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Roma: Petrachi ai saluti?
La Roma da tempo ha iniziato a progettare il proprio futuro. Al momento quasi nessuno, tra vertici, staff e calciatori, è sicuro del proprio posto in vista della prossima stagione. Da diversi anni il club capitolino non naviga in ottime acque per quanto riguarda l’aspetto economico complici copiose perdite di denaro accumulatesi con il passare del tempo, ed ora, a causa del Covid-19, la situazione sembra che stia pian piano naufragando sotto lo sguardo tanto vigile quanto impotente della dirigenza.
Il compito di riuscire a mettere a disposizione di Fonseca una rosa migliorata, seppur nei limiti del possibile, considerata la difficile condizione economica in cui versa la società, e competitiva spetta, ad oggi, al ds Gianluca Petrachi, del quale, però, la Roma avrebbe perso le tracce durante tutto il periodo della quarantena.
Petrachi irreperibile
L’avventura di Gianluca Petrachi come direttore sportivo della Roma è iniziata nel corso dell’ultima estate, al termine di un’interminabile querelle tra i giallorossi ed il Torino, ex squadra del dirigente leccese. Sbarcato nella capitale con il non arduo compito di sostituire il vessatissimo Monchi, nella prima finestra di mercato a sua disposizione ha compiuto un buon lavoro condito da acquisti mirati, alcuni dei quali in prestito, e sfoltimento della rosa, cedendo elementi non ritenuti funzionali al progetto.
Sino a Natale sembrava andare tutto per il verso giusto, ma poi, con lo spargersi della voce secondo cui Friedkin, qualora la trattativa con Pallotta fosse andata a buon fine, avrebbe stravolto l’organico dirigenziale, i rapporti tra ds, società e calciatori è andato deteriorandosi. Ne è un chiaro esempio l’episodio di Reggio Emilia, con l’irruzione da parte di Petrachi nello spogliatoio, a causa di cui, qualche giorno dopo, l’ex Torino, ha effettuato una sfuriata contro tv e giornalisti che la dirigenza sembra non aver ancora digerito.
A certificare il tutto ci ha pensato l’indiscrezione odierna che ha reso noto come, dal termine della partita Cagliari-Roma disputatasi il 1°marzo sino alla fine del periodo di quarantena, Gianluca Petrachi si sia reso irreperibile, non avendo avuto contatto alcuno né con i giocatori né con i vertici societari. Due mesi di irreperibilità terminati alla ripresa degli allenamenti ai quali l’attuale ds giallorosso ha assistito. La sua avventura nella capitale è già ai titoli di coda? Solo il tempo potrà regalarci le risposte di cui necessitiamo.
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Disavventura per Barak: ladri in casa durante la partita
Disavventura per Barak: i ladri avrebbero tentato di rubare nella sua casa mentre stava giocando al Franchi contro il Viktoria Plzen.
Hanno aspettato che il padrone di casa fosse fuori per intrufolarsi tra le mure domestiche. Accade troppo spesso, accade anche nel mondo del calcio.
Ieri sera durante la partita di ritorno dei Quarti di finale di Conference League tra Fiorentina e Viktoria Plzen, i ladri sono entrati in casa di Barak, che stava correndo sul prato del Franchi.
Sarebbero stati i vicini di casa ad accorgersi dei ladri entrati dalla porta finestra e avrebbero fatto in modo di mettere in fuga i due ladri, che erano a volto coperto, e chiamare il 112.
Ora gli investigatori stanno vagliando le immagini delle telecamere della videosorveglianza per rintracciare i due malviventi.
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Milan-Conte, ci siamo? Le (ultime) resistenze di Furlani
Milan-Conte, un accostamento che noi di Calcio Style scriviamo da gennaio, mese del famoso accordo di massima con l’allenatore. Vediamo le evoluzioni della situazione.
