Serie A
Parma, Chivu: “Abbiamo avuto occasioni per pareggiare. Man? Momento difficile, ma ha tanta qualità”
Cristian Chivu, allenatore del Parma, ha parlato in conferenza stampa al termine della partita casalinga contro il Como persa per 1-0.
Grazie a un gol di Gabriel Strefezza nel secondo tempo, il Como passa 1-0 a Parma e sale al decimo posto in classifica con 45 punti, scavalcando il Torino. I gialloblù non sfruttano il ko del Cagliari con l’Udinese, restano a quota 32 e sperano che l’Hellas Verona (che ha gli stessi punti) non faccia risultato stasera al Meazza. Al prossimo turno, la squadra di Chivu andrà di scena a Empoli.

(Foto di Salvatore Fornelli)
Parma-Como 0-1: le parole di Chivu nel postpartita
Al termine dell’incontro, il tecnico del Parma Cristian Chivu ha parlato in conferenza stampa. Di seguito le sue parole.
C’è rammarico
“Non sappiamo se la sconfitta ci porterà via convinzione. Non dovrà succedere, la squadra è viva, ha lottato, ha cercato di tener botta contro un Como che ha palleggiato. Nel primo tempo siamo rimasti compatti, potevamo far meglio nel palleggio ma qualche occasione la abbiamo creata. Abbiamo preso una traversa nella ripresa, creato occasioni, poi abbiamo subito gol. Mi è piaciuta la reazione della squadra, abbiamo cercato di pareggiarla e avuto occasioni per farlo. Bisogna accettare la sconfitta e fare i complimenti all’avversario, il calcio è questo“.
Il Como non ha avuto la solita fiammata
“Non abbiamo avuto fiammate nemmeno noi, c’è mancata un po’ di cattiveria nel pressare il portatore di palla. Abbiamo perso tanti contrasti e tanti duelli, la palla è sempre rimasta a loro. Nella ripresa abbiamo messo qualcosa in più, abbiamo creato ed eravamo pronti a sopperire a ogni difficoltà che potevamo incontrare. Abbiamo retto bene il centro del capo, purtroppo non siamo stati lucidi a gestire meglio le situazioni sotto porta ma non ho nulla da rimproverare ai ragazzi. Sono mesi che fanno di tutto per raggiungere l’avversario, nonostante gli infortuni e nonostante il cambio modulo. Danno sempre l’anima per raggiungere il risultato, poi si piò vincere o perdere, l’importante è mantenere la convinzione. Ci aspettano tre gare altrettanto importanti a partire da Empoli“.
Su Man
“Va aiutato dal punto di vista mentale, non vive un momento facile, ma non lo è per nessuno in una situazione del genere. Come squadra non abbiamo nulla da rimproverargli, vediamo il suo atteggiamento in allenamento e fuori dal campo, se qualche problema c’è stato all’inizio, lui poi ha capito e si è calato nel gruppo. Sappiamo quanto è importante, la sua qualità può fare la differenza in questa squadra, anche oggi lo ha fatto vedere. Non era semplice fare quello che ha fatto in questa situazione, vero che non ha segnato, ma ha dato quello che uno come lui può dare al Parma o anche in squadre più blasonate. Lo difenderò alla morte, non perché siamo connazionali, ma perché ha tanta qualità e a questa squadra serve, soprattutto in questo momento della stagione. Mi ha fatto piacere vedere i suoi compagni che lo hanno abbracciato e sono andati sotto la Curva, ho visto una bella reazione della Nord. Abbiamo bisogno di Man come di tutti gli altri per raggiunger l’obiettivo“.
C’è il rischio di scivolare di nuovo in una striscia negativa?
“Se due mesi fa non siamo caduti in depressione, significa che abbiamo raggiunto un livello di applicazione che qualcuno può anche invidiarci. Questa era la prima cosa da portare nella mente di questi ragazzi e salvaguardare. Qualcuno si è messo a disposizione con qualche acciacco, anche oggi due tre titolari non erano al massimo. Si son messi a disposizione della squadra, per portare a casa qualcosa di importante. Purtroppo non è andata bene, si lavorerà duro in vista della prossima“.
La sostituzione di Hainaut
“Non ne aveva più, ma in panchina non avevo un quinto. L’unico poteva esser Camara, a volte poi quello che accade attorno alla squadra influisce, anche la decisione dell’allenatore. Nella mia testa volevo mettere Man, ma non sapevo come avrebbe reagito il pubblico e non volevo metter a rischio la convinzione del gruppo. Se lo stadio fischia Man incide sulla squadra, ma il pubblico è stato meraviglioso, non mi fidavo. L’ambiente condiziona le scelte, si va avanti, si guarda a cosa si è fatto e guarderemo la prossima. Benedyczak è una mezzapunta, non è un esterno, poi noi stiamo giocando con i quinti e non può farlo. Può fare la punta o la mezzapunta, l’ho visto bene in settimana, speravo avesse il colpo. Veniva da un brutto infortunio, anche lui si è messo a disposizione del gruppo, ci ha fatto piacere a noi e alla squadra vederlo a servizio della squadra“.
