Serie A
Monza-Como: risultato finale e come cambia la classifica
Il Como di Cesc Fabregas batte 3 a 1 un Monza con un piede e mezzo ormai in Serie B. Grande prova dei Lariani, su tutti Butez e Assane Diao.
La squadra del tecnico spagnolo torna alla vittoria ed inguaia il Monza di Alessandro Nesta, passato tra l’altro in vantaggio, facendo avvicinare sempre più realisticamente i Brianzoli alla retrocessione.

Assane Diao Diaoune ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Monza-Como: la cronaca
Le due squadre arrivavano a quest’incontro con risultati decisamente negativi. Il Como non vince dal 23 febbraio (contro il Napoli), mentre ancor peggio il Monza che non festeggia i 3 punti da gennaio.
Sfida importantissima, e calda, per la zona retrocessione, con Lariani a 7 punti dal Parma terzultimo, e il Monza fanalino di coda del campionato e con le spalle al muro.
Fatto sta che l’arbitro Collu non fa in tempo a decretare l’inizio del match che già dopo 5 minuti la partita si sblocca. Lancio lungo dalla difesa, l’attaccante portoghese Dani Mota parte in posizione regolare e passa davanti a Kempf, lo sposta facilmente per sfruttare il rimbalzo e rientrare sul destro, calciare sul secondo palo rasoterra e battere Butez. Monza in vantaggio. Il ragazzo portoghese rompe un digiuno di oltre 5 mesi (ultimo gol vs Verona il 21/10/2024).ù
Il vantaggio dei biancorossi dura soltanto 11 minuti. Al 16esimo, con Ikonè che entra in area da destra e punta due avversari, si accentra e libera lo spazio per il tiro. Diagonale preciso e palla in buca d’angolo. Pareggia il Como.
Il Monza prova a riprendere in mano le redini della partita, anche con buone trame di gioco, ma è il Como a passare in vantaggio al minuto 39′. Caqueret si inserisce in avanti e prova a servire Douvikas. Il pallone è impreciso, ma un intervento maldestro di Pereira lo accomoda per Assane Diao, che si fa spazio per calciare di destro e battere Turati.
Passano solo due minuti ed Ikonè calcia davanti a Turati e sfiora il tris per Fabregas. Imprecisa la ribattuta di Douvikas.
Primo tempo che si conclude con un altro tiro del Como, con ancora il solito Ikonè cha calcia a botta sicura ma il tiro viene respinto da D’ambrosio.
Il secondo tempo inizia con un salvataggio miracoloso di Butez su Keita, che con l’aiuto della traversa smanaccia e mette in angolo.
Il Monza si disunisce un pò con le distanze e al 50esimo la squadra di Fabregas cala il tris. Tanto spazio per l’ex Torino, Vojvoda, che avanza da destra, entra in area e da posizione defilata scarica un destro potentissimo che colpisce la traversa ed entra in porta.
Da qui in avanti il Como gestisce ed il Monza va via via sempre più arrendendosi. Neanche la girandola dei cambi riesce a scuotere i brianzoli.
Probabilmente il segnale di bandiera bianca del Monza che, nonostante la 7 giornate rimaste, vedono sempre più assottigliarsi le possibilità di salvezza.
La classifica aggiornata
Con questo risultato, il primo di questo 31esimo turno di Serie A il Como fa il passo probabilmente definitivo per la salvezza arrivando a 33 punti. Il Monza resta ultimo con 15.
La classifica aggiornata: Como 33, Verona 30, Cagliari 29, Parma 26, Lecce 25, Empoli 23, Venezia 20 e Monza 15.
Chi lascerà la Serie A?
Serie A
Roma, Gasperini: “Sarà una partita tesa. Ndicka ci sarà. Abbiamo fatti grandi passi in avanti”
Alla vigilia di Roma-Como, l’allenatore dei giallorossi, Gian Piero Gasperini, è intervenuto in conferenza stampa per presentare il match.
Di seguito un estratto delle parole del tecnico della Roma in vista della sfida contro il Como di Cesc Fabregas.

