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Milan, Allegri: “Dovremo essere più attenti rispetto a Parma. Rabiot? Gioca”

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Milan, Massimiliano Allegri è intervenuto nella conferenza stampa di presentazione del derby. Il match contro l’Inter è in programma domenica alle 20:45

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MASSIMILIANO ALLEGRI PENSIEROSO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Milan, parla Allegri

Il derby degli allenatori che derby è? “Sarà una serata meravigliosa, perché all’interno c’è una rivalità stoica per la città di Milano. Ero partito bene nel 2010, poi ne abbiamo perso 3 alla fine. Affrontiamo una squadra molto forte, la favorita per lo scudetto insieme al Napoli, che ha vinto 11 delle ultime 12 e ha fatto 28 gol e ne ha presi 7. Una squadra esperta, con giocatori fisici e tecnici, poi il derby è sempre una partita a sè. Noi dovremo essere bravi a fare una partita valida ed essere più attenti rispetto a Parma”.

Questa partita si può considerare decisiva, importante o come? Seguiva Ornella Vanoni? “La seguivo, una donna meravigliosa, ironica, simpatica. Sono molto dispiaciuto perché è successo alla vigilia del derby: lei è milanista, anche se ultimamente tifava per Bonny. Domani non è una partita snodo, inizia un periodo che ci porterà alla sosta di marzo e speriamo di arrivarci in una buona posizione di classifica, perché poi si decideranno le posizioni finali. In mezzo abbiamo le partite di Coppa Italia e Supercoppa. Al momento le partite sicure sono 20 da qui a marzo, se siamo bravi diventeranno 22 perché vorrebbe dire passare con la Lazio e arrivare in finale a Riad. Per fare questo dovremo lavorare bene, in serenità, come abbiamo fatto questa settimana. Sono rientrati i nazionali e abbiamo fatto una buona settimana di lavoro, abbiamo ripreso un po’ a lavorare tutti”.

Nei big match avete avuto meno difficoltà: le dà fiducia? “La fiducia ce l’ho a prescindere. Domani è una partita difficile perché giochiamo contro una squadra forte, poi sono le grandi partite che ti danno tanta adrenalina ed emozione nel prepararle. Alla fine vedremo se saremo stati bravi e un pizzico fortunati a fare risultato, o se lo saranno stati gli altri”.

Ce la si fa a fermare il campionato per la Nazionale? “Se ce la faremo bene, ma io credo che la Nazionale abbia grandi chance di andare al Mondiale. Si sapeva che si sarebbe giocata allo spareggio, poi se fermeranno il campionato ci fermeremo e sarà un vantaggio per la Nazionale”.

Cambierebbe qualcosa la vittoria del Milan o dell’Inter? “È ancora presto, in una settimana può cambiare tutto. L’obiettivo al 25 maggio è finire nelle prime 4”.

Sei mai stato vicino all’Inter? “Lo sanno tutti. L’anno in cui sono tornato alla Juve in una notte ho dovuto prendere la decisione: andare alla Juve, al Real Madrid o all’Inter. Con Marotta abbiamo lavorato insieme alla Juventus molto bene, siamo riusciti a toglierci grandi soddisfazioni. Io sono cinismo e concretezza? Alla fine quello che conta è vincere le partite”.

L’Inter è molto favorita secondo le scommesse. È così sfavorito il Milan? “Intanto si parte da 0-0. Comunque l’Inter è una squadra forte, è in un ottimo momento ma lo siamo anche noi. Le partite vanno giocate, conosciamo le loro qualità fisiche e tecniche, ha soluzioni dentro l’area ed è la prima squadra in A per conclusioni in porta ed è quella che concede meno. Quindi bisognerà fare una partita giusta, nelle grandi partite i dettagli fanno la differenza”.

Con il rientro di Leao hai usato cautela, Rabiot ha avuto un infortunio allo stesso muscolo… “Gioca”.

