Serie A
Parma, Cuesta: “Voglio responsabilità e coraggio. Guaita? Aggiungerà valore”
Il tecnico del Parma Carlos Cuesta ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida con l’Hellas Verona, in programma domani alle 12:30.
Il Parma ha chiuso il suo campionato prima della sosta con uno scoppiettante pareggio in casa contro il Milan. La squadra emiliana domani andrà in trasferta al Bentegodi, contro un Verona che non ha mai vinto, ma ha sempre dato filo da torcere agli avversari. Uno scontro salvezza importante, dove fare i 3 punti farebbe fare un grande salto sia mentale che a livello di classifica.
Della partita ha parlato l’allenatore dei crociati Carlos Cuesta, nella conferenza stampa alla vigilia del match.
Parma, le parole di Cuesta

I TIFOSI DEL PARMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Si appena aggregato Guaita. Che ruolo avrà? Domani giocherà?
“Sarà come tutti nello spogliatoio, per aggiungere valore alla squadra, Si è appena inserito e sarà con noi domani, non so se sarà a disposizione per ua questione di transfer. Adesso deve adattarsi al nostro ambiente, ha già fatto il suo primo allenamento. Siamo certi che aggiungerà valore sia in campo che fuori, la sua esperienza può aiutare. Deve essere un valore aggiunto”.
Che significato ha questo Verona-Parma?
“Abbiamo fatto due settimane di lavoro intenso. Affrontiamo una partita che sarà dura, una squadra che ha esperienza. Dovremo essere precisi a leggere i momenti della partita”.
Quanto ha influito il fatto che Guaita sia spagnolo?
“Zero! In questo caso il mercato era limitato, la società ha fatto un grande sforzo per essere tutti nella stessa direzione ed essere competitivi in ogni mo,ento. Abbiamo sfruttato questa opportunità per alzare il livello. Dentro queste possibilità sentiamo che Vicente fosse la scelta più giusta, per l’esperienza e le qualità tecniche”.
Sarà uno stimolo per Corvi?
“Secondo me crea fiducia, perché sai che hai compagni che ti possono aiutare a allenarti meglio ed essere sempre al livello più alto. Per questo abbiamo scelto così”.
Tanti recuperi. Problemi di scelta?
“I problemi di scelta ci sono perché ci sono sempre dei dubbi. In tutti i reparti, sicuramente abbiamo più numeri a centrocampo e in attacco, mentre in difesa siamo più corti, ma anche lì la concorrenza c’è, con Trabucchi, Delprato, Troilo, Valenti e anche Conde quando viene”.
Come prosegue il suo progresso di crescita personale?
“Sono legate, io provo a imparare dagli errori e rifletto. Provo sempre a mettermi a disposizione, come fanno tutti qua lo staff e i giocatori. Adesso vogliamo che in campo si veda quella crescita che si vede sempre in allenamento, giocare la partita con responsabilità ma anche coraggio, provando a mettere in campo ciò che proviamo in allenamento”.
Possiamo scrivere che gioca Corvi?
“Lo potete scrivere, ma lo vedremo domani!”.
E questo il momento decisivo?
“Per me è il momento di consolidare in campo quello che vediamo sempre. Sentiamo di essere una squadra che può competere contro chiunque e questo è il momento di essere al massimo. Dobbiamo farlo da domani”.
La sosta ha ridato giocatori, ma ha dato qualcosa in termini di concentrazione?
“Io mi concentro su quello che abbiamo. Abbiamo avuto tempo per allenarsi e consolidare certe idee. Questo tempo è stato sfruttato in modo positivo, con intensità e qualità”.
Quanto può essere difficile perdere il portiere titolare per la difesa?
“Il portiere che giocherà domani è preparato. Abbiamo allenato la coesione tra portiere e difensori. Difendiamo in undici, la nostra intensità ci deve mettere in condizione di fare una grande partita domani e affrontare la gara con fiducia”.
La sosta può aver tolto l’entusiasmo?
“Spero di no! I tifosi ci danno un entusiasmo incredibile, anche quando sarebbe più facile smettere. Li sentiamo vicini a noi e vogliamo trasmettere ulteriore entusiasmo per ispirarli. Io ho sentito entusiasmo e fiducia in queste due settimane”.
Il Verona è la squadra con più attacchi diretti ma con meno gol. Che partita dovrà impostare il Parma?
“Per me è intelligente fare il giusto in ogni momento. Ci saranno momenti in cui dovremo difendere il loro gioco diretto, vincere le seconde palle, gestire il recupero della palla. Sono tutti aspetti che loro fanno molto bene. E noi dobbiamo fare la partita che ci conviene di più”.
Serie A
Savicevic bacchetta Adzic “Non ha seguito il mio consiglio: avrebbe dovuto lasciare la Juventus”
Dejan Savicevic esprime le sue preoccupazioni per Adzic e il futuro della Juventus, mentre elogia il Milan di Massimiliano Allegri.
