Serie A
Monza – Roma: probabili formazioni e dove vederla
Monza – Roma è la seconda sfida del sabato della 27° giornata di Serie A. Calcio d’inizio previsto alle 18:00 all’U-Power Stadium.
Monza – Roma è la seconda gara di questo sabato della 27° giornata di Serie A. Il match è in programma per le 18:00 All’U-Power Stadium.
Le due compagini arrivano da due vittorie: i padroni di casa hanno conquistato i tre punti a Salerno con un netto 0-2 e vogliono continuare la loro striscia di vittorie consecutive, iniziate con la rocambolesca vittoria contro il Milan.
I giallorossi dalla loro hanno ritrovato la voglia di giocare da quanto si è seduto sulla panchina Daniele De Rossi e nelle ultime 6 gare hanno trovato tre punti in ben 5 occasioni. Una gara decisiva anche visti gli altri match per la corsa alla qualificazione in Champions League.
Indice
Qui Monza
Palladino si affiderà al 4-2-3-1 con D’Ambrosio che prenderà il posto dello squalificato Izzo e completerà il quartetto difensivo con Birindelli, Marì e A. Carboni. In avanti Maldini scalpita e si gioca la maglia da titolare con V. Carboni, mentre Colpani e Mota agiranno alle spalle dell’ex Hellas Verona Djuric.
Qui Roma
Daniele De Rossi, dopo l’esperimento con il Torino, dovrebbe tornare con la difesa a 4. Linea difensiva formata dall’inamovibile Mancini affiancato da Ndicka e con Angelino e Kristensen sulle fasce.
In avanti possibile turno di riposo per Dybala, con Baldanzi pronto a sostituirlo, mentre dovrebbe tornare dal primo minuto Lukaku insieme a El Shaarawy, con probabile staffetta con Zalewski.
Probabili formazioni
Monza (4-2-3-1): Di Gregorio; Birindelli, D’Ambrosio, Mari, A. Carboni; Gagliardini, Pessina; Maldini, Colpani, Mota; Djuric All.: Palladino
Roma (4-3-3): Svilar; Kristensen, Mancini, Ndicka, Angelino; Cristante, Paredes, Pellegrini; Baldanzi, Lukaku, El Shaarawy All.: De Rossi
Dove vederla
Il match Monza – Roma sarà in esclusiva su Dazn, trasmessa in streaming per gli abbonati via app, scaricabile sui vari dispositivi mobili.
Serie A
Empoli, Corsi: “Dai tifosi vogliamo rispetto”
Il presidente dell’Empoli Fabrizio Corsi ha voluto lanciare un messaggio ai propri tifosi, dopo i fischi ricevuto al termine della gara contro l’Udinese. Nell’ultimo turno di Serie A, l’Empoli dovrà battere la Roma sperando in una sconfitta dell’Udinese per mantenere la categoria.
Le parole del presidente dell’Empoli
“Ho fatto passare alcune ore, il tempo di smaltire le contrastanti emozioni di un finale di gara che ci ha visto prima ad un passo dalla vittoria e poco dopo uscire dal campo rammaricati per il pari. Ho visto una squadra che ha lottato senza paura, gettato il cuore oltre l’ostacolo grazie anche alla spinta di un pubblico che non ha mai smesso di incitarci. Resta il grande dispiacere per come si è conclusa la gara ma anche per come questa si è evoluta. Empoli agli occhi di molti può apparire come la piazza piccola o la squadra di provincia, talvolta anche scomoda, ma anche noi abbiamo la nostra dignità che vogliamo e dobbiamo tutelare. Abbiamo sempre scelto di pensare al nostro lavoro, a ciò che noi potevamo determinare, senza soffermarci troppo sugli episodi, sicuri che nell’arco dell’intera stagione l’attenzione nei nostri confronti non sarebbe mai venuta meno. Siamo i primi a sbagliare, a commettere errori, diamo ma allo stesso tempo pretendiamo rispetto verso di noi, verso la nostra società e verso tutti coloro che costantemente ci seguono”.
L’appello ai tifosi.
“Udine è il passato, oggi è il momento di tirare una riga, pronti a ripartire verso una partita importantissima, una serata che davvero ci potrebbe far entrare nella storia. Per scrivere quest’ultima, meravigliosa, pagina c’è ancora una volta bisogno di tutti, come fatto sabato alla partenza della squadra, come ripetuto ieri ad Udine con un finale di gara che meritava ben altro epilogo. Ci attende l’ultima tappa di un percorso lungo tanti mesi e pronto ad arrivare al termine. Oggi più che mai, insieme, verso quel traguardo che tutti sogniamo!”
