Serie A
Sassuolo, parla Dionisi
Cinque risultati utili di fila e il morale a mille. Alessio Dionisi si guarda e si riguarda la classifica che dice Sassuolo quindicesimo con ventiquattro punti.
Non, però, per auto incensazione che non è il suo modus operandi. Ma per capire, e far capire agli addetti ai lavori e ai suoi giocatori che la salvezza non è una chimera.
Sassuolo, attenzione ai giovani
“Non si può non accettare – dice a Dazn nel corso della trasmissione “Super tele” – che ci siano giovani che devono crescere, che devono poter sbagliare, essere supportati e difesi”. Giovani che, spesso, si fanno le ossa a Sassuolo e poi prendono il volo verso altri lidi. Come è accaduto a Scamacca, Raspadori e Traorè.
Sassuolo, testa al Napoli
Dionisi ci terrebbe un mondo a proseguire il filotto positivo nella gara in programma con il Napoli:“affrontarli è un piacere – è stimolante, è un piacere vederli e allo stesso tempo ti auguri che non siano nella migliore condizione fisica”. Non vuole gufare, Dionisi. Ma auspicare che il Napoli sia più “aggredibile”e non abbia il vestito scintillante di altre occasioni sì.
Sassuolo, speranze per Berardi
Il suo pensiero corre anche a Berardi: “per noi perderlo è perdere tanto, non sappiamo ancora, domani farà gli esami ecografici per capire l’entità dell’infortunio, siamo ottimisti, ma ancora nonlo sappiamo”.
Serie A
Inter, zero titoli ma un 2025 da 8 in pagella
Inter, il 2025 si e’ caratterizzato per un’altra finale di Champions League e per uno scudetto sfumato per un punto.
Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? E’ la domanda che, lo scorso giugno, molti tifosi interisti si sono posti quando, dopo Monaco, si sono ritrovati con zero titoli in saccoccia al termine di una stagione a dir poco massacrante.
E’ anche ciò che ci chiediamo anche noi di Calciostyle per giudicare, in modo lucido, l’anno 2025 dell’Inter.
Uno scudetto sfumato per appena un punto, un Mondiale per Club giocato con il peso di nove mesi intensi alle spalle ma, soprattutto, la seconda finale di Champions League persa in tre anni.
L’allora squadra di Inzaghi decise infatti, con l’avallo della proprietà di Oaktree, di arrivare fino infondo ovunque, e ciò ha pagato sul finale.
Lo scotto pagato, tuttavia, ha bruciato e non poco. Un finale che, forse, ha logorato anche Simone Inzaghi che, dopo il 5-0 dell’Allianz Arena, ha rassegnato le proprie dimissioni.
Il resto e’ storia recente, con Cristian Chivu a prendere il timone della barca nerazzurra dopo una lunga rincorsa di Beppe Marotta al sogno Cesc Fabregas.
La stagione 2025/2026, al momento, dice che, dopo 16 giornate, l’Inter si trova comodamente in testa, nonostante una cronica allergia ai big match e una difficoltà a tenere alta la tensione nell’arco dei 90′ diventata il vero tallone d’Achille.
Ciò che non e’ cambiato rispetto alla gestione precedente, al momento, e’ la capacità di creare gioco e occasioni da gol.
Un fattore che fa dell’Inter, nel momento in cui scriviamo, il miglior attacco della serie A. Se riuscirà a registrare meglio la difesa nel 2026, Chivu potrà dire di aver completato l’opera.
In conclusione, alla luce della soggettività e di diversi punti, alla stagione dell’Inter sentiamo di poter assegnare un 8 pieno.
Serie A
Juventus, verso Lecce: le ultime su Conceicao e Cabal
La Juventus si prepara alla gara contro il Lecce, prima sfida del 2026 per i bianconeri. Dopo aver saltato la trasferta di Pisa, Conceicao e Cabal hanno lavorato ancora a parte.
Questa mattina è andato in scena l’ultimo allenamento dell’anno alla Continassa per la Juventus. La squadra bianconera, reduce da un ottimo finale di 2025 con 3 vittorie consecutive in Serie A, tornerà in campo sabato alle 18.00, per affrontare il Lecce allo Stadium. Per la gara contro i pugliesi resta in dubbio la presenza di Francisco Conceicao e Juan Cabal. I due calciatori hanno entrambi saltato la trasferta di Pisa per problemi muscolari, e anche nella giornata di oggi non si sono allenati in gruppo.
