Serie A
Napoli, l’ex capitano Montervino: “Gli azzurri hanno imparato a soffrire”
L’ex capitano del Napoli, Francesco Montervino, intervenuto ai microfoni di Radio Marte, ha parlato dell’avvio di campionato degli azzurri.
Dopo la pesante sconfitta subita contro il Verona alla prima giornata, il Napoli sembra aver trovato finalmente il giusto ritmo, conquistando contro il Cagliari la terza vittoria consecutiva in campionato, traguardo che mancava addirittura da febbraio 2023. A commentare questo avvio in crescita degli azzurri ci ha pensato Francesco Montervino, uno dei primi capitani dell’era De Laurentiis, intervenuto ai microfoni di Radio Marte.
“Il Napoli ha ancora qualche imperfezione tattica, ma ha dimostrato di saper reagire e superare le difficoltà. Meret? È un portiere di grande personalità, non si lascia influenzare dalle critiche e riesce sempre a dare il meglio in campo” ha spiegato Montervino, elogiando l’estremo difensore azzurro. “Anche se c’è chi continua a mettergli pressione, lui sa come rispondere e col Cagliari ha dimostrato di essere decisivo, salvando più volte il risultato con grandi parate”.
Montervino ha poi sottolineato il fatto che il Napoli non può sempre dominare i match in modo totale: “Esiste anche l’avversario, e quando in panchina c’è un allenatore capace di individuare le fragilità del Napoli, è normale che la squadra possa andare in difficoltà. Ma gli azzurri hanno la capacità di soffrire e trovare soluzioni anche nei momenti più complicati”.
Napoli, le parole di Montervino su due acquisti
Parlando di Lukaku, Montervino ha dichiarato: “È un giocatore che cambia gli equilibri in campo, la sua presenza si fa sentire fisicamente e, anche se tecnicamente ha commesso qualche errore contro il Cagliari, ha comunque contribuito con due assist e un gol. La sua forza fisica e il suo peso nella manovra sono innegabili”.
Infine, un pensiero su Buongiorno: “Un difensore straordinario, dà solidità alla retroguardia ma offre anche supporto in fase offensiva”.
Montervino ha concluso parlando degli obiettivi del Napoli: “L’obiettivo deve essere sicuramente entrare nelle prime tre posizioni. La qualità della rosa è alta e il potenziale per farlo c’è. Rispetto all’anno scorso, il Napoli ha perso 40 punti, ma quest’anno ha tutto per recuperarli”.
Serie A
Juventus, Bonucci: “Il mio incubo era Zapata”
Ai microfoni di Sky, l’ex juventino Leonardo Bonucci ha rilasciato alcune dichiarazioni sulla Juventus , sugli allenatori dei top club italiani e su molto altro.
In onda su Sky, l’ex difensore dell’Italia e della Juventus Leonardo Bonucci ha parlato della Juventus di Thiago Motta, confrontandola con quella che lui conosce bene: quella guidata dall’attuale allenatore del Napoli Antonio Conte.
Indice
Juventus, le parole di Leonardo Bonucci a Sky
L’ex bianconero parte analizzando il lavoro del nuovo allenatore in panchina: “Thiago Motta ora sta facendo un po’ di fatica, ma anche al Bologna era così. Contro squadre che si chiudono dietro faceva fatica. Però la Juventus mi sta piacendo tanto per quello che sta proponendo. Le manca ancora la zampata dei killer per chiudere la partita. Una squadra che con un nuovo allenatore e tanti giocatori arrivati riesce comunque già a divertire”.
Sull’assenza di Bremer e sulla possibilità di sopperire con il mercato
“Lui cambia il reparto, senza togliere niente agli altri. Lui in certe situazioni aiuta, è uno che risolve tanto. Anche prima la Juve prendeva le ripartenze, ma Bremer ti permette di difendere 2 contro 2 con 70 metri di campo, ora è più difficile. Penso che a questo punto Kalulu farà il centrale… Cabal può fare il centrale? Un po’ meno, per le caratteristiche che ha”.
