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Sassuolo, Ballardini:”Vogliamo fare una bella partita”

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Sassuolo, l'allenatore neroverde Davide Ballardini

Sassuolo: Davide Ballardini alle ore 12 sarà in conferenza stampa per presentare il match di domani alle ore 18.00 contro la Roma di Daniele De Rossi 

Sassuolo

Davide Ballardini

Di seguito le parole parole di Davide Ballardini alla vigilia del match di domani alle ore 18:00 allo Stadio Olimpico di Roma contro il giallorossi di Daniele De Rossi:

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Sulla squadra

“Per me la squadra ha un bell’atteggiamento in settimana perché vedi che sono amici, legati fra loro, vogliono fare del loro meglio per uscire da questa situazione, l’atteggiamento è quello giusto.

Per me abbiamo una voglia, una qualità giuste per ottenere e meritare delle soddisfazioni, anche contro le squadre“.

Il Sassuolo di Ballardini 

“Lo spirito deve essere quello, quando hai la palla ti adoperi per far sì che la tua squadra giochi e quando la palla ce l’hanno gli avversari devi avere quell’attenzione, quella generosità, per difendere bene lo spazio e la porta e per provare a riconquistare.

Laurienté è stato un buon esempio in questo senso, si è dato molto da fare, e la fase difensiva parte da lì e poi non dico che i difensori abbiano un compito facile ma li aiuti molto“.

Sulla Roma

Tutto passa dal fare bene da squadra.

Se affronti tutte le partite da squadra, con lo spirito giusto, si vedono le qualità che hai e si vede anche che sei capace, bravo, aggressivo, metti in difficoltà gli avversari quando loro hanno la palla, tutto passa dalla squadra”.

La partita perfetta non esiste, per noi e per nessuno.

Se sbagli contro una squadra che non ha quello spessore che può avere la Roma viene mascherato, contro le big se tu fai degli errori vengono sottolineati maggiormente, vogliamo fare una bella partita ma quella perfetta fai fatica a farla”.

Serie A

Juventus, si restringe il novero dei candidati per la panchina: i prescelti

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Juventus Cristiano Giuntoli

A qualificazione in Champions League acquisita, per la Juventus sarà il momento di diramare il nodo attorno alla figura dell’allenatore.

Juventus, la scelta è fra Conte e Motta

L’unica cosa certa a Vinovo è che la dirigenza sembra intenzionata a scegliere un nuovo allenatore attraverso il quale identificare il nuovo corso. Allegri, in quanto uomo della vecchia gestione e molto legato alla famiglia degli Agnelli, rappresenta il primo ramo secco da potare e da sacrificare sull’altare della rivoluzione tecnica.

Accantonata la pista che porta a Zidane, impossibile come ampiamente preventivato dal sottoscritto, il cerchio si stringe attorno alle figure di Thiago Motta e Antonio Conte. Il primo è un pallino di Giuntoli, che lo reputa perfetto per trasmutare sul campo quella che è la sua filosofia di calcio a livello tecnico e dirigenziale.

Poi c’è, come sempre, sospesa la figura di Conte. Nome caldeggiato con forza dalla cordata che fa capo a Calvo, ma che non si sposerebbe bene con la nuova politica aziendale patrocinata da Elkann. Oltretutto, una figura con l’esuberanza del leccese non è certo l’ideale per una società che punta a ritrovare una stabilità societaria.

Juventus

Tertium no datur, ma il favorito chi è?

A oggi, il favorito per la successione del tecnico labronico è l’italo-brasiliano attualmente in forze al Bologna. Per lui, come anticipato dalla nostra redazione, il board dirigenziale bianconero ha già pronto un contratto biennale (con opzione per un’eventuale terzo anno) ed è forte dell’accordo verbale raggiunto settimana scorsa.

Stante che, come riferito dall’amministratore delegato del Bologna Fenucci, i felsinei faranno carte per tenere il proprio allenatore. Soprattutto qualora, come sembra, i rossoblu dovessero qualificarsi per la prossima edizione della Champions League.

Da canto suo, Conte ha espresso chiaramente la sua volontà di tornare in Italia e la Juventus rimane la sua prima scelta. Tuttavia, allo stato attuale delle cose non sembrano essere i bianconeri la squadra in pole per rimetterlo in sella. Infatti, con il Milan che sembrerebbe deciso a puntare su Julien Lopetegui, per il tecnico Campione d’Italia con l’Inter si profila una sfida con Pioli per sedersi sulla panchina del Napoli.

