Serie A
Serie A, le modifiche al Decreto Crescita generano caos
Finora i club di Serie A hanno potuto usufruire del Decreto Crescita per portare in Italia i giocatori. Ora, con le ultime modifiche, il gioco si complica.
E’ indubbio che gli sgravi fiscali garantiti dal Decreto Crescita, legge approvata nel 2019 dal Governo Conte 1, abbia permesso ai club di Serie A di fare più investimenti all’estero.
Negli ultimi anni, sono arrivati giocatori ora centrali nei progetti delle loro squadre come Rafael Leao, Kvaratskhelia, Lukaku, Osimhen, Theo Hernandes.
Eppure, con le ultime modifiche apportate al Decreto dal Governo Meloni, il gioco potrebbe farsi più arduo. Soprattutto in caso di rinnovo o aggiornamento di contratti già in essere.
Serie A, le modifiche al Decreto Crescita
Lo scorso dicembre il Governo ha deciso di limitare il decreto ai “cervelli” in senso stretto, cioè alle persone in possesso di “requisiti di elevata qualificazione o specializzazione”.
Ci sono tre questioni da valutare: la prima è che la detassazione è riservata ai soggetti in possesso di almeno una laurea triennale. Una condizione che ovviamente i giocatori più giovani o non laureati non possiedono.
E’ prevista una soglia di reddito – 600mila euro – che rappresenta un problema per la maggior parte dei giocatori. Tuttavia una clausola, l'”abbattimento dell’imponibile fiscale fino al 60%, qualora il lavoratore si trasferisca in Italia con un figlio minore o in caso di nascita di un figlio, ovvero di adozione di un minore di età” potrebbe aggirare l’ostacolo.
Inoltre, sono previste agevolazioni “per ulteriori 3 periodi d’imposta” per coloro che abbiano comprato “un immobile in Italia, adibito ad abitazione principale, entro il 31 dicembre 2023 e comunque nei 12 mesi precedenti il trasferimento nel 2024 anche della residenza anagrafica”.
Insomma: i club di Serie A avranno sempre più fattori da considerare, quando agiranno sul campo del calciomercato internazionale.
Serie A
Cagliari, Ranieri: “E’ il momento giusto di lasciare”
Il tecnico del Cagliari, dopo l’importante salvezza ottenuta, ha annunciato il suo addio al Cagliari e al calcio. Ranieri lascia il calcio dopo 36 anni di panchina e la storica Premier League vinta con il Leicester.
Cagliari, le parole di Ranieri
“Il mio viaggio è iniziato nel 1988, abbiamo fatto tre anni stupendi con due promozioni e una salvezza. Poi sono andato via e sono diventato grande. Adesso mi sembra giusto lasciare, dopo una promozione, magari inaspettata quando sono arrivato a gennaio, e una salvezza arrivata domenica. Avevo detto all’ultimo secondo dell’ultima partita, perché avevo in mente il gol di Pavoletti a Bari l’anno scorso al 94′. Ho deciso di lasciare adesso ed è la cosa giusta. Avevo messo i tre anni sul contratto ma è giusto lasciare adesso. Lo faccio a malincuore, perché è stata una decisione dura e sofferta, ma credo che sia giusto.
Preferisco andare via così e non l’anno prossimo quando magari le cose non staranno andando bene. Sapete quanto io avessi paura di tornare a Cagliari, per non macchiare i primi tre anni che mi avevano riempito il cuore. Le cose non stavano andando bene e non volevo venire, in parecchi insistevano ma poi lessi le parole di Gigi Riva che disse che Claudio era uno di noi. Quindi ho scelto di rischiare.
Adesso però è giunto il momento di lasciarci. Mi auguro di essere ricordato una persona positiva che ha chiesto aiuto ai cagliaritani. Senza di loro non ce l’avremmo fatta. Il pubblico è stato l’uomo in più nei momenti difficili, i tifosi hanno sempre creduto nelle mie parole e non ci ha mai abbandonato, soffiandoci dietro e non mugugnando mai. Sarò sempre grato al pubblico, che mi ha fatto vivere un anno e mezzo splendido.
Sono orgoglioso di loro e spero di essere stato un degno rappresentante di Cagliari e della Sardegna intera. Grazie, giovedì ci sarà l’ultima partita e vi abbraccerò calorosamente”.
Serie A
Da Napoli: accordo Manna – Italiano
Secondo Il Mattino, Italiano è in cima alla lista del Napoli insieme a Gasperini: spetta a De Laurentiis decidere il futuro tecnico della panchina azzurra.
Fiorentina, quale futuro per Italiano?
Vincenzo Italiano lascerà la squadra viola a fine stagione dopo tre stagioni e altrettante finali raggiunte, di cui due europee. Tre stagioni in cui ha offerto un bel gioco e in cui ha portato la squadra gigliata nuovamente a competere in Europa.
Secondo quanto riportato da Il Mattino, il tecnico di Karlsruhe sarebbe in pole position per la panchina del Napoli in vista della prossima stagione.
L’edizione odierna del quotidiano campano scrive:
“La fumata bianca di Italiano, la carta bianca al progetto Napoli, potrebbe ora fare la differenza nella scelta di De Laurentiis.
Il tecnico viola sembra davvero quello in pole, avanti rispetto a Gasperini: ma il cerchio si stringe, anche se neppure De Laurentiis ha ancora la certezza di chi sarà il nuovo tecnico.
Italiano si è da tempo detto pronto all’avventura Napoli già da qualche settimana, non ha riserve da sciogliere e ha già un’intesa con il ds in pectore Giovanni Manna. Il suo manager napoletano, Diego Nappi, è pronto all’incontro che può definire ogni cosa. A suo vantaggio la giovane età e il fatto che questo è almeno il terzo tentativo di ingaggiarlo”,
Serie A
Ultim’ora Cagliari, Ranieri lascia il club e il calcio
Come un fulmine a ciel sereno Claudio Ranieri lascia il Cagliari e non allenerà più alcuna squadra nella sua carriera. Si conclude il percorso del romano.
Cagliari, Claudio Ranieri lascia la panchina e il calcio
Come anticipato pochi minuti fa da Gianluca Di Marzio, Claudio Ranieri lascia il Cagliari e si ritira dal ruolo di allenatore. Si chiude l’immensa carriera dell’allenatore di Testaccio con la salvezza conquistata in Sardegna.
#SerieA | Claudio #Ranieri lascia il @CagliariCalcio e il calcio @SkySport
— Gianluca Di Marzio (@DiMarzio) May 21, 2024
Termina a quota 1399 panchine la carriera dell’allenatore che ha viaggiato per tutta Europa, tra Inghilterra, Spagna, Francia e appunto Italia.
Il suo successo più importante resta la Premier League conquistata alla guida del Leicester City nel 2016. Nel mezzo tantissimi trofei tra cui Supercoppe, italiane ed europee, Coppa Italia e molti altri.
La gara interna di domani contro la Fiorentina sarà l’ultima partita da allenatore per Sir Claudio che sicuramente riceverà il giusto riconoscimento per il lavoro svolto in Sardegna e non solo.
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