Serie A
Piccareta svela: “Mi aspettavo l’esplosione di Volpato. Mancini può chiamarlo”
Piccareta, ex allenatore della Roma Under 17 e che ha allenato sia Volpato che Zalewski ha parlato ai microfoni di Serieanews.com
Queste le sue parole:
Lei ha allenato Volpato nella Roma Under 17, ma si aspettava questo suo impatto nel calcio dei grandi?
“L’ho allenato in un contesto molto particolare, visto che quell’anno si giocò molto poco per colpa del Covid. Che fosse un giocatore con una qualità straordinaria era evidente. Mi aspettavo questa sua esplosione, ma non così presto. Lui proveniva da un Academy, la quale non giocava neanche delle partite vere”.
Può raccontarci come ha scoperto Volpato?
“Sono quei colpi di fortuna che capitano nella vita. Da anni ho un’amicizia con Tony Basha, il quale è proprietario di un Academy a Sydney. Mi parlò di Volpato nell’ottobre del 2019. Cristian e sua madre vennero a Roma durante le feste di Natale e fu in quell’occasione che incontrai entrambi. Dopo che lo feci allenare una settimana con una squadra dilettantistica, lo proposi alla Roma. Una volta trascorsi quei giorni, Morgan De Sanctis decise di prenderlo”.
Ci può descrivere le caratteristiche sia caratteriali che tecniche di Volpato?
“E’ un ragazzo molto determinato. Non gli manca la personalità, e questo lo si vede anche sul campo. Hanno detto che è arrogante, ma non è così. Deve imparare la fase difensiva, così come ha detto Mourinho, ma non sarà mai la sua qualità migliore”.
Qual è la posizione dove Volpato potrebbe esprimere tutte le sue qualità?
“Ha una grandissima creatività. Grazie al suo dribbling e al suo cambio di passo può giocare in zone più avanzate del campo. Può giocare dietro le punte, sicuramente, ma anche esterno alto a destra perché così può rientrare sul suo piede forte”.
Cristian Volpato ha rinunciato alla convocazione dell’Australia, con la quale avrebbe partecipato all’ultimo Mondiale in Qatar, per aspettare la chiamata di Mancini. Il giocatore della Roma ha avuto dei segnali da parte del nostro CT?
“Credo che abbia considerato ogni possibile aspetto prima di compiere una scelta del genere. Segnali da parte di Mancini? Non lo so. Volpato, forse, ha capito che c’è la possibilità di essere chiamato, anche perché Mancini ha convocato già tantissimi giovani”.
Lei ha allenato nel settore giovanile della Roma anche Edoardo Bove, cosa ci può dire sul centrocampista?
“E’ un giocatore totale e moderno, perché sa fare tutto: sa attaccare, difendere ed impostare. E’ il classico calciatore che può giocare bene in ogni squadra”.
Dopo tante voci di mercato, sembra che sia Volpato che Bove restino alla Roma. E’ la scelta giusta?
“Credo di sì, perché più restano in una squadra importante, dove c’è un tecnico come José Mourinho, e più possono migliorare. Non devono bruciare i tempi”.
Serie A
Salernitana, Dia: altro screzio alla società
Continua a far parlare di se Boulaye Dia, peccato però che a far parlare non sono le prestazioni sul campo ma l’ennesimo diverbio extracampo con la Salernitana.
Salernitana, la tregua con Dia è durata solo pochi giorni. Col senegalese è di nuovo scontro
Risalgono a pochi giorni fa le dichiarazioni rilasciate da Boulaye Dia che sapevano quasi di tregua e che allo stesso tempo lo proiettavano verso il reintegro in rosa.
Sarebbero proprio quelle parole, rilasciate a L’Equipe, ad aver irritato la società della Salernitana costringendola nuovamente a prendere provvedimenti.
Durante l’intervista alla nota testata francese, Dia avrebbe parlato lungamente anche e soprattutto della sua situazione che lo riguarda col suo attuale club e la cosa non è stata affatto gradita, in quanto nemmeno autorizzata dalla società stessa.
Proprio per questo motivo lo staff dirigenziale guidato da Iervolino, starebbe pianificando l’ennesima sanzione contro il numero 10 granata che secondo un regolamento interno stabilito dai componenti societari, equivarrebbe ad una multa pari al 15% dello stipendio.
Serie A
Napoli, Mertens: “Sono andato via perchè…”
L’attaccante belga, dopo essere ritornato in città negli scorsi giorni, ha parlato del suo passato al Napoli e sui motivi del suo addio.
Dries Mertens sarà sempre nei cuori dei tifosi napoletani. Il suo ritorno in città negli ultimi giorni ha scatenato tanto entusiasmo tra i supporters partenopei, che hanno avuto l’occasione di rivedere e riabbracciare uno dei più importanti protagonisti della storia recente del Napoli.
L’attaccante belga, che nelle scorse ore ha visitato anche il centro d’allenamento della sua ex squadra, ha rilasciato una lunga intervista a TV Luna, parlando del suo passato e della vittoria dello scudetto dell’anno scorso.
Le sensazioni sul ritorno a Napoli: “E’ stato emozionante tornare a Castel Volturno e salutare i ragazzi. C’è una bella atmosfera. Non sta andando come vogliamo, ma io ci credo ancora, e devono farlo anche i ragazzi devono. In passato ho lavorato con il oro allenatore. Credo nella sua filosofia, sono fiducioso.”
L’anno più bello al Napoli: “Difficile trovarne uno, sono stati tutti belli. Di sicuro quello con più rimpianti è stato quando abbiamo fatto 91 punti senza vincere lo scudetto. In Serie A non era mai successo, e non è stato bello.”
Lo scudetto dell’anno scorso: “È stato bellissimo, ed ovviamente ho festeggiato anche io. Vedere la mia famiglia vincere, perché i miei ex compagni sono come una famiglia, è stato bellissimo. So quanto questa vittoria abbia significato per loro, per Spalletti e per i tifosi. Invidia? Assolutamente no, sono un tifoso e questo scudetto me lo sono goduto anche io.”
L’ addio: “Sono andato via perchè non ce la facevo più. Ero diventato lento, ed è stato giusto così.”
Il futuro: “Non so cosa farò dopo il ritiro. Per ora mi devo concentrare sul Galatasaray. Qualunque cosa accadrà dopo, mi ci dedicherò al 100%.”
Il figlio al Napoli: “Sicuramente indosserà la maglia n.14 (ride, ndr). E’ inutile che gli racconti Napoli e il Napoli: dovrà viverla lui stesso.”
Serie A
Atalanta, un obiettivo: blindare Gasperini. Il punto
L’Atalanta continua a sognare in grande dopo la qualificazione alla semifinale di Europa League. La società vuole blindare Gasperini per scacciare i top club.
Atalanta, prove di rinnovo per Gasperini
Eliminato il Liverpool, l’obiettivo della Dea è sicuramente quello di provare a vincere la competizione per assicurarsi un posto nella prossima Champions League. Qualora però non succedesse, l’unica strada rimasta sarebbe conquistare almeno il quinto posto.
Al momento i nerazzurri si trovano a 51 punti occupando il settimo posto. Le possibilità di raggiungere il piazzamento Champions rimangono vive.
Percassi vuole trattenere il suo allenatore e vorrebbe proporre a breve il prolungamento fino al 2026 con opzione per il 2027. Attualmente l’accordo prevede la scadenza al 30 giugno 2025 ma è molto probabile che l’avventura del Gasp a Bergamo continui ancora per un po’.
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