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Serie A

Fiorentina – Sassuolo 5-1: manita viola e corsa per l’Europa viva | Le pagelle viola

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Sottil

Fiorentina – Sassuolo termina con il rotondo successo della squadra di Italiano. Il Sassuolo sempre più verso la Serie B.

La Fiorentina torna a vincere anche in campionato al Franchi, larga vittoria contro un Sassuolo, che sembra rassegnato alla retrocessione. La squadra viola reagisce all’uscita della Coppa Italia tenendo viva la corsa ad un posto in Europa anche attraverso il campionato: per il momento è ottava in classica, con una gara da recuperare.

Italiano vara un turnover quasi totale, anche in vista della semifinale di Conference di giovedì prossimo, e le risposte migliori arrivano da alcuni giocatori sotto la lente d’ingrandimento per alcune prestazioni stagionali non sempre in linea con quanto sperato: Parisi e Sottil, che si riveleranno i migliori della serata.

Dopo un primo tempo chiuso per 1-0 grazie al gol di Sottil, nella ripresa la Viola si scatena, trovando il gol con Quarta e Barak e con una doppietta di Nico Gonzalez. Non è bastato il gol sul parziale di 2-0 di Thorstvedt per il Sassuolo per mettere in apprensione la Fiorentina.

Fiorentina – Sassuolo, le pagelle viola

CHRISTENSEN 6 – Dopo molto tempo torna titolare. Un’uscita problematica nel primo tempo e un gol a cui non gli si può attribuire nulla. Fulminato.

KAYODE  6,5– Una serata di assoluta serenità, sempre in proiezione offensiva. Nel primo tempo bisticcia un po’ con Ikone. Gli manca solo un passaggio di tecnica individuale per essere un giocatore top. Continuo.

QUARTA 7 – Questo Sassuolo non può impensierirlo in difesa e allora lui si sgancia in attacco e trova l’ottavo gol stagionale. Mezzo voto in meno per l’ammonizione non necessaria. Capitano di serata.

Dal 71′ COMUZZO 6- Entra forse un po’ teso nonostante il risultato in ghiaccio.

RANIERI 7 – Il miglior difensore viola della stagione non può soffrire granché questo Sassuolo spuntato. Leader.

PARISI 7,5 – Seratona, soprattutto nel primo tempo dove dialoga benissimo con Sottil e si spinge con costanza in attacco. Va vicinissimo ad un clamoroso gol. Sfortunato.

ARTHUR 6,5 – Finalmente a buoni livelli, anche se bisogna fare la tara dell’avversario. Serve a Quarta un pallone delizioso per il 2-0. Regista.

Dall’80 MAXIME LOPEZ S.V.

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Serie A

Napoli-Roma: 2-2 e spettacolo al Maradona

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Il big match della 34esima giornata di Serie A, Napoli-Roma, finisce 2-2. Un punto a testa che non serve a nessuna delle due.

Indice

Napoli-Roma, il protagonista è…il VAR

Tante emozioni, 4 gol ed un punto a testa tra Napoli e Roma per un pareggio che non muove le classifiche delle due squadre nella giornata che vede le vittorie di Lazio e Atalanta.

Una partita che vede alla fine protagonisti assoluti Svilar, che più di una volta salva la porta della Roma, e il VAR, che interviene due volte per correggere gli errori degli arbitri di campo.

La prima volta quando Sozza non vede il contatto in area tra Renato Sanches e Kvaratskhelia. Rigore poi concesso dopo aver rivisto l’occasione al Var e trasformato da Osimhen, per il gol che all’84’ aveva dato il momentaneo vantaggio al Napoli.

Quattro minuti dopo però è ancora il Var a rivedere l’intervento della terna che aveva invece annullato il gol di testa di Abraham, quello che fisserà il punteggio finale sul 2-2.

Dybala illude la Roma, poi la rimonta azzurra

Ad aprire le marcature era stato Dybala, sempre su rigore concesso questo senza esitazioni da Sozza dopo l’ennesima ingenuità di Juan Jesus. Vantaggio pareggiato da Olivera: tiro da fuori con deviazione.

Pareggio, dicevamo, che non muove le classifiche: ma se alla Roma va benissimo così per quanto fatto vedere in campo, il Napoli ancora una volta può solo fare mea culpa per una prestazione buona, generosa, ma come al solito sprecona.

