Serie A
Roma: il portafortuna si chiama Smalling
La Roma ha la terza difesa del campionato con 15 reti subite (come l’Inter),meglio di lei sono per adesso solo il Napoli con (7) ed il Torino di Juric con 14. Il dato che però risalta di più agli occhi e che nella squadra di Mourinho se avesse giocato sempre titolare Smalling, i giallorossi avrebbero probabilmente subito meno goal.
Questo perché nei 225 minuti più recupero fatti dall’inglese in campionato i capitolini hanno mantenuto la porta inviolata. Il trentaduenne di Greenwich, sobborgo londinese, è partito dall’inizio per due volte contro l’Empoli e l’ultima contro il Torino senza reti al passivo. Ma anche quando è subentrato c’è stato lo stesso risultato nelle partite contro il Verona, Udinese, Lazio e Genoa. Stessa cosa in tre partite di Conference League.
Quindi il bilancio delle cinque gare in cui è stato in campo dal primo minuto dell’incontro è di cinque vittorie con 15 marcature fatte e soltanto 1 subita dal CSKA di Sofia. Speriamo che il bilancio delle prossime partite sia lo stesso di adesso. Smalling è stato un vero portafortuna.
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Il futuro
Chris Smalling ha sempre ricoperto un ruolo chiave nelle gerarchie della Roma sin dal suo approdo nella capitale. Il suo impatto nella prima stagione in giallorosso è stato devastante e, dopo aver perso Manolas, i capitolini sembravano aver trovato il leader difensivo adatto per sostituire il greco. Purtroppo, tra infortuni e vicissitudini varie, il centrale ex Manchester United, dopo il riscatto esercitato dalla società giallorossa nell’estate 2020, non è più riuscito a ritrovare la tanto agognata continuità che lo aveva contraddistinto.
Ora Mourinho sembra voler puntare forte su di lui, imperniando la solidità difensiva e la costruzione dal basso sulle qualità del calciatore. Anche oggi a Bologna il numero 6, non un numero qualunque quando si parla di Roma, agirà al centro del reparto dal primo minuto coadiuvato da Mancini ed Ibanez.
Serie A
Torino, svelata la nuova maglia dedicata a Superga
Il Torino ha svelato tramite i propri canali ufficiali la divisa speciale dedicata ai 75 anni dalla strage di Superga. La maglia verrà indossata con il Bologna.
Torino, nuova divisa per il 75° anniversario di Superga
La società granata continua le iniziative per ricordare gli eroi di Superga e in occasione della partita di domani, 3 maggio, contro il Bologna la squadra indosserà una maglia speciale disegnata per l’occasione. Si attende un clima emozionante.
1949-2024
Sono passati 75 anni dal 4 maggio 1949, impresso per sempre nella nostra Storia. Il ricordo del Grande Torino vive dentro ogni tifoso del Toro. Gli Invincibili erano e sono l’orgoglio d’Italia. pic.twitter.com/SCpRryyIsu
— Torino Football Club (@TorinoFC_1906) May 2, 2024
Ispirata alla divisa che quel Grande Torino indossava con orgoglio mentre sbaragliava qualsiasi avversario, questa maglia presenta il classico colore granata con il logo del Toro in rilievo. I dettagli, realizzati in collaborazione con Joma, presentano lo stesso colore per dare più risalto possibile alla storia del club.
Come riportato sul sito ufficiale, le maglie saranno acquistabili dalle ore 11.00 con la modalità preordine su Torinofcstore.it e successivamente saranno disponibili nei negozi fisici, salvo esaurimento anticipato.
In più, un’altra iniziativa, prevista per il 4 maggio, ha già riscosso grande successo.
Serie A
Torino, Juric: “Il Bologna ha fatto qualcosa di straordinario, vogliamo fare più punti possibili”
Il mister del Torino Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa in vista del match contro il Bologna, in programma domani alle 20:45.
Torino, le parole di Juric
Di seguito le parole del mister del Torino Ivan Juric rilasciate in conferenza stampa in vista del match con il Bologna in programma domani alle 20:45 allo Stadio Olimpico grande Torino:
Quali sono le insidie di domani?
“Il Bologna è la squadra che mi ha impressionato di più, hanno uno spirito fantastico. Quando li vedo, sono davvero forti: dobbiamo affrontarli al massimo”
Quali sono le novità di Thiago Motta inserite nel Bologna?
“Dopo tanto tempo, ho visto qualcosa di nuovo e mi è piaciuto. L’ha costruita con il direttore, sono giocatori di caratteristiche europee e il modo di giocare è particolare. Nemmeno fuori dall’Italia si vedono le loro giocate. Sono curioso di vedere Thiago cosa farà in un’eventuale nuova squadra”
Thiago è accostato a grandi club: è sorpreso?
“No, era già un mezzo genio da calciatore. Ha avuto bisogno di tempo, a Bologna ha trovato la sua dimensione. Il suo background calciastico lo porta in una grande squadra, avrà una grande carriera. Sono curioso di vedere come proseguirà la carriera”
A San Siro con la difesa a quattro: andrete avanti così?
“Vedremo. A me è piaciuto tanto il Toro nel primo tempo, abbiamo creato tanto. E’ un’opzione valida”
Avete l’inerzia per cambiare questa mancanza di risultati?
“Sono punti di vista. La parte sinistra è un grande successo, ma non abbiamo toccato i picchi massimi di gioia. Ma ricordo sempre da dove siamo partiti, bisogna stare attenti con le parole”
Come mai il decimo posto è la costante?
