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Monza, Alessandro Nesta presentato come nuovo allenatore

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Alessandro Nesta è stato presentato come nuovo allenatore del Monza. Tramite un post sui propri profili social, l’ex tecnico della Reggiana ha parlato della nuova esperienza che lo attende. 

Nella giornata odierna, Alessandro Nesta ha parlato della nuova avventura da allenatore del Monza. L’ha fatto affidandosi ai profili social della società briantea. Con l’occasione, Nesta ha ringraziato l’amministratore delegato della squadra, Adriano Galliani, e tutta la società. La scelta del dopo Raffaele Palladino, sposo della Fiorentina, è ricaduta su un profilo di grande esperienza.

Il neo tecnico dei brianzoli ha così spiegato: “Non vedo l’ora di cominciare, non vedo l’ora che arrivi il primo giorno di ritiro, non vedo l’ora di mettere la mia passione e la mia dedizione al lavoro al servizio di questa squadra. Grazie ad Adriano Galliani e a tutto il Monza”.

Monza, Alessandro Nesta è il nuovo allenatore

Nelle ore precedenti, già Adriano Galliani si era espresso sull’approdo di Alessandro Nesta. Spiegando che: “Sarà Alessandro Nesta il nuovo allenatore che dal 1° luglio assumerà l’incarico. Presentare Alessandro Nesta è superfluo, grandissimo giocatore che con il Milan di Berlusconi ha vinto due Champions, Supercoppe Europee, Mondiale per Club segnando anche gol, scudetti, coppe Italia, supercoppe Italiane…Un grandissimo giocatore”.

Adriano Galliani presenta Alessandro Nesta

Adriano Galliani, AD del Monza

Galliani ha poi aggiunto: “Un allenatore cresciuto da Miami passando per Frosinone e adesso Reggiana e che noi consideriamo assolutamente maturo. Qualcuno dice che non ha mai allenato in A. Ricordo solo a qualche scettico, e sono pochi, che il signor Arrigo Sacchi non aveva mai allenato in Serie A così come Raffaele Palladino. E siccome c’è un detto che dice ‘non c’è due senza tre’, speriamo che abbia la stessa fortuna dei suoi predecessori”.

Il tecnico ex Reggiana e Frosinone si ritrova nelle mani una rosa di ottima qualità. Il primo obiettivo sarà la salvezza, ma Matteo Pessina e compagni vorranno andare ben oltre: alzando l’asticella dopo stagioni positive.

Serie A

Inter, Zieliński tra occasione di mercato e Chivu che blocca la sua cessione: la situazione

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Inter

 Zieliński e il mercato Inter: voci su Lazio, Galatasaray e Leeds, ma Chivu lo considera incedibile e centrale nel nuovo progetto nerazzurro. La situazione

Da Napoli a Milano, dopo la vittoria del campionato nella stagione 2022/23, Piotr Zieliński aveva deciso di sposare la causa Inter, trovando casa nel capoluogo lombardo con la speranza di diventare un nuovo punto fermo del centrocampo nerazzurro, nonostante l’arrivo a parametro zero.

Il giocatore, però, giunto ora alla terza stagione in maglia Inter, non è mai sembrato realmente al centro del progetto tecnico. Anche in vista del prossimo mercato di gennaio, ormai alle porte, si sono riaccese diverse voci di mercato che lo vorrebbero pronto a trovare una nuova sistemazione.

Tuttavia, Zieliński non sembra condividere questa lettura, e come ribadito dalle sue stesse dichiarazioni, appare molto fiducioso del nuovo corso nerazzurro con Cristian Chivu in panchina:
«Con Inzaghi partivo in terza fila, non ero schierato tra le seconde linee. Lui aveva i suoi titolarissimi, mentre quest’anno Chivu coinvolge più giocatori e fa credere a tutti di poter essere titolari».

Inter, Zieliński sul mercato

Le dichiarazioni riportate anche da 90minuto, però, si pongono in netto contrasto con le ultime indiscrezioni di mercato, che vedrebbero il centrocampista polacco, ex Empoli e Udinese, tra i possibili partenti. Su di lui, infatti, si sarebbe registrato l’interesse della Lazio, seguito da quello di Galatasaray e Leeds United.

A tal proposito, anche Alfredo Pedullà ha parlato della possibilità che la Lazio, una volta riacquisita la possibilità di operare sul mercato a partire dal 2 gennaio, dopo il blocco estivo, possa avviare un primo sondaggio proprio per il numero 7 nerazzurro.

Le stesse voci arrivano anche dall’estero, con il Galatasaray, da sempre molto attento al mercato italiano, che starebbe cercando un’intesa con il club milanese. L’Inter, però, si sarebbe detta ferma sulle proprie posizioni, dichiarando il giocatore incedibile.

