Serie A
Juventus, Tudor: “A me di questi numeri interessa zero. lo ho visto molto bene la squadra in queste ultime due partite”
Alla vigilia di Juventus-Milan, Igor Tudor parla in conferenza: “Affrontiamo una squadra forte, voglio vedere cuore, voglia e personalità”.
Ci presenta la partita di domani?
“Che gara sarà non lo so, perchè non ho la sfera di cristallo. Giochiamo contro una squadra forte con un grande allenatore. Vogliamo fare bene”.
Come state vivendo questo momento?
“Certo manca la vittoria. Io voglio sempre analizzare la prestazione e abbiamo fatto due grandi partite per Atalanta e Villarreal, meritavamo di vincere. In queste due partite ho visto la squadra in crescita”
Come risponde a chi parla di una Juve incompiuta?
“Noi non possiamo avere più identità di questa, perchè sono sei mesi che giochiamo così. Il Milan ha la sua identità”
Nei minuti finali viene fuori il braccino?
“I ragazzi devono dire qualcosa nel post gara. Io ho già commentato il gol che abbiamo con il Villarreal. A noi è mancato avere quello spirito di andare a prendere la palla. In certe occasioni ci manca quella personalità di voler risolvere i problemi”.
Nei minuti finali viene fuori il braccino?
“I ragazzi devono dire qualcosa nel post gara. lo ho già commentato il gol che abbiamo con il
Villarreal. A noi è mancato avere quello spirito di andare a prendere la palla. In certe occasioni ci manca quella personalità di voler risolvere i problemi”.
La sua priorità per domani?
“A me interessa tutto, perchè a volte si vince anche il cuore e con la voglia. lo voglio vedere tutto in allenamento e in partita. Poi volte lo vedo e altri no, ma voglio lavorare forte”.
Si sente pressione?
“A me di questi numeri interessa zero. lo ho visto molto bene la squadra in queste ultime due partite. La squadra sta facendo quello che alleniamo”.
A volte siete poco concreti?
“Esser poco concreti può esser anche una cosa positiva, perchè creiamo tanto. lo vorrei vedere i quinti fare 2/3 gol e assist anche i mediani. lo provo a lavorare forte con la squadra e con il lavoro individuale”.
Su Thuram e Bremer?
“Vediamo oggi e non posso dire niente”
Le rotazioni in attacco rischiamo di mettere in difficoltà gli attaccanti?
“lo lavoro con loro a livello psicologico con i ragazzi. Poi le scelte dipendono dalla partita”.
Un aspetto che l’ha maggiormente colpita?
“Ora non ho tempo per parlare qua. lo ho visto una squadra che pedala che ha voglia. A volte arrivano giudizi troppo facili e con poca onesta calcistica. lo devo essere obiettivo e lucido”
Quanti margini di miglioramento ha la Juve?
“Non lo so, vediamo domani. lo penso che si possa fare una bella gara. Noi dobbiamo giocare con le squadre e dobbiamo annullare le loro”.
E preoccupato per i gol presi?
“A me preoccupa tutto e niente”.
Manca esperienza?
“Con 4/5 giocatori di trent’anni puoi migliorare la gestione della partita. Il calcio a volte è inspiegabile”.
Su Modric?
“Ho giocato anche in nazionale con Modric. Lui ha fatto la storia del nostro popolo e nessuno sarà mai così. Lui ha 40 anni gioca ad altissimi livelli e sono orgoglioso di lui. Speriamo che domani faccia caga*e.

Foto CS.
Serie A
Hellas Verona, l’importanza dei tifosi: trasferte riaperte
Nella giornata di ieri una notizia ha colto di sorpresa i tifosi dell’Hellas Verona: il divieto di trasferte per tre mesi è stato sospeso a partire da Firenze.
Quando ormai sembrava che la squadra dovesse fare a meno del proprio pubblico almeno fino a febbraio, ecco che grazie a un’istanza presentata dalla Lega Serie A e da entrambe le società coinvolte, Hellas Verona e Pisa, il ministro Piantedosi ha deciso per la sospensione del divieto.
Hellas Verona, quando i tifosi fanno la differenza
Negli anni la tifoseria scaligera è stata spesso riconosciuta come tra le più calde e rumorose per via dello stile british, acquisito nel corso degli anni, ma anche grazie a una tradizione che ha portato i veronesi a essere conosciuti, odiati o amati, in ogni parte d’Italia. Da sempre la trasferta di Verona, per chi viene da fuori, rappresenta qualcosa di impegnativo sia per chi scende in campo che per chi sostiene dagli spalti. Infatti, il clima che si respira ogni volta che l’Hellas gioca in casa si distingue rispetto a tante altre città italiane.
Lo stesso si può dire per quando la squadra gioca in trasferta. È ormai risaputo che la tifoseria scaligera muove tante unità in diversi stadi d’Italia, attraverso un sentimento di appartenenza unico nel suo genere e che caratterizza la vita quotidiana di ogni tifoso gialloblu. Da quelle parti la trasferta è vista quasi come un obbligo morale, un dovere perché il settore di quello stadio in particolare non può restare vuoto o incolore, ma deve essere la principale attrazione per il pubblico dall’altra parte.
Oltre a rappresentare un momento di aggregazione, felicità, svago e passione, la trasferta per i tifosi dell’Hellas Verona simboleggia anche l’unione con la squadra (e coi colori), senza la quale in campo non ci sarebbe la stessa energia. Per i giocatori infatti, poter contare sul sostegno dei tifosi, soprattutto quando si gioca lontano da casa, è fondamentale in modo da concentrare tutte le energie sul campo e non sugli spalti occupati dalla tifoseria avversaria.
Per questo motivo le ultime partite che hanno visto l’Hellas giocare lontano dal Bentegodi non hanno rispecchiato quello che poi si è visto nei match casalinghi. Perché il Verona ha bisogno della sua gente e la gente ha la necessità e l’indole naturale di seguire la propria squadra, per esercitare quella fede nata per cause completamente diverse ognuna dall’altra, ma che unisce diverse vite dietro a un unico striscione e permette a una città di identificarsi quando giunge in altre terre.
Il divieto che ha privato a tutti i tifosi di riempire i settori ospiti di Como, Lecce e Genova non ha solo impedito a questi di vivere la propria passione, ma ha anche penalizzato una squadra che lotta quotidianamente per mantenere la categoria.
Il ritorno dei tifosi scaligeri in trasferta, in questo senso, potrebbe rappresentare il definitivo punto di svolta per la stagione, che fin qui ha visto la squadra in grossa difficoltà ma che ha saputo finalmente reagire contro l’Atalanta e ora ha bisogno di tutto l’aiuto possibile per dare continuità e rendere orgogliosa la propria gente.

