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Lecce – Empoli, tre punti che profumano di salvezza | Il segreto dei giallorossi

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Milan-Lecce, l'allenatore dei salentini Luca Gotti

Il Lecce non fallisce in casa lo scontro diretto contro l’Empoli e conquista 3 punti pesantissimi in chiave salvezza. Ora Gotti può respirare un po’

Indice

Lo scontro salvezza va al Lecce

È stata una partita che sembrava incanalarsi inesorabilmente verso un pareggio a reti bianche. Uno dei tanti pareggi che il Lecce ha ottenuto nel corso della stagione, ultimo tra tutti quello contro la Roma. Un pareggio di prestigio ma che, ai punti, avrebbe potuto dare di più ai giallorossi. Oggi, invece, una gara difficile contro il temibile Empoli dello stratega Nicola, ha regalato una vittoria importantissima sul finale.

Serie A, Lecce

I 3 punti che fanno la differenza

Quando la vittoria arriva contro una diretta concorrente vale molto più di 3 punti. E questo pomeriggio al Via del Mare è andata proprio così. Soprattutto se si considera il buon momento dell’Empoli, reduce dalla vittoria casalinga contro il Torino. Non è la prima volta che i giallorossi escono vittoriosi da uno scontro diretto in questa stagione. Anzi, è forse questo aspetto da non sottovalutare per la lotta a non retrocedere. Un aspetto che negli anni passati è spesso costato caro al club salentino.

Lecce, una grande tra le piccole

Come anticipato, infatti, la squadra ha dimostrato una determinazione e una capacità di gestire le partite decisive alla quale forse i tifosi non erano abituati. Oltre a queste, tra le quali ricordiamo entrambi gli scontri con la Salernitana, l’andata con il Genoa e con il Frosinone. E poi diversi pareggi che comunque hanno tenuto in piedi la squadra di D’Aversa prima, Gotti poi.

Lecce

 

La stagione dei giallorossi

La stagione del Lecce è iniziata in maniera promettente con il tecnico Roberto D’Aversa, in zona Champions dopo le prime uscite stagionali. Tuttavia, dopo un inizio che ha illuso un po’ l’ambiente, è arrivato presto un periodo di calo, talvolta fisiologico, che ci può stare. Ma in diversi casi, soprattutto nel momento che ha preceduto l’esonero del tecnico nato a Stoccarda, è parso veramente pericoloso. L’arrivo di Luca Gotti, allenatore pragmatico e senza troppi fronzoli, ha saputo rimettere ordine e rilanciare la squadra. Il Lecce ha così, ripreso la sua corsa verso la salvezza. E la vittoria di oggi è solo l’ultimo tassello di un percorso che ha ricominciato a essere positivo.

Lecce, cos’è cambiato quest’anno?

Un aspetto notevole, da segnalare soprattutto in questa stagione 2023/24, è che il Lecce non è mai stato coinvolto concretamente nella zona rossa della classifica. Anzi, in diverse occasioni ha dimostrato una solidità e una costanza che erano mancate in passate stagioni. Anche lo scorso anno, con Baroni in panchina, i salentini hanno spesso mancato l’appuntamento con i 3 punti quando sarebbe stato fondamentale. Qualche sconfitta di troppo che è costata talvolta la permanenza in Serie A, basti pensare alla strana stagione 2019/20. Ma anche quando l’obiettivo veniva raggiunto, in cui ci si sarebbe potuti permettere un finale di stagione più tranquillo, con una maggiore attenzione durante i match salienti. La squadra ha adattato il suo stile di gioco, talvolta modificando il modulo tattico e gli interpreti, ma ha mantenuto un filo conduttore fondamentale: la fame di vittoria negli scontri diretti. E tutto ciò sia con D’Aversa che con Gotti in panchina, sintomo che l’attitudine è ben radicata e non dipende dal mister.