Serie A
Lazio, Immobile: “Non voglio lasciare Roma”
Il capitano della Lazio, intercettato ai microfoni di TuttomercatoWeb, ha risposto ad alcune domande. Tanti i temi trattati da Immobile, dalla sua stagione sino all’addio di Sarri e all’arrivo di Tudor.
Lazio, le parole del Capitano
Di seguito le parole di Immobile:
Cosa è cambiato con Tudor?
“La Lazio ha cambiato andamento? In realtà quando si cambia allenatore ci sono queste scintille emotive che ti portano a raggiungere determinati risultati. Siamo stati bravi a capire subito quello che cercava Tudor perché siamo passati da un estremo ad un altro. Purtroppo quando cambi l’allenatore e anche di nome così importante come Sarri, come ho sempre detto per una squadra è una grande sconfitta. Eravamo i primi ad essere dispiaciuti, ma evidentemente si era rotto qualcosa e quindi bisognava cambiare. Poi quello che è successo nei giorni seguenti e quello che si è detto e ridetto erano tutte cose normali che succedono quando va via un allenatore come Sarri. Con Tudor abbiamo avuto quella scossa che ci ha permesso di risollevarci un po’ in campionato. Peccato per la Coppa Italia perché avevamo fatto una partita di ritorno importante, abbiamo pagato quella dell’andata”.
Sul futuro.
“L’ho detto, ho due anni di contratto con la Lazio e mi trovo bene. La mia famiglia si trova bene, non vedo il motivo per cui io debba andare via. È ovvio che dopo una stagione così ci sono molti punti interrogativi soprattutto da parte mia, un po’ di critiche arrivano. Ho fatto sette anni a livello eccezionale e un anno di calo e un po’ di difficoltà nella gestione del cambio allenatore non mi ha aiutato. Essendo negli anni quello che ha fatto più gol e più prestazioni belle, l’ho pagata di più ma ci sta”.
La stagione di Immobile.
“In realtà quando parti male inizi a perdere perdi un po’ di precisione sotto porta che mi ha sempre contraddistinto. Quando la perdi un pochino ti ritrovi in un tunnel nel quale forse io non ero abituato e mi ha penalizzato. Ma bisogna essere più equilibrati nel valutare certe cose. Una stagione non può sicuramente distruggere quello che di buono ho fatto con questa maglia”.
Sulla Nazionale.
“La Nazionale è sempre stata un obiettivo, è importante. È ovvio che bisogna essere anche razionali e veritieri nelle valutazioni e dopo una stagione così sicuramente non mi aspetto chissà che cosa. Poi se dovesse arrivare un regalo non lo rifiuto sicuramente. Spalletti? Non ci ho parlato, in Nazionale deve andare chi sta bene e chi è più in forma. In queste competizioni se Spalletti ritiene di avere bisogno di giocatori che hanno più esperienza e mi tiene conto, non posso sicuramente rifiutare”.
Serie A
Inter, giornata campale per Zhang: oggi scade il rimborso del prestito
Inter, il tempo è finito: tra alcune ore Zhang potrebbe non essere più il proprietario dell’Inter. Alle 17 di oggi scade il termine di rimborso del prestito.
Oggi è una giornata decisiva per il futuro della proprietà dell’Inter: oggi alle 17 scade il termine per il rimborso del prestito di 380 milioni di euro che Steven Zhang ha ottenuto da Oaktree nel 2021. Se il debito non verrà saldato, il fondo statunitense potrebbe diventare il nuovo proprietario del club nerazzurro.
Dopo i festeggiamenti per la vittoria anticipata dello scudetto, l’Inter vive momenti di grande tensione. Il tempo per restituire il prestito è giunto al termine. A partire dalle 17 di oggi Oaktree potrebbe annunciare in qualsiasi momento il passaggio di proprietà dell’Inter.
Inter, un bilancio della presidenza Zhang
Steven Zhang, 21esimo presidente dell’Inter, ha vinto 7 trofei: 2 scudetti (2021 e 2024), 2 Coppe Italia (2022 e 2023) e 3 Supercoppe italiane (2022, 2023 e 2024). Sotto la sua guida, l’Inter ha raggiunto due finali europee: l’Europa League nel 2020 e la Champions League nel 2023.
Con lo scudetto della Seconda Stella, Zhang è diventato il secondo presidente più vincente nella storia dell’Inter, alla pari con Angelo Moratti e superato solo da Massimo Moratti (11 trofei).
La cessione del club? Inevitabile
Stando a quanto riportato da La Gazzetta dello Sport, Steven Zhang sembra non avere alternative per evitare il passaggio di proprietà dell’Inter a Oaktree.
Anche il tentativo di accordarsi con il fondo Pimco per un rifinanziamento è fallito. L’era di Suning potrebbe quindi concludersi oggi dopo 2906 giorni, ovvero dal 6 giugno 2016, quando la holding cinese divenne azionista di maggioranza dell’Inter.
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