I nostri Social

Serie A

Rosella Sensi: “Conosco molto bene Ranieri, sono orgogliosa. Pellegrini? E’ il nostro capitano”

Pubblicato

il

Roma, Rosella Sensi

Rosella Sensi, intervenuta a margine della premiazione della Roma Femminile, è stata intervistata ai microfoni de “Il Romanista”. Queste le sue parole:

Com’è vivere questi pomeriggi dalla sua posizione? “Questi sono pomeriggi che ti riempiono il cuore, perché sono traguardi ottenuti, importanti, da squadre della Roma, quindi siamo tutti orgogliosi”.

A proposito di squadre della Roma, siamo in prossimità di una gara importante, quella di Porto. Intanto un commento generale sulla terza esperienza del tecnico in giallorosso? “Io ho conosciuto Ranieri tanto tempo fa, lo conosco molto bene e conosco la sua serietà e la sua professionalità, quindi quando ho sentito che sarebbe tornato per l’ennesima volta ad aiutare la Roma sono stata molto orgogliosa. Per quanto riguarda il resto preferisco stare vicino alla squadra da tifosa e sostenerla sempre”.

Per la squadra sarà molto importante la questione stadio: che pensiero ha lei a riguardo? “Guardi, oggi eravamo con Riccardo Viola e ricordo che già Dino Viola e mio padre, e successivamente io, pensavamo a questo nuovo stadio. Spero si possa fare, proprio perché i tempi si sono evoluti e penso che una squadra di calcio debba avere il proprio stadio come altre realtà in Italia”.

Per quanto riguarda la gestione Friedkin, un commento sugli ultimi mesi e sulla gestione De Rossi? “Adesso stiamo vicini alla Roma, non commentiamo niente. Dobbiamo essere tifosi e pensare alla prossima partita”.

Porto-Roma, probabilmente decisiva. “Io non faccio mai pronostici. Ovviamente uno spera sempre che la Roma vinca”.

Da fuori come appare la situazione Pellegrini? “Lorenzo è il nostro capitano. Punto”.

Serie A

Sassuolo-Fiorentina, le probabili formazioni e dove vederla

Pubblicato

il

Fiorentina

La sfida di Serie A Sassuolo-Fiorentina vedrà scontrarsi due sorprese in senso positivo e negativo del nostro campionato.

Il Sassuolo neopromosso, sotto la guida di Fabio Grosso, si trova al 10⁰ posto in classifica con 17 punti, 16 gol segnati e 16 subiti.

La Fiorentina si trova al 19⁰ posto in classifica, con 0 vittorie in 13 giornate e 6 punti conquistati sino ad ora.

10 reti segnate e 21 subite, con Stefano Pioli giunto al capolinea e, al suo posto, Paolo Vanoli a tentare di ribaltare una situazione di crisi profonda.

Sassuolo-Fiorentina

L’ARBITRO GIANLUCA MANGANIELLO CON GIANLUCA MANCINI E ANDREA PINAMONTI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Qui Sassuolo

I neroverdi cambiano pochissimo rispetto al match disputato contro il Como. Alla lista degli infortunati si è aggiunto Berardi, che ha terminato il 2025 in anticipo. Verrà sostituto da Volpato nella gara contro la Fiorentina.

Qui Fiorentina

Modulo che passa dalla solita difesa a 3 a quella 4. Gosens ancora in dubbio, Pongračić in panchina e Guðmundsson ritrova titolarità. Per il resto gli interpreti solo gli stessi della scorsa giornata, contro l’Atalanta.

Le probabili formazioni di Sassuolo-Fiorentina

Sassuolo (4-3-3): Muric; Walukiewicz, Idzes, Muharemovic, Doig; Thorstvedt, Matic, Konè; Volpato, Pinamonti, Laurientè. Allenatore: Grosso.

Infortunati: Turati, Romagna, Pieragnolo, Boloca, Berardi, Skjellerup, Vranckx

Squalificati: Nessuno

In dubbio: Lipani

Fiorentina (4-3-1-2): De Gea; Dodò, Marì, Ranieri; Parisi, Sohm, Fagioli, Mandragora, Gudmundsson, Piccoli, Kean Allenatore: Vanoli.

