Serie A
Juventus-Como, Fabregas desolato: “Adesso testa molto fredda”
Dopo la sconfitta contro la Juventus, il tecnico del Como Cesc Fabregas parla in conferenza stampa. Lo fa in maniera amareggiata, facendo il punto della situazione dopo la sconfitta
La sconfitta contro la Juventus per 3-0 non era certamente il modo in cui Cesc Fabregas voleva inaugurare la stagione del Como. I Lariani sono stati in balia del gioco della squadra di Thiago Motta per tutti e novanta i minuti.
Dopo un calciomercato entusiasmante ed una prestagione in cui si è parlato molto del Como, Fabregas riporta tutti sulla Terra. Lo spagnolo spiega: “Abbiamo provato a gestire la partita come Abilgaard, ma purtroppo è uscito subito. Non abbiamo il terzino destro, abbiamo cambiato un po’ per questo. Non abbiamo scusa, alibi, internamente sappiamo che può succedere”.
Fabregas aggiunge: “Siamo tranquilli. L’anno scorso avevamo perso 3-0 col Palermo e pensavamo di poter vincere. Adesso testa testa, testa, molto fredda. Analizziamo come vogliamo farlo. Siamo all’inizio del progetto. Si parla di Varane, dei soldi, ma calma, piedi a terra, e umiltà”.

Un fattore molto determinante per la partita del Como sono stati gli infortuni. Durante la partita, Fabregas ha perso Daniele Baselli per infortunio all’adduttore e Oliver Abilgaard per infortunio alla caviglia.
A questo riguardo, Fabregas ha detto: “Subito dopo la partita con il Cosenza abbiamo iniziato a preparare la stagione. Tutta la società sa quello che dobbiamo migliorare o che vogliamo fare rispetto alla squadra.
Mancano 10-11 giorni. Manca gente per arrivare, gente per andare. Ora siamo chi siamo. Non si può fare niente. Dobbiamo lavorare, lottare, crederci. Mi danno tutto ogni allenamento. Non posso dire niente di negativo”.
Serie A
Milan, senti Josè Altafini: “Per lo scudetto serve uno come Vardy…”
Il Milan è una seria candidata allo scudetto, ma per vincerlo serve “un attaccante di spicco”: l’ex Josè Altafini “propone” la suggestione Jamie Vardy.

LE INDICAZIONI DI MASSIMILIANO ALLEGRI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, le parole di Josè Altafini
“Serve una punta di livello”
L’ex ex calciatore del Milan, Josè Altafini, in un’intervista concessa a Tuttosport ha espresso la sua opinione sulla situazione attuale del Diavolo. Secondo il celebre ex giocatore brasiliano, per diventare la squadra favorita per lo scudetto il Milan avrebbe bisogno di un attaccante di grande calibro. Altafini, tra il serio e il faceto, ha scherzato con l’intervistatore, suggerendo che un nuovo “Altafini” o un “Van Basten” potrebbero fare la differenza: sottolineando l’importanza di avere un centravanti in grado di segnare con continuità.
La “suggestione” Jamie Vardy
Sollecitato dall’intervistatore, Altafini ha aggiunto che anche un giocatore come Jamie Vardy potrebbe essere determinante per il Milan. Questo commento evidenzia la necessità per i rossoneri di rinforzare il reparto offensivo con un bomber capace di fare la differenza nelle partite cruciali. La ricerca di un attaccante di spessore potrebbe essere la chiave per il Milan per competere ai massimi livelli in Serie A.
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Fonte: l’account X di Schira.
#Altafini a Tuttosport: “Cosa manca all’ #ACMilan per diventare la candidata numero uno al tricolore? Un Altafini (ride). O anche un Van Basten non sarebbe male. A questo #Milan serve un grande attaccante: uno di quelli che la butta sempre dentro. Bastava anche uno come #Vardy…”
— Nicolò Schira (@NicoSchira) Dec 7, 2025
Serie A
Torino-Milan, probabili formazioni e dove vederla
Domani sera andrà in scena il match tra Torino e Milan, posticipo della quattordicesima giornata di serie A. Il fischio d’inizio è fissato per le 20:45.