Ultimi sforzi della stagione

Questa fame di vittoria potrebbe rivelarsi l’arma vincente per la salvezza del Lecce. La capacità di affrontare con determinazione e grinta le partite fondamentali potrebbe permettere alla squadra di raggiungere l’obiettivo della permanenza in Serie A, magari anche con qualche giornata d’anticipo. Ora, ci si trova di fronte a un tratto finale di campionato che richiederà ancora determinazione e impegno, poiché ricco di scontri diretti e partite di livello. Staremo a vedere.

Serie A

Atalanta, stagione finita per De Roon: salta anche Euro2024?

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Atalanta

Piove sul bagnato per Gasperini e per l’Atalanta a pochi giorni dalla finale di Europa League contro il Bayer Leverkusen. Potrebbe saltare anche Euro2024!

Dopo la dura sconfitta in finale di Coppa Italia, per l’Atalanta di Gasperini piove sul bagnato. Infatti, durante il match contro la Juventus, il centrocampista della Dea Marteen De Roon è dovuto uscire anzitempo dal campo per un problema muscolare.

atalanta

L’olandese si è sottoposto questa mattina agli esami strumentali di rito che hanno evidenziato una lesione muscolo fasciale tra il primo e il secondo grado del bicipite femorale sinistro. I tempi di recupero non sono noti e dipenderanno dal decorso del quadro clinico del giocatore.

Niente di buono per Gasperini e per i tifosi dell’Atalanta che dovranno fare a meno dell’ex Middlesbrough per il finale di stagione ed in particolare per la finale di Europa League contro gli imbattuti del Bayer Leverkusen, in programma mercoledì 22 maggio alle ore 21 a Dublino.

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Serie A

Cagliari, Ranieri: “Con il Sassuolo sarà una battaglia. Sbagliato non giocare in contemporanea”

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Il mister del Cagliari, Claudio Ranieri, ha parlato in conferenza stampa, in vista del match contro il Sassuolo in programma domenica alle 12:30.

Cagliari, le parole di Ranieri

Cagliari, Ranieri

Di seguito le parole dell’allenatore del Cagliari, Claudio Ranieri, rilasciate in conferenza stampa in vista del match contro il Sassuolo, in programma domenica alle 12:30.

Ultimi 180 minuti. Il Cagliari ha la possibilità di anticipare i tempi. Come arriva il Cagliari?

“Siamo carichi. La partita contro il Milan l’abbiamo giocata, è stato più bravo l’avversario”.

Quanto è stato importante allenarsi con i tifosi ieri e trovarne tantissimi domenica?

“Ci hanno chiesto di lottare. Il mio messaggio è passato. Noi andiamo a fare sempre la migliore prestazione possibile. Loro devono essere orgogliosi di noi”.

Può essere un vantaggio il fatto che il Sassuolo deve vincere a tutti i costi?

“Mi aspetto una squadra di grande qualità, noi dovremo essere forti e determinati”.

Come stanno i ragazzi?

“Tutti bene tranne Makoumbou e Jankto che hanno terminato la stagione”.

Come sarà giocare al Mapei come se si fosse in casa visti i tifosi?

“Sarà molto bello. Ragione in più per fare una grande partita, gagliarda, piena di voglia di portare a casa il risultato pieno”.

Come sta Mancosu?

“Tutti hanno la possibilità per fare minutaggio. Non ha i 90 minuti, sarà la partita a dirmi se avrò bisogno di lui o meno”.

Come cambia il Sassuolo rispetto alla gara di andata?

“Potrebbe cambiare anche modulo di gioco, siamo pronti ad ogni evenienza”.

Che modulo utilizzerà il Cagliari?

“Io lo so, voi no (risata, ndr”).

Sarà un Cagliari aggressivo come visto nell’allenamento di ieri?

“No, ho utilizzato tanti elementi difensivi per tenere sotto pressione le difese”.

Quanta voglia c’è di festeggiare già domenica?

“Non so se festeggeremo domenica. Mi aspetto una grande prova dei miei, poi si vedrà”.

