Serie A
Roma: convincere con il Vitesse per riprendersi Mou
La Roma ha trovato continuità ma pedine fondamentali come Oliveira, Maitland-Niles e Vina hanno perso il posto e la chance per riscattarsi arriverà giovedì.

Sergio Oliveira
Il giocatore che, è arrivato a Roma, che ha avuto l’impatto migliore con due gol in altrettante partite adesso sembra essere già scomparso.
Il matrimonio tra la Roma e Sergio Oliveira dava l’impressione di essere perfetto. Aveva conquistato tutti con la sua personalità ed era partito come titolare fisso ma adesso sta faticando.
Dopo la partita di Coppa Italia contro l’Inter qualcosa nel rapporto tra Mourinho e Sergio Oliveira sembra essersi rotto.
La Roma ha sofferto l’Inter soprattutto a centrocampo e, il portoghese, sembrava andare in slow motion rispetto alle mezze ali nerazzurre che lo infilavano come nulla.
Da quel momento ha perso minutaggio e la fiducia dello spogliatoio e, con l’Atalanta, è finito addirittura in panchina.
Maitland-Niles
Mentre per Sergio Oliveira la Roma ha la fissato un riscatto, per l’ex Arsenal Maitland-Niles il riscatto non c’è. E questo non può che rendere più rapida la sua uscita dalle gerarchie.
Anche lui era arrivato avendo la massima stima di Mourinho, tant’è che lo ha schierato subito titolare. Dopo però prestazioni condite da imprecisioni, anche lui, è stato messo fuori.
Sulla destra, la Roma, ha trovato il titolare in Karsdorp che sta avendo un rendimento molto alto mentre, sulla sinistra, sta venendo fuori il talento di Zalewski.
Nell’ultima sfida contro l’Atalanta, la Roma ha schierato sulle fasce proprio il classe 2002 polacco e l’olandese e tutti e due hanno risposto presente.
Se Maitland-Niles pensava di aver il posto assicurato si sbagliava ma, la partita col Vitesse deve essere un banco di prova importante per far vedere quanto vale.
Matias Vina
L’esterno uruguagio è la sorpresa in negativo, più grande nell’ultimo periodo in casa Roma. Lui, che era visto come il sostituto di Spinazzola, aveva iniziato molto bene per poi adesso calare.
Ed è la delusione più grande anche per le casse societarie. La Roma lo ha pagato 15 milioni perché lo ritiene un giocatore con esperienza e che sa come si vince. Qualità ricercata da Mou.
Una Libertadores non la vince chiunque e, veder sbagliare le ultime partite giocate in maniera così evidente, hanno portato anche lui a perdere il posto.
Roma contro Vitesse, partita importante per la squadra che ha l’obbligo di cercare di vincere in terra europea ma anche per i singoli che hanno fame e voglia di rivincita.
Serie A
Torino, Cairo rassicura Baroni: “Esonero? Non è in discussione”
Il presidente del Torino, Urbano Cairo, conferma la fiducia a Marco Baroni, nonostante i soli quattro punti di margine sulla zona retrocessione.

Torino, le parole di Cairo
Sconfitta bruciante con il Milan
Dopo la sconfitta per 3-2 contro il Milan, il presidente del Torino, Urbano Cairo, ha rilasciato dichiarazioni importanti riguardo alla posizione dell’allenatore Marco Baroni. Cairo ha sottolineato che Baroni non è in discussione, nonostante il risultato negativo. “Il tema non è l’allenatore. Qualcosa è mancato”, ha affermato Cairo, indicando che la squadra avrebbe dovuto gestire meglio la situazione dopo l’espulsione che ha lasciato i granata in dieci uomini. Ha anche elogiato la prestazione di Zapata, definendola una bella partita. La prossima sfida contro la Cremonese è cruciale, e Cairo ha dichiarato che la squadra deve affrontarla come se fosse l’ultima gara della stagione.
Verso la sfida contro la Cremonese
Con l’ombra della sconfitta ancora presente, il Torino si prepara per la prossima partita di campionato contro la Cremonese. L’incontro sarà decisivo per rialzare il morale della squadra e dimostrare che il percorso intrapreso con Baroni è quello giusto. L’enfasi sarà posta sulla concentrazione e sulla capacità di non ripetere gli errori commessi contro il Milan. Baroni avrà l’occasione di dimostrare che la fiducia di Cairo in lui è ben riposta, cercando di ottenere un risultato positivo che possa rilanciare le ambizioni del Torino in campionato.
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Fonte: l’account X di Schira.
Urbano #Cairo: “#Baroni non si discute. Il tema non è l’allenatore. Qualcosa è mancato. Abbiamo preso il 3-2 del #Milan quando eravamo in dieci: dovevamo essere più furbi noi. Oggi bella partita di #Zapata. Sabato contro la Cremonese dobbiamo giocare come se fosse l’ultima gara”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 8, 2025
Serie A
Pisa, la Nigeria convoca Akinsanmiro per la Coppa d’Africa
Ebenezer Akinsanmiro convocato dalla Nigeria per la Coppa d’Africa: il giovane talento è attualmente in prestito al Pisa con un futuro ancora incerto.

