Serie A
Juventus, rinnovi e futuro incerto: da Rugani e Kostic a Vlahovic. Tonali resta un sogno proibito
La Juventus pianifica il futuro: Rugani e Kostic verso la conferma, Vlahovic nel mirino di Bayern e Barça, mentre Tonali resta un obiettivo fuori portata
La Juventus si prepara a mesi decisivi per la costruzione del proprio futuro. In casa bianconera, il mercato non riguarda solo i possibili arrivi, ma anche le scadenze contrattuali che obbligano la dirigenza a fare scelte mirate tra conferme, addii e sogni (per ora) fuori portata.
Rugani e Kostic, affidabilità e continuità
Daniele Rugani e Filip Kostic rimangono i profili più discussi, entrambi hanno il contratto in scadenza e, nonostante le voci di possibili tagli agli ingaggi, potrebbero restare in bianconero.
Il difensore classe ’94 è considerato una risorsa silenziosa ma preziosa, sempre pronta a rispondere quando serve. Più incerta la posizione di Kostic, che ha perso centralità rispetto al recente passato, ma conserva ancora la fiducia dell’ambiente. Per entrambi si pensa a un rinnovo al ribasso, soluzione che, soprattutto nel caso di Rugani, potrebbe portare alla firma.
Pinsoglio verso l’addio? L’uomo spogliatoio riflette sul futuro
Diverso il discorso per Carlo Pinsoglio. Il terzo portiere della Juve è molto più di un semplice giocatore: rappresenta un punto di riferimento all’interno del gruppo. Tuttavia, a 35 anni e con il contratto in scadenza, l’idea del ritiro a fine stagione sembra sempre più concreta. La Juventus lo saluterà, eventualmente, con il rispetto che si deve a chi ha fatto della fedeltà un valore.
Vlahovic e il bivio del futuro
Il caso più delicato riguarda Dusan Vlahovic. L’attaccante serbo, legato alla Juve fino al 2026, guadagna 12 milioni a stagione e non sembra disposto a rinnovare con uno stipendio inferiore. Una situazione che ha già acceso i radar di due big europee: Bayern Monaco e Barcellona.
I bavaresi sarebbero pronti a un’offerta economica importante, mentre i blaugrana potrebbero garantirgli un ruolo da titolare nel post-Lewandowski. Difficile, per ora, immaginare uno scenario definitivo, ma il futuro di Vlahovic resta uno dei dossier più caldi sulla scrivania di Giuntoli.
Tonali, il sogno (quasi) impossibile

In entrata, il nome che continua a circolare è quello di Sandro Tonali. La Juventus lo segue da tempo e ne apprezza le qualità, ma il prezzo fissato dal Newcastle — 130 milioni di sterline, circa 150 milioni di euro — chiude di fatto ogni discorso.
Anche l’ingaggio, vicino ai 10 milioni a stagione, rende l’operazione fuori portata. Al momento, più che una trattativa, quella di Tonali resta una suggestione destinata a riaccendersi solo in presenza di condizioni molto diverse.
Serie A
Juventus, Comolli: “Il calcio mi annoia, ecco cosa preferisco leggere”
L’amministratore delegato della Juventus, Damien Comolli, dichiara di “non leggere mai di calcio”, preferendo articoli scientifici su dati e metodologia.