Sarà un Cagliari più fisico o più tecnico?

“Lo vedrete domenica. Non dico nulla perchè non voglio avvantaggiare l’avversario. Sarebbe sciocco da parte mia dirvi determinate cose”.

La non contemporaneità sta condizionando il finale di campionato.

“E’ sbagliato, non è corretto. Non è concepibile che si giochi sapendo già il risultato delle altre avversarie”.

Mina?
“Le ho detto che sembra la batteria dei telefonini. Meglio preservarlo, ma sta bene”.

Quanto è mancato Viola?

“Sta bene, e non averlo è stato un peccato. Averlo ritrovato mi da ancora più forza”.

Cosa non vorrebbe rivedere di domenica scorsa?

“Non dobbiamo essere timidi, ma propositivi”.

Come sta Pavoletti?

“Ha un problema al piede. Se dovessi avere bisogno ci sarà”

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Milan, Pioli: “Theo non si è allenato. Ultimi giorni qua? Cerco di non pensarci”

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Milan, Pioli - Depositphotos

Il tecnico del Milan, Stefano Pioli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Torino di Juric, in programma sabato alle 20:45.

Stefano Pioli, allenatore del Milan, è intervenuto nella conferenza stampa alla vigilia della penultima gara del campionato di Serie A contro il Torino di Ivan Juric. I rossoneri arrivano dalla larga vittoria casalinga contro il Cagliari per 5-1.

Appuntamento allo Stadio Grande Torino sabato 18 maggio alle 20:45.

Milan

Milan, le parole di Pioli

Come si motivano i giocatori ad obiettivi raggiunti?

“È stata una buona settimana finalmente, perché non vincevamo da tanto tempo… Siamo più sereni e credo che la serenità ci possa aiutare a rendere al meglio domani, quindi mi aspetto una prestazione di livello anche per la voglia che abbiamo di chiudere bene il campionato”.

Che tipo di Milan vedremo?

“Oggi non si è allenato Theo che ha avuto un attacco influenzale, quindi vedrò se farà in tempo a recuperare per domani. Se riuscirò, farò giocare tutti in queste ultime due partite”.

Come vive quelli che potrebbero essere i suoi ultimi giorni a Milanello?

“Chi? Giroud e Kjaer? (ride, ndr). Cerco di non pensarci. Poi mi incontrerò col club a fine stagione, faremo le nostre valutazioni. Fino ad allora cerco di essere concentrato per aiutare la squadra, poi eventualmente certe emozioni le conoscerò vivendole”.

Come commenta la vicenda Allegri?

“È sempre difficile giudicare da lontano. Allegri ha vinto tantissimo, è un grande allenatore. Sappiamo che per il ruolo che abbiamo dobbiamo gestire certi tipi di aspettative e di pressioni. Poi sono sempre esagerate tutte le cose nel nostro ambiente, i complimenti come le critiche”.

Un voto a lei e alla squadra?

“No. Abbiamo fatto sicuramente un campionato migliore dell’anno scorso, ma una Europa peggiore dell’anno scorso”.

Si sente protetto dai suoi dirigenti?

“Col Club ho sempre avuto un gran rapporto e sarà così fino alla fine, poi ognuno fa quello che deve fare”.

Favorevole al VAR a chiamata?

“Io sono per giocare di più. Avere altre interruzioni non so se sia la strada migliore…”.

Possibile che con quasi 100 gol in stagione non si possa vincere qualcosa?

“C’è chi ne ha fatti più di noi, ma anche e soprattutto chi ne ha presi meno di noi”.

Pensi di aver esaurito dopo 5 anni la tua carica propulsiva al Milan? Massaro ha detto che ‘se si prende un allenatore con incognito, tanto vale tenere Pioli’…

“Se Massaro voleva fare un complimento… Non è corretto il ragionamento: ‘Tanto vale tenere Pioli’. Ma: ‘È giusto tenere Pioli perché…’. Non commento”.