ALBERTO GILARDINO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La Convocazione di Ebenezer Akinsanmiro
La Federcalcio della Nigeria ha deciso di convocare Ebenezer Akinsanmiro, giovane centrocampista nato nel 2004, per la prossima Coppa d’Africa. Attualmente in prestito al Pisa, il giocatore ha attirato l’attenzione grazie alle sue prestazioni sul campo. Il Pisa ha un’opzione di acquisto fissata a 6 milioni di euro, ma l’Inter, club proprietario del suo cartellino, ha inserito una clausola di riacquisto del valore di 7 milioni di euro. Questa mossa strategica potrebbe permettere all’Inter di mantenere un controllo sul futuro del giocatore, garantendosi la possibilità di riportarlo a Milano se le sue prestazioni continueranno a essere all’altezza delle aspettative.
Opportunità e Scenari Futuri
La convocazione per la Coppa d’Africa rappresenta un’importante opportunità per Akinsanmiro di mettersi in mostra su un palcoscenico internazionale. Le sue prestazioni con la nazionale potrebbero influenzare le decisioni future sia del Pisa che dell’Inter riguardo al suo trasferimento definitivo o a un eventuale ritorno alla base. Questa situazione offre al giovane centrocampista non solo una vetrina per dimostrare il suo valore, ma anche la chance di far salire il suo valore di mercato. Gli occhi di molti osservatori saranno puntati su di lui durante la competizione, e le sue performance potrebbero essere decisive per il suo futuro professionale.
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Fonte: l’account X di Schira.
#Nigeria’s Football Federation have called Ebenezer #Akinsanmiro (born in 2004) for African Cup. The midfielder is currently on loan at #Pisa, which have the option to buy (€6M) but #Inter have a buyback clause (€7M). #transfers 🇳🇬
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 9, 2025
Serie A
Serie A, classifica marcatori: è derby per la vetta
Dopo la 14° giornata la classifica marcatori della Serie A si aggiorna e vede al comando due attaccanti contemporaneamente. Sfida che sa di derby.
Con i posticipi del lunedì anche questa giornata si è conclusa. L’ultimo incontro in ordine di tempo nello specifico ha avuto un grosso peso sulla classifica marcatori.
Serie A, Pulisic e Lautaro guidano la classifica marcatori
Questa nuova stagione ha evidenziato un problema che più degli altri identifica il calcio italiano nel resto d’Europa, ovvero quello del gol. Una delle giornate passate (la 7°) ha addirittura registrato il più basso numero di reti segnate nella storia della Serie A e di conseguenza anche la classifica marcatori è stata pesantemente influenzata.
Attualmente in Italia infatti, rispetto alle altre leghe europee, il numero di gol segnati dai giocatori nelle prime posizioni è di gran lunga inferiore a quello dei leader di Liga, Premier League, Bundesliga e Ligue 1. L’egemonia di Mbappé (16 gol in 16 partite), Harry Kane (17 gol in 13 partite), Greenwood (10 gol in 15 partite) e Haaland (15 gol in 15 partite) non è paragonabile a quella dei leader della Serie A.
Infatti, al comando della classifica marcatori della Serie A ci sono Lautaro Martinez e Christian Pulisic entrambi a 7 gol. Lo statunitense ha siglato proprio ieri sera una doppietta contro il Torino, che gli ha permesso di agganciare il toro. Attualmente dunque il duello per il titolo è fra Inter e Milan, in un vero e proprio derby anche tra singoli.
Un dato sicuramente negativo ma che rispecchia in pieno la mancanza innanzitutto di giocatori di caratura internazionale e inoltre dimostra la differenza di ritmi tra partite giocate in patria e in Europa. La tattica prevale quasi sempre e dunque il giocatore ritenuto minaccia principale spesso viene efficacemente eclissato.

LAUTARO MARTINEZ PENSA ALLA CHAMPIONS LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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