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Juventus, che succede a Koopmeiners? La situazione

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Juventus

La Juventus, come Koopmeiners, si trova in una situazione complicata: tra eccessiva speculazione tattica e risultati che tardano ad arrivare.

La Juventus, ad oggi, non ha ancora perso una partita in campionato, ma è anche vero che imbattuti non vuol dire per forza punti. Infatti, la squadra attualmente non si trova in linea con le aspettative di inizio campionato. Aspettative che vedevano come obbiettivo minimo fissato dalla dirigenza il quarto posto: aspettativa che, seppur ancora raggiungibile, non sembra più cosi scontata.

Koopmeiners

Teun Koopmeiners perplesso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Il bilancio delle ultime 10

Il grande problema della Juve è da ricercarsi nella mancanza di riferimenti. Sia in difesa che in attacco, passando per gli infortunati. Da un Koopmeiners che non la tocca mai ad un Yildiz schierato come mediano, fino al vuoto in difesa lasciato da Bremer.

Nelle ultime 10 tra campionato e coppe sono arrivate solo 3 vittorie, un numero troppo basso se teniamo conto delle grandi spese fatte sul mercato e del calibro dei giocatori acquistati. Uno su tutti Teun KoopmeinersIl giocatore rincorso tutta l’estate da Giuntoli, che decise di fare carte false pur di venire alla Juve, ma che, fino ad ora, non è valso i sessanta milioni spesi per portarlo in bianconero.

Lo sviluppo di Koopmeiners

Il Koopmeiners che arriva a Torino è un centrocampista totale per definizione. Reso tale da Gasperini, che lo migliorerà a tal punto da essere in grado di ricoprire tutti i ruoli del centrocampo: dalla mediana alla trequarti.

L’allenatore italiano prenderà un giocatore abituato a giocare principalmente in 2 sistemi (4-2-3-1) e (4-3-3). Nei quali ricopriva principalmente il ruolo di mediano, salvo un passaggio a difensore centrale quando (allora all’AZ) era allenato da Van Der Brom.

Il grande risultato dell’allenatore italiano fu quello di adattare il giocatore al sistema (3-4-2-1) della Dea, comprendendo e valorizzando al meglio le straordinarie doti dell’Olandese.

Non è tutto merito di Gasperini, però: Koopmeiners aveva già fatto intendere di poter giocare avanzato. Basti pensare che, nella sua esperienza all’AZ dal 2017 al 2021, è riuscito a mettere insieme in 124 presenze 43 goal e 17 assist, pur giocando in una posizione arretrata.

Le ultime 2 partite di Koopmeiners

Nelle ultime 2 uscite con la Juventus, rispettivamente contro l’Aston Villa e il Lecce, abbiamo avuto modo di vedere un Koopmeiners spaesato e spesso senza palla.

Nello specifico a Birmingham contro i Villans, il numero 8 tocca palla 39 volte, 4 volte in meno di Di Gregorio. Fattore che si ripete Domenica sera al Via Del Mare, dove, nei 90 minuti in cui è stato in campo, riesce a mettere insieme sì 20 tocchi in più ma non riesce quasi mai ad essere incisivo: a discapito di una precisone nei passaggi del 89%.

I dati di Koopmeiners

Il grande problema di Koopmeiners è da ricercare nei sui dati. Se l’anno scorso l’olandese riusciva spesso a trovare la porta, quest’anno non riesce più a farlo.

La precisione nei suoi tiri è crollata a dismisura. L’anno scorso la statistica riguardo la precisione dei tiri si aggirava intorno ai 20 punti percentuali. Al contrario, quest’anno si trova allo 0%.

Scavando più a fondo, però, verremo a scoprire che il dato appena citato è l’unico in calo rispetto alla scorsa stagione. Koopmeiners ad oggi nella Juventus tira di più rispetto allo scorso anno e questo lo porta ad un notevole incremento degli expected goals sui 90 minuti, altro dato in grande crescita.

Questi dati ci aiutano a capire che il giocatore c’è ed è pronto a sbocciare, dunque non ci rimane che aspettarlo.

