Serie A
Roma: già svanito l’effetto Mou?
La Roma non riesce a trovare la continuità. Nella partita di ieri giocata allo stadio Renato dall’Ara, la squadra giallorossa è stata sconfitta dal Bologna con il risultato di 1-0.
Nella partita vista ieri, si sono continuati a vedere i limiti di questa squadra caratterizzati da un possesso palla sin troppo sterile, mancanza di verticalizzazioni ma sopratutto la mancanza di un’ identità di gioco, aspetto fondamentale per una squadra che vuole ambire quanto meno alla zona Champions.
Ricordiamo che Jose Mourinho da quando è iniziato il campionato non solo non è mai riuscito ad avere un’ intera rosa a disposizione ma ha fatto anche delle scelte molto importanti mettendo alcuni giocatori che l’anno scorso erano stati importantissimi per il gioco di Fonseca come Gonzalo Villar e Borja Mayoral fuori rosa.
Inizialmente le scelte fatte da parte dell’ allenatore portoghese gli davano ragione ma poi in alcuni frangenti, vedendo anche in questo momento la rosa corta in alcuni reparti gli stanno remando contro.
Mourinho ha deciso di catapultarsi quest’anno in una realtà molto differente rispetto a quelle alla quale era abituato ovvero rose che puntavano ad ambire allo Scudetto o ad altri trofei internazionali ma sopratutto erano composte da campioni in grado di risolverti la partita.
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Quest’anno invece è tutto diverso visto che il compito di formare i giocatori e renderli campioni spetta proprio a lui e in questo momento non ci sta riuscendo benissimo.
Ricordiamo che nonostante la pandemia nell’ultima sessione di mercato la Roma è stata una delle squadre che ha speso di più in europa acquistando pur di accontentare l’allenatore portoghese i giocatori da lui richiesti a cifre molto alte.
Nonostante questo però alla squadra capitolina sembra mancare qualcosa, probabilmente i gol e l’esperienza di Edin Dzeko, in grado di realizzare in 199 partite 85 gol, trasferitosi negli ultimi giorni di mercato all’Inter.
Un giocatore come Leonardo Spinazzola, fuori per infortunio, accolto da uno scetticismo iniziale da parte dei tifosi giallorossi ma che poi si è imposto sulla fascia sinistra ed è diventato ad oggi uno degli esterni più forti in Europa e sicuramente la sua assenza si fa sentire.
Questo però non può essere un alibi per la squadra giallorossa visto che sono stati lasciati punti per strada importanti contro le cosidette “piccole squadre” come il Verona, il Venezia e il Bologna.
Queste squadre sembrano aver individuato il tallone d’achille di questa squadra. Quando le squadre sono chiuse e ripartono in contropiede la Roma va in difficoltà e cosi hanno fatto queste tre squadre e difatti si sono portate a sorpresa di tutti, il risultato a casa.
Questa squadra dovrà immediamente ricompattarsi visto che sabato ci sarà una sfida che vale un’ intera stagione ovvero quella contro l‘Inter.
Serie A
Roma, da Trigoria al Real Betis Llorente risplende
L’ex difensore centrale della Roma Diego Llorente si sta imponendo a suon di prestazioni anche nella Liga con la maglia del Real Betis: un dato lo conferma.
Diego Llorente arriva a Roma nella stagione 22/23 alla corte di Josè Mourinho. Inizialmente doveva tappare il buco lasciato dall’infortunato Smalling e allungare il reparto difensivo, ma in seguito si è imposto come un perno della difesa giallorossa. Ha sempre dimostrato grande professionalità e fornito delle prestazioni costantemente più che sufficienti.
La Roma ha preferito non riscattare il giocatore spagnolo e puntare su altri tipi di profili per il proprio pacchetto arretrato, prendendo a parametro zero sia Hummels che Hermoso. Ad oggi veste la maglia del Real Betis, dove sta convincendo ed è già diventato un insostituibile.
Da titolare della Roma a insostituibile del Real Betis
Da quando è tornato in Spagna Diego Llorente ha avuto una facile fase di ambientamento ed è entrato fin da subito nello scacchiere di Manuel Pellegrini. Un dato mette in evidenza l’importanza e la centralità che ha nel nuovo progetto: è l’unico giocatore dell’intera Liga a non aver saltato neanche un minuto. Questo dato potrebbe cambiare a breve a causa di alcune dichiarazioni rilasciate sul Derby di Siviglia che potrebbero costargli un’espulsione. Nonostante questo, ha ancora una volta dimostrato di essere un ottimo difensore, confermando la buona impressione fatta a Roma.
