Serie A
Juventus, Tudor: “Partita complicata ma giocata alla pari. Non possiamo prendere il gol dell’1-0”
Il tecnico della Juventus Igor Tudor commenta nel post partita la prima sconfitta stagionale dei bianconeri, arrivata sul campo del Como.
La Juventus cade sotto i colpi di Nico Paz e del Como. La prima sconfitta stagionale dei bianconeri arriva al Senigaglia con il punteggio di 2-0. Un risultato che apre la crisi dei bianconeri, a secco di vittorie in tutte le competizioni dal 13 di settembre. Al termine della gara il tecnico croato Igor Tudor ha provato ad analizzare la sconfitta in conferenza stampa. Di seguito le sue dichiarazioni.
Juventus, le parole di Tudor a DAZN
Igor Tudor ha prima parlato ai microfoni di DAZN.
Analisi della gara.
“Una partita difficile contro una squadra organizzata bene, nel primo tempo abbiamo preso questo gol all’inizio su calcio piazzato, che non si può prendere. Un primo tempo alla pari, abbiamo fatto anche delle cose interessanti, anche loro hanno fatto qualcosa di interessante. Nel secondo tempo tanti momenti di partita rotti per falli, per i loro comportamenti. Poi è finita la partita dopo il 2-0, volevamo fare qualcosa con due attaccanti e non siamo riusciti”.
Perchè la scelta della difesa a quattro?
“Non si sperimenta niente, si crede che questa cosa sia meglio per la squadra in questo momento. Ci può essere la sconfitta o la vittoria e allora tutto cambia, ma io penso sia stata una scelta giusta. in attacco abbiamo fatto in modo diverso, non come difendevamo. Siamo arrivati tante volte vicino all’area ma è mancato tante volte l’ultimo passaggio. l’ultimo tiro, questa è stata la mia sensazione. Qualcuno lì doveva dare l’ultimo passaggio o fare l’ultimo tiro, quello ci è mancato. Siamo arrivati tante volte in area”.
C’è qualcosa che la preoccupa?
“Mi preoccupa sempre tutto, la vita di allenatore è questa qua, vince, perde, pareggia, deve essere sempre preoccupato, che vuol dire attento, pensa a cosa può fare meglio. Cosa? Lo discuteremo sicuramente nello spogliatoio, non qua”.
Tudor in conferenza stampa

IGOR TUDOR INFURIATO CON L’ARBITRO DAVIDE MASSA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Delusione.
“Dal risultato si, sono state fatte cose interessanti. Il Como è una squadra organizzata, abbiamo preso gol all’inizio su calcio piazzato poi abbiamo fatto cose buone. Ci è mancato l’ultimo passaggio, l’ultimo tiro… Avevo la sensazione della pericolosità dove manca l’ultima cosa. Tiri concreti ne abbiamo fatti pochi. Secondo tempo spezzato. Volevamo con due attaccanti fare qualcosa e invece abbiamo preso il secondo gol”.
Cambi tardivi.
“Giocare con due attaccanti e due ali non so chi lo fa… La squadra fa fatica a reggere, con due mediani e difesa a 4. Ma era giusto provare. Tu devi provare, come successo negli ultimi 20′. Poi abbiamo preso gol, è mancato anche un centrocampista. Ma era giusto provare”.
Cambio modulo.
“Io devo scegliere gli 11 migliori e devo farlo con meno errori. Alcune cose con la palla mi sono piaciute, poi se prendi gol così diventa difficile… Bisogna segnare e avere equilibrio. Se i ragazzi danno tutto, io penso solo a loro. Al resto penso poco”.
Preoccupato per una serie di risultati negativi?
“L’allenatore è sempre preoccupato, prima anche da giocatore e in 30 anni si sentono le partite e le settimane decisive. Però mi interessa poco”.
Cosa si può fare per evitare i gol su calcio piazzato?
“Magari ci mettiamo a uomo, così ci responsabilizziamo. Generalmente bisogna avere carattere e responsabilità, manca esperienza a livello d’età. Dobbiamo parlarci di più”
Serie A
Bologna, contro la Lazio chance per il grande ex?
Ciro Immobile, attaccante del Bologna, torna a Roma per affrontare la sua grande ex squadra, la Lazio. Italiano potrebbe puntare su di lui all’Olimpico?
Dopo il passo falso contro la Cremonese, il Bologna ha ripreso subito il cammino eliminando in rimonta dalla Coppa Italia il Parma. Nel weekend la squadra rossoblù avrà davanti a se una trasferta complicata come quella dell’Olimpico contro la Lazio di Sarri. Il match è in programma domenica alle 18.00.
Una gara dal sapore speciale in particolare per un giocatore della squadra di Vincenzo Italiano, Ciro Immobile. L’esperto attaccante italiano affronta per la prima volta dal suo ritorno in Serie A la squadra biancoceleste, di cui è stato capitano e punto di riferimento per molti anni. 9 anni passati nella Capitale, dove Immobile ha totalizzato oltre 200 gol, vincendo per 3 volte il titolo da capocannoniere, eguagliando il record di gol di Higuain a quota 36 reti nel 2020.
Immobile, l’accoglienza del pubblico laziale

