Serie A
Napoli, Manna: “Conte è fondamentale. Kvara? ne abbiamo parlato e se non va bene se ne riparlerà a giugno”
Napoli, il ds Giovanni Manna ha rilasciato una lunghissima intervista sul palco del Social Football Summit 2024 andando a parlare della stagione del club finora e di altri temi caldi.
L’ex dirigente della Juventus Giovanni Manna ha discusso a lungo delle operazioni di mercato svolte quest’estate dalla società azzurra e di quali saranno le prossime mosse per Gennaio. A seguire l’intervista completa.
Napoli, le parole di Manna
RIPARTENZA
“Il campionato è lungo. Sappiamo da dove siamo partiti e stiamo cercando di tornare a quello che è stato il Napoli di De Laurentiis. Siamo focalizzati su quello”
GIOVANE
“Non mi dà fastidio sentir dire che sono giovane. All’inizio però porta complicazioni perché ti trovi a parlare con persone che ammiravi in TV. Io ho un profilo un po’ diverso, poi perché non sono un uomo che ha giocato. A oggi però la nostra figura sta cambiando”
SECONDA SQUADRA
“La secondo squadra? È complicato. La seconda squadra è sicuramente un qualcosa che non deve essere fine a se stesso. C’è un percorso più lungo e dispendioso dietro”. Quindi, il direttore sportivo ha parlato degli algoritmi utilizzati nel mondo del calcio: “Io penso che siano un supporto. I numeri ti aiutano ma non possono decidere per te. Io sono un romantico credo ancora che lo scouting sia improntato sull’andare a vedere un calciatore. Il tocco di Manna? Deve avere i diritti d’immagine liberi (ride). Comunque sapete come funziona il mercato, bisogna essere pronti a ogni situazione perché le cose cambiano”.
PRESSIONE NAPOLI
“L’importante è restare concentrati e focalizzati nella gestione dei momenti. Dagli entusiasmi dei risultati e della classifica fino ai momenti di difficoltà che inevitabilmente ci sono. Dobbiamo rimanere lontani dalle emozioni dei tifosi. Napoli è una città calda, non me lo aspettavo. Ti senti in dovere di dare qualcosa in cambio”
SCUDETTO
“Nel calcio le variabili sono tante, lo scudetto è un obiettivo lontano. È lì, ma noi non ci pensiamo e questa è una cosa positiva. Pensiamo a lavorare con molta serenità. Se si pensa di perseguire un obiettivo complicato si rischia di lavorare male”.
CONTE
“La mia esperienza è positiva. De Laurentiis ha uno spessore importante e da fuori ero preoccupato. Poi lui è stato bravo a supportarci. Per me la scelta dell’allenatore è stata fondamentale. Avere un allenatore dallo spessore così elevato con un cv così grande mi ha aiutato. Per me è stata una scelta anche a mia tutela avere Antonio Conte con cui parlare. Per ora non ci sono problemi”.
PERSONAGGI ESIGENTI
“L’allenatore è molto esigente, il presidente lo è per molti alti aspetti, dobbiamo essere sul pezzo sempre”
LA CHIAMATA
“Io a gennaio ho cambiato casa a Torino perché non pensavo di andare via. Dopo Juventus-Frosinone in casa la sera mi chiama un numero che non ho e non rispondo. La mattina dopo mi chiama di nuovo, era il dottor Chiavelli. Avviso la Juventus e lo incontro e poi incontro il presidente che mi dice che avrebbe scelto entro maggio. Poi in realtà mi ha chiamato prima e mi ha detto: “ho scelto lei, parli con sua moglie e mi fa sapere”, ma avevo già deciso”.
CONTE
“Il primo incontro con Conte? A casa sua. Ci siamo conosciuti perché non ci conoscevamo alla Juventus sono arrivato con Sarri e non facevo la prima squadra. Abbiamo parlato di calcio tutto il tempo. Non aveva detto sì subito, la trattativa economica non era un problema dato che aveva parlato a ottobre col presidente. Dovevamo capire le nostre idee, le sue idee e metterle nella rosa attuale. Certi giocatori li hai visti in tv, ma non li hai mai visti in campo. Fu già lì che disse che Di Lorenzo e Kvaratskhelia non si toccano”.
