Serie A
Lecce, D’Aversa: “Pareggio giusto, punto molto pesante. E su Falcone…”
Il tecnico e l’estremo portiere del Lecce hanno parlato nel post partita del match pareggiato all’ultimo secondo contro il Bologna.
Roberto D’Aversa, allenatore del Lecce, è intervenuto nel post partita del pari contro il Bologna, raggiunto all’ultimo secondo grazie al calcio di rigore messo a segno da Piccoli.
Di seguito le sue parole:
Cosa hai detto a Falcone?
“Era finita la partita e, essendo un portiere strutturato, gli abbiamo detto di andare avanti. Meglio noi nel primo tempo, poi loro dopo il gol hanno avuto un paio di occasioni per chiuderla. Voglio bene a Motta, ma sul rigore non c’è nessun dubbio e il pareggio è giusto. Non molliamo mai, è un punto pesante”.

Serie A
Udinese, Natale in ritiro dopo il tracollo di Firenze
Dopo il pesante ko del Franchi contro la Fiorentina, l’Udinese anticipa il ritiro per prepararsi al meglio in vista dell’ultima gara del 2025 contro la Lazio.
La disfatta di Firenze ha lasciato il segno e ha aperto una fase delicata in casa Udinese. Il pesante 5-1 incassato al Franchi contro la Fiorentina, nella penultima gara del 2025, non è stato affatto digerito dalla dirigenza bianconera, che ha deciso di intervenire con fermezza. La squadra andrà in ritiro anticipato a partire dalla sera del 25 dicembre, rinunciando di fatto al Natale in famiglia, e resterà isolata fino alla sfida casalinga contro la Lazio, in programma sabato 27 dicembre alle ore 18:00.
Una decisione forte, maturata all’indomani di una prestazione giudicata largamente insufficiente. È vero che l’Udinese ha giocato quasi tutta la partita in inferiorità numerica, a causa dell’espulsione dell’estremo difensore Maduka Okoye dopo appena otto minuti, ma l’atteggiamento della squadra e il crollo collettivo hanno acceso la rabbia dei vertici societari, soprattutto se messi a confronto con la brillante vittoria ottenuta pochi giorni prima contro il Napoli.
La società bianconera, come riportato da Il Messaggero Veneto, non ha gradito né la prova offerta in campo né il clima del post-partita. A non convincere è stato anche l’atteggiamento dell’allenatore Kosta Runjaic, apparso freddo e poco loquace davanti ai microfoni, con risposte brevi, ridotte quasi a monosillabi. Prima di lui aveva preso la parola il direttore tecnico Gian Luca Nani, chiedendo scusa e chiamando i giocatori a un’assunzione di responsabilità:
“Non ci sono scuse perché si vince anche in 10 e si vince anche in 9. Abbiamo fornito una prestazione pessima e questo è il risultato anche perché non passeremo un Natale sereno. Quando perdi 5-1 anche se sei in 10 hai perso 5-1“.