Infortunati: Lamptey

Squalificati: Pongracic

In dubbio: Gosens

Dove vedere Sassuolo-Fiorentina in TV

Sarà DAZN a proporre la diretta televisiva di Sassuolo-Fiorentina. La sfida sarà dunque visibile su tutte le smart tv compatibili con l’apposita app, o ancora su tutti i televisori collegabili a dispositivi come dispositivi Amazon Firestick e Google Chromecast, il TIMVISION Box o console PlayStation e XBox. Chi è abbonato a DAZN e Sky, invece, potrà vederla in tv su DAZN 1 (canale 214 di Sky) attivando Zona DAZN.

Come di consueto, il match sarà visibile anche in streaming su dispositivi mobili come smartphone e tablet attraverso l’apposita app, o ancora su pc e notebook collegandosi al sito ufficiale della piattaforma.

Continua a leggere

Serie A

Como, Fabregas: “Inter fortissima, ma noi vogliamo fare una partitona”

Pubblicato

il

Como

Alla vigilia di Inter-Como, l’allenatore dei lariani, Cesc Fabregas, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.

Di seguito un estratto delle parole del tecnico del Como in vista della sfida contro l’Inter di Cristian Chivu.

Como, le parole di Fabregas

Che tipo di sfida vi aspettate contro l’Inter?
“Non siamo noi la squadra che può intimorire l’Inter. Loro hanno disputato un numero enorme di gare, comprese due finali di Champions League… quindi noi giocheremo la nostra partita, mettendo in campo le nostre qualità e provando a vincere. Non vedo alternative. Sappiamo però di affrontare una squadra di altissimo livello, molto forte. Ma abbiamo ambizioni e proveremo comunque a imporre il nostro gioco”.

Rispetto allo scontro diretto di maggio, quanto si è colmata la distanza?
“Di poco. Capisco la domanda, ma dobbiamo restare umili e con i piedi per terra. Siamo giovani e abbiamo ancora tantissimo da imparare. Vogliamo crescere vivendo proprio questo tipo di serate europee, come quella che hanno fatto contro l’Atletico Madrid, contro cui hanno giocato una grande gara fuori casa pur perdendo. Fa parte del calcio. L’80% dei giocatori che scenderà in campo domani ha esperienza di undici anni a questi livelli, noi no. Però i ragazzi hanno un atteggiamento importante: per noi sarà una gara molto significativa per capire dove siamo arrivati ora”.

La scorsa estate si parlò del suo possibile arrivo all’Inter: come vive ora questa sfida particolare?
“Preferisco non parlarne, non è ciò che mi interessa adesso. Questa domanda mi tocca emotivamente. Io sono al Como, vivo tutto per il Como e difendo tutto e tutti. Andremo a San Siro per provare a vincere, offrire una grande prestazione e continuare il nostro percorso. Non sono il tipo da dire: ‘È successo questo, allora io sono più debole’. No, io faccio semplicemente il mio mestiere. L’Inter è una squadra eccezionale, con un allenatore straordinario e dirigenti molto bravi. Da giocatore andavo spesso a San Siro a vedere l’Inter in Champions, perché per me rappresentavano una squadra fortissima. Non c’è nulla di cui vergognarsi. Ammiravo l’Inter di Inzaghi, chiudo gli occhi e ricordo tutto. Non c’è imbarazzo nel dirlo, perché analizziamo la realtà: vogliamo andare lì per giocare la partita migliore possibile. Vogliamo fare una grande gara”.