La possibile svolta

Il vero problema di Koop con questa Juventus è da ricercarsi nella poca incisività data da un gioco che lo vede troppo spesso lontano dal pallone, non garantendogli il controllo dell’azione.

Il giocatore così si trova costretto ad allargarsi esternamente pur di ricevere, fattore che inevitabilmente lo porta a spostarsi dalla zona di possesso che tanto gli piace.

Presto tutto cambierà (si spera) con il ritorno di Dusan Vlahovic, che permetterà all’olandese di ritrovare centralità nel sistema e di sfruttare le tante occasioni create in area di rigore (dato dei tocchi quasi raddoppiato rispetto alla stagione 23/24) che ha avuto in queste partite.

Alessandro Nardi

Serie A

Bologna-Juventus, le formazioni ufficiali

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A pochi minuti dal fischio d’inizio di Bologna-Juventus, sono state diramate le formazioni ufficiali che scenderanno in campo al Dall’Ara alle 20:45.

BolognaJuventus chiude questa domenica della 15° giornata di Serie A. La squadra di Italiano cerca un successo che la porterebbe momentaneamente al quarto posto, in attesa di Roma-Como di domani sera.

Dall’altro lato, però, c’è una Juventus che ha un disperato bisogno dei tre punti per ritrovare fiducia e rimanere attaccata al treno della Champions League.

Bologna-Juventus

RICCARDO ORSOLINI GUARDA IN ALTO ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

Bologna-Juventus, le formazioni ufficiali

BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia; Zortea, Lucumì, Heggem, Miranda; Pobega, Moro; Orsolini, Ferguson, Cambiaghi; Dallinga. Allenatore: Vincenzo Italiano

JUVENTUS (3-4-2-1): Di Gregorio; Kalulu, Kelly, Koopmeiners; McKennie, Locatelli, Thuram, Cambiaso; Conceicao, Yildiz; David. Allenatore: Luciano Spalletti

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Serie A

Fiorentina: Vanoli è già in bilico, nuovo cambio in arrivo?

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Fiorentina

La Fiorentina si prepara a una lunga notte di riflessioni: il futuro di Paolo Vanoli è in bilico e non si escludono nuovi cambi di guida tecnica.

Crisi Fiorentina: il futuro di Vanoli in discussione

La Fiorentina si trova in un momento di grande incertezza e difficoltà. Il tecnico Paolo Vanoli non è riuscito a imprimere una svolta decisiva alla squadra che dopo la sconfitta di oggi contro l’Hellas Verona si trova ancora più ultima. Le prestazioni sul campo non hanno soddisfatto la dirigenza, e ora la sua posizione è sotto stretta osservazione. La situazione nello spogliatoio sembra essere sfuggita di mano a Vanoli, un problema che rende ancor più complessa la gestione della squadra.

Le riflessioni sulla panchina della Fiorentina non si fermano qui. L’idea di un terzo cambio di allenatore nella stessa stagione non è più un tabù. La dirigenza viola sta valutando tutte le opzioni possibili per cercare di risollevare le sorti della squadra, che si trova in una crisi sempre più profonda.

Possibili scenari per il futuro

Mentre la Fiorentina riflette sul destino di Vanoli, si aprono vari scenari per il futuro. Il club potrebbe decidere di tentare un nuovo approccio con un altro tecnico, nella speranza di dare una scossa necessaria alla squadra. Le prossime ore saranno cruciali per determinare quale sarà la direzione che la Fiorentina intende prendere per uscire da questa impasse.

La situazione è in continua evoluzione e i tifosi attendono con ansia aggiornamenti dal club. Una cosa è certa: la società non può permettersi ulteriori passi falsi e deve prendere decisioni chiare e tempestive per il bene della squadra.

Per altre notizie sul calciomercato, clicca qui.

Fonte: l’account X di Schira

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Serie A

Napoli, Conte: “Dobbiamo essere più bravi nei momenti negativi. Coperta corta? dico questo…”

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Napoli

Il Napoli cade clamorosamente a Udine per 1-0. Nel post partita, il mister azzurro Antonio Conte ne ha discusso ai microfoni di DAZN.