Maduka Okoye pensieroso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
La voce dei tifosi friulani: delusione, rabbia e richiesta di continuità
Il ritiro deciso dalla famiglia Pozzo rappresenta dunque una presa di posizione netta, che ha diviso anche la tifoseria. Da un lato chi ritiene il provvedimento necessario dopo la figuraccia di Firenze, dall’altro chi lo giudica eccessivo per una squadra comunque dodicesima in classifica, con nove punti di vantaggio sulla zona salvezza.
La sensazione di instabilità, però, aleggiava già prima del fischio d’inizio. La trasferta toscana ha amplificato le paure dei circa 262 tifosi friulani presenti al Franchi, rimasti attoniti di fronte a un crollo ben oltre le peggiori aspettative. L’Associazione Udinese Club (AUC) ha affidato il proprio malumore a un comunicato ufficiale, parlando di una prestazione “al di sotto degli standard minimi richiesti” e interrogandosi sull’inspiegabile alternanza tra partite esaltanti e prestazioni opache.
Il tema della mancanza di continuità è al centro anche delle riflessioni dei club organizzati. «Capire che la partita era finita dopo dieci minuti, senza mai vedere una reazione, è stato avvilente», ha commentato Paolo Rinaldi, che ha parlato a nome della tifoseria organizzata. Le sue dichiarazioni hanno accolto positivamente la scelta della società. Altri tifosi puntano il dito anche sulla gestione dei portieri: cinque tiri in porta, cinque gol subiti. Un dato che preoccupa e che potrebbe portare a riflessioni di mercato.
Ora la parola passa al campo. Il ritiro natalizio vuole essere uno scossone, un tentativo di ricompattare l’ambiente e ritrovare quella solidità smarrita. Contro la Lazio servirà una risposta immediata, perché a Udine il messaggio è chiaro: certe figuracce non sono più tollerate.
La famiglia #Pozzo non ha affatto digerito la figuraccia dell’#Udinese a Firenze: si valuta il ritiro punitivo in vista della gara di sabato contro la Lazio. A quel punto i calciatori bianconeri trascorrerebbero il Natale lontano dalle loro famiglie…
— Nicolò Schira (@NicoSchira) December 23, 2025
Serie A
Fiorentina, che rinascita per Parisi con Vanoli
Grande momento di forma per Fabio Parisi, tra i migliori dell’era Vanoli alla Fiorentina. Altra prova positiva per lui nella vittoria contro l’Udinese.
Torna a respirare la Fiorentina. La larga vittoria contro l’Udinese, la prima in campionato per i toscani, ha riacceso le speranze sulla stagione dei viola. La salvezza è ancora distante, ma il successo contro i friulani può ridare alla squadra la fiducia necessaria per risalire in classifica.
Tante le note positive riscontrabili nella gara del Franchi, giocata in discesa grazie all’espulsione di Okoye al 7′ minuto. Kean e Gudmundsson hanno ritrovato il gol, mentre Fagioli ha fatto vedere le sue qualità, servendo due assist. Ma forse la più bella conferma per la Fiorentina, dall’arrivo di Paolo Vanoli in panchina, riguarda Fabio Parisi. Il laterale numero 65 sta tirando fuori le sue qualità nelle grandi difficoltà di questo inizio di stagione. E pensare che l’ex Empoli era molto probabilmente destinato a lasciare Firenze già in estate.
Fiorentina, Parisi arma tattica di spessore

Con l’arrivo di Vanoli e complice l’infortunio di Gosens, Parisi ha trovato finalmente continuità e opportunità sulla fascia sinistra. E la risposta del campo è stata sempre positiva, anche nelle sconfitte. Nella gara di ieri ha interpretato alla grande anche il ruolo di esterno destro a piede invertito, giocando per larghi tratti in tandem con Dodò. I suoi movimenti a tagliare il campo hanno aperto il campo al brasiliano, che ha giovato della presenza di Parisi per attaccare la profondità, caratteristica sempre mancata nei primi 3 mesi della stagione.
La storia di Parisi alla Fiorentina ha preso una piega totalmente diversa. La sua duttilità lo rende un’arma da poter sfruttare anche con l’eventuale definitivo passaggio ad una difesa a 4, mercato di gennaio permettendo. L’impressione è che Vanoli non rinuncerà al classe 2002, anche con il rientro di Gosens. Una soluzione in più per i Viola, che devono fare ancora tanta strada per risalire la china.
Serie A
Inter, Chivu fa la conta degli infortunati: in due rientrano nel 2026
In casa Inter, dopo la delusione della Supercoppa Italiana, si è già al lavoro per preparare la sfida all’Atalanta. Chivu dovrà fare a meno di due pedine.
Archiviata la delusione dell’eliminazione ai calci di rigore nella semifinale della Supercoppa Italiana contro il Bologna, l’Inter di mister Chivu è già al lavoro per il big match che chiuderà il 2025 nerazzurro. Il Biscione infatti, andrà a far visita all’Atalanta di Palladino, in netta ripresa dopo le difficoltà di inizio stagione.
L’ex tecnico del Parma dovrà fare i conti con alcune pedine attualmente ai box. Oltre al lungodegente Dumfries, principale assente nell’undici nerazzurro, mancano all’appello anche Matteo Darmian e Francesco Acerbi, entrambi ai box nelle ultime settimane.

FRANCESCO ACERBI, ARTEM DOVBYK E LORENZO PELLEGRINI SI CONTENDONO UN PALLONE E MARCUS THURAM ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Il laterale ex Manchester United è partito con la squadra per Ryad ma non è ancora al top della forma e servirà ancora del tempo per vederlo in campo. Nonostante questo, il suo ritorno è molto atteso vista l’assenza prolungata di Dumfries e quindi di un giocatore di ruolo sulla destra.
Situazione simile anche per il centrale ex Lazio. Acerbi è ancora alle prese con un risentimento al bicipite femorale della coscia destra. Per entrambi perciò è praticamente impossibile un loro impiego nel big match contro la Dea. Il 2025, per loro, è finito in anticipo. La speranza di Chivu e del suo staff è di poterli recuperare già per la prima sfida del 2026, in programma il prossimo 7 gennaio in casa del Parma.
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