Ti sei spiegato la differenza di rendimento della squadra contro le formazioni che lottano per il vertice e quelle che lottano per la salvezza? È una questione psicologica? “Spiegarlo è difficile, perché ci sono delle annate in cui fai benissimo negli scontri diretti e hai più difficoltà con le piccole. Però con la Cremonese abbiamo concesso poco e niente, col Pisa non abbiamo avuto la forza di chiudere la partita, a Parma la partita era incanalata bene poi l’episodio ha cambiato la partita e su tre rimesse laterali abbiamo rischiato di prendere gol. Sono cose su cui dobbiamo lavorare. Abbiamo i punti che meritiamo, domani dobbiamo essere felici di giocare questa partita”.

Gli interisti riferiscono di una ferocia determinazione per cancellare i 5 derby non vinti l’anno scorso. Visto che quando c’è un po’ di tempesta il Milan va un po’ in confusione, i ragazzi hanno capito la lezione di Parma o i primi minuti con la Roma? “Con la Roma abbiamo sbagliato molto tecnicamente, però per esempio col Napoli in 10 abbiamo battagliato. Sono situazioni diverse, la cosa da migliorare è che bisogna stare dentro la partita per 95 minuti. L’Inter cercherà di vincere, lo faremo anche noi, loro sono comunque cinque anni che lottano per vincere lo scudetto”.

Cosa si aspetta da Leao e Pulisic, domani per la prima volta insieme dal 1′? “Domani sono indisponibili Athekame, che ha un problema al soleo, e Gimenez, che ha un problema alla caviglia. Gli altri stanno migliorando la condizione e questo è un bene per le partite da qui a marzo”.

L’Inter di Chivu è più verticale e aggressiva rispetto a Inzaghi o c’è qualche differenza in più? “Hanno cambiato qualche giocatore, ma l’ossatura è la stessa. Chivu sta facendo un ottimo lavoro, alla prima grande esperienza e dopo sole 10 panchine col Parma. Si nota che la squadra è un gruppo compatto quando giocano le partite. Con Inzaghi credo ci sia poca differenza”.

L’Inter ha una linea di pressione molto alta, il Milan ha una grande compattezza difensiva e ha giocatori che possono vincere duelli importanti. È lì la chiave della partita? “Quando vinci duelli individuali hai molta probabilità di vincere la partita. Credo che a Parma nel secondo tempo ne abbiamo vinti pochi, infatti abbiamo rischiato di perdere. Io credo che sarà una partita di grande livello fisico, quindi servirà una bella prova per continuare la striscia positiva di risultati”.

Cosa ha detto in questa settimana ai suoi calciatori? Ha individuato nell’Inter un punto debole, cos’è che teme di più? “Tra oggi e domani faremo gli ultimi allenamenti, l’Inter ha dei tiratori da fuori importanti, in area c’è fisicità, mancherà Dumfries che è una soluzione importante per loro. Nello stesso tempo quando hanno spazio sono bravi nei contropiedi perché hanno tecnica e velocità. Servirà una grande partita per creare i presupposti per fare risultato”.

Vedo che sta avvicinando Gimenez all’area. Qual è il peso che può avere nel suo Milan? “È un giocatore molto importante, ha fatto tanti gol prima di arrivare al Milan. Poi è arrivato a fine gennaio, in tre mesi si deve abituare a un calcio diverso, non è stato semplice neanche per lui. Il 5 agosto è rientrato bene dalla Nazionale, ha fatto delle buone prestazioni e ora ha un problema alla caviglia. I gol li ha fatti e li farà, nel calcio le cose cambiano in poco tempo”.

Come giudica Lautaro? “È uno degli attaccanti più forti al mondo in circolazione. Ha un’età matura per determinare soprattutto certe partite, attacca bene la profondità soprattutto dentro l’area. Ma l’Inter ha un parco attaccanti molto forte, non solo lui”.