KENAN YILDIZ, DUSAN VLAHOVIC E LOIS OPENDA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Juventus, le parole di Comolli
La filosofia di Damien Comolli
Damien Comolli ha recentemente espresso una visione sorprendente sulla sua routine di lettura. Nonostante la sua lunga carriera nel mondo del pallone, l’amministratore delegato della Juventus ha ammesso di non leggere mai articoli calcistici: poiché li trova “noiosi”. Si concentra invece su articoli scientifici riguardanti metodologie e recupero dagli infortuni, così come su libri che trattano di leadership e negoziazione.
Secondo Comolli, è essenziale imparare da altri sport piuttosto che dal calcio stesso. Questa sua apertura mentale lo porta a voler essere “il meno intelligente nella stanza” durante le riunioni. Per lu il vero pericolo risiede nell’arroganza, un atteggiamento che ha visto portare al fallimento molti individui talentuosi ma poco umili.
L’importanza dell’umiltà nel successo
La filosofia di Comolli sottolinea come l’umiltà e la capacità di imparare siano fondamentali per il successo a lungo termine. L’ex dirigente del Tolosa ha ribadito il suo disprezzo per l’arroganza e il suo desiderio di circondarsi di persone con idee migliori delle sue. In un mondo competitivo come quello del calcio, dove la pressione e le aspettative sono elevate, il suo approccio controcorrente rappresenta un esempio di come il successo possa essere ottenuto attraverso la crescita personale continua e l’apertura mentale.
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Fonte: l’account X di Schira.
#Comolli: “Non leggo mai di calcio, è noioso. Leggo articoli scientifici sui dati, ad esempio se parlano di metodologie, di recupero dagli infortuni. Leggo libri su come guidare le persone, su come negoziare. Cerco di imparare dagli altri sport, non dal calcio. Quando ho una riunione, voglio essere il meno intelligente nella stanza. Se sono quello con le idee buone nella stanza, c’è qualcosa di sbagliato. Non mi piacciono gli arroganti. Ho visto molti fallire perché erano talentuosi, non umili”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Nov 14, 2025
Serie A
Torino, Simeone va ko: le alternative di Baroni
Il Torino dovrà fare a meno di Giovanni Simeone, miglior marcatore dei granata, per infortunio. Marco Baroni studia le alternative all’argentino.
L’infortunio patito da Giovanni Simeone obbliga il tecnico del Torino Marco Baroni a ridisegnare il reparto offensivo granata. Si perché l’assenza del centravanti argentino si preannuncia pesante, vista l’importanza negli schemi della squadra piemontese. L’argentino salterà sicuramente le sfide contro Como e Lecce, e proverà a recuperare per la gara contro il Milan del 7 dicembre.
L’ex Napoli ha realizzato fin 4 gol sui 10 in totale realizzati dal Torino, il 40% delle reti in campionato dei granata. Inoltre la sua abilità nel giocare anche spalle alla porta sembrava esaltare le qualità dell’altra punta titolare, Che Adams.
Torino, da Zapata a Ngonge: le mosse di Baroni

ESULTANZA DUVAN ZAPATA ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Adesso Baroni dovrà sfruttare la sosta per alzare i giri del motore di Duvan Zapata. L’attaccante colombiano, in recupero da un’anno di inattività, è stato fin qui una comparsa. Appena 63 minuti giocati, e un rigore sbagliato contro la sua ex squadra l’Atalanta. L’assenza del Cholito può dunque giovargli: magari non ancora riprendersi da subito la titolarità, ma per avere più occasioni per subentrare nel corso della gara.
Infatti il candidato numero 1 per sostituire Simeone dal primo minuto è Cyril Ngonge. Con il definitivo passaggio al 3-5-2, il belga è passato dall’occupare il ruolo di esterno a quello di seconda punta. L’ex Napoli dovrà agire alle spalle del centravanti, andando a individuare lo spazio da occupare per mettere in difficoltà le difese avversarie.
Serie A
Napoli, De Laurentiis tuona contro le nazionali: “I giocatori tornano infortunati, serve ridurre le partite”
Aurelio De Laurentiis si scaglia contro le nazionali: le continue assenze dei giocatori danneggiano il Napoli e altri club.

André-Frank Zambo Anguissa preoccupato ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Napoli, le parole di De Laurentiis
Le critiche alle nazionali
Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha recentemente espresso il suo scontento verso le convocazioni nazionali. In un commento diretto e pungente, ha sottolineato come i calciatori, dopo essere stati pagati dai club, tornino spesso infortunati dalle esperienze con le nazionali. Il caso di Amir Rrahmani e André-Frank Zambo Anguissa, entrambi rientrati con problemi fisici, ha scatenato la sua ira. Secondo De Laurentiis, questa situazione è insostenibile e richiede una revisione del calendario internazionale, proponendo di concentrare gli impegni delle nazionali in un unico periodo per ridurre il numero di partite e le soste.
Una revisione del calendario
La proposta del presidente del Napoli non è nuova, ma acquisisce maggior rilevanza alla luce dei recenti infortuni. De Laurentiis sostiene che ridurre il numero di squadre e di partite potrebbe evitare il ripetersi di situazioni come quelle di Rrahmani e Anguissa. La sua critica mette in evidenza un problema sentito da molti club, che spesso vedono i loro giocatori tornare in condizioni fisiche peggiori. La questione solleva interrogativi su come bilanciare gli interessi delle nazionali con quelli dei club, un tema che potrebbe diventare centrale nelle future discussioni sul calendario calcistico internazionale.
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Fonte: l’account X di Schira.
#DeLaurentiis: “Io li pago, poi i calciatori vanno in Nazionale e me li ritrovo rotti. #Rrahmani è tornato rotto, #Anguissa pure. Così non si può andare avanti. Bisogna ridurre squadre e partite, evitare continue soste e concentrare gli impegni internazionali in unico periodo”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Nov 14, 2025
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