Stesso discorso anche per il Leeds United, che dopo Noah Okafor avrebbe chiesto informazioni anche per un altro ex meneghino come Zieliński, trovando però ancora una volta il muro della dirigenza nerazzurra.

Inter

L’ESULTANZA DI CRISTIAN CHIVU A FINE GARA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

 

In questo senso, la sessione di gennaio non sarà un momento di rivoluzione, ma piuttosto di consolidamento, con Zieliński destinato a restare uno dei pilastri silenziosi del nuovo corso nerazzurro, che sia dal primo minuto o che  sia a gara in corso. Chivu da questo punto di vista è stato chiaro, il polacco non si cede. 

 

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Serie A

Roma, Cristante: “Siamo sulla buona strada. Ritrovato lo stesso Gasperini di sempre. Scudetto? Nostro obiettivo è tornare in Champions”

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Il centrocampista della Roma Bryan Cristante parla a pochi giorni dalla sfida contro l’Atalanta ai microfoni di Sky Sport. Il numero 4 giallorosso ha analizzato la stagione vissuta.

La Roma saluta il 2025, un anno molto positivo. Record di vittorie e di punti raccolti nell’anno solare in Serie A per i giallorossi, che nell’ultima gara dell’anno si sono ripresi il 4° posto in classifica. Chi è stato protagonista in quasi tutte le partite del 2025 della Roma è il solito Bryan Cristante, ormai indiscutibile e irremovibile da “lì nel mezzo”, come cantava Ligabue per un altro centrocampista, Lele Oriali.

Il numero 4 giallorosso resta sempre un riferimento cardine per tutti gli allenatori passati per Trigoria, compreso Gian Piero Gasperini. Di fatto l’allenatore ha premiato la continuità di Bryan rendendolo il capitano della Roma, riconoscimento dovuto per l’alto numero di presenze in maglia giallorossa, ben 280.

Bryan Cristante ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Sky Sport, parlando del suo rapporto con Gasperini, che lo lanciò ai tempi dell’Atalanta, prossimo avversario della Roma, e fissando gli obiettivi per l’anno che verrà della squadra capitolina.

Roma, le parole di Cristante

GIAN PIERO GASPERINI DA INDICAZIONI A BRYAN CRISTANTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Esperienza all’Atalanta.

“Sì, sono passati un po’ di anni… I ricordi sono belli, sono arrivato lì dopo vari percorsi: arrivavo dopo due esperienze non super positive e lì sicuramente c’è stato il boom. E’ stata una stagione e mezza bellissima, ho fatto ottimi risultati. Ho solo ricordi positivi”.

Metterti nel ruolo di trequartista fu una delle prime intuizioni di Gasperini.

“Dal mister. Il mister ha avuto questa intuizione e quando il mister vede qualcosa chiaramente ha l’esperienza e tutte le conoscenze per capire come far rendere meglio tutti. Ha avuto questa intuizione ed è andata bene”.

Crede che sarà emozionato per il suo ritorno a Bergamo?

“Sicuramente qualche emozione ci sarà, per forza di cose: dopo nove anni in cui ha fatto grandissime stagioni ed è riuscito a portare un trofeo a Bergamo, tanti anni di Champions e di grandissimi risultati. Quindi penso che sicuramente un po’ di emozione ci sarà”.

Era diverso rispetto al Gasperini che hai trovato a Roma?

GIAN PIERO GASPERINI SORRIDENTE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

“No, ho ritrovato lo stesso mister: è sempre carico e con questa grandissima conoscenza del gioco, sa cosa chiedere e come chiederlo. L’ho ritrovato con la stessa carica e la stessa voglia. Chiaramente sono passati diversi anni in cui a Bergamo ha continuato a fare benissimo e ci ha portato questa sua voglia e conoscenza anche qui a Roma”.

Atalanta oggi.

“La squadra è sempre più o meno quella, poi dopo tanti anni con un allenatore è normale che un po’ di difficoltà all’inizio ci siano. Dopo nove anni a lavorare con lo stesso allenatore che noi conosciamo e che sta lavorando benissimo con noi non è facile, però penso che stanno crescendo e adesso stanno iniziando a giocare sui livelli su cui deve stare una squadra come l’Atalanta, per la rosa e i giocatori che ha. Chiaramente dovremo affrontarli concentrati al massimo”.

Crede che sarà emozionato per il suo ritorno a Bergamo?

“Sicuramente qualche emozione ci sarà, per forza di cose: dopo nove anni in cui ha fatto grandissime stagioni ed è riuscito a portare un trofeo a Bergamo, tanti anni di Champions e di grandissimi risultati. Quindi penso che sicuramente un po’ di emozione ci sarà”.

