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Napoli, Conte: “Troppa esaltazione, siamo all’inizio. Su Lobotka…”

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Napoli, Conte

Il tecnico del Napoli, Antonio Conte, ha parlato in conferenza stampa a due giorni della delicata sfida del Castellani di Empoli, prevista domenica alle 12:30.

Antonio Conte, allenatore del Napoli, è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia del delicato match in casa dell’Empoli, una delle principali sorprese di questo inizio di campionato. L’ex tecnico della Juventus dovrà sfidare il tabù del Castellani, infatti Conte non è mai riuscito a conquistare i tre punti nella casa del club toscano.

Conte, Napoli

Napoli, le parole di Conte

A che punto è il suo Napoli?

“Siamo con il cartello lavori in corso, non può essere altrimenti dopo soli tre mesi altrimenti si andrebbe a sottovalutare un po’ tutti il percorso che c’è da fare in una fase di ricostruzione come la nostra. Però c’è sicuramente la soddisfazione del lavoro, stiamo lavorando tanto e bene, con un gruppo di ragazzi che ha voglia di lavorare e questo è ciò che conta di più. Ho un gruppo disponibile, c’è voglia di fare questo percorso e nei momenti di difficoltà dovremo essere forti tutti, quando le cose vanno bene è molto più semplice per tutti, ma so bene che durante questo percorso ci saranno momenti in cui conterà essere forti di testa, di cuore, di persona”.

Come uscite da questa sosta? Ci aggiorna sugli indisponibili?

“Ne usciamo… ho percepito troppa esaltazione, per fortuna torniamo a giocare. Sono stati 15 giorni in cui c’è stata un’esaltazione esagerata, sono passate solo 7 giornate. Ci fa piacere ricominciare da quella posizione, ma sappiamo benissimo che la classifica è corta, in 4 punti sono racchiuse tante zone e dovremo essere bravi a ripartire nella giusta maniera.

La sosta ci ha portato dei problemi, Lobotka è tornato con un al flessore, non è un problema gravissimo però bisogna affrontarlo e recuperare, inevitabilmente dispiace perché si stava esprimendo a livelli molto alti, al tempo stesso sarà l’occasione per vedere Gilmour, l’ho detto più volte che era uno di quelli che stavo penalizzando di più vedendo gli allenamenti, siamo sereni ed ho sempre detto che per costruire squadre forti e durature per competere in questi 3 anni bisogna essere bravi a riempire le caselle con doppi titolari. Abbiamo appena iniziato. Dietro a Lobo c’è sicuramente uno forte, dispiace, speriamo recuperi quanto prima, ma grande fiducia in Billy che dà garanzie”.

Empoli ha la seconda miglior difesa del campionato. Ha studiato qualcosa di particolare per scardinarla?

“Parliamo di una squadra che ha subito l’unica sconfitta prima della sosta, negli ultimi minuti e su un campo difficile, contro la Lazio all’Olimpico. E’ molto ben organizzata, ha calciatori interessanti, sappiamo benissimo che il presidente Corsi è lungimirante, da tanti anni nel calcio ed ha creato qualcosa di sostenibile e crea sempre difficoltà agli avversari. Storicamente ho letto che Empoli è sempre stato un campo difficile, la storia va rispettata, ma bisogna essere pronti a scriverne altre, sappiamo che sarà difficile per la loro forza. Hanno un allenatore bravo che è anche un mio amico, oltre ad essere un professionista è anche una persona perbene e sono contento che si sta togliendo soddisfazioni. Dovremo fare attenzione. Ho letto anche delle dichiarazioni di alcuni giocatori che parlano di organizzazione e spirito di sacrificio e noi dovremo avere ancora più spirito per ottenere un risultato su un campo difficile”.

Ciclo verità, dopo queste 5 gare avrà un quadro più preciso?