Juventus, ottimismo per Conceicao

LA GRINTA DI LUCIANO SPALLETTI E ALBERTO GILARDINO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Entrambi hanno svolto un lavoro differenziato. Per quanto riguarda l’esterno portoghese filtra moderato ottimismo nello staff medico bianconero: Spalletti spera di avere l’ex Porto a disposizione per la gara contro il Lecce, quanto meno per la panchina. Maggiore cautela sulle condizioni del colombiano: difficilmente Cabal verrà inserito nell’elenco dei convocati.
Serie A
Atalanta, il post Gasperini è (al momento) un 6 pieno: da gennaio riparte la corsa all’Europa
Atalanta, al tramonto del 2025 è tempo di fare un bilancio dei primi mesi della stagione, quella del post Gasperini. Andiamo, qui di seguito, a valutare questa prima parte di campionato.
Si chiude un altro anno, il 2025, per l’Atalanta. Un anno ricco di bei ricordi, ma anche di nostalgia, complice l’evento più importante degli ultimi nove anni sotto gli Orobici: l’addio di Gian Piero Gasperini.
Dopo averlo solo ventilato pochi minuti dopo il trionfo di Dublino contro il Bayer Leverkusen, infatti, il tecnico di Grugliasco alla fine ha deciso di dire basta con la propria avventura bergamasca un minuto dopo aver regalato l’ennesima qualificazione in Champions League.
Lato dirigenza non si può dire che la decisione di Gasp abbia colto tutti di sorpresa, certo è che pare lampante come la scelta del successore sia stata alquanto infelice. Ivan Juric (voto 4), infatti, per quanto possa essere stato visto come l’erede naturale del punto di vista tattico, si è rivelato inadeguato per l’ambiente nerazzurro.
Fuori l’ex Torino e Roma, quindi, e dentro Raffaele Palladino (voto 6, valido anche per la prima parte di stagione) allo scopo di riportare tranquillità a Zingonia e risalire la china. Missione in divenire, ma al momento il bilancio parziale del tecnico campano dice sei vittorie e tre sconfitte in nove uscite.
Scendendo al rango dei giocatori, chi con il nuovo corso di certo ha ritrovato linfa, sebbene sia ancora molto lontano dalla forma vista in finale di Europa League lo scorso anno, è Ademola Lookman (voto 6). Dopo la querelle dell’estate e il passaggio sfumato all’Inter, il nigeriano è tornato nei ranghi e punta a chiudere la stagione contribuendo all’ennesima qualificazione europea.
Lo stesso obiettivo che hanno anche Charles De Ketelaere (voto 6,5) e Gianluca Scamacca (voto 7), finora le note più positive del reparto d’attacco, soprattutto l’attaccante romano, che ha chiuso il suo 2025 in crescendo.
Se si parla di crescita, inoltre, non si può non citare i due esterni più in forma della Dea, ovvero Nicola Zalewski e Raoul Bellanova (entrambi voto 6,5) che bene hanno rifornito le bocche di fuoco là davanti in questi primi mesi del 2025/2026.
Tralasciando le garanzie storiche, il cosiddetto zoccolo duro (De Roon e Pasalic, entrambi voto 7), andremo anche citare anche le principali note negative, e tra queste possiamo certamente inserire un Djimsiti decisamente in calando (voto 5), nonché un Musah (voto 4,5) raramente chiamato in causa e, in quei pochi casi che ha calcato il campo, molto poco efficace.
La pagella orobica andiamo a chiuderla, infine, con quella che è un giudizio sulla benzina verde: i giovani del vivaio che hanno conquistato la fiducia prima di Juric e poi di Palladino.
Premesso che la pepita più preziosa è ora in prestito al Cagliari, cioè quel Marco Palestra che ha già attirato su di sè le attenzioni di Inter e Juventus, una delle scelte più significative delegate all’area tecnica è stata quella di promuovere in pianta stabile Lorenzo Bernasconi.
Il ragazzo di Crema ha finora accumulato dieci gettoni di presenza in tutte le competizioni, il che la dice lunga su quanto, a Zingonia, si punti su di lui in modo graduale, nell’attesa (e nella speranza) che possa diventare una colonna del domani dell’Atalanta.
Per quanto riguarda Lazar Samardzic (voto 5,5) e Marco Brescianini (voto 6), infine, le valigie sono già pronte, con Lazio e Fiorentina pronte a fare una buona offerta per mettere la parola fine alla loro avventura in Lombardia.
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