Serie A
Roma-Torino, le ultimissime sulle formazioni
Roma-Torino, match valido per la 10ª giornata di Serie A 2024/25, si giocherà allo stadio Olimpico di Roma giovedì 31 ottobre, alle ore 20:45.
La Serie A torna in campo per il turno infrasettimanale e a chiudere la decima giornata sarà la Roma di Ivan Juric che affronta il Torino allo stadio Olimpico.
Una gara particolare per il tecnico visto che ritroverà la squadra allenata fino alla passata stagione. Partita in cui Juric si gioca il futuro dopo le ultime sconfitte.
Una notizia di stamattina rende la situazione più critica: Dovbyk ha fastidio al ginocchio e stando alle ultime notizie potrebbe non essere arrischiato stasera. Questo rende probabile la presenza di Shomurodov, che potrebbe giocare la sua prima partita da titolare con la Roma dopo molto tempo.
Roma-Torino, alcune curiosità
Sono 74 i precedenti tra Torino e Roma in casa dei granata, che vedono 34 vittorie del Torino, 27 pareggi e solo 13 vittorie della Roma, l’ultima risalente a ben 4 stagioni fa quando Osvaldo e Lamela resero inutile il gol del momentaneo pareggio di Rolando Bianchi.
Negli ultimi anni sono tantissimi i giocatori che sono passati dalle due squadre. Basti pensare ai vari Castan, Bruno Peres, Iago Falque, Ljajic, Iturbe e Sadiq.
Roma-Torino, le probabili formazioni
ROMA: Svilar; Mancini, Ndicka, Angelino; Celik, Le Fee, Kone, Zalewski; Pellegrini, Dybala; Shomurodov.
Allenatore: Juric.
TORINO: Milinkovic-Savic; Coco, Maripan, Masina; Vojvoda, Ricci, Linetty, Vlasic, Lazaro; Adams, Sanabria.
Allenatore: Vanoli.
Serie A
Juventus, Motta: “Il derby partita speciale. Domani non ci sarà Douglas Luiz”
Thiago Motta, allenatore della Juventus, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del derby della Mole, in programma sabato 9 novembre alle 20:45.
Il tecnico della Juventus, Thiago Motta, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del derby della Mole contro il Torino di Vanoli. Il match dell’Allianz Stadium, valido per la dodicesima giornata, è previsto per domani, sabato 9 novembre, alle ore 20:45.
I bianconeri arriva dal pareggio esterno in Champions League contro il Lille, mentre in campionato dalla vittoria, sempre in trasferta, contro l’Udinese.
Juventus, le parole di Thiago Motta
Che partita sarà?
“Sensazioni buone, perchè vedo la squadra bene con il solito atteggiamento giusto. C’è un’atmosfera speciale con i nostri tifosi e vogliamo dare il massimo per fare una grande partita”.
Sul derby?
“L’importanza del derby perchè sappiamo che la città lo vive in maniera intensa. Sono partite belle da giocare e dobbiamo fare il nostro massimo per portare la partita dalla nostra parte”.
Come state fisicamente?
“Fisicamente molto bene. Abbiamo avuto 3 giorni di recupero. Questo è importante e vedo molto bene la squadra. Ho fiducia in tutti. Domani entreremo al 200% in partita”.
Su Bonucci?
“Abbiamo parlato del suo futuro da allenatore. Lo conosco da molto tempo, perchè abbiamo giocato insieme. Per noi è un privilegio la sua visita. In difesa stiamo lavorando bene, ma possiamo ancora crederci”.
Ha avuto modo di conoscere la città?
“Onestamente vivo poco la città. Però mi sento un privilegiato, perchè durante tutta la mia carriera hot vuto la fortuna di vivere in città bellissima. Oggi sono un privilegiato di essere in una grande squadra e vivere in una grande città. Sono stato fortunato”.
Le caratteristiche per avere la fascia da capitano della Juve?
“Tutto. Deve avere tutto. Il capitano deve trasmettere quello che siamo in questo momento”.
Come sta Douglas Luiz?
“Douglas è venuto per una mia richiesta a Lille. Ieri non si è sentito al 100% e ho deciso di non volerlo rischiare. Nico non sarà disponibile. Invece ci vorrà più tempo per Milik e Bremer. Da valutare anche Adzic”.
Domani sarà importante il tiro da fuori?
“Penso sia importante per tutte le squadre. I tiri da fuori sono un’arma importantissima soprattutto quando le squadre si difendono nella propria area di rigore. Noi dobbiamo sfruttarla nel momento giusto”.
Quanto è soddisfatto della crescita della squadra?
“Molto soddisfatto anche se noi tutti possiamo dare qualcosa in più. Io per primo. Lo stanno facendo sia allenamento che in partita. Bisogna crescere anche fuori dal campo, perchè noi dobbiamo fare qualcosa in più per non far sentire l’assenza di Bremer. Dobbiamo continuare così”.
