Serie A
Lazio, un quinto posto su cui costruire: il pagellone stagionale
La Lazio ha chiuso la Serie A al quinto posto, con relativa qualificazione alla prossima Europa League. Questo può e deve essere un punto di partenza per gli uomini di Maurizio Sarri. Vediamo ora le pagelle dei protagonisti della stagione appena conclusa.
Indice
Portieri
Strakosha 5.5: il suo voto è una media inevitabile tra una serie di buone prestazioni e tra diverse incertezze che da anni non lo abbandonano. Su tutte quella dell’autogol contro il Galatasaray che poi ha compromesso la campagna europea dei suoi. La sua avventura con i biancocelesti è comunque giunta ai titoli di coda.
Reina 5: la sua valutazione rimane invariata dopo il girone d’andata. Dopo aver perso il posto non si è infatti più visto in campo se non nella deludente prova di Coppa Italia contro il Milan. A testimonianza ormai della fase calante della sua carriera.
Difensori
Lazzari 6: tra i giocatori ad essere cresciuti di più durante l’arco della stagione. Partito con grandi difficoltà di adattamento alla difesa a quattro, Sarri non ha smesso di credere in lui. Negli ultimi mesi è diventato un uomo chiave del sistema di gioco dei suoi. Difficile però concedergli più della sufficienza, visto il prolungato periodo di affanno. Comunque, le aspettative per la prossima stagione sono molto alte.
Marusic 6: si è confermato un giocatore estremamente utile alla causa. Utilizzato indifferentemente su entrambe le fasce difensive, lui ha quasi sempre risposto presente. Forse è difficile ricordarne prove entusiasmanti, ma lo stesso si può dire di gare estremamente negative. Solido.
Acerbi 5: una stagione tanto polemica quanto complicata la sua. Il suo discusso gol allo Spezia vale probabilmente il quinto posto ai suoi, ma le tante incertezze in fase difensiva ne macchiano inevitabilmente la valutazione. Ora c’è da capire cosa gli riserverà il futuro.
Luiz Felipe 4.5: seconda metà di stagione disastrosa per il centrale che ora si unirà al Betis di Siviglia. Tanti errori che alla lunga, complice l’addio annunciato, gli sono costati anche il posto da titolare. Pesano molto soprattutto quelli che in Europa League hanno portato ai gol del Porto valsi l’eliminazione dei suoi.
Patric 6.5: è indubbiamente il giocatore più maturato sotto la guida di Sarri. Negativo durante la prima metà di stagione, diventa di fatto il riferimento difensivo dei suoi. Cresciuto tantissimo in un ruolo non suo come il difensore centrale, si è guadagnato il rinnovo di contratto ad oggi in trattativa.
Hysaj 5: era stato utile alla causa, poi l’esplosione di Lazzari lo ha relegato alla panchina. Pochi spezzoni di partita a disposizione, spesso anche interpretati male. Può continuare ad essere un’alternativa, ma a sinistra servono rinforzi.
Radu 5.5: chiamato più spesso in causa nella seconda metà di stagione, ha cercato di fare sempre il suo. L’età comunque si fa sentire, e lui è ormai un terzino sinistro decisamente poco dinamico. Rimane un simbolo biancoceleste, ma ora il suo futuro è tutto da definire.
Centrocampisti
Cataldi 5.5: lo scorso autunno sembrava essere maturato del tutto, forte di un passaggio di alcune partite di grande livello. Poi però si è spento, perdendo posizioni nelle gerarchie. Negli ultimi mesi quando chiamato in causa nelle partite più importanti è andato in difficoltà.
Leiva 6: saluta la Lazio tra l’affetto di tifosi e compagni, e a pieno merito. Anche in quest’ultima annata ha sempre risposto presente alle chiamate a alle richieste dell’allenatore. Anche per lui il fisico non è più quello di qualche anno fa e questo la ha un po’ limitato, ma nelle partite in cui è riuscito a dare il meglio di sé ha fatto la differenza.
Milinkovic-Savic 9: difficile descrivere a parole la sua stagione. Doppia cifra sia per gol segnati che per assist messi a segno in campionato per lui, che sotto la guida tecnica di Sarri sembra aver compiuto l’ultimo passo verso la grandezza. Trascinatore assoluto.
Luis Alberto 6.5: non è semplice valutarlo, perché da un lato le statistiche parlano di 5 gol e 11 assist in Serie A, ma dall’altro c’è da considerare quanto di fatto abbia peccato di continuità. Quando in giornata è stato un giocatore decisivo, ma per lunghi tratti della stagione è stato quasi assente. Tra panchine per motivi tattici e periodi di misterioso scontento.
Basic 5.5: doveva essere il rinforzo chiave del centrocampo in arrivo dal mercato estivo, ma alla fine non ha davvero inciso sulla stagione dei suoi. Per un periodo aveva anche conquistato il posto da titolare a spese proprio di Luis Alberto, salvo poi tornare in panchina e perdere spazio e smalto.