Dal campo come ha visto il rigore?
“Non parlo mai di questi episodi, non l’ho visto. La mia preoccupazione è come gioca la squadra e come far punti, non sta a me giudicare questi episodi. Gli arbitri hanno anche il VAR, se non lo hanno dato non c’erano i presupposti. Potremmo venire a piangere qui in conferenza, ma non lo farò mai, vado avanti a testa alta verso il destino, pensando al mio lavoro. Penso a quello che posso controllare: la squadra, il gioco e le scelte che faccio. Nel calcio 1+1 non fa 2“.
In cosa può migliorare questo Parma?
“Si può migliorare non avendo il braccino. Non è semplice giocare certe partite, possono cambiare una stagione. Bisogna avere convinzione per vincere i contrasti, li abbiamo vinti solo quando eravamo troppo bassi, invece quando pressavamo erano loro a vincere le mezze palle. Volevo recuperare palloni in avanti, nel secondo tempo lo abbiamo fatto. Poi non è semplice farlo contro il Como, hanno qualità per venire fuori e sembra a volte che ti prendano per il culo. Loro sono bravi a fare questo. Noi però eravamo preparati e nel secondo tempo siamo andati con più convinzione a recuperare palla e prendere il palleggio. I ragazzi hanno cercato di dare il massimo ed è quello che chiediamo sempre: Dare il massimo di quello che si ha. Voglio che se uno ha il 70% dia il 71%, qualcosina in più, anche oggi lo hanno fatto e dobbiamo solo ringraziarli“.
Serie A
Juventus, Spalletti: “Yildiz? Ci ha aiutato, ma deve aumentare il contributo. La storia con Napoli resterà per sempre””
Il tecnico della Juventus Luciano Spalletti ha parlato in conferenza stampa in seguito alla sconfitta contro il Napoli di Conte per 2-1.
Juventus, le parole di Spalletti
Mister, come valuta la prestazione complessiva della squadra?
“Abbiamo fatto meno di quanto avremmo potuto. In alcuni momenti sono riemerse le stesse esitazioni nella gestione del pallone, sia in avvio sia dopo il pareggio. Abbiamo provato a schierare due giocatori rapidi davanti, ma l’andamento è stato quello dell’intera partita: c’erano situazioni da sfruttare meglio e non siamo riusciti a portare la gara sui binari che volevamo. Abbiamo perso troppi palloni banali e non sfruttato la superiorità numerica in mezzo al campo. Nella ripresa meglio con David, ma ci siamo sbilanciati lasciando la difesa troppo esposta. Nel 3 contro 3 loro sono fortissimi: hanno fisicità e velocità. Abbiamo provato a essere più incisivi, ma siamo mancati in determinazione”.
Le scelte iniziali sono state molto discusse: cosa aveva in mente?
“L’idea era farli giocare tra i loro tre difensori, avendo un centrocampista in più per gestire l’eventuale pressing uomo su uomo. Yildiz, schierato centrale, aveva sempre l’uomo alle spalle e non è riuscito a esprimersi come può — e noi non siamo stati bravi a metterlo nelle condizioni giuste”.
Perché il cambio di Yildiz?
“Una settimana fa mi chiedevate se avrebbe dovuto riposare. Ho inserito Openda, pagato 45-50 milioni: deve dare di più anche lui. Ha segnato e può offrirci tanto, ma se la squadra ha bisogno di quelle vampate e intuizioni, anche lui deve aumentare il contributo”.

KENAN YILDIZ RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Koopmeiners braccetto è stata una scelta obbligata?
“Sì, quando si hanno fuori tre difensori da mesi non ci sono alternative. Koopmeiners sta facendo bene: sa costruire, sa imbucare, mi convince. È chiaro che contro giocatori forti nell’uno contro uno possa andare in difficoltà, ma non ho altre soluzioni con Gatti, Rugani e Bremer indisponibili”.
Che emozioni ha provato nel tornare al Maradona?
“Mi emoziono facilmente, ma poi torno subito concentrato. A Napoli torno spesso, anche senza farlo sapere. Ho tanti amici qui. Quella storia resterà per sempre: non solo per il risultato, ma per il valore economico riportato nelle casse del club, che ha permesso di ricostruire una squadra fortissima”.
Come sta Zhegrova?
“Nessun problema personale, ma viene da un lungo stop. È un giocatore devastante negli ultimi 15 metri, però questa settimana ha accusato fastidi ed è rimasto fuori dagli allenamenti. Serve tempo per riportarlo a ritmi alti: vorrei usarlo di più, ma deve ritrovare condizione”.
Il problema del gol quanto pesa?
“Serve sistemare i comportamenti in tutto il campo, non solo nell’ultimo passaggio o davanti alla porta”.
Serie A
Napoli, Conte: “In un momento di difficoltà stiamo facendo cose incredibili”
Il tecnico del Napoli Antonio Conte ha parlato in conferenza stampa dopo la bella vittoria casalinga per 2-1 contro la Juventus di Spalletti.