A seguire le parole del mister del Napoli

Napoli, le parole di Conte

L’ANALISI DELLA PARTITA
“L’approccio c’è stato. L’Udinese non ci ha mai tirato in porta, noi abbiamo creato un paio di occasioni che potevamo sfruttare meglio. Il secondo tempo è iniziato con questo fallo laterale lungo, ci sono stati dei rinvii approssimativi e abbiamo rischiato di prendere il goal. Da lì in avanti c’è stato un po’ di timore, lo vedevi perché comunque nei primi venti minuti del secondo tempo alla fine sono stati annullati due goal, hanno preso la traversa, noi eravamo un pochettino troppo preoccupati e timorosi. Sicuramente dovremo lavorare tanto da questo punto di vista. Lo dico sempre ai ragazzi: dobbiamo essere bravi soprattutto nei momenti negativi, quando in campo devi prendere respiro, usare un po’ di esperienza e mestiere, gestire situazioni in cui dobbiamo migliorare”.

Napoli

ANTONIO CONTE PARLA CON NOA LANG ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )

QUALI TASTI TOCCARE PER MIGLIORARE
“L’ho detto anche ai ragazzi, dobbiamo essere bravi nella gestione di questi momenti, perché li gestiscono loro. Con un po’ di esperienza, un po’ di malizia, perdendo tempo in campo anche. Dopodiché non perdere il coraggio, non farsi sopraffare dal timore di poter concedere il goal. Perché poi se l’atteggiamento è questo il goal te lo chiami e noi ce lo siamo chiamato. C’è da lavorare sotto questo aspetto. Non ho niente da rimproverare a questi ragazzi che stanno dando tutto nell’emergenza, è inevitabile che se vado ad analizzare alcune situazioni soprattutto in trasferta dobbiamo essere più bravi a gestirla, parlare di più, tirare fuori carattere. Perché lì subentra, al di là del calciatore, la persona che deve farsi sentire. Forse è l’aspetto più difficile su cui lavorare: a livello psicologico cerchi di lavorare e trovare la via giusta, però tante volte ci sono calciatori che hanno carisma e personalità e noi da questo punto di vista dobbiamo crescere e possiamo crescere. Sono ottimi ragazzi, mi piacerebbe aiutarli anche a crescere da questo punto di vista perché ne gioverebbe tutta la squadra”.

COPERTA CORTA A CENTROCAMPO E TANTE PARTITE PERSE
“Il campanello d’allarme l’ho dato anche quando abbiamo vinto, perché sono situazioni che alla lunga… C’è poco da dire. A inizio anno comunque, quando fai tante competizioni, ti preoccupi di fare una rosa all’altezza. Se poi per motivi esterni questa rosa viene comunque ridotta puoi tenere botta, però alla fine qualcosa devi pagare, altrimenti saremmo dei fenomeni tutti quanti, i ragazzi, io. Qualcosa la devi pagare, ma proprio in virtù di questo dobbiamo continuare a fare quello che stiamo facendo. Unione, compattezza, non dobbiamo perdere entusiasmo e motivazione. Comunque per noi quest’annata sarà un’annata non semplice. Però l’importante è aver voglia sempre di essere uniti, compatti e affrontare le difficoltà cercando di migliorare. Poi alcune cose sono oggettive e sotto gli occhi di tutti, io però non voglio rimarcare o dire alcune situazioni. Dobbiamo andare avanti nel nostro lavoro, sapendo che tutto l’ambiente deve essere vicino alla squadra perché sarà un’annata non semplicissima per noi. Lo sappiamo tutti, abbiamo voglia di lavorare e combattere sapendo di aver perso sette partite in trasferta: c’è poco da dire. Queste situazioni, questi venti minuti che abbiamo concesso all’Udinese oggi o anche con il Benfica, dobbiamo essere bravi a gestire meglio. Quando il vento va dalla parte contraria dobbiamo migliorare perché dobbiamo saper viaggiare anche con il vento contro”.

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