L’unico dubbio di formazione è tra Bartesaghi ed Estupinan. Ha già scelto? L’assenza di Dumfries la influenza? “Non mi influenza. Oggi dovrò decidere, Estupinan è rientrato a Parma dopo 50 giorni che non giocava, Bartesaghi ha fatto 90 minuti nelle due partite in nazionale. Oggi deciderò, nella partita può essere che ci sia bisogno di entrambi”.

Vincere il derby cosa vorrebbe dire? “Una bella settimana. Quando vinci le partite ti cambia l’umore in settimana, a lavoro, in famiglia. Infatti ai ragazzi dico cerchiamo di vincere per stare bene nei giorni successivi”.

Quanto è importante che ci sia la presenza dei cori milanisti per aiutare la squadra? Quanto ha aiutato finora? “Molto. Ci aiutano soprattutto nei momenti difficili”. 

Ibra ha detto qualcosa alla squadra? Ha parlato con lui? Chiede a Leao di determinare in una partita di questo tipo? “Piano piano sta capendo che l’attaccante viene valutato per i gol che fa. Con Ibra abbiamo chiacchierato, ogni tanto viene, la società è sempre presente e questo è molto importante. Bisogna avere attenzione nella partita di domani, ma non paura di giocarla. Anzi bisogna avere tanta adrenalina e divertimento per giocare queste partite”.

In settimana ha chiamato Thiago Silva per chiedere consigli? Le piacerebbe allenarlo di nuovo a gennaio? “Ho passato due anni con lui, è un giocatore meraviglioso. Noi dobbiamo pensare alla partite che ci aspettano da qui a marzo, una alla volta. Non l’ho chiamato, perché è ancora un giocatore e non un allenatore”.

Quanto è importante e in cosa Rabiot per il tuo gioco? Può aiutare a ritrovare il miglior Fofana? “Fofana ha fatto delle buone partite e ha enormi potenzialità sia in fase offensiva che in fase difensiva, deve solo stare attento ad alcune situazioni. Ho ritrovato un Rabiot molto migliore rispetto agli ultimi due anni che lo ha avuto, un giocatore molto presente all’interno del campo”.

Domani potrebbe essere anche il derby dei braccetti? Pavlovic quest’anno è primo per progressione in avanti… “Pavlovic sta migliorando tanto, più gioca e più cresce e migliora. Quella caratteristica di andare in avanti l’ha sempre avuta, perché è molto aggressivo, deve migliorare in area”.

L’Inter ha fatto molti gol sui calci piazzati, mentre il Milan ha battuto 71 calci d’angolo e segnato 0 gol. Come se lo spiega questo dato? “Magari domani ne battiamo 2 e facciamo gol, il calcio è anche questo”.

Questa squadra arriva nel derby nelle migliori condizioni possibili? “Ci arriviamo nelle condizioni giuste. Siamo pronti a giocare una partita come quella di domani sera”.

Come ti trovi quest’anno a giocare senza centravanti? “Tante volte ho avuto squadre che giocava senza centravanti. Nello stesso Milan il centravanti era Boateng, perché Ibra e Robinho lo facevano poco. Il capocannoniere del campionato è Calhanoglu, Pulisic è a 4 ma ha sbagliato un rigore”.

Il ritorno di Baresi è un motivo in più per regalargli una vittoria? Lo aspetti in sede? “Il fatto che stia meglio è una notizia che va oltre il calcio e lo aspetto a Milanello perché è un riferimento per tutti”.

 

Serie A

Hellas Verona-Atalanta, le probabili formazioni e dove vederla

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Champions League

La sfida di Serie A Hellas Verona-Atalanta vedrà affrontarsi due squadre dal periodo di forma completamente opposto. 

L’Hellas Verona non ha mai trovato la vittoria in campionato questa stagione, tanto che il 20⁰ posto in classifica è occupato proprio dai gialloblù.