Un Milan scottato dall’eliminazione subita in Coppa Italia scenderà in campo domani sera per chiudere il sipario sulla quattordicesima giornata di serie A.
I rossoneri sono chiamati a rispondere alla vittoria dell’Inter, in attesa di capire come finirà Napoli–Juventus di questa sera.
La formazione allenata da Marco Baroni, invece, vuole riscattar il ko di Lecce con un altro scalpo eccellente.

Qui Torino
Da Lecce il Torino è tornato con zero punti in tasca e tanto rammarico. La sconfitta, infatti, non ha fatto piacere a Marco Baroni, che non ha nascosto la propria delusione in merito.
Non c’è tempo, tuttavia, per piangere sul latte versato per i granata, che avranno subito l’occasione di riscattarsi contro il Milan, una delle grandi del nostro campionato, quest’anno in lotta per tornare in Champions League.
L’allenatore granata, per l’occasione, tornerà a contare su Simeone. In avanti, tuttavia, giocheranno Adams e Zapata, con l’argentino pronto a subentrare, eventualmente, a gara in corso.
A centrocampo, infine, Asllani cerca riscatto dopo il rigore fallito al Via del Mare.
Qui Milan
Non con qualche sofferenza, ma in perfetto stile allegriano, il Milan esce con un 1-0 molto pesante dalla sfida contro la Lazio.
Contando sullo scontro diretto tra Napoli e Juventus di questa sera, inoltre, i rossoneri possono approfittarne per guadagnare punti su azzurri o bianconeri.
In campo il mister livornese riproporrà di certo il suo canonico 3-5-2, dove l’ormai collaudato binomio Leao–Pulisic condurrà le danze in attacco.
Loftus-Cheek e Ricci, invece, si disputeranno un posto in mediana al fianco di Rabiot e Modric.

Massimiliano Allegri e Christopher Nkunku ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Probabili formazioni
Torino (3-5-2): Israel; Tameze, Maripan, Coco; Pedersen, Casadei, Asllani, Vlasic, Nkounkou; Zapata, Adams. Allenatore: Marco Baroni
Milan (3-5-2): Maignan; Tomori, Gabbia, Pavlovic; Saelemaekers, Ricci, Modric, Rabiot, Bartesaghi; Pulisic, Leao. Allenatore: Massimiliano Allegri
Dove vederla
La sfida tra Torino e Milan sarà trasmessa in diretta da:
- Dazn
- Sky Sport Uno
- Sky Sport 4K
- Sky Sport Calcio
- Sky Sport 251
Serie A
Torino-Milan, la conferenza di Massimiliano Allegri
Torino-Milan si gioca domani sera alle 20:45. In conferenza stampa, Massimiliano Allegri ha fatto il punto sulla sua squadra e sull’imminente sfida.
Torino-Milan, le parole di Massimiliano Allegri in conferenza stampa
Torino-Milan sarà una partita crocevia come quella contro l’Udinese?
“Bisogna essere pronti a fare una partita solida. Domani affronteremo una squadra contro cui abbiamo dei numeri da invertire. Il Milan, negli ultimi 12 anni ha fatto 6 pareggi, 5 scinfitte e 1 vittoria col Toro.
Negli ultimi tre anni ci ha sempre perso. Affrontiamo una squadra molto fisica, vengono da una serie di risultati negativi e giocare in casa loro in questo momento sarà molto difficile. Da ora fino a gennaio sarà il momento in cui si delinea la classifica del campionato”
Ci fa il punto sugli infortunati?
“Speriamo di riavere Gimenez il più presto possibile perché è un giocatore importante e numericamente abbiamo bisogno di un attaccante in più. Pulisic nella notte ha avuto un attacco di febbre. Vedremo se sarà a disposizione o meno. Athekame sta completando il recupero.