I TIFOSI DEL VERONA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Serie A
Parma-Lazio, probabili formazioni e dove vederla
Al Tardini continua la 15° giornata con Parma-Lazio. La squadra di Sarri è alla ricerca di punti in trasferta visto il rendimento delle ultime uscite.
I biancocelesti arrivano da due sconfitte di fila lontano dall’Olimpico (contro Inter e Milan) e l’ultimo successo risala e a diversi mesi fa, sempre contro una squadra in lotta per la salvezza. Per i padroni di casa è l’occasione di tornare a vincere in casa dopo la sconfitta con l’Udinese e la vittoria in trasferta a Pisa ha ridato fiducia a tutto l’ambiente.
Qui Parma
Cuesta continua a puntare sui suoi fedelissimi a partire da Corvi che continua a dare sicurezza tra i pali. Davanti a lui linea a 4 con Britscghi, Valenti, Del Prato e Valeri. In mediana spazio ancora a Bernabè, Keita ed Estevez per dare solidità alla manovra sia offensiva che difensiva. Ondrejka dovrebbe tornare dal 1′ alle spalle di Pellegrino e Benedyczak.
Qui Lazio
Sarri dovrebbe confermare in blocco la squadra che ha pareggiato in casa col Bologna, a eccezione di Gila, squalificato a causa del doppio giallo rimediato proprio la scorsa giornata, e Isaksen, uscito dolorante e quindi indisponibile.
Per questo motivo davanti a Provedel e al fianco di Romagnoli ci sarà quasi sicuramente Patric, completano invece il reparto sugli esterni Marusic e Pellegrini (out contro il Bologna a causa della nascita del figlio) in ballottaggio aperto con Nuno Tavares.
A centrocampo Guendouzi e Basic faranno compagnia a Cataldi mentre nel tridente offensivo agirà l’ex Cancellieri insieme a Castellanos e capitan Zaccagni.

VALENTIN CASTELLANOS IN AZIONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Parma-Lazio, probabili formazioni
Parma (4-3-1-2): Corvi, Britscghi, Del Prato, Valenti, Valeri, Bernabé, Keita, Estevez, Ondrejka, Pellegrino, Benedyczak.
Lazio (4-3-3): Provedel, Marusic, Romagnoli, Patric, Tavares, Basic, Cataldi, Guendouzi, Cancellieri, Castellanos, Zaccagni.
Parma-Lazio, dove vederla
Il match del Tardini in programma domani con fischio d’inizio alle 18 sarà trasmesso in diretta e in esclusiva su DAZN.
Serie A
Lecce-Pisa, le formazioni ufficiali: la scelta su Sottil
Al Via del Mare si apre la 15° giornata con Lecce-Pisa. Da entrambe le parti c’è voglia di riscatto per uscire da una situazione molto scomoda di classifica.
Primo anticipo della nuova giornata di Serie A che mette di fronte due squadre direttamente coinvolte nella lotta salvezza. Un punto di differenza e un grande balzo in palio aumentano ulteriormente la pressione. Entrambe arrivano da una sconfitta e puntano a riprendere la marcia verso l’obiettivo stagionale. I salentini vogliono cavalcare l’onda d’entusiasmo derivante dall’ultimo successo tra le mura amiche.
Lecce-Pisa, le formazioni ufficiali
LECCE (4-3-3): Falcone; Danilo Veiga; Gaspar, Tiago Gabriel, Gallo; Coulibaly, Ramadani, Berisha; Pierotti, Camarda, Sottil. Allenatore: Di Francesco.
PISA (3-5-2): Semper; Calabresi, Caracciolo, Canestrelli; Touré, Akinsanmiro, Aebischer, Vural, Leris; Moreo, Meister. Allenatore: Gilardino.

L’URLO DI WLADIMIRO FALCONE ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
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