Grandi difficoltà presenti anche in attacco, dato che è il peggiore della Serie A con soli 8 reti segnate in 13 giornate.

Per intenderci meglio, l’Atalanta ne ha realizzati 9 ma negli ultimi 3 match disputati (tra Champions League, Coppa Italia e Serie A).

Con l’arrivo di Palladino in panchina, al posto di Ivan Jurić, la Dea sembra essere in ripresa. 4 partite disputate, 3 vittorie per il tecnico ex Monza e Fiorentina.

hellas verona-atalanta

Rome, Italy 31 August, 2025: Giovane Santana Do Nascimento of Verona seen in action during the Serie A Enilive 2025-2026, day 2, football match between SS Lazio and Hellas Verona at Olympic Stadium.

Qui Hellas Verona

Pochi cambi per gli uomini di Paolo Zanetti. Solito 3-5-2, ma questa volta alcuni interpreti troveranno posto rispetto ad altri.

Bradarić parte dalla panchina, al suo posto gioca Frese. Al posto di Gagliardini parte titolare Al-Musrati, mentre Orban dovrebbe partire nuovamente dalla panchina, con Mosquera favorito.

Qui Atalanta

Rispetto alla formazione scesa in campo  contro il Genoa, vari cambiamenti dovrebbero venir eseguiti. Carnesecchi, Kossounou, Zappacosta, ÉdersonLookman dovrebbero tornare in campo dal primo minuto.

Discorso diverso per quanto riguarda Kolašinac, tornato in campo dal primo minuto dopo il lontano 13 aprile contro il Bologna dello scorso campionato.

Zalewski, Sulemana, Pašalić e Sportiello rimarranno in panchina, pronti a subentrare in caso di necessità.

Le probabili formazioni di Hellas Verona-Atalanta

Verona (3-5-2): Montipò; Unai Nunez, Nelsson, Valentini; Belghali, Niasse, Al-Musrati, Bernede, Frese; Giovane, Mosquera. Allenatore: Zanetti.

Infortunati: Serdar, Kastanos, Suslov, Bradaric, Akpa Akpro

Squalificati: nessuno

In dubbio: nessuno

Atalanta (3-4-2-1): Carnesecchi; Kossonou, Hien, Djimsiti; Bellanova, De Roon, Éderson, Zappacosta; De Ketelaere, Lookman; Scamacca. Allenatore: Palladino.

Infortunati: Scalvini, Bakker

Squalificati: nessuno

In dubbio: nessuno

Dove vedere Hellas Verona-Atalanta in TV

Hellas Verona-Atalanta sarà trasmessa su Sky Sport Uno (201), Sky Sport Calcio (202), Sky Sport 4K (213) e Sky Sport (251), nonché visibile in diretta tv scaricando l’app di DAZN su un televisore compatibile oppure utilizzando: dispositivi Amazon Firestick e Google Chromecast, il TIMVISION Box o console PlayStation e XBox.

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Serie A

Atalanta, quadra ritrovata con Palladino: possibile rimonta alla zona Champions?

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Champions League

L’Atalanta ha ritrovato la giusta serenità con l’arrivo in panchina di Raffaele Palladino. Prestazioni convincenti e risultati positivi: possibile rimonta?

La Dea dopo un inizio di stagione piuttosto negativo, con il cambio in panchina sembra essersi rivitalizzata. La gestione di Ivan Juric non ha portato i frutti sperati dalla famiglia Percassi, che però è stata umile e lucida nel fare un passo indietro e decidere di cambiare allenatore.

Con Palladino in squadra è tornata grande serenità e in queste prime prestazioni si è vista un’Atalanta in pieno stile Gasperini. Il tecnico dev’essere in grado di riprendere lo strepitoso lavoro fatto negli anni dall’attuale allenatore della Roma, aggiungendo ovviamente il proprio tocco.