BUONGIORNO
“Le alternative per ogni ruolo sul mercato? Ce ne sono un’infinità. Avevamo un diktat: dovevamo finanziare il mercato con l’uscita di Osimhen che voleva andare via. Avevamo un budget a disposizione a prescindere, la fiches l’abbiamo messa subito su Alessandro. Il giocatore ci ha detto subito di sì e quindi siamo andati diretti”.
BUDGET EXTRA
“Poi il mercato non ha portato alla cessione, ma abbiamo avuto la fortuna che avendo lavorato il Napoli così bene c’è stata la possibilità di investire ulteriormente. Abbiamo lavorato con operazioni minori e alcuni colpi sono saltati. Tutti quelli che ho trattato li ho contattati per chiudere. Avevo anche chiuso Brescianini, ma le dinamiche del mercato hanno portato ad altro e non è stato neanche bello con le visite mediche fatte. Mancavano 20 giorni alla fine del mercato e non c’erano certezze. Poi parlando con Chiavelli e De Laurentiis abbiamo capito che era il momento giusto per fare un investimento”.
VERONA NON DECISIVA
“Verona? Non è stata decisiva. Tutte le operazioni le avevamo in testa, sono stato una settimana a Londra con tre operazioni in ballo. Lukaku, Guilmour e McTominay. La fortuna è stata che De Laurentiis ha detto sì”.
CLAUSOLA RESCISSORIA
“Io non sono contrario. Il mio calciatore vale questo, se lo volete non c’è trattativa. In questo momento fissare un valore, anche con la sentenza Diarra che ha cambiato le dinamiche, la difficoltà
OSIMHEN
“Il problema è che c’è stata una stagione negativa. Se il Napoli fosse arrivato secondo o terzo probabilmente arrivavano a pagare le clausole”
KVARATSKHELIA
“Noi vogliamo premiare quello che è il suo percorso nel Napoli perché se lo merita. Al di là del fatto che ha altri due anni di contratto oltre a questa. Noi vogliamo riconoscere a lui il premio, ma ci sono delle dinamiche extra. Noi non abbiamo pressione, non ne abbiamo parlato e se non si risolve se ne parlerà a giugno. Non abbiamo un arco temporale, ne abbiamo parlato e se non va bene se ne riparlerà a giugno”.
GENNAIO
“Ci sono troppe variabili, i nomi non ce li ho neanche io. Il mercato è di riparazione, vediamo dove arriviamo e poi facciamo le scelte. Stiamo sempre attenti per migliorare la rosa attuale. Se ci sono opportunità le miglioreremo, ma abbiamo già investito tanto e non ci saranno grandi colpi”.
COLPO IN DIFESA
“L’oggettività è che la squadra era stata sostituita con un altro sistema di gioco. Numericamente potremmo essere corti in quale zona, ma dobbiamo essere logici”.
CHIUDERE IL MERCATO PRIMA DELL’INIZIO
“Può essere logica perchè togliamo alibi al sistema. Però deve essere il sistema europeo collettivo. In questo momento non ne abbiamo parlato. Bisogna essere uniti, o tutti o nessuno. Se mi si chiude il mercato e altri possono ancora operare si crea un problema. Può differire di uno o due giorni ma non di tanto. Se basterebbero le big 5? Eh…”
LUKAKU
“È un giocatore che sposta nel mercato italiano. Ogni settimana c’è una polemica, ha fatto 4 gol e 4 assist e ha un atteggiamento propositivo. Certo nella testa dei tifosi c’è Victor Osimhen che ha dominato da solo il campionato e sono due cose diverse. Lukaku non si può discutere, ha fatto 300 gol in carriera….”
SENZA COPPE
“A questo livello col tempo non è un vantaggio. Lo è lavorativamente perché prepari le partite con una settimana di lavoro. Alla lunga non è positivo perché chi arriva a questi livelli è abituato a giocare ogni 3 giorni e quelle competizioni le vuoi giocare”.
MERCATO DA PREMIER
“McTominay io l’ho chiesto in prestito. La Serie A in termini fisici ha valori poco sotto la Premier League. Il percorso europeo delle squadre italiane negli ultimi anni è stato super positivo. Anche quest’anno le squadre stanno facendo bene, quindi è anche più facile. Forse noi ci sottostimiamo perché arriva un calciatore dalla Premier e ti dice che siamo forti. Poi a livello economico si fatica a competere. Come ho fatto a prenderlo? Con un po’ di fantasia”.
