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Roma, Gasperini: “Dybala sta bene, Wesley piccolo problema, ma nulla di grave. Promesse società? Ora conta solo il campo”

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Roma

Alla vigilia di Roma-Torino, Gian Piero Gasperini ha parlato in conferenza stampa da Trigoria, analizzando le condizioni della squadra e presentando le insidie del match dell’Olimpico.

Dopo le vittorie contro Bologna e Pisa nelle prime due giornate di campionato, la Roma di Gian Piero Gasperini è andata a caccia del terzo successo consecutivo: domenica alle 12:30 i giallorossi ospiteranno il Torino allo Stadio Olimpico. Il tecnico di Grugliasco, alla vigilia, ha presentato la gara in conferenza stampa dal Centro Sportivo “Fulvio Bernardini” di Trigoria, soffermandosi sulle condizioni della squadra

Le parole di Gasperini

Come sta Dybala? Wesley?:
“Dybala ha lavorato bene, è in crescita e lo si è visto a Pisa. Non so se ha 90 minuti, però è in un buon momento. Wesley ha avuto un problemino con il Brasile, non sembra ci siano cose gravi. Decideremo oggi”.

GIAN PIERO GASPERINI E WESLEY VINICIUS ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Ha parlato con Pellegrini?:
“Pellegrini è rimasto, per me va bene: è un giocatore in più e di valore. Adesso ha ricominciato ad allenarsi con intensità, ma non è allo stesso livello degli altri ancora. Sarà a disposizione, le sue qualità sono indiscutibile: può essere molto utile. Per me è un centrocampista, non un attaccante: dopo Dybala è il migliore come qualità nel piede”.

Tra bilancio e campo, quali sono state le promesse della società?:
“Nessuna promessa, solo lavoro. Bisogna lavorare bene, la situazione è chiara: dobbiamo cercare di migliorare sia dal punto di vista economico e tecnica. Io credo che migliorando la parte tecnica, migliora il resto. Non devo più parlare di mercato e situazioni varie. Adesso c’è il Torino, conta solo il campo”.

Dovbyk?:
“Mi aspetto tanto da tutti. Diventa importante la squadra e la stagione da fare, non i singoli: tutti devono dare il massimo. Ci ho parlato, lui ritiene che le sue caratteristiche migliori siano dentro l’area, la forza e la profondità: partiamo da qui. Sono convinto che farà bene, ha sempre dato il massimo impegno. Dobbiamo ottenere il massimo dei risultato, contano le prestazioni”.

C’è una base solida?:
“Si, è fondamentale: poi le gerarchie si possono cambiare. CHi è più indietro o arrivato da pochissimo, è normale che ci siano queste gerarchie, ma non ho preclusioni verso nessuno. Ho 11 giocatori più 5 da far entrare: bisogna conquistare posizioni o difenderle. Questo significa essere una squadra. Nessuno è tagliato fuori”.

Con Baroni ha avuto delle difficoltà?:
“Non so, siamo finiti sempre avanti in classifica poi. Non è facile da spiegare, Baroni è un ottimo allenatori e il percorso è stato sempre di livello. Speriamo di smentire domani questa casistica”.

Che Roma dobbiamo aspettarci contro il Torino?:
“Dobbiamo giocare 90 minuti più recupero. Le gare sono sempre difficili, ma ci dobbiamo aspettare di giocare tutta la partita con il massimo dell’impegno. Quest’anno il campionato è molto equilibrato. Lo abbiamo visto nelle due gare precedenti”.

Cristante e Mancini sono migliorati?:
“Sono due giocatori che ho già avuto e hanno fatto un’ottima carriera. Li ho ritrovati bene: Mancini è tornato in Nazionali e Cristante ci è vicino. Sono avvantaggiati perché mi conoscono. Sono tutti ragazzi eccezionali comunque”.

Ghilardi?:
“Si tratta di un giocatore giovane, ha bisogno di essere seguito di più rispetto a Hermoso. Ora ha bisogno di tempo, ma può crescere bene”.

Impressioni Roma per eccesso e difetto?:
“C’è un grande centro sportivo, il pubblico è da Champions elo spirito di squadra è di alto livello. per il resto si può migliorare”.

In casa di assenza forzata di Wesley, giocherà Rensch?:
“Sì, sono queste le soluzioni. CI si può mettere anche El Shaarawy e Soulé. Sono queste le soluzioni. CI penserò questa notte (ride, ndr)”.

Una vittoria agguanterebbe il record di Capello, Spalletti, Garcia e Mourinho:
“Per me è importante ribadire le ultime partite. Tre punti in più farebbero comodo, ma siamo all’inizio. Ora contano le prestazioni: da qui si costruisce il campionato. Non ci possiamo ancora porre obiettivi, servono almeno 10 partite. Alla fine del girone d’andata si può davvero fare delle considerazioni”.

Serie A

Fiorentina, ecco la quarta maglia | Quando verrà utilizzata la prima volta

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La Fiorentina ha presentato sul proprio sito la quarta maglia ufficiale della stagione.