Operazione che non è riuscita altrettanto bene a Juric, che era stato scelto proprio per la sua propensione alla marcatura a uomo a tutto campo e alla sua esperienza al fianco dello stesso Gasperini.

Atalanta

IVAN JURIC PUNTA IL DITO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Atalanta, l’obiettivo è la zona Europa?

Da quando la Dea ha cambiato gestione tecnica, sono arrivate 3 vittorie e 1 sconfitta tra tutte le competizioni. In Champions League l’Atalanta si accomoda in una buona posizione di classifica grazie al secco 0-3 rifilato all’Eintracht Francoforte, mentre in Coppa Italia accede ai quarti di finale dopo lo schiacciante 4-0 ai danni del Genoa di De Rossi. Quello che manca da rimettere a posto è la situazione in campionato, dove però c’è sicuramente bisogno di tempo.

L’Atalanta al momento occupa la 12° posizione in classifica a quota 16 punti. Nelle zone alte del tabellone però, c’è molto traffico con tante squadre in lotta per gli stessi obiettivi e che nel cammino si pestano i piedi le une con le altre.

Per questo, nonostante una situazione attuale non positiva, la Dea può e deve ancora sperare ad un piazzamento in Europa. La rosa a disposizione di Palladino ha un altissimo tasso qualitativo, con giocatori che hanno dimostrato di poter fare grandi cose.

Il tecnico deve riuscire a dare continuità di risultati, mantenendo alto l’umore e l’intensità, caratteristica alla base della squadra nerazzurra. Vedremo se l’Atalanta riuscirà nella rimonta alla zona Europa, entrando nelle prime 7 della classe.

 

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Serie A

Inter, Thuram in forma smagliante: ora serve sbloccarsi in campionato

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Inter

L’attaccante francese dell’Inter Thuram ha trovato una doppietta nell’ultima sfida di Coppa Italia contro il Venezia. L’infortunio sembra essere alle spalle.

Può sorridere Cristian Chivu e tutto l’ambiente nerazzurro. Dopo un periodo di assenza è finalmente tornato al gol Marcus Thuram. Il francese nell’ultima gara contro il Venezia ha dato dimostrazione di aver recuperato al meglio la sua condizione fisica dopo l’infortunio.

Ad una buona prestazione nel derby, ha seguito una partita più opaca sul campo del Pisa, che poteva far pensare ad uno stato di forma non ancora ideale. La gara di Coppa Italia ha invece messo in evidenzia la forma smagliante del figlio d’arte, che è riuscito a riallacciare il feeling con la porta grazie ad una splendida doppietta.

I suoi sostituti, ovvero Esposito e Bonny, non hanno di certo sfigurato, con gol e prestazioni che hanno testimoniato il loro grande talento e la loro voglia di dimostrare. Ciò non toglie che l’apporto che può dare Thuram al reparto offensivo dell’Inter ha un peso specifico decisamente superiore.

Inter

MARCUS THURAM RAMMARICATO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Inter, servono i gol di Thuram anche in campionato

I gol in coppa sono sicuramente serviti per trovare quella fiducia che un grave infortunio potrebbe aver portato via. Il lupo però, perde il pelo ma non il vizio, e Thuram il fiuto del gol non sembra di certo averlo smarrito.

Il francese però, adesso deve tornare a segnare anche in Serie A, per muovere sia la classifica della squadra, che quella dei marcatori. Al momento l’attaccante dell’Inter è fermo a quota 3, con l’ultima rete in campionato che risale alla sfida contro la Juventus dello scorso 13 settembre, quasi 3 mesi fa.

La formazione di Chivu produce tanto, ed ha bisogno del suo bomber per riuscire a concretizzare al meglio le tante occasioni create. Allenatore, tifosi, società e fanta-allentori, aspettano con ansia il ritorno al gol di Marcus Thuram e chissà che la sfida di sabato contro il Como non possa essere l’occasione giusta.

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