Attaccanti
Felipe Anderson 6.5: forse la sua presenza costante potrebbe valergli mezzo voto in più, forte di 38 partite su 38 in Serie A e 8 su 8 in Europa League, il tutto condito da 7 gol e 8 assist totali. Ciò che però gioca in suo sfavore è l’incostanza di una stagione che lo ha visto dominatore della sua fascia in alcune uscite, mentre quasi non reperibile in diverse altre.
Zaccagni 6: davvero molto positivo tra dicembre e febbraio, quando ha segnato tutti i suoi 5 gol con i biancocelesti. Prima condizionato da un infortunio e poi calato di rendimento, il suo voto non può così che essere una media tra un periodo da trascinatore e due meno positivi.
Pedro 6.5: la sua stagione si è praticamente fermata al girone d’andata, perché poi in questa seconda metà si è visto decisamente meno a causa di diversi infortuni. Resta il contributo chiave fino a gennaio.
Immobile 8.5: capocannoniere per la quarta volta in carriera, continua ad essere la certezza assoluta di questa squadra. Quest’anno ha subito però diversi infortuni, mai così tanti in carriera, che ne hanno forse addirittura limitato i numeri già incredibili. Impossibile criticarlo.
Jovane Cabral sv: difficile valutarlo considerando che da quando è arrivato ha giocato due partite prima di scomparire dai radar, per poi riapparire nelle ultime due uscite. Chiude la sua esperienza con il gol all’Hellas Verona.
Serie A
Monza, Palladino: “Dispiace per Gomez. Sarà uno scontro diretto, confermo l’assenza di Bondo”
Raffaele Palladino ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida del Monza contro il Torino. L’allenatore sperava nel ritorno del Papu, assente Bondo.
Indice
Monza, le parole di Palladino
Palladino, come sta la squadra e come ha lavorato durante questa sosta?
“Viviamo questo periodo con entusiasmo e carica positiva. Il momento è davvero bello per tutti noi, siamo all’interno di un contesto meraviglioso in cui sono coinvolti tutti i calciatori. Abbiamo ripreso gli allenamenti davvero alla grande e c’è unità da parte del gruppo per dare il massimo“.
Quanto è soddisfatto per le convocazioni in Nazionale di alcuni sui giocatori come Mota Carvalho e Valentin Carboni?
“Non ho meriti per le varie convocazioni. Personalmente ho creduto in questi calciatori. Nella prima parte di stagione la fase d’attacco veniva un po’ criticata ma siamo riusciti a rispondere con il lavoro. Adesso aspettiamo il primo gol di Djuric. Per Vignato mi spiace molto, si sta riprendendo ma non si sta ancora allenando con la squadra”.
Che partita sarà quella contro il Torino? E quanto le fanno piacere i complimenti che sta ricevendo?
“Sono concentrato su quello che dobbiamo fare per affrontare il Torino, sarà uno scontro diretto. Sono la quarta miglior difesa e sono allenati molto bene. Non sarà una finale di Champions League ma bisognerà avere grande personalità.
I complimenti fanno sempre molto piacere, a volte non ci si rende conto del percorso che stiamo facendo. Mi auguro che questa società andrà sempre più in alto ma quello che è stato fatto in questi due anni rimarrà per sempre“.
Che Torino si aspetta?
“Juric lo conosco molto bene, è particolarmente bravo nel farti giocare male. Con Ivan c’è un grande rapporto e se oggi faccio questo lavoro è anche grazie a lui. Lo devo ringraziare, per me è stato un maestro. Col Torino sono sempre partite di grande intensità. Ecco perchè servirà concretezza, da parte nostra ce la giocheremo al massimo”.
Quanto peserà l’assenza di Bondo per il Monza? E quanto rammarico c’è per la squalifica di Gomez?
“La mia speranza era avere Alejando Gomez, meritava un finale diverso e spero un giorno di rivederlo in campo. A livello di infortunati invece Caprari è ancora out ma fra qualche settimana sapremo di più dopo una visita di controllo.
Sull’assenza di Bondo dico che Akpa Akpro, Pessina e Gagliardini possono sostituirlo perfettamente. Abbiamo tante soluzioni. Io vengo qui a metterci la faccia, ma in settimana il mio staff lavora tantissimo e studiamo tanto.
Il calcio è in continua evoluzione. La domenica è il frutto del lavoro settimanale ma l’importante è che la squadra abbia un’identità chiara”.
Serie A
Torino, Juric: “Non pensavo di arrivare a questo punto, vogliamo fare qualcosa di speciale. Da valutare Buongiorno”
Ivan Juric ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida del Torino contro il Monza. L’allenatore è deciso a centrare l’Europa. Scontro diretto.
Indice
Torino, le parole di Juric
Come ha visto i suoi ragazzi nelle nazionali?