Serie A
Albertini: “Speriamo che tutto passi velocemente per Bove. Su Del Piero in FIGC…”
Demetrio Albertini, ospite alla cerimonia del Gran Calà del Calcio, ha rilasciato delle dichiarazioni ai microfoni di TMW in merito a Bove e altri temi calcistici d’attualità.
L’episodio che ha coinvolto Edoardo Bove durante Fiorentina-Inter continua a far discutere il mondo del calcio. L’evento, che ha suscitato un acceso dibattito su temi etici e sportivi, ha catalizzato l’attenzione di addetti ai lavori e tifosi. Tra questi, Demetrio Albertini, ex centrocampista della Nazionale, ha condiviso il suo punto di vista ai microfoni di TuttoMercatoWeb prima della cerimonia del Gran Galà del Calcio 2024.
Durante l’intervista, Albertini ha affrontato anche un altro tema di stretta attualità, ovvero la possibile candidatura di Alessandro Del Piero alla presidenza della FIGC. A seguire le sue parole rilasciate a TMW.
Le parole di Albertini
Iniziamo da un pensiero su Edoardo Bove…
“Non bisogna essere uomo di calcio, basta essere una persona emotiva per essere toccati. Vedere un ragazzo, uno sportivo giovane che si accascia a terra in una manifestazione… Bisogna fare tutti gli accertamenti per scongiurare qualsiasi cosa, un saluto prima di tutto a lui, alla famiglia, alla società, ai compagni e ai tifosi. Speriamo che tutto passi velocemente”.
Questo evento mette in mostra i migliori campioni del calcio italiano…
“Stiamo premiando i giocatori italiani al top e le società che hanno fatto bene lo scorso anno. L’Inter la farà da padrona stasera, ma hanno fatto cose straordinarie l’Atalanta, il Bologna… E’ bello per un calciatore ricevere un premio votato dai propri colleghi”.
Del Piero presidente FIGC le piacerebbe?
“Uno cerca sempre la notizia… Il mio giudizio è che se i grandi campioni si mettono a disposizione per fare qualcosa fuori dal campo sono ben accetti. La situazione però è complessa, ma io non sono l’interlocutore adatto”.
Serie A
Udinese, Toure rosso ad inizio partita ma non è il più veloce: ecco il primato
Nell’ultima sfida di Serie A, Udinese-Genoa, il difensore bianconero è stato espulso dopo circa 2 minuti. Scopriamo chi è stato il più veloce della storia.
Nel corso della sfida tra Udinese e Genoa, il difensore bianconero, Isak Toure, è stato espulso per una gomitata su Zanoli. Revisione al Var e risultato: espulsione a 5 minuti dall’inizio della partita, con nemmeno 2 sul cronometro al momento dell’impatto.
Udinese, rosso a Toure ma non è il più veloce: la statistica
Secondo Opta era dal 12 febbraio 2017 che non si registrava un cartellino rosso nei primi 4 minuti di gioco. Fu il caso di Timo Letschert, giocatore del Sassuolo, contro il Chievo Verona. Anche in quel caso non fu la più veloce della storia della Serie A.
Questo record negativo, infatti, risale a 2 anni prima, ed appartiene all’attuale calciatore dell’Empoli Mattia De Sciglio. L’ex Juventus, in quel momento di proprietà del Milan, fu espulso dopo 42 secondi in un Napoli-Milan: il 3 maggio 2015.
Serie A
Roma-Atalanta, la partita dall’Olimpico: 0-2 [DIRETTA]
Sta per iniziare la partita Roma-Atalanta della 14esima giornata di Serie A. Segui con noi i momenti più importanti della partita in diretta.
Sta per avere inizio una partita che si prospetta la più difficile in assoluto dall’arrivo di Claudio Ranieri sulla panchina giallorossa: Roma-Atalanta.
Assaporiamo insieme i momenti salienti.
Roma-Atalanta, il primo tempo
A breve il primo tempo.
2′ Il primo giocatore a subire un fallo è Paulo Dybala;
4′ Il primo corner lo batte Retegui, ma finisce alla fine tra le mani di Svilar;
5′ Prima occasione per la Roma su tiro di Paredes, e conseguente grande parata di Carnesecchi;
6′ Primo corner della Roma: a tirare è di nuovo l’argentino
10′ Gomitata evidente su Dybala;
11′ Kolasinac mandato a terra da Mancini;
13′ Occasione per la Roma, su cross di Angelino che però non trova nessuno dei suoi davanti alla porta. Celik, però, riesce a tenere vivo il pallone dall’altro lato;
14′ Occasione per la Roma con bellissimo tiro da fuori area di Koné, che non trova la porta;
17′ Dovbyk finisce a terra su intervento di Hien;
21′ Lookman manda a terra Dybala: nessuna ammonizione;
24′ GOL di Lookman annullato per fuorigioco!
