Serie A
Monza in crisi: sconfitta senza lotta

Il Monza continua a vivere una stagione da incubo, e la sconfitta contro il Venezia: l’ennesima in una lunga serie. La squadra ha perso ogni speranza.
Crisi totale per il Monza
La partita, che poteva rappresentare una possibilità di riscatto contro un avversario alla portata, si è trasformata. È diventata l’ennesima dimostrazione di impotenza. Il Monza ha ceduto senza neanche lottare. Quella che ormai appare come una vera e propria crisi esistenziale per il club brianzolo non è solo la terza sconfitta consecutiva.
È l’evidente disfacimento di un gruppo che non sembra più avere né la forza né la volontà di reagire. La sconfitta contro il Venezia, infatti, non è un caso isolato: sono 21 le partite perse in 32 giornate di campionato. Questo dato evidenzia la fragilità di una squadra che sembra aver completamente abdicato alla propria missione. La parola “lotta” è ormai un concetto sconosciuto al Monza, che non riesce a trovare la forza per combattere nemmeno contro una diretta concorrente.
La rassegnazione e le parole di Nesta
Il problema non è solo tecnico, ma psicologico e mentale. Il Monza non è più una squadra, ma un insieme di individui che hanno perso la capacità di reagire di fronte alle difficoltà. Non si gioca più con passione, non si corre più con determinazione, non si lotta più. La situazione sta diventando insostenibile. Ogni settimana che passa porta con sé una nuova umiliazione, contribuendo a svuotare sempre di più la dignità di un club che rischia di rimanere sepolto in una spirale negativa senza fine.
Il tecnico Alessandro Nesta, pur non essendo esente da colpe, ha mostrato ancora una volta grande onestà intellettuale. Ha riconosciuto le difficoltà della squadra e ammesso che qualcosa non sta funzionando. Tuttavia, le sue parole non trovano riscontro sul campo. Nesta ha tentato di motivare i suoi giocatori, esortandoli a lottare e a onorare la maglia, ma i risultati restano invariati, con un Monza privo di identità e di volontà di reagire. Le sue parole nel post-partita riflettono una realtà amara, poiché il Monza sta lentamente perdendo la sua dignità e non sembra esserci alcuna via di salvezza.
Reset totale per non retrocedere
In un campionato che volge al termine, la situazione del Monza appare ormai compromessa. La Serie A, se non una chimera, sembra sempre più distante. Il prossimo anno, per risalire e ripartire, servirà un reset totale. Cambiare giocatori, staff, e mentalità è l’unica strada percorribile per non perdere definitivamente il treno della salvezza. Il Monza è chiamato a reagire, ma prima di tutto deve ritrovare se stesso. Altrimenti, rischia di scomparire nel dimenticatoio della Serie A, senza aver mai lottato davvero.
Serie A
Hellas Verona, si avvicina il 40° anniversario dello Scudetto

L’Hellas Verona festeggia nel 2025 il 40° anniversario dallo storico Scudetto dell’annata 1984-1985. A maggio tante iniziative per celebrarlo.
Il club gialloblu, della nuova proprietà Presidio Investors, sta organizzando le iniziative per celebrare al meglio i 40 anni dall’impresa di Galderisi e compagni.
Hellas Verona, contro il Lecce una giornata speciale
Come già annunciato a inizio aprile in concomitanza con la presentazione della maglia celebrativa, la 34esima giornata vedrà la squadra di Zanetti impegnata contro il Lecce proprio nel giorno (12 maggio) in cui fu matematica la conquista dello Scudetto grazie al pareggio in casa dell’Atalanta.
Nonostante non siano ancora stati annunciati gli anticipi e posticipi della giornata di Serie A in questione è molto probabile che la società faccia richiesta esplicita per disputare l’incontro domenica alle 15, in modo da poter dare spazio a tutte le iniziative ideate per questa speciale occasione.
Una di queste sarà la coreografia che vedrà impegnati le aree est e ovest dello stadio Bentegodi probabilmente con cartoncini colorati a comporre un disegno con i colori sociali del club. In campo invece sarà indossata la maglia speciale ideata per l’occasione.
Serie A
Fiorentina, volo annullato e ritorno in hotel a Cagliari