Riguardo la possibilità di trovare un sostituto sul mercato, Bonucci dice: “Se capiterà un’occasione, la Juventus sarà obbligata a prendere in considerazione l’idea di portare qualcun altro. Ma Thiago ha fatto vedere di essere bravo coi giovani, magari tirerà fuori un altro jolly“.
Su Danilo
Poi spende parole di miele sull’ex capitano brasiliano: “Conoscendolo dentro sta soffrendo, ma è un ragazzo d’oro, pulito, è molto intelligente e non ha mai creato problemi. Poi quando non giochi per tante partite si crea un fastidio, è ovvio. Terzino? Non per tutta la partita… Ci ho parlato, gli piace essere più lucido per giocare palla, ma è un grande giocatore e si adatta a tutto“.
Sull’esperienza alla Juventus di Conte
Gli inizi con Conte non sono stati semplici: “Aveva iniziato 4-2-4. I primi due giorni di preparazione sono incredibili. Per me l’inizio con lui è stato traumatico. Venivo dal viaggio di nozze non ero in condizioni ottimali. Il primo allenamento mi fermai con i crampi“.
Sull’identità di Conte e sul suo calcio
“È puntiglioso. Lui deve trovare la soluzione per vincere. Rispetto al passato il calcio è cambiato, non poteva più adattare il suo modo di fare calcio. Ora vediamo un Napoli completamente diverso che però ha la sua identità. Antonio in tutte le squadre ha sempre portato la sua idea e l’ha fatto velocemente. Lui ti entra dentro, ti entra nell’anima e trova la chiave giusta per farlo.
Kvaratskhelia ora gioca dentro il campo, lo ha convinto che sia il modo giusto. La chiave di lettura che ha nel parlare coi giocatori fa sì che i calciatori gli vadano dietro. Anche dal punto di vista motivazionale è incredibile. Va a prendere le risorse più difficili da trovare, dopo 24 ore vorresti già giocare la partita successiva”.
Messi o Ronaldo?
“Quello che mi menava e con cui mi sono divertito è stato Suarez… Lui le prende e le dà senza nessun problema. Il mio incubo che non mi faceva dormire era Zapata… Passavo le notti insonni prima di giocare con lui. Potenza, fisico, era davvero il mio incubo. Poi ho avuto la fortuna di giocare contro Drogba, Messi, Ronaldo, Torres…”.
Serie A
Serie A, la Top 11 della 7a giornata secondo Calcio Style
Benvenuti alla prima edizione della rubrica di Calcio Style dedicata alla Top 11 della Serie A, in cui verranno premiati i migliori giocatori dell’ultimo turno.
La Top 11 della settima giornata di Serie A secondo Calcio Style, appena conclusa con tanti gol ed emozioni. Oltre le conferme non mancano le sorprese. Dominano la classifica i giocatori di Inter, Atalanta e Napoli.
Serie A, la top 11 della 7 giornata
De Gea: è lui il protagonista della vittoria dei Viola. Para due rigori, prima su Theo Hernández e poi su Tammy Abraham. Basterebbe questo, ma l’ex Manchester United rimane concentrato e salva la Fiorentina su un tiro di Chukwueze. Una prestazione che vale i tre punti per la squadra di Palladino.
Bastoni: qualche volta ci scordiamo che il giocatore dell’Inter giochi in difesa. Bastoni ha la tecnica e la fantasia del migliore dei trequartisti. E’ sua la palla perfetta per l’incornata di Thuram, che sbloccherà la partita. Nel resto della partita completa 102 passaggi su 107 e si conferma il regista difensivo della squadra di Inzaghi.
Tavares: l’assist di ieri a Zaccagni è il quinto della stagione e, grazie alla qualità del suo nuovo terzino, la Lazio torna in partita. Tavares continua a sfrecciare e la Lazio si gode il suo nuovo acquisto.