“Vediamo cosa succede”, queste le poche parole di Antonio Conte dette a un tifoso rossonero il quale una settimana fa gli aveva chiesto se vi fossero possibilità concrete di vederlo sulla panchina del Milan la prossima stagione. Avrebbe potuto rispondere diversamente, con un no comment, oppure con un’altra frase di circostanza ed invece la speranza nel leccese di una chiamata è viva più che mai. Soprattutto nel day after la sconfitta contro la Roma che è valsa l’uscita dall’Europa League.
Il treno Conte non passa tante volte, bisogna salirci. Questa è un po’ l’idea di Zlatan Ibrahimovic il quale, fin dall’inizio della sua nuova esperienza da dirigente, ha fatto il nome del tecnico leccese stringendo con lui un accordo di massima a gennaio. Le vicende poi le abbiamo seguite tutti. Un Milan che si è fortemente ripreso in campionato, l’indagine della Procura di Milano che ha di fatto rallentato l’ingresso di nuovi soci di minoranza, operazione solo rimandata e la ritrosia di Giorgio Furlani il quale preferirebbe proseguire con Pioli o con altre tipologie di tecnici maggiormente aziendalisti.
Giusto o sbagliato che sia, un ministro senza portafoglio come Ibrahimovic può lanciare l’idea, ma ci vuole il consenso dell’Amministratore Delegato e della proprietà. Gerry Cardinale ha praticamente detto a Ibra di fare quello che serve per rilanciare il Milan, dimostrazione di piena fiducia, ma c’è ancora da scardinare quell’idea comune che vede in Conte un possibile destabilizzatore dell’ambiente. L’aspetto economico in questo caso sembra essere in secondo piano.
Lo svedese riuscirà a convincere Furlani? Per la risposta, questione di poche settimane.
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Pioli, secondo posto poi Napoli: il futuro del tecnico
Pioli, una serata da dimenticare quella di ieri sera in Europa League contro la Roma. Andiamo a vedere cosa gli riserverà il futuro in base alle informazioni che abbiamo raccolto.
“Portate pazienza fino alla fine della stagione”, questo ha detto ieri sera Stefano Pioli durante la conferenza stampa che ha messo i titoli di coda alla partecipazione in Europa League. E a dire il vero, di pazienza i tifosi ne hanno sempre meno.
Ma c’è un cammino in campionato da portare avanti, un secondo posto da difendere con le unghie e coi denti e soprattutto un derby da giocare lunedì sera. Ci si aspetta una reazione decisa, sebbene i cugini interisti abbiano mille motivazioni per fare bene proprio in quella serata.
Il futuro di Pioli è praticamente già scritto, noi di Calcio Style lo sosteniamo da tempo. Non è sicuramente una partita a spostare l’ago della bilancia a favore o contro il tecnico parmense. La decisione era già stata presa e, con la gara di ieri, si è solamente fortificata l’idea tra la dirigenza di avere fatto la scelta giusta.
Ci sono buone possibilità che Pioli possa scendere al sud Italia ed accasarsi al Napoli. Nonostante De Laurentiis abbia finora fatto una corte serrata ad Antonio Conte, anche l’ego ha una certa importanza. Vedersi respinto in almeno 3 occasioni non deve di certo essere piaciuto al vulcanico presidente partenopeo il quale avrebbe deciso di puntare su Pioli.
Un allenatore ideale per ricostruire un ambiente complicato. Lo abbiamo visto con il Milan quando da zero ha saputo portare la squadra allo scudetto. Anche dal punto di vista dell’ingaggio, Pioli sarebbe decisamente più a buon mercato rispetto al leccese. Tra De Laurentiis e Pioli ci sono stati contatti diverse settimane fa. Il tecnico parmense aveva fatto capire di essere lusingato dall’interesse, tuttavia non si era pronunciato perché concentrato sulla stagione in corso. Come più volte detto, si ragionerà a bocce ferme, ma siamo certi che le cose stiano andando avanti.
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