte alla categoria.

LA GRINTA DI FABIO GROSSO CHE FA IL SEGNO OK ( FOTO SALVATORE FORNELLI )
Il rendimento
Partendo dalla squadra di Grosso, il bilancio per queste prime 14 partite recita: 6 vittorie, 2 pareggi e 6 sconfitte. Tra i successi spiccano quelli contro Atalanta, Lazio e Fiorentina ma allo stesso modo stanno incidendo fortemente anche quelli contro Hellas Verona, Udinese e Cagliari. Nonostante gli alti e bassi di Berardi (oggi infortunato), il resto della squadra sta rendendo molto al di sopra delle aspettative grazie ad un gioco offensivo e frizzante che permette anche di difendere mantenendo il controllo del gioco. Tante occasioni e dominio della trequarti avversaria hanno finora inciso positivamente su alcune delle prestazioni del Sassuolo che si trova ora a 3 punti dalla Juventus e 4 da un piazzamento europeo.
Allo stesso modo la Cremonese di Nicola può dire di poter puntare ai bianconeri visto il piazzamento e le ultime prestazioni, soprattutto contro Bologna e Lecce, hanno portato alle stelle l’entusiasmo dei tifosi. Tra la doppietta di Jamie Vardy al Dall’Ara e il ritorno alla vittoria in casa grazie a Bonazzoli e Sanabria, l’attenzione attorno ai grigiorossi è aumentata notevolmente. Le 5 vittorie, i 5 pareggi e le “sole” 4 sconfitte dimostrano l’ottimo impatto della Cremo sulla Serie A dopo la promozione. Il mercato in questo senso ha avuto un impatto devastante visto che anche in difesa la situazione è piuttosto positiva. Diciassette gol subiti, 3 in più rispetto alla Juventus e gli stessi dell’Atalanta, uniti ai diciotto segnati, restituiscono un bilancio più che importante.
Entrambe sono nella posizione di poter sognare e come sappiamo non costa nulla, ma tutto starà nella continuità e nel calendario.
Serie A
Torino, Cairo rassicura Baroni: “Esonero? Non è in discussione”
Il presidente del Torino, Urbano Cairo, conferma la fiducia a Marco Baroni, nonostante i soli quattro punti di margine sulla zona retrocessione.

Torino, le parole di Cairo
Sconfitta bruciante con il Milan
Dopo la sconfitta per 3-2 contro il Milan, il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha rilasciato dichiarazioni importanti riguardo alla posizione dell’allenatore Marco Baroni. Cairo ha sottolineato che Baroni non è in discussione, nonostante il risultato negativo. “Il tema non è l’allenatore. Qualcosa è mancato”, ha affermato Cairo, indicando che la squadra avrebbe dovuto gestire meglio la situazione dopo l’espulsione che ha lasciato i granata in dieci uomini. Ha anche elogiato la prestazione di Zapata, definendola una bella partita. La prossima sfida contro la Cremonese è cruciale, e Cairo ha dichiarato che la squadra deve affrontarla come se fosse l’ultima gara della stagione.
Verso la sfida contro la Cremonese
Con l’ombra della sconfitta ancora presente, il Torino si prepara per la prossima partita di campionato contro la Cremonese. L’incontro sarà decisivo per rialzare il morale della squadra e dimostrare che il percorso intrapreso con Baroni è quello giusto. L’enfasi sarà posta sulla concentrazione e sulla capacità di non ripetere gli errori commessi contro il Milan. Baroni avrà l’occasione di dimostrare che la fiducia di Cairo in lui è ben riposta, cercando di ottenere un risultato positivo che possa rilanciare le ambizioni del Torino in campionato.
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Fonte: l’account X di Schira.
Urbano #Cairo: “#Baroni non si discute. Il tema non è l’allenatore. Qualcosa è mancato. Abbiamo preso il 3-2 del #Milan quando eravamo in dieci: dovevamo essere più furbi noi. Oggi bella partita di #Zapata. Sabato contro la Cremonese dobbiamo giocare come se fosse l’ultima gara”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 8, 2025
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