Chi ha più probabilità di giocare tra Perin, Vlahovic e Fagioli?
“Possono giocare come partire dalla panchina”.
Si vede a lungo termine sulla panchina della Juve?
“Voglio restare per molti anni. Non penso a queste cose però”.
Serie A
Parma, Pecchia: “Il Venezia è in buon momento. La sconfitta col Genoa brucia”
Parma, Fabio Pecchia ha parlato nella conferenza stampa odierna in vista del match di Serie A contro il Venezia, in programma domani pomeriggio alle ore 15:00.
Il Parma di Fabio Pecchia sta attraversando un momento complicato. Fermo a 9 punti, il club emiliano ha collezionato 4 pareggi consecutivi nelle ultime 5 partite, seguiti da una sconfitta nell’ultima gara contro il Genoa. Questa serie di risultati ha portato la squadra in una situazione delicata. Il Parma si trova ora a un solo punto dalla zona retrocessione e ha urgente bisogno di una vittoria per rilanciarsi in classifica e allontanarsi dalle posizioni più rischiose.
Parma, le parole di Pecchia
A seguire, la conferenza stampa di Pecchia.
Che settimana è stata dopo la sconfitta e come ha reagito il gruppo?
“Una settimana abbastanza intensa, per le tante partite, ma abbiamo avuto il tempo per recuperare. E’ una sconfitta che brucia, abbiamo lavorato e continueremo a insistere facendo il nostro lavoro sempre con entusiasmo. Le partite vanno giocate con entusiasmo”.
Qualche problema numerico a centrocampo, loro hanno gamba a centrocampo. Prevede marcature speciali?
“Dobbiamo tenere conto, il Venezia viene da una grande partita, una grande prova a Milano e prima la vittoria con l’Udinese. Hanno giocato con intensità e qualità, attaccando con tanti uomini. A parte Osorio che è fuori, il resto del gruppo sarà a disposizione, anche Anas. Senza Bernabé mi aspetto ancora di più dagli altri che giocano in quella zona, anche Simon che sta vivendo un grande momento. E’ una responsabilità tecnica e morale, per lui come Keita, Anas e Estevez”.
Potrebbe esser la partita per vedere all’opera Di Chiara o qualcun altro di quelli che son rimasti fuori?
“In queste partite tante buone prestazioni di Coulibaly, Hainaut e lo stesso Valeri. Di Chiara è partito in ritardo rispetto al gruppo, ha bisogno di giocare, la sua condizione è sempre stata indietro ma con professionalità e serietà sta aiutando il gruppo. Può darci una mano, mi auguro possa esser decisivo se chiamato in causa”.
Senza Bernabé pensi di cambiare sistema o l’identità va oltre il singolo?
“C’è grande dispiacere, come è stato per Kowalski e gli altri infortunati. Perdiamo un giocatore importante, ovviamente lui ha caratteristiche particolari ma mi aspetto ancora di più a livello di leadership dagli altri in quella zona di campo, mettendo a disposizioni le caratteristiche. Devo esaltare ogni giocatore, è evidente poi che la nostra idea è chiara definita, ma continuiamo con la nostra idea adattata ai giocatori”.
Pensi di fare cambi sugli esterni?
“La partita di Torino li ho visti bene, contro il Genoa è stata una partita diversa, vedo un grande miglioramento di Benek e questo è importante, poi continua la partecipazione con ancor più forza di Almqvist e Cancellieri. Chiedo molto agli esterni e voglio ancora di più, abbiamo bisogno di giocatori in grado di dare qualità al nostro gioco offensivo”.
Contro il Genoa zero tiri in porta, non succedeva da due anni, che spiegazioni vi siete dati:
“E’ stata una partita non particolarmente bella, non abbiamo mai tirato in porta, è una cosa eccezionale. Lavoreremo, domani dobbiamo ovviamente migliorare la prestazione e fare le cose che sappiamo fare”.
Dopo l’uscita di Bernabé avete costruito meno contro il Genoa, è una questione fisica?
“Ci abbiamo messo un po’ per riorganizzarci dopo l’infortunio, anche se l’ingresso di Anas mi è piaciuto moltissimo, ha creato e ha dato tanto. Adesso non dobbiamo più pensare all’assenza di Bernabé, dobbiamo continuare a lavorare ed esaltare le caratteristiche dei giocatori che ho disposizione”.
Che Venezia ti aspetti?
“Sono in un grande momento, guidati da un allenatore che vuole giocare e proporre, oltre a questo ha buona struttura fisica nei singoli”.
Camara l’anno scorso è stato decisivo, può avere una chance dal primo minuto viste le difficoltà?
“Bei ricordi ma è il passato, domani sarà una partita diversa nello stile di gioco, pur essendo cambiati pochi giocatori ora hanno uno stile di gioco totalmente diverso rispetto all’anno scorso. Vogliamo continuare a giocare, anche con la maturità giusta e la consapevolezza del momento”.