Le parole di Savicevic su Adzic e la Juventus
Dejan Savicevic, ex calciatore di fama mondiale, ha recentemente espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione attuale di Adzic. Secondo Savicevic, Adzic sta attraversando un momento difficile alla Juventus, poiché non ha seguito il consiglio di trasferirsi in prestito durante l’estate. L’ex calciatore teme che la mancanza di spazio nella squadra possa portare Adzic a perdere l’opportunità di crescita, compromettendo così il suo futuro professionale.
Il Milan di Allegri e le prospettive per lo Scudetto
Oltre a discutere della situazione di Adzic, Savicevic ha elogiato il Milan guidato da Massimiliano Allegri. Secondo lui, la squadra rossonera ha tutte le carte in regola per lottare per lo Scudetto, ma manca una prima punta di qualità per completare l’organico. Le parole di Savicevic mettono in evidenza la competitività del Milan in questa stagione e suggeriscono che con qualche aggiustamento, la squadra potrebbe davvero ambire al titolo.
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Fonte: l’account X di Schira
Dejan #Savicevic: “ #Adzic sta attraversando un brutto periodo. Non mi ha ascoltato: in estate doveva andare via dalla #Juve in prestito. Ha poco spazio e ho paura che si perda. Il #Milan di #Allegri mi piace molto: lotterà per lo Scudetto, ma manca una prima punta di qualità”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 5, 2025
Serie A
Roma, Ferguson al bivio: a Cagliari servono risposte vere
La Roma cerca riscatto a Cagliari dopo il ko col Napoli: riflettori puntati su Evan Ferguson, chiamato a dare risposte concrete in attacco.
La Roma sta preparando la trasferta di Cagliari, una gara fondamentale per riprendere la marcia dopo il brusco stop contro il Napoli. La sconfitta dell’Olimpico ha infatti riacceso critiche e dubbi su un reparto offensivo che, nei momenti decisivi, continua a mancare. Nei duelli a tutto campo con i partenopei la squadra di Gasperini è mancata proprio davanti, dove l’unico a incidere è stato Lorenzo Pellegrini.
Il dato preoccupa: nei big match contro Inter, Milan e Napoli la Roma ha chiuso con zero gol segnati. Un campanello d’allarme che conferma la sensazione più diffusa: quando si alza il livello, manca un attaccante capace di fare realmente la differenza. Soulé ha vissuto un’altra serata anonima, ma al centro delle critiche è finito soprattutto Ferguson, simbolo di un mercato che non ha portato a Gasperini un vero nove in grado di elevare il potenziale offensivo della squadra.

EVAN FERGUSON E MATIAS SOULE RAMMARICATI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, per Ferguson è già il momento della verità
Per l’ex Brighton questa fase della stagione rischia di diventare decisiva. Un solo gol in 13 partite tra campionato ed Europa League è un bottino troppo magro per chi era stato scelto per dare fisicità, profondità e soluzioni. Tanto che la società starebbe seriamente pensando alla possibilità di interrompere il prestito già a gennaio per puntare su un altro profilo.
Ferguson, però, ha ancora qualche settimana per cambiare la narrativa. In queste gare non basteranno le buone prestazioni: serviranno i gol, quelli che possono spostare una partita e restituire fiducia. La Roma è per lui un’occasione d’oro dopo un paio d’anni complicati, ma ora dovrà andare oltre se stesso per non lasciarsela sfuggire.
A Cagliari parte la sua rincorsa: o arrivano risposte concrete, oppure il suo futuro in giallorosso potrebbe chiudersi prima del previsto.
Serie A
Cagliari, operazione riuscita per Mattia Felici
Mattia Felici, centrocampista del Cagliari, si è operato quest’oggi al legamento crociato e collaterale, ritorno in campo previsto per la prossima estate.
Cagliari, lungo stop per Felici
Il giovane attaccante del Cagliari, Mattia Felici, ha subito un grave infortunio nel match di Coppa Italia contro il Napoli. Felici ha riportato la lesione al ginocchio che lo terrà lontano dai campi di gioco per diversi mesi. L’intervento chirurgico, eseguito oggi presso la clinica Villa Stuart, ha confermato la lesione sia del legamento crociato anteriore che del legamento collaterale.
Secondo le fonti, Felici potrebbe tornare a disposizione della squadra non prima della prossima estate, un duro colpo per il Cagliari che dovrà fare a meno del suo talento per gran parte della stagione.
Impatto sull’organico del Cagliari
L’assenza di Felici rappresenta una sfida significativa per l’organico del Cagliari, che dovrà riorganizzarsi per compensare la perdita di un giocatore chiave. L’allenatore dovrà lavorare intensamente per trovare soluzioni alternative in attacco, mentre i tifosi sperano in una pronta guarigione del giovane talento. L’infortunio di Felici potrebbe anche influenzare le strategie di calciomercato del club, che potrebbe cercare rinforzi già nella prossima finestra di trasferimenti.
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Fonte: l’account X di Schira
Operazione già sostenuta in giornata a Villa Stuart per Mattia #Felici che si è lesionato il legamento crociato e il collaterale. Tornerà in campo la prossima estate. #Cagliari x.com/NicoSchira/status/1996674543138828500
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 5, 2025
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