GIAN PIERO GASPERINI PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Roma, le parole di Gasperini
Partita.
“Sarà una partita tesa. Il Como rappresenta una realtà, non una sorpresa. Non solo per investimenti, ma per qualità di giocatori e gioco. Si misura anche contro le migliori squadre ed è una delle migliori realtà: veder giocare il Como è sempre molto piacevole. Le due squadre cercheranno di ottenere il massimo senza sotterfugi. Non sarà determinante. Dirà quali sono i valori di una classifica molto corta. Fabregas ha dato un’impronta importante a questa squadra: ha talenti molto interessanti e bravi, ma l’identità del gruppo è precisa. Predilige il risultato attraverso la prestazione e lo spettacolo, con varianti, come quella degli esterni al centro del campo, che propongono giocatori offensivi. Molto improntate sulla tecnica e sul palleggio”.
Ndicka e El Aynaoui.
“Ndicka sarà presente. Per i difensori da schierare, vedremo… Per El Aynaoui attendiamo la sentenza della Fifa. Sarà una giornata di campionato in cui chi ha giocato sabato ha potuto utilizzare i calciatori che andranno in Coppa d’Africa. Per noi è diverso. Attenderemo la Fifa”.
Le piacerebbe chiudere la carriera qui?
“Sì, mi piacerebbe… Ma non subito, non in fretta! (ride, ndr) L’impatto è stato positivo. Volevo fare un bel lavoro e pensavo che l’ambiente fosse quello giusto per poterlo fare, al di là di ciò che si dice in giro. Del fatto che Roma sia difficile, o che il mio arrivo non fosse benvoluto. Ma abbiamo fatto grandi passi in avanti. Dobbiamo essere ambiziosi, mai presuntuosi, e dobbiamo migliorarci molto. Tutte le società vogliono giocare per le zone alte della classifica, principalmente per motivi economici. Sono obiettivi appetibili per tutti e tutti sono ‘avvelenati’ per poter essere in alto. Noi non vogliamo essere ‘avvelenati’, ma coesi, compatti, tra la squadra, i tifosi e la società”.
Che cosa manca alla Roma rispetto alle prime?

“Diciamo che ci sono tutti gli ingredienti. Dobbiamo impastarli solo bene: c’è il pubblico, c’è una società facoltosa, si può fare uno stadio, far crescere una squadra… Se ci sono stati problemi ultimamente, è perché bisogna fare di più. Bisogna fare valutazioni giuste, per poi lavorare, migliorarsi. Ma le condizioni ci sono tutte. Non manca nulla”.
Dybala.
“Vediamo. C’è ancora l’allenamento di oggi. Come tutti, anche i più importanti devono stare molto bene, perché il calcio di oggi non permette condizioni precarie, sia mentali, sia fisiche. Le cose si vedono, nelle prestazioni come negli allenamenti. Quando sta molto bene, non c’è alcun dubbio”.
Ferguson.
“Non deve essere un giocatore da Gasperini, ma un giocatore alla Roma. Quello è importante. Vale così anche per gli altri. Devono essere utili per giocare a certe competizioni, certi livelli… La Roma è sopra a tutto. Quando le prestazioni sono utili alla squadra, si gioca”.
Serie A
Fiorentina-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
Al Franchi si gioca una delle partite più tese del weekend, Fiorentina-Hellas Verona. Entrambe cercando la svolta stagionale e sarà battaglia vera.
Nessuna vittoria per i padroni di casa nelle prime 15 giornate, una sola invece per gli scaligeri che arrivano galvanizzato proprio da quella prestazione. Dopo l’Atalanta c’è voglia di trovare anche il primo successo esterno con l’ultimo che risale all’ultima giornata del campionato scorso.
Fiorentina-Hellas Verona, le formazioni ufficiali
Fiorentina (3-5-2): De Gea; Pongracic, Comuzzo, Ranieri; Dodô, Mandragora, Fagioli, Sohm, Parisi; Guðmundsson, Kean
Hellas Verona (3-5-2): Montipò; Nunez, Nelsson, Bella-Kotchap; Belghali, Niasse, Al-Musrati, Bernede, Frese; Giovane, Mosquera

Serie A
Udinese-Napoli, le formazioni ufficiali
Al Bluenergy Stadium continua la domenica di Serie A con Udinese-Napoli. Gli azzurri di Conte cercano il quarto successo di fila per mantenere la classifica.
Dopo la disfatta in Champions contro il Benfica, la squadra partenopea torna in campo in Friuli per continuare il cammino in campionato. Il primo posto a pari merito col Milan impone costanza e continuità nei risultati, che devono essere confermati anche contro i bianconeri. La sconfitta col Genoa brucia ancora e urge una reazione dopo i recenti risultati davanti al propio pubblico. Runjaic è chiamato a dimostrare la voglia e la fame di punti.
Udinese-Napoli, formazioni ufficiali
Udinese (3-5-2): Okoye; Kristensen, Kabasele, Solet; Zanoli, Piotrowski, Karlstrom, Ekkelenkamp, Bertola; Zaniolo, Davis
Napoli (3-4-3): Milinković-Savić; Beukema, Rrahmani, Buongiorno; Di Lorenzo, Elmas, McTominay, Spinazzola; Neres, Hojlund, Lang

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