Como

CESC FABREGAS ALZA LE MANI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Capello vede il Milan favorito per lo Scudetto senza coppe: questa idea può riguardare anche voi?
“Volete che andiamo a vincere lo Scudetto? Non faccio finta di niente, mi piace solo preparare le partite. Siamo in un contesto in cui mi piace spendere tanto tempo con i ragazzi, ma ho dovuto mandarli via oggi. Io voglio fare sempre di più, martellare su una cosa o sull’altra, ma siamo dentro un processo. Dobbiamo crescere tanto, tanti ragazzi hanno cominciato a giocare adesso. Abbiamo 14 punti in più dell’anno scorso? Facciamo bene in difesa? Sì, ma non mi lascio andare. Non sono più bravo se vinco e non sono peggio se perdo. Dobbiamo crescere di mentalità. Le pagelle? Io le faccio alla fine. Faccio fatica a risponderti su questa cosa di Capello. L’Europa? Non è il momento di parlare di questo, ma dell’Inter, perché è un esame molto importante. Niente paura, rispetto massimo, ma cerchiamo di far fare loro una partita scomoda. Poi il risultato sarà quel che sarà, però domani la squadra darà tutto”.

L’Inter ha incassato diversi gol: è una fragilità o solo statistica?
“Io penso che l’Inter, nei parametri che analizziamo noi, sia la più forte in tutto. Poi vedo tante parate dei portieri, tra Inter e Milan, e dico ‘wow’. La cosa più importante per le grandi squadre è che hanno giocatori di livello top. Quando è così, la cosa peggiore che può succedere è avere una squadra che viene a rompermi le scatole. Quindi noi proviamo ad essere delle zanzare e vediamo dove si arriva”.

Nel calcio si parla dell’effetto farfalla: quanto tempo serve a una squadra per assimilare davvero il suo gioco?
“Non c’è mai un tempo. Dipende dal tipo di giocatori, da dove ti trovi. Se arrivi in una società con gente che lavora da 20 anni, con 40mila allenatori e loro sono sempre là… queste sono le persone più pericolose. Se questo ambiente non vuole che tu faccia bene, ti massacrano. Fanno casino, iniziano a parlare e ti mettono cose nella testa. Noi abbiamo creato un contesto sano. Io credo molto nella convinzione dell’allenatore. Noi qui abbiamo cambiato tanti giocatori, l’adattamento è stato abbastanza veloce, ma non voglio dire che si fa peggio o meglio. Aiutiamo a migliorare sempre. In Serie B ho messo un numero dietro di me, dovevamo andare nel massimo campionato e arrivare primi. Iovine era impressionato ad esempio. Io sono arrivato con la convinzione di vincere il campionato, con numeri forti e un’idea specifica. E all’inizio c’erano dei fischi. Se tu cambi dopo questo… è la morte di un allenatore. Noi stiamo migliorando e crescendo. Però credo che se vai in un posto, credo tu pensi che puoi fare bene. Il contesto è molto importante, così come il potere per cambiare la gente”.

Vi aspettate un grande seguito a San Siro?
“Domani guarderò il terzo anello e sentirò orgoglio. Se lo meritano, di godersi partite così e portare qualcosa a loro. I giocatori sentiranno il loro appoggio, aiutano sempre la squadra”.

Che valutazione fa dello stato fisico e mentale della squadra?
“Bene. I ragazzi non si fanno trovare nervosi in questo tipo di partite. Sono un grande gruppo, i ragazzi di 20-21-22 anni che si mettono insieme e fanno gruppo… mi divertono. Devono farmi vedere cosa possiamo fare con la squadra. Lavorano seriamente. Noi dobbiamo fare quasi la partita perfetta. Poi Sergi Roberto malato, Diao torna, Dossena è già in gruppo e fa l’80% di allenamento. Goldaniga fuori”.

Come si mantiene la squadra con i piedi per terra dopo certi elogi?
“Queste cose tu le senti. Noi facciamo tante analisi, anche di comportamento, parliamo con le loro famiglie e con gente che ha lavorato con loro. C’è tanta informazione e proviamo a non portare qui una testa di… Se si sbaglia e succede, si cerca di risolvere velocemente. Serve trovare sempre energia, allenarsi sempre al massimo. Quella fatica mentale di continuare. Io non penso comunque che i ragazzi siano meglio di quello che sono, ma giovani al punto da portarli al top possibilmente”.