28′ Spallata di Cristante su Ederson: il giocatore della Dea chiede un giallo che non viene assegnato;
30′ Occasione per l’Atalanta con il tiro di De Keteleare che viene parato senza difficoltà da Svilar;
31′ Occasione per la Roma, ma Dovbyk scivola davanti alla porta;
32′ Occasione per l’Atalanta su schiacciata di testa di Bellanova, ma la palla non trova la porta;
34′ Nuova occasione per la Dea: Retegui colpisce ma il tiro è corto e facilmente parabile da Svilar;
La Roma si abbassa molto ma poi riesce a guadagnare nuovamente terreno e si sposta nella metà campo degli ospiti;
41′ Hummels salva un’azione potenzialmente pericolosa innescata da Kossounou;
43′ Occasione Roma con Koné, ma il pallone finisce in mano avversaria;
44′ Fallo di Dovbyk su Bellanova;
45′ Il primo tempo si chiude senza recuperi sullo 0-0. Finora la Roma ha difeso bene la porta, soprattutto grazie agli interventi di Hummels e Svilar, e crossato spesso davanti alla porta avversaria grazie alle azioni di Angelino.
In questo primo tempo l’Atalanta è stato un nemico meno temibile del previsto, con Lookman e Retegui che sono stati ben ingabbiati dai difensori giallorossi.
La Roma, diversamente dalle aspettative, ha avuto più occasioni di gol rispetto agli ospiti, con tiri belli (in particolare il primo di Paredes e quello da fuori area di Koné) che pure hanno provato l’ebbrezza di un gol di Lookman subito annullato per fuorigioco.
A breve il secondo tempo.
Il secondo tempo
Il secondo tempo inizia senza cambi da entrambe le parti.
48′ Occasione d’oro per la Roma e per Dobvyk, che viene prontamente parato da Carnesecchi;
50′ Fallo di Kolasinac su Dybala: un cartellino giallo mancato;
54′ Cartellino giallo a Dybala per proteste;
Sostituzioni Atalanta: escono Retegui e Ruggeri, entrano Cuadrado e Samardzic;
57′ Tensioni tra De Roon e Dybala, poi sedate;
58′ Salvataggio di Hummels su De Keteleare;
62′ Sostituzioni Roma: esce Dovbyk, entra Shomurodov;
63′ Sostutuzioni Atalanta: escono De Keteleare e Lookman, entrano Brescianini e Zaniolo;
65′ Palla velenosa per l’Atalanta sulla quale Shomurodov non riesce ad arrivare;
67′ Occasione gol totalmente sciupata da Kolasinac;
69′ GOL di De Roon su deviazione di Celik: l’Atalanta passa in vantaggio!
71′ Occasione Roma su cross di Celik, che Shomurodov colpisce di testa ma lo manda fuori;
72′ Sostituzioni Roma: esce Celik, entra Saelemaekers;
74′ Hummels avverte un fastidio: viene sostituito in campo da El Shaarawy;
76′ Grande occasione per la Roma, su punizione calciata da Dybala, su cross di Saelemaekers, ma fallita;
78′ Cartellino giallo a Hien per trattenuta su Koné;
Sostituzioni Roma: Cristante finisce a terra dolorante: viene sostituito da Zalewski.
Esce dal campo anche Dybala ed entra Soulé.
80′ Corner assegnato all’Atalanta: batte Samardzic;
83′ Sostituzioni Atalanta: esce Kossounou ed entra Djimsiti;
86′ Fallo di Saelemaekers su Ederson;
Giallo a Kolasinac
89′ Con un colpo di testa Mancini salva la porta giallorossa;
GOL dell’ex Roma Zaniolo! Arriva da un corner tirato da Ederson.
La Roma prova a guadagnarsi almeno la soddisfazione di espugnare la porta, ma non riesce a finalizzare gol.
Il finale è nella metà campo dell’Atalanta, con El Shaarawy che si guadagna un giallo.
Non bastano i cori timidi della Curva Sud: la Roma perde in casa, una partita che sarebbe stata un meritato pareggio.
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