“Chi mi conosce sa benissimo che non guardo oltre la prima partita, cerco di trasferire questo a tutti quelli che lavorano con me. Abbiamo l’Empoli che sta mettendo in difficoltà tutte le squadre, dovremo fare grande attenzione. Chi guarda dall’esterno è molto più superficiale, leggero nel dire che le prossime due sono alla portata e poi ci saranno tre più impegnative. Ogni gara va giocata, la prossima è quella della vita, ragioniamo di gara in gara, non si vince sulla carta, ma c’è il campo verde, l’arbitro, i tifosi, e dobbiamo dimostrare quel giorno lì di meritare i 3 punti. Poi arriverà quella dopo. Sarebbe sciocco pensare a lungo termine, ogni gara è difficile! Tutte quelle che abbiamo giocato e con l’Empoli sarà difficile. Alla sosta tireremo le somme, ma quando arriverà la sosta, quando arriverà! Oggi indirizziamo il nostro destino”.

Come sente questa pressione dopo aver guidato le squadre del nord, a Napoli dove si è vinto dopo 33 anni.

“La vivo come una responsabilità, la mia precisa responsabilità è riportare il Napoli a costruire una squadra solida che possa avere ogni anno l’ambizione di poter lottare per qualcosa di importante. Sento questa pressione, ma poi capisco… a me piace vivere la città e quando ti scoprono sotto il cappello e gli occhiali ti dicono ‘mister, lo Scudetto’ ed io rispondo ‘pazienza’, le vittorie si costruiscono, non si inventano, può capitare di inventarle improvvisamente, ma ciò che mi sento di garantire è di ricostruire fondamenta solide che possano durare nel tempo. Per il resto dico pazienza, sapendo che l’obiettivo è rendere orgoglioso il popolo napoletano”.

Il suo Napoli ora sa sporcarsi le mani come lei chiedeva?

“Le squadre vincenti riescono ad essere belle ed a sporcarsi il vestito, ad essere camaleontiche, a capire la partita, la giornata, ci sono a volte giornate in cui per tanti motivi… io ho fatto il calciatore, e può starci una giornata no. Anche lì devi gestire le cose. Perciò dico di costruire basi solide e quando è in discesa siamo tutti contenti, ma bisogna essere ancora più bravi quando le gare sono in salite e riconoscere le gare come Empoli dove ci sarà da soffrire. Chi non è abituato e pronto a soffrire non può pensare di essere un vincente, la sofferenza fa parte della vittoria, ti rende più forte, la resilienza ti rende più in discesa il cammino. Proprio in queste partite lo spirito di sacrificio, a detta dei giocatori dell’Empoli, diventa per loro un’arma importante. Non tollerererò uno spirito di sacrificio inferiore a quello dell’Empoli”.

Dal 2022 il Napoli non gioca una gara con Lobotka indisponibile. Con Gilmour come cambia il Napoli?

“Io alleno tutti i ragazzi nelle due fasi, nella costruzione, non siamo impreparati. Billy sa cosa deve fare, non si allena solo in questi due giorni, ma dall’inizio, come organizzazione cambia poco, le caratteristiche sono molto simili. Se non ci fosse stato Gilmour sarebbe stato diverso, avremmo avuto uno più forte fisicamente ma meno qualitativo o con meno personalità nel giocarla, ma una squadra forte e ambiziosa deve nel tempo, non lo puoi fare subito, trovare sostituti. Nel caso di Lobo di un giocatore particolare, unico, perciò la scelta di Billy è stata ponderata, siamo stati bravi e soprattutto lui è voluto venire. Ma non cambierà niente come organizzazione”.

Olivera come sta?

“E’ rientrato, ha fatto oggi il primo allenamento con noi, ma è un po’ affaticato. Ogni volta prende tre aerei, sappiamo quando parte e non quando torna (ride, ndr), è un ragazzo che ha giocato la seconda partita, il viaggio è stato lungo, domani valuteremo ma abbiamo la possibilità di avere delle alternative valide così come dietro Lobotka”.

Neres titolare più facile per Kvara che per Politano per equilibrio?