L’importanza di questo scontro diretto può incidere psicologicamente su un gruppo giovane?
“Ho sempre detto che questa squadra ha bisogno di entusiasmo per potersi esprimere, dobbiamo però tener conto del momento, con un senso di maturità e responsabilità. Ma la squadra ha bisogno dell’entusiasmo e di un clima positivo per fare il risultato, conosco troppo bene questo gruppo e so di cosa ha bisogno. Chiaro che poi la partita va giocata, dobbiamo pensare solo a cosa fare sul campo e non alla classifica o all’avversario”.
La squadra ha bisogno di un clima positivo, come ci isola?
“Non bisogna isolare la squadra, deve esser responsabile e tener conto del momento. La leggerezza di cui parlo non è superficialità, ma una leggerezza da trasportare nelle qualità di gioco e in cosa si fa sul campo, poi bisogna però esser responsabili del momento, sapendo che per vincere bisogna far qualcosa in più. E’ un aspetto sul quale lavoriamo e su cui bisogna insistere, il nostro lavoro ce lo impone”.
La partita di domani è da vincere a tutti i costi?
“Ogni partita va giocata per i tre punti, ormai abbiamo giocato circa 100 partite da quando son qui e in ogni campo chiedo di giocare per vincere”.
Durante la sosta tra infortunati e nazionali avrà pochi giorni a Collecchio, come vive questa cosa?
“Sono molto contento per la convocazione di Sohm, ha lavorato veramente sodo e mi auguro che questo lo prenda come un punto di partenza. Fa parte di quello che è il mio gruppo di lavoro ma prima c’è Venezia, poi affronteremo la sosta”.
Rispetto all’anno scorso gli infortuni sono quasi raddoppiati, che motivazioni possono esserci?
“Perdere due giocatori per un crociato è un caso fortuito, però questo campionato ci spinge a fare prestazioni totalmente diverse rispetto all’anno scorso. E’ una cosa normale, in tante squadre c’è una percentuale altissima. E’ superiore rispetto all’anno scorso, ma l’anno scorso è stato straordinario, abbiamo toccato i minimi storici come infortuni, questo fa parte del nuovo campionato che stiamo facendo”.
Serie A
Serie A, media spettatori: sorprese in top 10
Transfermarkt ha pubblicato un report sulla media spettatori in Serie A fino all’11° giornata. Oltre ai soliti stadi, ci sono anche delle novità nella top 10.
Il sold out è ormai di routine per alcune società, tuttavia non si tratta sempre di grandi club bensì i piccoli possono dire la loro da questo punto di vista.
Media spettatori Serie A: guida San Siro, c’è anche il Bentegodi
In questa speciale classifica (in fondo all’articolo) fa fede il dato comunicato da ciascuna società in occasione dei singoli match, dunque contano le presenze effettive allo stadio e non i numeri comprensivi anche di abbonati non presenti.
Tra le 10000 e le 20000 presenze si posizionano ben 6 club, tra cui Fiorentina, Parma, Como, Monza, Venezia e Cagliari. I viola però non possono contare su una capienza completa, visti i lavori di ritrutturazione in atto al Franchi.
A completare la classifica dalla 14° all’11° posizione ci pensano Udinese, Atalanta e Torino con circa 22000 presenze ciascuno. Naturalmente alcuni match con le big hanno contribuito a gonfiare leggermente i numeri.
Entrando invece in top 10, salta subito all’occhio il dato riguardante l’Hellas Verona che conta addirittura una media di 25000 spettatori. Cifra figlia dell’ottima campagna abbonamenti conclusa a circa 15000 tessere.
Un gradino più su c’è il Lecce di Gotti che nonostante le difficoltà riesce sempre ad attirare un grande pubblico, anche per i giallorossi infatti sono ben 25000 le presenze in media dopo 11 giornate.
Ci pensa però il Genoa a sfondare il muro dei 30000 ma per arrivare alla decina successiva bisogna spostarsi a Torino, più precisamente all’Allianz Stadium. Thiago Motta ha riacceso l’entusiasmo e il club bianconero può vantare circa 40000 spettatori fissi a partita.
La top 5 si apre all’Olimpico, sponda Lazio, che per le partite casalinghe degli acquilotti fa registrare circa 41000 presenze. Il Napoli di Conte si posiziona alla 4° posizione di questa speciale classifica e, complice il primo posto, vanta numeri simili a quelli dell’anno dello scudetto (quasi 50000).
Il podio lo apre l’altra romana, nonostante il momento difficile infatti i ragazzi di Juric possono sempre contare su un pubblico delle grandi occasioni che spesso supera i 63000 spettatori.
In testa non poteva che esserci San Siro con Milan e Inter che viaggiano fisse a oltre 70000 tifosi ogni match casalingo.
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