“Quando li perdi così, perdi un po’ contatto. Qualcuno ha giocato troppo e altri troppo poco, un misto delle cose. Ma sono contento perché tutti hanno fatto bene”
Avete lavorato sull’attacco?
“Sanabria doveva gestire il tendine, si è preso una settimana di cure. Ma abbiamo lavorato. Ieri per la prima volta eravamo tutti, vediamo oggi”
Quali sono le insidie di domani?
“Il Monza è un mix tra giovani e vecchi, allenati in modo fantastico da Palladino. Giocano un bel calcio, è una squadra che è davanti a noi e sta facendo benissimo”
Ci sono infortunati?
“Dobbiamo vedere Buongiorno che ha preso una botta alla spalla, vediamo oggi. Per il resto ci sono i soliti Schuurs e Djidji e Ilic ai box”
Il Torino è più attrezzato del Monza?
“Dipende dai punti di visti. Sono contento dei miei, ma tre anni fa il 90% della squadra lottava per salvarsi. Siamo un’ottima squadra, ma alcuni anni fa erano considerati brocchi. Penso a Vojvoda, Buongiorno, Rodriguez, Vanja…Il Monza ha una squadra esperta con giovani talenti che fanno bene”
È uno scontro diretto?
“Mai mi sarei aspettato di essere qui per come eravamo partiti, invece possiamo lottare per obiettivi prestigiosi. Tutte le partite diventano importantissime”
Il Torino potrebbe trascorrere una Pasqua in Europa…
“Dopo nove partite vedevo nero e gli obiettivi erano diversi. Ora possiamo guardare la classifica e fare qualcosa di speciale, ci sono tante gare importanti. Vogliamo fare come negli ultimi due mesi, le prestazioni ci sono sempre state”
La squadra sa reggere le pressioni?
“Per me le pressioni erano tre anni fa, quando Immobile calciò il rigore. Noi dobbiamo viverla bene: non pensavo di essere qui, dobbiamo affrontarla con voglia e grinta, senza pressioni”
Dove giocherà Vlasic?
“Con lui siamo concentrati sulla posizione del corpo, lavoriamo su aspetti di saper stare in campo. Lui ha le doti, sta crescendo tantissimo”
Confermerà Ricci e Gineitis?
“Gine è l’ultimo arrivato, ieri ha fatto il primo allenamento. La scelta non dipende tanto dall’avversaria”
Giocheranno ancora Zapata e Okereke o torna Sanabria?
“Sono tutte opzioni valide, dipende come vogliamo affrontare la gara. Duvan a volte preferisce stare più aperto, in altre gare come a Udine serviva più al centro. Sono contento di Okereke, aveva giocato poco ma ha un grande atteggiamento e tanto voglia di lavorare. In questo momento la nostra forza è questa, chi gioca meno fa benissimo”
Torna Tameze, quanto è importante per il Torino?
“Sono tutti importanti. Ci sono capitati infortuni lunghi e dobbiamo adattare la gente nelle posizioni, come Vojvoda che ha fatto benissimo. Tutti devono mettersi a disposizione e fare ciò che serve. Tameze sta bene, può essere a disposizione. Non ho ancora fatto le scelte, abbiamo iniziato ad allenarci tutti soltanto ieri: oggi valuto e poi decido”
Serie A
Atalanta, lunch match pericoloso a Napoli
L’Atalanta scende in campo contro il Napoli
Il tecnico Gasperini non vede l’ora di andare in Campania per affrontare i campioni d’Italia e allungare sui rivale in chiave europea. Vincere significherebbe scacciare tutti i dubbi dopo le ultime uscite. Il cammino, ad oggi, della Dea è altalenante ma alla fine si trova in un’ottima posizione di classifica. I dubbi maggiori concernono la difesa con Kolasinac in ballottaggio con Hien. Per quanto riguarda la fascia destra Holm è in leggero vantaggio su Zappacosta, mentre non vi è alcun dubbio per quanto riguarda la corsia sinistra con Ruggeri pronto a partire dal 1′.
-
Calciomercato6 giorni fa
Milan, quasi impossibile il rinnovo di Maignan: pronto il portiere italiano
-
Notizie6 giorni fa
Milan, futuro di Pioli: cosa filtra dai salotti di Via Aldo Rossi | Clamorosa novità
-
Notizie4 giorni fa
Milan in lutto, si è spento Pelagalli
-
Notizie3 giorni fa
Milan, Marino non ha dubbi: “La prossima stagione Pioli allenerà…”
-
Notizie7 giorni fa
Lazio, l’agente di Clarke rivela: “Ecco perché è saltato tutto”
-
Serie A7 giorni fa
Frosinone, lieto rientro: si rivede dopo 4 mesi un difensore
-
Ligue 17 giorni fa
PSG, Mbappé: “Non ho nulla da annunciare, il mio futuro si deciderà prima degli Europei”
-
Calcio Femminile7 giorni fa
Juventus Women: Joe Echegini si racconta