Serie A
Empoli, tante squadre su Ismajli: urge rinnovo
Dopo l’ottimo avvio di stagione, l’Empoli pensa già al futuro, più nello specifico alla questione rinnovi: Ismajli priorità assoluta.
L’Empoli è senza dubbio una delle rivelazioni di questo inizio di stagione. La squadra di D’Aversa, arrivata alla sosta al decimo posto in classifica, vanta la seconda miglior difesa del campionato, alle spalle della Juventus.
Uno dei protagonisti principali di questa solidità è Ardian Ismajli, difensore albanese che dal suo arrivo nel 2021 ha costantemente migliorato le sue prestazioni. Nell’ultimo anno e mezzo, il suo rendimento è cresciuto ulteriormente, attirando l’attenzione di numerosi club, sia italiani che stranieri.
Diversi club su Ismajli: Empoli al lavoro per il rinnovo
Già la scorsa estate si era parlato di un forte interesse per Ismajli da parte del Napoli e del Besiktas, ma ora anche la Juventus pare abbia chiesto informazioni, alla ricerca di un sostituto per l’infortunato Bremer.
Il contratto del difensore con l’Empoli scade a giugno 2025, il che permetterebbe quindi ai club interessati di ingaggiarlo a parametro zero tra pochi mesi.
I toscani, consapevoli dell’importanza del giocatore, stanno lavorando per blindarlo con un rinnovo, ma al momento le trattative sono ancora in fase di stallo. Tuttavia, la permanenza di Ismajli è una priorità assoluta per il club azzurro.
Serie A
Meret, rientro lontano. E sul rinnovo c’è l’ombra di Caprile…
Per Alex Meret il rientro in campo si allontana e con lui il rinnovo di contratto, in scadenza nel 2025. Nel frattempo Caprile brilla.
Per Luca Marchegiani, Alex Meret è “tecnicamente il portiere italiano più forte“. Il Napoli, invece, non ha mai avuto piena fiducia in lui. Quella in corso è la prima stagione dove, grazie al placet di Antonio Conte, il friulano è il padrone della porta azzurra: senza sé e senza ma. Dopo un buon avvio, però, arriva l’infortunio.
Meret, slitta il rientro: pronti nuovi esami
Gli esami ai quali il portiere italiano si è sottoposto in questi giorni non hanno dato esiti incoraggianti. Meret si era procurato una distrazione di secondo grado al muscolo adduttore lungo della coscia sinistra lo scorso 21 Settembre nel match dell’Allianz contro la Juventus. Inizialmente la sensazione era che si trattasse di un problema di poco conto, ma la risonanza ha evidenziato la necessità di nuovi e ulteriori esami.
Improbabile quindi un impiego del 27enne di Udine al rientro della sosta, quando la squadra partenopea sarà attesa al Castellani di Empoli. Più probabile un rientro in campo nella partita successiva, ovvero quella contro il Lecce al Maradona, ma anche qui c’è da andarci cauti. Una situazione che non può minare la ritrovata fiducia della dirigenza azzurra nei suoi confronti, ma che sicuramente pone degli interrogativi su un eventuale rinnovo.
Infatti, il contratto che lega Meret al Napoli scadrà nel 2025. I discorsi per il rinnovo attualmente sono fermi, ma non è escluso possano riprendere a breve: anche alla luce della volontà comune delle parti in causa di proseguire assieme. Tuttavia, non bisogna neppure sottovalutare l’investimento fatto due anni fa dal Napoli per prelevare Elia Caprile. Portiere di grande talento, pagato circa 10 milioni di euro dal Bari.
Elemento di grande prospettiva, su cui a Castel Volturno si punta parecchio. Se l’infortunio di Meret dovesse rivelarsi più grave del previsto e Caprile dovesse ben figurare in sua assenza, allora non è escluso che alle pendici del Vesuvio due conti possano farli. Caprile sin qui ha giocato tre partite da titolare (Palermo in Coppa Italia, poi Monza e Como in Serie A) e prima c’era stato il secondo tempo dello Stadium: con una sola rete al passivo.
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