La Fiorentina costretta a cambiare piani: la partita contro il Cagliari si giocherà mercoledì, squadra torna in albergo dopo essere già partita.9
Cambio di Programma per la Fiorentina
La Fiorentina ha vissuto un imprevisto nel suo itinerario. Dopo aver appreso che la partita contro il Cagliari si svolgerà mercoledì, la squadra viola ha deciso di tornare in albergo a Cagliari. La decisione è stata presa per evitare inutili spostamenti avanti e indietro in 24 ore. La squadra si era già imbarcata all’aeroporto di Elmas, pronta per raggiungere Peretola, quando è arrivata la comunicazione ufficiale sulla data del match.

Fiorentina’s Rolando Mandragora portrait during italian soccer Serie A match Bologna FC vs ACF Fiorentina at the Renato Dall’Ara stadium in Bologna, Italy, September 11, 2022 – Credit: Ettore Griffoni
La Logistica Viola e le Implicazioni
Questo cambiamento non solo altera i piani logistici della Fiorentina, ma potrebbe anche avere un impatto sulla preparazione della squadra per la partita. Non è raro che eventi di questo tipo possano influenzare la concentrazione e la routine pre-partita dei calciatori. Il club dovrà ora riorganizzare il proprio programma di allenamenti e adattarsi al nuovo calendario, assicurandosi che il team sia pronto per la sfida contro il Cagliari.
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Fonte: l’account X di Schira
La #Fiorentina venuta a conoscenza della collocazione della gara col #Cagliari nella data di mercoledì – nel frattempo si era già imbarcata a Elmas pronta per volare a Peretola – fa dietrofront e torna in albergo a Cagliari, onde evitare di fare avanti indietro in 24 ore
— Nicolò Schira (@NicoSchira) April 21, 2025
Serie A
Napoli, accadde oggi: Insigne stende il Cagliari

Oggi, 12 anni fa, il Napoli di Mazzarri ospitava il Cagliari di Pulga. Una partita ricca di emozioni e polemiche, decisa in extremis da una perla.
La stagione 2012/13 è agli sgoccioli e i Partenopei sono vicini al ritorno in Champions. Gli uomini di Mazzarri non riescono a tenere testa alla Juve di Conte, dominatrice del campionato anche per via dei punti persi dalle rivali.
Il Cagliari invece viene da un ottimo momento di forma: da poco ha conquistato la salvezza battendo l’Inter 2-0. Salvezza decisiva anche per la conferma dell’allenatore Pulga.
Napoli-Cagliari, 21 aprile 2013
Nonostante la salvezza ottenuta, il Cagliari vuole continuare a fare bella figura in campionato e tentare il colpaccio al San Paolo. Sono infatti gli ospiti a passare in vantaggio con Ibarbo (18′) nonostante l’avvio grintoso degli azzurri. I padroni di casa tentano diverse volte di cercare il gol del pareggio, ma Cavani spreca due palle gol.
Nella ripresa, gli uomini di Mazzarri entrano bene in campo e trovano subito il pareggio per un autogol di Astori (48′). Inizialmente l’arbitro annulla il gol per un presunto fuorigioco di Cavani, ma poi ci ripensa. E’ proprio il bomber uruguaiano a ribaltare l’incontro (64′) ribadendo in rete una parata di Agazzi su Cannavaro.
Gli ospiti non ci stanno e pareggiano poco dopo con Sau (71′) entrato dalla panchina. Mazzarri dunque fa entrare Calaiò e Insigne, per provare a vincere la partita e rimanere in zona Champions. E’ proprio il numero 24 a decidere la sfida (94′) con un bellissimo tiro a giro che batte Agazzi.
La partita termina in rissa con conseguenti ammonizioni per Behrami (diffidato) ed Ekdal. Un incontro nel complesso avvincente ed agguerrito.
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