Il 2025 della Roma.

“Significa che siamo sulla buona strada e stiamo trovando continuità, non è facile. Conta poco perché sono due campionati diversi, però conta a livello di continuità, di credere nella squadra e costruire un qualcosa. Adesso dobbiamo continuare così nei prossimi sei mesi, nella seconda metà del campionato, però penso che un anno sia tanto e fare quello che abbiamo fatto non è facile: vuol dire che stiamo lavorando nel modo giusto”.

Ritorno di De Rossi all’Olimpico.

DANIELE DE ROSSI AMAREGGIATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

“Sì, sicuramente ha fatto piacere anche a noi come squadra vederlo andare sotto alla Curva: si sa cosa rappresenta Daniele per la Roma e per tutta la città, la società e tifosi: è stato un bel momento di calcio veder tornare una leggenda come lui sotto la sua Curva”.

Obiettivi.

Chiaro che il nostro obiettivo ad oggi è tornare in Champions, sono troppi anni che non ci siamo. Abbiamo delle possibilità e ce le siamo costruite in questa prima metà di campionato: è difficile perché ci sono squadre con noi che sono forti e forse anche più attrezzate e hanno rose più larghe, però il nostro obiettivo deve essere quello. Dobbiamo provarci fino alla fine, anche se non è facile”.

Pensate di poter lottare per lo scudetto?

“Mah, sorpresi… Sapevamo che avevamo un’ottima squadra e potevamo fare un gran campionato. Sapevamo che non era facile con un allenatore nuovo che ha concetti di gioco diversi. Quindi siamo stati bravi noi a seguirlo dal primo minuto e poi tutti insieme siamo arrivati a questi risultati. Sulla lotta scudetto penso che ci siano davvero squadre più attrezzate con rose più ampie, quindi è una lotta un po’ difficile. Però finché siamo lì non buttiamo via niente. Giochiamo partita per partita, cerchiamo di stare lì il più possibile”.

Farai l’allenatore un giorno.

“Non lo so, per ancora un po’ giochiamo (ride). Poi vediamo, può essere una possibilità, adesso non ci sto davvero pensando. Ho ancora un po’ di anni… qualche anno, da dedicare solo al campo e poi vediamo cosa succede”.

Nazionale.

“Assolutamente. Sappiamo che è fondamentale e dobbiamo andare ai Mondiali. Adesso si gioca davvero ogni tre giorni, quindi diventa difficile andare con la testa troppo avanti, ma il pensiero c’è sempre. Sappiamo che sono partite fondamentali: arriveremo a marzo carichi e… niente: bisogna andarci e basta”.

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Inter, zero titoli ma un 2025 da 8 in pagella

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Inter

Inter, il 2025 si e’ caratterizzato per un’altra finale di Champions League e per uno scudetto sfumato per un punto. 

Bicchiere mezzo vuoto o mezzo pieno? E’ la domanda che, lo scorso giugno, molti tifosi interisti si sono posti quando, dopo Monaco, si sono ritrovati con zero titoli in saccoccia al termine di una stagione a dir poco massacrante.

E’ anche ciò che ci chiediamo anche noi di Calciostyle per giudicare, in modo lucido, l’anno 2025 dell’Inter.

Uno scudetto sfumato per appena un punto, un Mondiale per Club giocato con il peso di nove mesi intensi alle spalle ma, soprattutto, la seconda finale di Champions League persa in tre anni.

L’allora squadra di Inzaghi decise infatti, con l’avallo della proprietà di Oaktree, di arrivare fino infondo ovunque, e ciò ha pagato sul finale.

Lo scotto pagato, tuttavia, ha bruciato e non poco. Un finale che, forse, ha logorato anche Simone Inzaghi che, dopo il 5-0 dell’Allianz Arena, ha rassegnato le proprie dimissioni.

Il resto e’ storia recente, con Cristian Chivu a prendere il timone della barca nerazzurra dopo una lunga rincorsa di Beppe Marotta al sogno Cesc Fabregas.

La stagione 2025/2026, al momento, dice che, dopo 16 giornate, l’Inter si trova comodamente in testa, nonostante una cronica allergia ai big match e una difficoltà a tenere alta la tensione nell’arco dei 90′ diventata il vero tallone d’Achille.

Ciò che non e’ cambiato rispetto alla gestione precedente, al momento, e’ la capacità di creare gioco e occasioni da gol.

Un fattore che fa dell’Inter, nel momento in cui scriviamo, il miglior attacco della serie A. Se riuscirà a registrare meglio la difesa nel 2026, Chivu potrà dire di aver completato l’opera.

In conclusione, alla luce della soggettività e di diversi punti, alla stagione dell’Inter sentiamo di poter assegnare un 8 pieno.

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