“Ad un mese di distsanza dalle due soste dal suo arrivo, vederlo oggi è un altro giocatore. Quando sai che devi andar via è un po’ come Romelu, ti vuoi allenare ma la testa è un po’ altrove. Oggi David è un giocatore che mi mette in difficoltà, non lo nego. Vedendo alcune situazioni in questo momento il dilemma è con Kvicha per caratteristiche, di qualità offensive, anche di predisposizione al sacrificio anche senza palla. L’equilibrio è alla base di tutto. Oggi, rispetto ad un mese fa, David mi fa sentire più forte. Sarebbe pronto a giocare dall’inizio, senza dubbio, creare queste situazioni sarà il nostro obiettivo in futuro. Abbiamo appena iniziato la ricostruzione, c’è bisogno di sana competizione, tutti sanno che c’è qualcuno dietro che spinge e se ho un po’ di mal di pancia c’è qualcuno dietro pronto a prendere il posto. Questo è se vogliamo riportare il Napoli a dare fastidio alle solite note, è l’impegno che ho preso col presidente e la città”.

Sul recupero di Meret.

“Alex è prossimo al rientro, ma c’erano troppi rischi per Empoli. Non vedo il motivo di rischiare, Caprile sta facendo bene, dimostra che possiamo contare su di lui, perché affrettare il rientro? Possiamo gestire con più tranquillità, sarà pronto per la prossima. Caprile è affidabile per il Napoli”.

Su Lukaku dopo la sosta.

“Sente tanta responsabilità, fin troppa forse da quando è arrivato. E’ concentrato, focalizzato, ogni tanto gli dico ‘fai ciò che sai fare’, lui sposta gli equilibri, l’ho sempre detto, in ogni situazione, anche a livello numerico che giocatore è e cosa può fare. Inizia a star bene anche fisicamente, mentalmente, deve avere la mente libera, la responsabilità è tutta mia. Deve stare tranquillo e fare ciò che sa fare, gol e assist, giocare per i compagni, lui è un altruista, l’avete visto, forse fin troppo. Poi con Giovanni e altri, i più vecchietti, prendersi la responsabilità di essere leader. Ma sta bene, è importante per noi”.

Serie A

Napoli, Conte a caccia del secondo poker stagionale

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Il Napoli sarà di scena ad Udine per la 15° giornata e all’orizzonte ci potrebbe essere un successo importantissimo per il morale della squadra. C’è un dato.

Nelle aspettative degli azzurri c’è la vittoria per continuare la corsa Scudetto e non perdere il passo delle altre. A motivare ulteriormente la squadra c’è la possibilità di ripetere un record raggiunto in questa stagione.

Napoli, tra emergenza e certezze: nel mirino la 4° di fila

La vittoria sulla Juventus nell’ultimo turno di Serie A ha rilanciato le speranze di arrivare nuovamente al titolo del Napoli, che però in Champions non è riuscito a dare continuità. Il KO di Lisbona ha evidenziato qualche lacuna dal punto di vista dell’atteggiamento in campo internazionale, dettata anche da alcune assenza pesanti soprattutto in mezzo al campo.

Il momento degli azzurri è fortemente condizionato dall’emergenza infortuni e anche per questo Conte ad Udine avrà scelte obbligate in alcune zone del campo. Un dubbio riguarda l’impiego di Politano dal 1′ al posto di Lang che potrebbe rifiatare. Le scelte definitive si conosceranno definitivamente domani ma in caso di successo il Napoli riuscirebbe a ripetersi in fatto di vittorie consecutive.

In Serie A infatti, è in striscia positiva da 3 partite e in caso di risultato positivo al Bluenergy Stadium toccherebbe quota per la seconda volta in questa stagione. L’ultima streak di 4 vittorie risale all’inizio del campionato, in particolare nelle giornate dalle alla 4, quando a cadere furono SassuoloCagliariFiorentina Pisa. Alla 15° invece le vittime del poker sarebbero, inclusa l’UdineseAtalantaRoma Juventus.

Questo dimostra l’efficiacia della strategia azzurra negli scontri diretti che alla fine dei conti risulteranno molto decisivi.

napoli

ANTONIO CONTE DA INDICAZIONI A LANG E OLIVEIRA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

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Serie A

Cagliari, Angelozzi:”Palestra e Caprile sono giocatori molto ricercati, ma non in vendita a gennaio”

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Cagliari

Il direttore sportivo del Cagliari Guido Angelozzi blinda i gioielli Palestra e Caprile: resteranno in squadra nonostante l’interesse dei grandi club europei.

