Serie A
Sassuolo, Carnevali: “Raspadori è l’ultimo calciatore che vorrei cedere”
Il D.S. Carnevali è uno dei principali artefici di ciò che è il Sassuolo odierno e come spesso accade le sue parole non sono mai banali.
Parole di Carnevali arrivate in occasione di una Tavola Rotonda chiamata “Lo Sport dall’informazione all’entertainment al sociale. Dal Metodo al Brand Biscardi ai Media Digitali”.
Questa Tavola Rotonda svoltasi ieri all’Università Tor Vergata Roma vedeva presenti tanti uomini importanti per lo sport in Italia tra cui anche il D.S. del Sassuolo.
Carnevali nel suo intervento ha trattato diversi temi, passando da temi di mercato a quelli di calcio giovanile.
Ecco le sue parole:
“Raspadori è un ragazzo straordinario, intelligente e sempre disponibile verso gli altri. È l’ambassador del nostro progetto sociale “Generazione S”, un 2000 che sa parlare alla propria generazione. Anche per questo è l’ultimo calciatore che vorrei cedere“.
“Le trattative, se ci saranno, verranno avviate a fine campionato come successo lo scorso anno con Locatelli. Anche se mi auguro che siano meno lunghe e snervanti. I rapporti con la Juventus sono però sempre stati buoni“.
“Il problema non è il Sassuolo che non ha una squadra B, la domanda da farsi è perché ce l’abbia soltanto la Juventus“.
“Se le regole non cambiano, è inutile creare una seconda squadra. Le formazioni B dovrebbero essere viste come un percorso di crescita per poter preparare i giocatori giovani alla prima squadra. Per come sono immaginate adesso, questa filosofia non viene rispettata“.
“In aggiunta a questi problemi, bisogna intervenire sui costi, oggi proibitivi. Mi auguro che la FIGC si muova su questo tema importante”.
Serie A
Serie A, Open Var: la decisione sul fallo di mano di Lazovic
Open Var: a Dazn l’AIA ha spiegato il fallo di mano di Lazovic, che ha portato al secondo gol dei gialloblù contro la Fiorentina.
Nell’appuntamento di Open Var su Dazn, un componente dell’AIA ha analizzato e spiegato l’episodio che porta al secondo gol dell’Hellas Verona dove c’è il tocco di mano di Lazovic non sanzionato dall’arbitro e non richiamato dal Var.
Di seguito il dialogo al Var:
“Il pallone non cambia mai posizione, non cambia mai il giro e non c’è evidenza di un contatto”.
Di seguito il parere di D’Amato:
“Qua il Var Chiffi e il Var Valeri hanno selezionato tutte le telecamere possibili, nessuna immagine certifica il tocco di mano, e non siamo in evidenza di un chiaro ed evidente errore, è stato corretto confermare la posizione.
Quando non ci sono immagini controvertibili che fanno cambiare la decisione dell’arbitro rimane la decisione di campo”.
Serie A
Lazio, Lotito ha un idea per il rinnovo di Mandas
Secondo quanto emerso nelle ultime ore, il patron bianco celeste della Lazio ha un piano per rinnovare Mandas: portiere che sta stupendo in bianco celeste.
Lazio-Mandas, la situazione
Secondo quanto emerso nelle ultime ore il patron bianco celeste, Claudio Lotito, ha un’idea ben precisa per rinnovare il portiere greco Mandas, ma occhio all’interesse concreto del Manchester City.
Il portiere greco, dopo l’infortunio di Provedel, ha collezionato 8 presenze e 4 clean sheet, sta sorprendendo tutti a suon di ottime prestazioni ed è anche merito suo se i capitolini sono risaliti in classifica.
Le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni riportano come il club romano starebbe lavorando per far proseguire l’avventura del portiere greco nella Capitale almeno fino al 2029.
Serie A
Zazzaroni: “Roma-Juventus sembrava una partita di Premier, ma l’Inter…”
Di seguito le parole del direttore de Il Corriere Dello Sport Ivan Zazzaroni relative al match Roma-Juventus e non solo.
Roma-Juventus, le parole di Zazzaroni
Di seguito le parole del direttore de Il Corriere Dello Sport Ivan Zazzaroni relative al match tra Juventus e Roma e non solo:
“Alzi la mano chi immaginava che Roma e Juve potessero mettere insieme una partita del genere. Così divertente, emozionante, viva, anche disordinata. Ma sincera fino all’ultimo istante. Una partita a ondate, tutta un’occasione. Non vedo mani alzate.
De Rossi e Allegri hanno giocato aperto, entrambi con coraggio, limitando i tatticismi, e lo spettacolo ne ha beneficiato. Si è sostanzialmente verificato un cambio di identità. Che l’Olimpico ha dimostrato di gradire, nonostante il punto preso, uno solo.
Insufficiente. Partite simili, in serie A, se ne vedono pochissime, purtroppo: io do uno schiaffo a te, tu ne restituisci un paio a me e poi preparati a riceverne tre o quattro (…).
Da Premier il ritmo e finalmente di livello i movimenti senza palla che hanno moltiplicato gli spazi e quindi lo sviluppo delle giocate. La Roma ha dimenticato la stanchezza (anche se dopo l’intervallo ha dovuto rinunciare a Dybala), la Juve se n’è fottuta del baricentro abbassato e del punto d’equilibrio e ha dato una diversa immagine di sé.
Esauriti gli apprezzamenti, devo però aggiungere che Roma e Juve non hanno niente a che vedere con l’Inter: sono imperfette, incomplete e soprattutto in mezzo, a centrocampo, concedono tanto ai campioni d’Italia. Per gamba, qualità individuale e visione. Il punto sta bene alla Juve, meno alla Roma, attesa a Bergamo dall’Atalanta“
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