Non farti ammonire domani… (Pioli è diffidato, ndr)

“Eh questa me la sono segnata. Abbiate pazienza, avete aspettato fino ad ora rompendo le scatole parlando del futuro. Aspettate un’altra settimana”.

Questa squadra ha un futuro?

“Non dovete farle a me queste domande. Giroud giocherà l’ultima partita, non domani dall’inizio: mi auguro possa arrivare a 50 gol. Il rapporto che ho creato e avuto con i giocatori è veramente profondo, che va anche al di là di ciò che abbiamo fatto o non fatto… Non posso che essere grato e felice. Io faccio questo lavoro qua per emozionarmi e io mi sono emozionato qua; questo va al di là di qualsiasi risultato, di qualsiasi critica, di qualsiasi gloria o beneficio. Per questo dirò sempre grazie ai miei giocatori”.

Giroud lascerà il Milan…

“Lui, Kjaer, Ibrahimovic sono stati molto importanti con me e con i loro compagni. Poi nel frattempo tanti loro compagni sono cresciuti e avranno il compito di prendersi le responsabilità e di fare da traino”.

Cosa ne pensi di Giroud?

“Abbiamo vinto quello Scudetto perché tutti hanno fatto il massimo. Dovrei dire tante cose, fare tanti elogi su quell’anno… Abbiamo fatto qualcosa di eccezionale, in cui tutti si sono espressi al massimo, alcuni anche al di sopra delle loro potenzialità. Si era creata una magia tra di noi, con l’ambiente, con i tifosi, poi siamo stati premiati da un grande successo. Giroud è stato fondamentale nella crescita della squadra. A lui, a Kjaer e a Zlatan sono legato nel modo più assoluto”.

In cosa possono migliorare i suoi giocatori?

“I nuovi hanno qualità importanti e possono fare anche di più, anzi: sicuramente faranno di più. L’anno scorso, quando ci siamo applauditi insieme per il secondo posto in palestra, ho chiesto ai ragazzi la classifica nella loro squadra dell’anno scorso e nessuno, a parte Okafor, avevano raggiunto un livello così alto. Poi abbiamo avuto alti e bassi, ma non per mancata disponibilità, compattezza. Per questo voglio premiare tutti in queste ultime due partite. Non posso che essere grato a questo gruppo”.

Come mai il Torino balla sempre al decimo posto?

“Ci sono squadre di un livello molto alto, quindi per quelle squadre come il Torino è difficile star dentro. Dalla Champions quest’anno va fuori qualcuno di grosso eh. Per il Torino non è facile superare quelle squadre lì. Juric lo stimo tanto ed è difficile giocare contro di lui. Poi il Torino ha un blasone e una storia che per l’ambiente sia difficile accettare stagioni di medio livello”.

30 anni fa il Milan vinse la Coppa dei Campioni… Lei dov’era?

“Ero a Firenze, c’era l’amichevole Fiorentina-Milan con Capello che disse che aveva capito chi far giocare e chi no. Io giocavo nella Fiorentina. Mi ricordo benissimo la partita: un Milan stratosferico. Mi ricordo benissimo le frasi di Capello…”.

Può vincere il Milan la Champions League nei prossimi anni?

“È difficile. Io credo che il Milan ce la possa fare, anche se il livello è molto alto. Quest’anno, però, abbiamo avuto un esempio chiaro: il Dortmund è quinto a 25 punti dal Leverkusen ed è in finale, anche se il Real è favorito. Ora Ancelotti si toccherà (ride, ndr). Noi dobbiamo fare l’altro scalino”.

Ha pensato allo 0-7 di tre anni fa a Torino?

“Non è nella mia testa ancora riavvolgere tutto il nastro…”

Ha ripensato alla Roma?

“I rimpianti ci sono sempre. La squadra ha dato il massimo, però in quelle due partite con la Roma la squadra non è riuscita ad esprimersi come può”.

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