Alla vigilia di uno scontro così importante, cosa la preoccupa di più dell’Inter o del loro modulo?
“Un po’ tutto. La prima cosa è la qualità dei giocatori. Si vede quando giocano loro. Che gli puoi dire a Bastoni e Dimarco? Se giocano insieme da 5 anni, giocano da soli. La cosa importante è chi sono i più forti, e loro all’Inter sono tanti, praticamente tutti. Puoi rischiare ad andare a pressare contro una squadra così. Noi dobbiamo sapere domani che ci saranno momenti per fare cose top, ma gli altri saranno bravi. E dovremo gestire l’emozione. Non è un problema, dobbiamo abituarci a giocare contro questo tipo di squadre. Questo è un livello top, se vogliamo esserlo noi dobbiamo farlo. L’ho preparata in modo diverso rispetto all’anno scorso, l’anno scorso mancava un po’ di talento. Penso che l’anno scorso alcune volte abbiamo cambiato un po’ per dare stabilità al gruppo, quest’anno abbiamo fatto bene in estate. Domani è una grandissima opportunità per essere noi, giocare con tutta la nostra forza”.

Quali giocatori della Serie A vede più adatti al suo calcio?
“Non mi piace tanto dire nomi. Sono un grande fan di Lautaro, Dimarco, Sucic lo sento mio. Era già tutto fatto con lui, l’anno scorso abbiamo provato a portare Luis Henrique, significa che abbiamo buoni occhi. Io sono un grande fan di questo giocatore, per la sua personalità calcistica. Come Calhanoglu e Dimarco. Se li pressi, si sentono la migliore squadra del mondo”.

Come sta Diao? E sulla questione Federazione–infortunio?
“Lui è molto giovane, tante pressioni che le arrivano e gli fanno girare la testa. Ho capito che ci sono altri interessi, che non c’entrano con la nostra società e dobbiamo gestirlo al momento giusto. Ha sofferto un po’, dopo le mie parole qua. Ho parlato un po’ di questo, non lo voglio mettere in difficoltà ma sa bene la mia opinione. Vediamo che succede. La cosa più importante è che ritorna con noi e può essere un’arma importante. Non c’entra l’Arabia…”.

Settimana emotivamente intensa: come l’ha vissuta?
“Solo per i biglietti, perché mio figlio vuole andare. Non parlo molto di calcio a casa. Con mio figlio sì, gli piacciono le cose, parliamo anche di FIFA. Però no, la figlia non sa niente”.

La designazione arbitrale pesa sulla vigilia?
“L’arbitro? Sinceramente non ne parlo e non guardo mai chi c’è. Alcune volte inizia la partita e non so nemmeno chi sia”.

Domani può essere la gara della svolta per Morata?
“Speriamo tutti che possa sbloccarsi. Se non gioca, lui sarà il primo ad essere molto contento se prenderemo una vittoria da San Siro. È importante per noi, deve fare il salto, sono convinto di quello che vedo da lui però. Ci sono giocatori che in casa fanno bene e fuori no. Dipende dal contesto della partita, dell’ambiente, la situazione dell’altra squadra. Ci sono partite in cui serve più personalità”.

Vi siete mossi su Rodri Mendoza dell’Elche?
“No no, anche se mi piace molto in realtà. E l’Elche gioca un grande calcio”.

Chi è più forte oggi, Inter o Napoli?
“Io vedo giocare l’Inter e fanno il 90% delle cose dell’anno scorso. Sono migliorati, hanno preso giocatori giovani e li inseriscono velocemente. Il Napoli è fortissimo, campioni d’Italia in carica. Noi dobbiamo andare contro l’Inter con convinzione e preparati, vincere duelli ed essere una squadra aggressiva”.

Continua a leggere

Serie A

Lecce, brutte notizie per Di Francesco: la Coppa d’Africa porta via 3 giocatori importanti

Pubblicato

il

Lecce

Il Lecce è sicuramente una delle squadre in serie A maggiormente danneggiate dalla Coppa d’Africa. 3 giocatori dovranno partire con le rispettive nazionali.

Si avvicina sempre di più la Coppa d’Africa, ovvero la competizione più temuta da club e fantallenatori. Il Lecce è sicuramente tra questi, poiché ben 3 giocatori sono stati convocati per il torneo.

In queste ore e in questi giorni le varie Nazionali stanno pubblicando le loro liste di convocati e la squadra salentina è stata particolarmente colpita.