Troppe le occasioni create e non concretizzate, già nel corso di un primo tempo dominato dagli azzurri per possesso palla e pericolosità.

Dopo l’iniziale occasione al 2’ di Anguissa, che non arriva bene su di un cross tagliato in area, e dopo i primi minuti di marca giallarossa, il Napoli prende infatti le misure e colleziona diverse palle gol. N’dicka assieme a Svilar sono bravissimi a sventare le palle gol dei ragazzi di Calzona.

Il difensore ivoriano riesce a respingere sempre le occasioni di Osimhen e l’unica volta che il nigeriano gli va via è proprio il portiere giallorosso ad opporsi alla conclusione del 9.

Clamoroso, invece, l’intervento dell’estremo difensore su Kvaratskhelia, che negli ultimi minuti del primo tempo mette su un vero e proprio show. Al 38’ è N’dicka a deviare in angolo una sua conclusione, due minuti dopo l’intervento di Svilar di cui dicevamo, e allo scadere è una sua punizione a tagliare tutta l’area senza che i compagni riescano ad intervenire.

In mezzo c’è poi anche l’occasione clamorosa capitata ad Anguissa, che lanciato in area da una spizzata di Osimhen è bravo ad arrivare a tu per tu con Svilar ma poi spreca tutto concludendo a lato.

Napoli-Roma

(FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Meglio il Napoli, ma la Roma non molla mai

Male la Roma con Dybala e Azmoun mai convolti ed El Shaarawy che si vede più in fase di copertura su Politano. I giallorossi meglio nella ripresa, che parte con la Roma più alta e aggressiva.

Allora al 50’ Osimhen decide di fare tutto da solo, parte dalla sua metà campo e trova lo spazio per entrare in area e servire Politano che però sbaglia la conlusione. La Roma tiene più palla ma è sempre il Napoli a essere pericoloso.

Prima Svilar è ancora attento su un tiro-assist di Osimhen, poi fortunato quando Lobotka da due passi spreca tutto. Allora la svolta della partita, al 57’, arriva ancora una volta per un grave disattenzione della difesa azzurra.

Kristensen anticipa in area di testa Olivera, la palla arriva ad Azmoun sul quale Juan Jesus interviene in ritardo.

E’ calcio di rigore e lo segna Dybala, piazzando la palla alla destra di Meret.

Il Napoli sa di aver fatto l’ennesimo regalo del campionato e non ci sta. Tra il rigore dell’argentino e la percussione di Olivera che vale il pareggio passano solo 4 minuti.

Sul tiro dell’uruguaiano ancora una volta i difensori della Roma ci mettono il piede, ma il tocco di Kristensen spiazza il suo portiere e la palla si impenna finendo in rete: al 64’ Napoli-Roma è di nuovo in parità.

Napoli-Roma

Napoli-Roma e un pari che non accontenta nessuno

Il Napoli prova ad approfittarne, ma, su assist di Politano, Osimhen di testa colpisce al lato.

Poi è bravissimo Meret a deviare la conclusione di Pellegrini. Iniziano i cambi: nella Roma entrano Angelino, Abraham e Renato Sanches. Nel Napoli Traoré prende il post di Cajuste, autore dell’assist in occasione del gol di Olivera, e Ngonge quello di Politano.

Al 72’ Kvara non riesce a colcudere una bella azione sulla destra di Osimhen

Un minuto dopo il Napoli lavora ancora bene su quella fascia, con Ngonge e il nigeriano, ma la conclusione dell’attaccante, a tu per tu con Svilar, viene sventata dal portiere giallorosso: alla fine del match le sue parate decisive saranno 7.

E’ però il preludio al gol che arriva ancora su calcio di rigore.

Il vantaggio di Osimhen illude il Maradona fino al 90′, quando sugli sviluppi di un calcio d’angolo la difesa del Napoli si addormenta. N’dicka salta in disturbato e il suo colpo di testa diventa un assist per Abraham.

La bandierina del guardalinee va su, lo stadio resta alcuni minuti con il fiato sospeso mentre il Var traccia le linee del fuorigioco: Il gol è buono. Napoli-Roma finisce così sul 2-2.

La Roma resta al quinto posto, ma adesso l’Atalanta è a due punti con una partita in meno. Il Napoli invece deve guardarsi dietro perché la Fiorentina, vincendo col Sassuolo, sarebbe a pari punti con una partita in meno.

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