Per la tifoseria viola arriva la quarta maglia ufficiale, una novità totale: sarà arancione con stemma e sponsor in viola. Quella del portiere sarà verde acqua sempre con lo stemma, lo sponsor e i bordi in viola.

Questo il comunicato della Fiorentina:

La collaborazione tra Kappa® e ACF Fiorentina prosegue con il lancio ufficiale del nuovo Fourth KombatTM Kit 2025/26, una divisa speciale e per la prima volta double face, pensata per incarnare l’anima della tifoseria viola. Il nuovo FourFourth KombatTMsenta un tributo alla passione e all’identità dei sostenitori della Fiorentina, come se fosse cucita direttamente sulla loro pelle. Da un lato, il colore arancione e il pattern grafico ispirato al tessuto cucito evocano il legame profondo e autentico tra squadra e tifosi. Dall’altro, un design energico e dinamico interpreta il movimento e il battito della curva.

Il risultato è una maglia versatile, da vivere, indossare e capovolgere, simbolo tangibile dell’unione tra campo e curva, tra squadra e tifosi.

Insieme alla quarta maglia, Kappa® e ACF Fiorentina svelano anche il kit dedicato al portiere David De Gea: una divisa completamente verde, a maniche lunghe, che riflette lo stile unico e riconoscibile dell’estremo difensore viola.

Il nuovo Fourth KombatTM Kit 2025/26 è disponibile da oggi.

La nuova maglia farà il suo esordio nella sfida interna contro l’Hellas Verona al Franchi il prossimo 14 dicembre.

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Serie A

Inter-Como, le probabili formazioni e dove vederla

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Domani sera alle 18:00 si sfideranno in quel di San Siro Inter-Como. Vediamo quali sono le probabili scelte di formazione di Chivu e Fabregas per la gara.

Uno dei principali match di cartello in una giornata ricca di grandi partite è sicuramente Inter-Como. I nerazzurri continuano il loro inseguimento al primo posto in classifica, con Napoli e Milan che sono impegnate con le due torinesi. Dall’altra parte invece, i lariani vogliono dimostrare per l’ennesima volta di essere ormai diventati una grande realtà, e vorranno tentare l’impresa di espugnare San Siro per accorciare sui posti pregiati della classifica.

Qui Inter

Cristian Chivu per questa gara dovrà fare a meno del solito Dumfries sulla fascia e del suo sostituto Darmian. Tra i pali Sommer è in netto vantaggio su Martinez, così come Acerbi su Bisseck per un posto al centro della difesa. I grandi ballottaggi ci sono sulla destra con un solo posto disponibile per uno tra Carlos Augusto, Luis Henrique e Diouf e in mezzo al campo, con il rientro di Mkhitaryan che dovrebbe far riaccomodare in panchina Zielinski e Sucic.

Inter-Como

Qui Como

Fabregas per questo grande appuntamento si presenta con la rosa al completo, al netto di Sergi Roberto e Goldaniga. I principali dubbi per il tecnico spagnolo sono dal centrocampo in su: in mediana Caqueret e Da Cunha si contendono la maglia da titolare. Sulla trequarti l’unica certezza è Nico Paz con ai suoi lati Addai e Rodriguez, che al momento superano Kuhn e Diao. In avanti Douvikas sembra poter partire dall’inizio ai danni di Alvaro Morata.

Inter-Como, le probabili formazioni

Inter (3-5-2): Sommer, Akanji, Acerbi, Bastoni; Diouf, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Dimarco; Lautaro Martinez, Thuram. All. Chivu

Como (4-2-3-1): Butez, Smolcic, Diego Carlos, Ramon, Alberto Moreno; Caqueret, Perrone; Addai, Nico Paz, Rodriguez; Douvikas. All. Como

Inter-Como, dove vederla

Inter-Como andrà in onda sabato alle 18:00 in esclusiva su DAZN.

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Serie A

Fiorentina, Vanoli: “Dobbiamo trascinare i nostri tifosi. Tatticamente potremmo cambiare qualcosa”

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Fiorentina

Alla vigilia di Sassuolo-Fiorentina, il tecnico della Viola, Paolo Vanoli, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.

Di seguito un estratto delle parole dell’allenatore della Fiorentina in vista della sfida contro il Sassuolo, in programma domani alle ore 15.

Fiorentina, le parole di Vanoli

C’è margine per modifiche tattiche già da subito?

“Non sono un anarchico, la difesa a quattro è qualcosa che ho in mente. Vedremo domani..”

In che stato d’animo ha ritrovato la squadra in settimana?

“Ho sfruttato questa settimana prima del tour de force e ho lavorato sull’aspetto fisico, tattico e mentale. Sappiamo l’importanza di questo mese ma ragioniamo di gara in gara. Il Sassuolo ha una rosa competitiva, con alternative in ogni ruolo”.

Come ha percepito la risposta del pubblico nell’ultimo periodo?