Fofana? Speriamo di averlo in campo contro il Sassuolo. Affrontiamo una settimana molto importante: fra Torino e Sassuolo sono due partite da giocare con umiltà e la testa giusta prima di andare a disputare la Supercoppa“.
Sulla sfida per lo Scudetto
“Inter e Napoli sono le squadre più attrezzate per vincere il campionato. Sono tante in poche punti sia in testa che in coda. È un’anomalia per la Serie A. Dovremo avere la forza di rimanere lì attaccati alla vetta”.
Come ha reagito la squadra alla sconfitta di Coppa Italia? E cosa pensa delle parole di Fabregas che, dopo il 4-0 con l’Inter ha detto “preferisco perdere che stare tutti dietro la palla a difendere”?
“Fabregas sta facendo un lavoro importante a Como, non sta a me giudicare le sue parole. Contro la Lazio non abbiamo avuto la cattiveria giusta per portare a casa il risultato. Conseriamola come un’opportunità di miglioramento”.
Mancano i gol dei centrocampisti e in particolare di Rabiot?
“Eravamo partiti bene a Lecce col gol di Loftus-Cheek su palla inattiva, poi ci siamo fermati. Ma vedrete che arriveranno, perché abbiamo giocatori che hanno quelle caratteristiche. Invece dobbiamo migliorare sulle palle inattive, lì facciamo pochi gol. Con la Lazio abbiamo rischiato in campionato e preso gol in coppa.
Giovedì una nota positiva c’è stata: secondo me il Milan ha giocato difensivamente una delle sue migliori partite. Ma non basta. Bisogna continuare a migliorare le due fasi. Rabiot? Sta crescendo di condizione, anche i suoi gol arriveranno. Così come quelli di Loftus-Cheek. Ci aspettiamo molto da lui, deve essere più convinto delle sue qualità”.
A che punto è il suo Milan? È soddisfatto fin qui o crede che manchi qualcosa?
“In pieno non sono assolutamente soddisfatto, ma perché quando si è al Milan si ragiona così: non dobbiamo mai essere soddisfatti, dobbiamo sempre lavorare sulle cose sbagliate per migliorare. Ogni giorno dobbiamo avere la convinzione di poter migliorare. Bisogna fare il massimo per ottenere quello che sembra impossibile.
Come ho detto tante volte, non esiste il mantenimento: c’è miglioramento o peggioramento. Quando andiamo in campo le partite passano dai piedi e dalla testa. Il volere le cose diventa fondamentale. E noi vogliamo andare in Champions, con le buone o con le cattive…”.
Chi può giocare al posto di Fofana?
“Innanzitutto sono contento per la prova di Jashari: era la prima volta, credo, quel ruolo lì. In carriera ha sempre giocato in un centrocampo a due o da mezz’ala. Ha grandi margini di miglioramento. Ricci è un giocatore intelligente e affidabile, soprattutto a livello mentale, sia che giochi titolare sia che subentri. Loftus-Cheek deve convincersi ancora di più delle qualità che ha”.
Su Nkunku
“E’ un giocatore che ha qualità tecniche straordinarie, ma rispetto agli altri è arrivato dopo. Contro la Lazio a San Siro ha fatto bene. Anche lui una buona partita. Anche lui si deve convincere delle sue qualità e deve essere determinante. Ma sono contento di Nkunku e convinto che possa fare bene. Magari fa gol domani…”
Su Gimenez
“Santiago sta lavorando bene, la caviglia è ok. Speriamo di riaggregarlo con la squadra in settimana. Abbiamo bisogno di lui. È un giocatore affidabile, che lavora molto per la squadra. E’ uno che al Feyenoord ha fatto tanti gol, non è che si disimpara a farli… Ha avuto tante occasioni qui e tre gol annullati per un centimetro… Gimenez lo aspettiamo”.
Sul suo bilancio personale contro il Torino
“I numeri positivi risalgono a quando allenavo la Juve, ma per me non è assolutamente un derby. È una partita difficile, per tutti. Una partita importantissima. Una volta che avremo chiaro quello sarà più facile”.
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