Il Napoli vince lo scontro diretto contro i bianconeri e si catapulta nuovamente in vetta alla classifica. La gara la decide una doppietta del danese Hojlund. Della partita e della prestazione ha parlato il tecnico Antonio Conte.
Napoli, le parole di Conte

ANTONIO CONTE PENSA ALLA CHAMPIONS LEAGUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Complimenti ai calciatori, c’è da continuare a dirgli grazie perché in un momento di grandissima difficoltà a livello numerico stiamo facendo delle cose incredibili. Chi gioca risponde sempre presente con grande senso di responsabilità, sono cresciuti molto questi ragazzi e sicuramente mi riempie di orgoglio perché hanno capito il momento particolare che stiamo attraversando.
Si riferisce a qualcuno in particolare?
“McTominay così come tutti gli altri stanno facendo qualcosa di importante, di straordinario a livello di presa di coscienza della situazione e questo si vede i in tutti i ragazzi. Elmas ha fatto una grande prestazione in mezzo al campo, era la prima volta in questo ruolo: è difficile trovare parole. Abbiamo giocato contro Atalanta, Roma e Juventus che sono squadre molto forti in una situazione di emergenza che continua. Rimango sbalordito dall’entusiasmo che ci stanno mettendo, adesso bisogna riposare: c’è da preparare una partita ma cercheremo di prepararla alla lavagna perché abbiamo bisogno di più energie.
Potresti recuperare qualcuno a centrocampo?
“Ogni partita ci sono diverse fasi, se possiamo andare a pressare molto alto lo dobbiamo fare anche perché facendo così eviti di perdere i punti di riferimento: difendere correndo in avanti non ci fa correre grossi rischi, stasera abbiamo subito solo due tiri. Non recupera nessuno, Lobotka per fortuna non ha avuto niente al soleo ma solo al tibiale anteriore, calcoliamo 10-15 giorni per recuperarlo. Poteva andare peggio, però quest’anno è un po’ particolare. Lo avevo fatto riposare col Cagliari per evitare problemi, ma si è fatto male nel torello. Però nelle difficoltà stiamo trovando delle soluzioni e il merito va ai giocatori”
Serie A
Napoli-Juventus, finalmente Hojlund: finisce 2-1 al Maradona con la doppietta del danese
Termina 2-1 la sfida del Maradona tra Napoli–Juventus. A deciderla ci pensa la doppietta di Hojlund, che torna decisivo dopo un lungo digiuno.
La squadra di Antonio Conte esce vincitrice dal big match contro la Juventus e riconquista la vetta della classifica, rispondendo all’Inter. Spalletti, accolto con i fischi al Maradona, non riesce a mettere il bastone tra le ruote alla sua ex squadra e inciampa nel suo vecchio stadio.
Napoli-Juventus, la decide la doppietta di Hojlund
Dopo un’accoglienza da Brividi del grande ex di giornata, ovvero Luciano Spalletti, la sfida parte subito con il botto. Passano solamente 7 minuti e il Napoli va già in vantaggio: sviluppo sulla destra con Neres che lascia sul posto Koopmeiners, mette il pallone in mezzo e il bomber danese si avventa come un vero avvoltoio e spinge in porta la rete dell’1-0.
I partenopei prendono fiducia e continuano a creare occasioni, contro una Juventus apparentemente in confusione. Nel primo tempo sono dunque i padroni di casa a condurre i ritmi di gioco, ma nella ripresa tira tutta un’altra aria.
I bianconeri rientrano in campo con le idee decisamente più chiare e con l’ambizione di riprendere in mano la partita. Detto fatto e al 79′ minuto arriva il pareggio firmato da Kenan Yildiz: McKennie dalla destra imbuca per il turco che con un tocco da biliardo lascia immobile Milinkovic-Savic.

KENAN YILDIZ E LEONARDO SPINAZZOLA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La Juventus alza i giri del motore ma il Napoli non si scopre e a circa 10 minuti dalla fine riesce a ritrovare il vantaggio, con il colpo di testa ancora una volta di Hojlund.
Spalletti prova il tutto per tutto mettendo in campo giocatori offensivi, ma nonostante il forcing finale i bianconeri non riescono a trovare il pareggio. Termina dunque 2-1 in favore della squadra di casa una partita divertente ed equilibrata.
-
Notizie6 giorni faMilan, i tempi sono maturi: ARAMCO detta le sue condizioni (sempre le stesse)
-
Calciomercato7 giorni faMilan, il player trading risparmia nessuno: in estate un possibile clamoroso addio
-
Calciomercato5 giorni faMilan, dirigenza spaccata su Thiago Silva: sorpasso della cordata Ibrahimovic
-
Notizie4 giorni faRinnovo Maignan, ora è più sì che no: bonus alla firma e ritrovata serenità
-
Notizie4 giorni faMilan, Allegri difende Nkunku: arriva un’importante offerta dall’estero
-
Calciomercato3 giorni faMilan, problema Nkunku: offerta araba o cessione in prestito?
-
Notizie3 giorni faMilan, ancora out Gimenez: non verrà forzato il rientro | I dettagli
-
Calciomercato2 giorni faFiorentina, colpo in Premier per rilanciarsi?