CIRO IMMOBILE E GIANLUCA MANCINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Tornato in Italia dopo un solo anno di permanenza al Besiktas, l’avventura di Immobile al Bologna è iniziata in salita. Mandato in campo da titolare alla prima stagionale, proprio all’Olimpico contro la Roma, l’attaccante ha dovuto lasciare terreno di gioco a causa di un grave stiramento; rimasto ai box per oltre 3 mesi, Immobile è tornato in campo per la prima volta dall’infortunio proprio contro il Parma in Coppa Italia.
Difficilmente Italiano si affiderà ad Immobile dal primo minuto, più probabile un suo impiego a gara in corso a seconda dell’andamento della gara. Quel che è certo sarà il tributo e l’accoglienza che avrà il pubblico laziale per il grande bomber che ha segnato un era. L’addio di Immobile alla Lazio ai tempi fu improvviso, e non permise all’Olimpico di salutare come meritava l’attaccante di Torre Annunziata.
Domenica sarà l’occasione giusta per i tifosi biancocelesti di dimostrare, anche se da avversario, il loro affetto per Immobile.
Serie A
Napoli, Conte pensa a una soluzione a sorpresa per sostituire Lobotka
Il Napoli prepara la sfida alla Juventus senza Lobotka: Conte valuta soluzioni d’emergenza e una possibile sorpresa per la mediana.
Dopo il passaggio del turno in Coppa Italia al batticuore, il Napoli è già concentrato sul big match contro la Juventus. Una sfida complicata, resa ancora più difficile dall’assenza di Stanislav Lobotka, fermato da un risentimento muscolare. Lo stop dello slovacco peggiora notevolmente la situazione di un reparto già ridotto all’osso, viste le assenze contemporanee di De Bruyne, Anguissa e Gilmour.
Conte, di fatto, può contare solo su McTominay, Elmas e Vergara, con quest’ultimo è stato provato in mediana soltanto nella sfida contro il Cagliari. Visto il calendario fitto tra campionato, Champions e Supercoppa, il tecnico sta iniziando a pensare anche a un’altra soluzione per alternare gli uomini senza rischiare nuovi stop. Da qui nasce l’idea Marianucci.

LA GRINTA DI ANTONIO CONTE CHE INDICA IL SEGNO DUE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, Marianucci in mediana?
Marianucci, classe 2004, quest’anno si è visto solo una volta, nella sconfitta interna contro il Milan. Nonostante l’errore che portò al vantaggio rossonero, il giovane difensore reagì con grande forza mentale, continuando a giocare con personalità. È un aspetto che a Conte non è passato inosservato, così come le sue caratteristiche: fisicità, muscoli, buona impostazione e la capacità di giocare davanti alla difesa, ruolo ricoperto anche ai tempi dell’Empoli.
Il tecnico starebbe quindi valutando l’idea di sfruttarlo in mediana come alternativa durante le prossime settimane. Contro la Juventus, però, è più probabile che Conte scelga l’esperienza e l’affidabilità di Elmas, che ha già giocato in quel ruolo con buoni risultati contro il Como.
Di certo, con un centrocampo così rimaneggiato, il Napoli dovrà trovare nuove soluzioni e arrangiarsi come può: in attesa dei rientri, ogni opzione diventa preziosa per non perdere equilibrio nelle prossime sfide.
Serie A
Savicevic bacchetta Adzic “Non ha seguito il mio consiglio: avrebbe dovuto lasciare la Juventus”
Dejan Savicevic esprime le sue preoccupazioni per Adzic e il futuro della Juventus, mentre elogia il Milan di Massimiliano Allegri.
Le parole di Savicevic su Adzic e la Juventus
Dejan Savicevic, ex calciatore di fama mondiale, ha recentemente espresso la sua preoccupazione riguardo alla situazione attuale di Adzic. Secondo Savicevic, Adzic sta attraversando un momento difficile alla Juventus, poiché non ha seguito il consiglio di trasferirsi in prestito durante l’estate. L’ex calciatore teme che la mancanza di spazio nella squadra possa portare Adzic a perdere l’opportunità di crescita, compromettendo così il suo futuro professionale.
Il Milan di Allegri e le prospettive per lo Scudetto
Oltre a discutere della situazione di Adzic, Savicevic ha elogiato il Milan guidato da Massimiliano Allegri. Secondo lui, la squadra rossonera ha tutte le carte in regola per lottare per lo Scudetto, ma manca una prima punta di qualità per completare l’organico. Le parole di Savicevic mettono in evidenza la competitività del Milan in questa stagione e suggeriscono che con qualche aggiustamento, la squadra potrebbe davvero ambire al titolo.
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Fonte: l’account X di Schira
Dejan #Savicevic: “ #Adzic sta attraversando un brutto periodo. Non mi ha ascoltato: in estate doveva andare via dalla #Juve in prestito. Ha poco spazio e ho paura che si perda. Il #Milan di #Allegri mi piace molto: lotterà per lo Scudetto, ma manca una prima punta di qualità”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 5, 2025
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