Zemura: il difensore regala una perla sul calcio di punizione che decide la partita, fino a quel momento chiusa, contro il Lecce. Grazie al suo gol l’Udinese ritrova la vittoria e si gode le vette della classifica, che dista solo tre punti dal Napoli.
Ederson: il giocatore diventa il protagonista del centrocampo, dispensa qualità ed è ovunque. Firma anche il 3-0 con un gol straordinario e poi sfiora la doppietta.
McTominay: allo scozzese bastano 25 secondi per sbloccare la partita. Poi lo vedi in mezzo al campo e rimani sbalordito per la superiorità fisica dell’ex United. Il giocatore perfetto per l’intensità richiesta da Conte.
Pulisic: l’americano è uno dei giocatori più in forma del campionato. Segna in tutti i modi e ieri lo conferma, fa un gol al volo da copertina. L’unica certezza di un Milan confuso.
Adli: il classico gol dell’ex. E che gol… Un cecchino dal limite dell’area. Non si ferma al gol ma offre una prestazione completa, recupera i palloni e cambia gioco con precisione chirurgica.
Retegui: il mattatore del Genoa segna una tripletta e mette a segno un assist. L’attaccante ha trovato la sua dimensione, ora si trova in testa alla classifica dei marcatori. Anche su Retegui “la cura Gasperini” sembra aver effetto.
Thuram: Lautaro fa fatica a trovare continuità? Non c’è problema in casa Inter. Thuram, al suo secondo anno, si è reinventato bomber e, con la tripletta contro il Torino, raggiunge Retegui a quota sette gol.
Lukaku: bastava davvero solo Conte affinché il belga tornasse in forma? Non sembrano esserci più dubbi a questa domanda. L’effetto Conte si sente e Lukaku segna (su rigore) e offre ai compagni due assist. L’attaccante partecipa a tutte le reti. Conte spera di ritrovare il centravanti che aveva lasciato all’Inter.
La Top 11 definitiva della 7a giornata di Serie A. (3-4-3): De Gea; Bastoni, Tavares, Zemura; Ederson, McTominay, Pulisic, Adli; Retegui, Thuram, Lukaku.
Serie A
Bologna, Dallinga ancora a secco: il precedente dell’anno scorso
L’attaccante del Bologna Thijs Dallinga non si è ancora sbloccato in campionato, ma c’è un precedente legato all’anno scorso che fa ben sperare i tifosi.
Il Bologna di Vincenzo Italiano sta esprimendo dell’ottimo calcio in questo avvio di stagione, ma fatica ancora a trovare la via del gol. Motivo per cui il club felsineo spera che l’attaccante Thijs Dallinga, arrivato in estate per raccogliere l’eredità di Zirkzee, riesca a segnare con continuità il prima possibile.
Bologna-Dallinga, la situazione
Il Bologna di Vincenzo Italiano, in questo avvio di campionato, sta esprimendo un ottimo calcio, sia in campionato che in Champions League, ma fatica ancora molto a trovare la via del gol.
Infatti, il club felsineo ha siglato solamente 7 gol in campionato e non ha ancora trovato la rete nelle prime due partite di Champions. Il reparto offensivo, quindi, non sta dando il contributo sperato.
L’unico giocatore che è riuscito a dare una scossa all’attacco è il classe 2004 Santiago Castro, trovando 3 goal nelle prime 7 gare di campionato.
Mentre è ancora a secco l’attaccante olandese Dallinga, da cui ci si aspettava qualcosa in più visti i soldi spesi in questa sessione di mercato per fargli raccogliere l’eredità di Zirkzee.
I rossoblù sperano che il calciatore si sblocchi al più presto possibile e che replichi quanto fatto la scorsa stagione, quando militava nel Tolosa. Dove, una volta sbloccatosi, è riuscito a segnare con continuità.
Il classe 200 la scorsa stagione ha siglato 19 goal in 44 presenze stagionali. I rossoblù sperano che l’attaccante olandese si sblocchi il prima possibile, prendendosi sulle spalle l’attacco del club emiliano.
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