“Sono sempre punti di vista. Speriamo di essere ancora nella parte sinistra: sono ottimi risultati. Per fare qualcosa in più, qualcosa è mancato. Poi si faranno le analisi degli errori oppure se abbiamo tirato fuori il massimo. Ho le mie idee su cosa si poteva fare di più”
Quali sono gli stimoli per domani?
“Me l’avete fatta spesso questa domanda…Ogni gara è un’inopportunità, si difende una maglia importante: basta e avanza come motivazioni. Non mi pongo questo problema. Ogni anno abbiamo problematiche di scadenze di contratto, qualcuno in prestito, ma tutti si allenano forte e ci prepariamo per fare il massimo. Se succede qualcosa che noto, reagisci e vai a risolverlo. Ma vedo sempre la squadra sul pezzo”
Domani giocherete a una o due punte?
“Vedremo come affrontarli”
Vincete o perdete, ma siete sempre decimi: la squadra è sempre nella mediocrità. Non è la collocazione ideale il decimo posto? Non solo dal punto di vista calcistico…
“No. Sono sempre punti di vista…In altri posti il decimo posto è un grande risultato, vedendo budget e situazioni è un ottimo risultato. Poi vedendo ciò che penso sulla storia e sulla gioia dei tifosi, il Toro deve avere obiettivo, struttura e lavorare per essere meglio del decimo posto.
Per avere un senso calcistico, anche di emotività della tifoseria. Bisogna provare ad ottenere di più, anche se è difficile. Decimo posto da una parte è un grande lavoro partendo dal 17esimo posto in questo triennio, ma non è gioia vera”
Potrebbero essere le nostre ultime conferenze…
“Ti mancherò? (ride, ndr)”
Qual è il rammarico di Juric in questo momento?
“Abbiamo preso tante buone decisioni, altrimenti non passavi da com’era il Toro tre anni a una situazione comoda e positiva con tanti giovani oggi.
Ma ci sono stati anche errori fatti, come in tutti i lavori. Ci sono state situazioni nelle quali si poteva fare meglio”
E fuori dal lavoro, nel rapporto con la città e con la storia del Toro?
“Bisogna capirvi…Non siete un popolo semplice, molto complesso. Passando tempo con i tifosi, siete complessi: non normali (ride, ndr)…Siete un popolo complesso che bisogna capire, a volte all’inizio non capisci certe reazioni perché non hai il bagaglio per capirli.
La storia è questa, io adesso vi capisco e anche quando parlo con amici tifosi capisco che bisogna non accontentarsi e spingere. Ci sono modi o modi, alcuni per me non sono giusti e dovrebbero essere più intensi”
Cosa avrebbe fatto di diverso in questo triennio?
“Non darei tanta fiducia se uno non ha mai fatto gol o cose simili, penserei più alle statistiche e allo storico dei giocatori. Starei molto più attento a questo”
Si è creata una forbice importante con il Bologna: dove sta la differenza?
“Hanno fatto tutto bene, hanno messo i pezzi del puzzle al posto e hanno preso giocatori europei e giovani. Hanno indovinato tutto con Thiago Motta che è di un altro livello. Hanno una doppia squadra, ci sono 20 giocatori più o meno dello stesso livello. E poi l’allenatore ha fatto la differenza”
Che consiglio darebbe al Toro per crescere?
“Non lo so…Il presidente è ambizioso e vuole fare bene. Io terrei tutti e ne comprerei tre o quattro. Così proverei a cercare di ottenere di più. Oppure vendi tutto e riparti da zero: o bianco o nero, io farei così”
Quali sono le novità di formazione?
“Linetty rientra, mentre Lovato ha avuto un problemino sembra muscolare. E non ci sarà Tameze per squalifica”
L’obiettivo può essere il record del suo triennio, i 53 punti?
“La mia unica delusione è stata il Frosinone negli ultimi quattro o cinque mesi, ci sono rimasti. Per il resto abbiamo espresso un buon calcio. Sono più che motivato per il Bologna, è una squadra importante ed è una novità, puoi vedere se puoi competere con loro.
Anche nelle gare dopo ti danno una grande spinta: il gruppo è sano e vuole fare il meglio possibile. L’obiettivo è fare il meglio possibile, ora pensiamo il Bologna che è una bella prova e vogliamo fare più punti possibili”
Ha pensato che potrebbe essere il suo ultimo 4 maggio al Toro?
“E’ stata una grande emozione. L’anno scorso qualche giocatore non è riuscito a venire mentre Buongiorno leggeva i nomi: dobbiamo organizzalo meglio perché tutti capiscano che cosa significa. Voglio che siano tutti presenti e che ricevano una spinta ulteriore per essere orgogliosi di essere qui. E’ una giornata importante per tutti noi”
Serie A
Bologna, dubbi in difesa per Motta
Il Bologna è già in Europa ed il sogno può cominciare
La sfida in trasferta contro il Torino può anche ammettere passi falsi. I felsinei sono ormai proiettati alla qualificazione europea e contro la matematica nulla si può fare. Il cammino splendido dei rossoblu è stato accompagnato con passione da tutti i tifosi e gran parte del merito va ad un Thiago Motta che è riuscito a trovare la svolta tattica in campo. Per la partita contro i granata i dubbi maggiori riguardano la difesa con Riccardo Calafiori certo della maglia da titolare al centro della difesa ma il suo compagno sarà uno tra Lucumi, Beukema e Kristiansen.
Il pacchetto arretrato è stato uno dei punti di forza della squadra e la compattezza è stata unita alla costanza del rendimento di tutti quanti. Altro nodo importante il trequartista dietro Zirkzee; El Azzouzi è in vantaggio su Fabbian ma verosimilmente ci sarà una staffetta tra i due per provare a mischiare le carte in tavola e mettere ancora più in difficoltà Ivan Juric ed il Torino tutto.
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