I giocatori che staranno lontano dall’Italia per un po’ sono: Kialonda Gaspar, convocato dall’Angola, Lassana Coulibaly, convocato dal Mali e Lameck Banda, convocato dallo Zambia.

Lecce

IL GOL DI COULIBALY ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Lecce, le soluzioni per Di Francesco

Tutti e 3 i calciatori hanno un ruolo importante nello schieramento di Di Francesco il quale deve pensare al più presto come sostituirli. Al centro della difesa potrebbe rientrare Siebert, giovane tedesco protagonista di un inizio di stagione piuttosto negativo.

In mezzo al campo le principali alternative a Coulibaly sono o Kaba, molto simile per caratteristiche o Helgason, decisamente più qualitativo ed offensivo.

In avanti invece, con l’assenza di Banda potrebbe sicuramente trovare più continuità Riccardo Sottil, giocatore di qualità ma che fin qui non ha ancora inciso molto.

Continua a leggere

Ultime Notizie

Fiorentina Fiorentina
Serie A10 minuti fa

Sassuolo-Fiorentina, le probabili formazioni e dove vederla

Visualizzazioni: 34 La sfida di Serie A Sassuolo-Fiorentina vedrà scontrarsi due sorprese in senso positivo e negativo del nostro campionato....

Como Como
Serie A30 minuti fa

Como, Fabregas: “Inter fortissima, ma noi vogliamo fare una partitona”

Visualizzazioni: 71 Alla vigilia di Inter-Como, l’allenatore dei lariani, Cesc Fabregas, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match....

Esteri40 minuti fa

Bayer 04 Leverkusen, partnership con IBM: come l’AI cambia il modo di studiare il calcio

Visualizzazioni: 29 IBM e Bayer 04 Leverkusen stanno collaborando allo sviluppo di soluzioni rivoluzionarie che combinano tecnologie AI all’avanguardia, sistemi...

Calciomercato55 minuti fa

Fiorentina, colpo in Premier per rilanciarsi?

Visualizzazioni: 74 La Fiorentina potrebbe cercare in Premier un centrocampista per dare vivacità ad un reparto in difficoltà.  Secondo quanto...

Lecce Lecce
Serie A1 ora fa

Lecce, brutte notizie per Di Francesco: la Coppa d’Africa porta via 3 giocatori importanti

Visualizzazioni: 36 Il Lecce è sicuramente una delle squadre in serie A maggiormente danneggiate dalla Coppa d’Africa. 3 giocatori dovranno...

Frosinone Frosinone
Calciomercato1 ora fa

Genk, interessato all’ala del Frosinone Farès Ghedjemis

Visualizzazioni: 55 Il Genk punta gli occhi su Fares Ghedjemis del Frosinone, giovane talento del 2002, per potenziare la propria...

Inter Miami Inter Miami
Bundesliga2 ore fa

Lipsia, Werner pronto a lasciare a parametro zero: Inter Miami su di lui

Visualizzazioni: 39 Secondo quanto riportato da Sport Bild, il contratto con il Lipsia di Timo Werner scadrà quest’estate e su...

Genoa Genoa
Calciomercato2 ore fa

Genoa, chieste informazioni per Amir Richardson

Visualizzazioni: 56 Il Genoa punta a rafforzare il centrocampo: occhi su Amir Richardson della Fiorentina, possibile partente nel mercato di...

Premier League Premier League
Premier League2 ore fa

Aston Villa-Arsenal, probabili formazioni e dove vederla

Visualizzazioni: 55 Al Villa Park di Birmingham va in scena la sfida tra Aston Villa e Arsenal per la 15°...

Napoli, Mario Rui, Roma Napoli, Mario Rui, Roma
Serie A2 ore fa

Mario Rui: “Kvara e Osimhen sono fuoriclasse. Napoli-Juve? Spalletti in panchina… sarebbero dolori per tutti”

Visualizzazioni: 80 Mario Rui racconta a Tuttosport il legame con Napoli, Spalletti, la Juve e il futuro dopo lo scudetto...

Le Squadre

le più cliccate

📱 Scarica la nostra App!
Disponibile su iOS e Android