“È stato un momento significativo. I tifosi ci dimostrano affetto. Adesso questo ci deve dare un’iniezione di fiducia. Adesso tocca a noi trascinare loro. A Bergamo abbiamo fatto buone cose nel secondo tempo, ora dobbiamo cercare un po’ più di fortuna e invertire questo periodo con lucidità”.

Quali sono le condizioni di Gosens?

“Gosens ha fatto una parte in gruppo oggi ma difficilmente sarà a disposizione domani. Sta lavorando forte ma domani non ci sarà. Fortini invece è recuperato, aveva la febbre fino a ieri ma ha ripreso. Non ci sarà invece Fazzini per il problema alla caviglia, credo di recuperarlo settimana prossima”.

È possibile organizzare presto un allenamento aperto ai tifosi?

“Sicuramente è una cosa bella, devo solo programmare tutto perché sono dentro da poco. Ma sicuramente è una gran cosa da fare”.

Gudmundsson e Fazzini possono essere considerati alternative sugli esterni?

“Fazzini l’ha fatto. Gud lo potrebbe fare ma lo preferisco dentro al campo. Ha le qualità tecniche per giocare lì e sarebbe una forzatura fargli fare giocare da esterno”.

Quando parla di due attaccanti, a cosa si riferisce esattamente?

“Quando parlo di due punte non parlo per forza di due punte fisiche: queste possono avere caratteristiche diverse. Piccoli e Kean devono stare davanti al difensore, se invece c’è Albert si può giocare più in verticale. Cambiano le caratteristiche. Kean in Nazionale ha giocato sia con Retegui che con Pellegrini. Gud ha altre caratteristiche che io vorrei giocare: con lui ad esempio ho bisogno più di mezzale che si inseriscono”.

Ha percepito Gudmundsson più sereno dopo la fine del procedimento giudiziario?

“Sì, l’ho stimolato molto. Dal punto di vista umano ha passato tre anni non facili. Adesso si è liberato e voglio che si liberi anche in campo e faccia vedere di ciò che è capace: credo molto in lui. Ora lo vedo più sereno e come ha detto lui, non vuole esser compatito e per questo deve dare tutto e aiutarci restando concentrato sul calcio”.

Fiorentina

ALBERT GUDMUNDSSON ( FOTO SALVATORE FORNELLI )

È possibile vedere Gudmundsson insieme a Piccoli e Kean?

“A livello tattico si può fare tutto, ma c’è sempre bisogno di equilibrio e di difendere. Certo, se vogliamo forzare la partita possono giocare tutti insieme”.

Come valuta la crescita recente di Fagioli e Nicolussi?

“Pretendo di più da tutti, dunque anche da loro. A centrocampo devono imparare a tenere meglio la posizione. Fagioli e Nicolussi sono completamente diversi: fagioli è una mezz’ala di palleggio, ma da play mi è piaciuto. Gli chiedo però più giocate in avanti, pretendo che guardi più avanti perché ha le qualità per farlo. Anche Nicolussi Caviglia deve imparare questo. Con l’Atalanta ho visto un centrocampo che deve essere più collegato, ogni tanto lo facevamo, ma spesso Sohm si apriva troppo: sono automatismi che stiamo cercando. Il segreto di una squadra è non perdere a centrocampo e avvolte, per voglia di fare, perdiamo il posizionamento e essere fuori posizione significa non riconquistare la seconda palla”.

Ha avuto modo di confrontarsi con il presidente Commisso?

“Il Presidente è sempre vicino a noi e per questo lo ringrazio. Nonostante il suo momento di salute sta soffrendo anche per la situazione della Fiorentina, ma ogni giorno ci è accanto”.

Perché la Fiorentina incassa così tante reti?

“Anche sotto questo punto di vista ultimamente abbiamo aumentato l’attenzione. Contro l’Atalanta abbiamo preso un gol su un cross sbagliato. L’attenzione dei difensori sta crescendo, prima difendevano più distanti all’uomo, io preferisco che vadano più sull’uomo e che lavorino più di linea. Certe volte dobbiamo essere più lucidi e non fare raddoppi che non servono ma ci stiamo lavorando”.

Cosa manca ai centrocampisti per essere più presenti in area?

“È vero, perché abbiamo giocatori con caratteristiche più di palleggio a parte Mandragora che ha grande intelligenza tattica. Sohm è bravo a farsi trovare in rifinitura per fare l’ultimo passaggio, ma non ha la caratteristica di andare ad attaccare forte l’area. Per questo servono trovare altri tipi di soluzione: Albert non deve abbassarsi, gli esterni devono essere più protagonisti in area… È una cosa da migliorare ma in questo momento facciamo fatica perché andiamo in transizione e rimaniamo poco nell’ultimo terzo di campo. Dobbiamo avere più pazienza quando siamo in attacco, magari un giro di palla in più ci permette di arrivare con più uomini in area. Ndour è uno che ha la gamba per attaccare la profondità e questo è un aspetto su cui stiamo cercando soluzioni”.

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