Il Cagliari conferma Palestra e Caprile

Il direttore sportivo del Cagliari, Guido Angelozzi, ha recentemente chiarito la posizione del club riguardo due dei suoi giocatori più promettenti: Palestra e Caprile. Nel prepartita della sfida contro l’Atalanta, Angelozzi ha sottolineato che entrambi i calciatori sono fortemente richiesti sul mercato, ma il Cagliari non ha intenzione di cederli nel prossimo periodo di trasferimenti. Palestra, considerato uno dei migliori laterali destri d’Europa, e Caprile, che sta dimostrando un ottimo rendimento, sono stati al centro di numerose speculazioni di mercato.

Strategia del Cagliari: investire sui talenti

La decisione di trattenere Palestra e Caprile riflette la strategia del Cagliari di investire sui propri talenti, mantenendo una rosa competitiva. Angelozzi ha ribadito che per il club sardo entrambi i giocatori non sono sul mercato, almeno fino a gennaio. Questa scelta è stata accolta positivamente dai tifosi, che vedono nei due calciatori una componente fondamentale per il futuro del Cagliari in Serie A.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Schira

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Serie A

Parma, Cuesta: “Analizzeremo cosa non ha funzionato”

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Parma

Brutta sconfitta per il Parma che perde in casa contro la Lazio, nonostante la doppia superiorità numerica. I ducali non vincono in casa dal 29 settembre.

Nelle ultime 6 partite interne, la squadra di Cuesta ha ottenuto solamente 2 punti (2 pareggi e 4 sconfitte). Oggi è arrivata la seconda sconfitta consecutiva in casa contro la Lazio. Una sconfitta pesante per i padroni di casa, visto che la squadra di Sarri aveva chiuso la partita in 9.

I ducali si trovano attualmente quartultimi a +4 sul Pisa terzultimo che ha perso contro il Lecce ieri sera. La prossima partita sarà contro la Fiorentina il 27 dicembre (la trasferta contro il Napoli è posticipata a gennaio per la Supercoppa).

Parma, le parole di Cuesta

Parma

I TIFOSI DEL PARMA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

“Alla fine il calcio sono eventi e lucidità, non è stata una questione di atteggiamento. Non siamo riusciti a sbloccare il blocco difensivo della Lazio. Loro hanno trovato un momento dove hanno fatto la differenza e ci dispiace tanto. Adesso dovremo analizzare tutto quello che non è stato fatto bene per migliorare e continuare avanti”.

Gli episodi

“So che è difficile ripartire, ma lo faremo. Lo faremo perché anche abbiamo trovato tante difficoltà durante questi mesi sia a livello di infortuni sia a livello anche di situazioni. Abbiamo avuto due espulsioni, ma non siamo riusciti anche a sfruttare quello come un’opportunità. Ma oggi sicuramente non siamo stati precisi. È vero che il suo blocco era abbastanza organizzato. Sicuramente noi abbiamo fatto tanti cross e non siamo stati lucidi all’ora di fare l’esecuzione o di trovare una giocata chiave giocando più dentro come stavamo facendo nell’undici contro undici. Loro quando sono stati lì i bassi con la densità sono riusciti a difendere bene e noi non siamo riusciti a sfruttare le nostre qualità. Il calcio sono giornate, sono eventi e dobbiamo essere consapevoli che dobbiamo essere più frequenti nel nostro massimo perché se no non riusciamo a fare i punti che vogliamo e bisogna farlo”.

La gestione del momento

“Può essere un punto, è una situazione che abbiamo vissuto per la prima volta e sicuramente ti può portare a frenesia, ti può portare alla volontà di avere il risultato immediatamente e magari quello ti può togliere un po’ di organizzazione, ti può togliere lucidità e può aumentare il livello di frustrazione, quindi può essere un caso. In questo momento, non posso fare un’analisi assolutamente lucida ma può essere una delle possibilità”.

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