Le bombe di Vlad
Inter-Napoli 1-1: sei squadre in due punti
Al Meazza finisce 1-1 tra Inter e Napoli, ma il vero vincitore è l’equilibrio. La squadra di Antonio Conte esce con un punto prezioso da una gara intensa ma bloccata, priva di una chiara dominatrice e di particolari guizzi offensivi. È la fotografia di un campionato serrato e incerto, dove le prime sei squadre sono racchiuse in appena due punti.
Il racconto del match: McTominay e Calhanoglu a segno
A portare il Napoli in vantaggio è Scott McTominay, che al 23’ sfrutta una deviazione di Rrahmanisu corner per insaccare da distanza ravvicinata.
L’Inter accusa il colpo, ma al 41’ arriva il pareggio: Hakan Calhanoglu conclude con forza da fuori area, e complice un’incertezza del portiere azzurro Meret, il pallone finisce in rete per l’1-1.
Inter protagonista ma sprecona: Calhanoglu sbaglia dal dischetto
Il secondo tempo si apre con l’Inter che cerca di prendere il controllo: Dimarco va vicino al gol colpendo il palo, e Lautaro spreca una grande occasione. Il momento clou arriva al 70’ quando l’arbitro assegna un rigore ai nerazzurri per un fallo di Anguissa su Dumfries. Calhanoglu, però, manda il pallone sul palo, mantenendo così il punteggio in parità.
Conte, alla ricerca di solidità, sostituisce un Lukaku spento con Simeone, mentre Meret si riscatta con parate decisive su Barella e Lautaro. Nel finale, entrambe le squadre faticano a trovare spazi e la partita si chiude senza ulteriori sussulti.
Il campionato in equilibrio: Sei squadre in due punti
Questo pareggio lascia il Napoli in vetta, ma con una classifica incredibilmente compressa. Sei squadre sono racchiuse in soli due punti, segno di una Serie A priva di una vera regina. Il Napoli conserva il primato, ma la lotta per il titolo è apertissima, e la sosta del campionato offrirà ai club l’opportunità di ricaricare le energie in vista di una seconda parte di stagione che si preannuncia avvincente.
Il tabellino:
Reti: 23′ McTominay (N); 43′ Calhanoglu
Inter (3-5-2): Sommer; Pavard, Acerbi, Bastoni (89′ De Vrij); Dumfries, Barella, Calhanoglu (82′ Zielinski), Mkhitaryan, Dimarco (82′ Darmian); Thuram (82′ Taremi), Lautaro Martinez (89′ Arnautovic).
A disposizione: Martinez, Di Gennaro, Bisseck, Palacios, Buchanan, Asllani, Frattesi, Correa.
Allenatore: Inzaghi
Napoli (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Buongiorno, Olivera; Anguissa, Gilmour (60′ Lobotka), McTominay; Politano (84′ Ngonge), Lukaku (78′ Simeone), Kvaratskhelia.
A disposizione: Contini, Caprile, Turi, Juan Jesus, Marin, Spinazzola, Mazzocchi, Zerbin, Neres, Raspadori.
Allenatore: Conte
Arbitro: Mariani (sez. Roma)
VAR: Di Paolo
Ammoniti: Inzaghi (I, dalla panchina), Dumfries (I)
Espulsi:
Note: recupero 2′ e 4′; spettatori 72.951
(Foto: Depositphotos)
Le bombe di Vlad
Napoli: McTominay, il nuovo Vidal di Conte
Lo scozzese Scott McTominay si sta imponendo come una delle stelle indiscusse del Napoli di Antonio Conte, guidando la squadra partenopea sempre più saldamente in vetta al campionato.
Il centrocampista scozzese, arrivato in estate dal Manchester United, si è rivelato una delle migliori acquisizioni del calcio italiano, grazie a prestazioni di alto livello che hanno messo in mostra il suo fisico imponente, la sua grinta e la capacità di essere decisivo in ogni fase del gioco. L’ultima prova del suo valore è arrivata con il gol contro il Torino, confermando il suo ruolo chiave nella corsa al titolo.
Il nuovo Vidal
Antonio Conte ha puntato su una stagione di rilancio per il Napoli. In questo contesto, McTominay si è rivelato imprescindibile. Il suo rendimento straordinario ricorda da vicino quello di Arturo Vidal, che fu uno dei pilastri del successo della Juventus di Conte. Anche per il centrocampista scozzese, l’impatto sul gioco del Napoli va ben oltre i numeri: la sua leadership e il suo spirito combattivo stanno facendo la differenza in una rosa che combina talento e profondità.
Un colpo da 30,5 milioni
McTominay è arrivato a Napoli per 30,5 milioni di euro, con un accordo che include il 10% sulla futura rivendita al Manchester United. Una cifra importante, ma che si sta rivelando un investimento decisivo nella corsa allo Scudetto. Già in estate, l’operazione era stata definita da molti esperti come un affare sottovalutato, paragonandolo ai grandi scozzesi che hanno fatto la storia della Serie A.
Un Napoli da scudetto
Con McTominay al centro del progetto, il Napoli di Antonio Conte ha tutte le carte in regola per tornare grande. Sebbene il minutaggio di alcuni giocatori, come Giacomo Raspadori, possa suscitare qualche malumore, la scelta di puntare su McTominay si sta rivelando più che azzeccata.
Con la sua versatilità, la sua presenza fisica e la sua capacità di essere decisivo in fase offensiva e difensiva, McTominay è il simbolo di un Napoli ambizioso, pronto a scrivere un nuovo capitolo di successi nella storia del club.
(Foto: Depositphotos)
Le bombe di Vlad
Il Napoli vince contro Il Torino e resta in vetta
Antonio Conte continua a imporre la sua filosofia vincente al Napoli, che all’Olimpico Grande Torino ottiene l’ennesimo successo di misura: un 1-0 firmato Scott McTominay nel primo tempo. È il secondo consecutivo con questo risultato e il quarto nelle ultime sette partite, confermando la solidità e la concretezza della squadra azzurra. Una vittoria preziosa che consolida il primato in classifica, mentre il Torino sprofonda sempre più in crisi, tra contestazioni dei tifosi e prestazioni incolori.
Toro coraggioso, ma sprecone
Il Torino, nonostante il difficile momento, parte con grande intensità. Vanoli schiera una formazione fisica e dinamica, lasciando in panchina Vlasic e Lazaro per puntare su Gineitis e Vojvoda. La scelta paga nei primi minuti: i granata giocano con coraggio e creano la prima occasione del match, sprecata clamorosamente da Adams con un colpo di testa fuori misura.
Il pressing uomo su uomo dei padroni di casa mette inizialmente in difficoltà il Napoli, che fatica a trovare spazi e ritmo. Ma la supremazia del Torino si rivela sterile, incapace di concretizzare le poche occasioni create.
McTominay sblocca il match
Col passare dei minuti, il Napoli cresce e prende il controllo del gioco. Al 25’, Lukaku illumina con un tacco spettacolare, costringendo Milinkovic-Savic a una grande parata. Poco dopo, Kvaratskhelia si rende pericoloso con un colpo di testa, preludio al gol.
La rete arriva al 33’: Anguissa lavora bene sulla fascia sinistra e serve Kvaratskhelia, che con un passaggio preciso imbuca per McTominay. Il centrocampista scozzese controlla e, con un mancino chirurgico, batte Milinkovic-Savic sul primo palo. Il Napoli passa in vantaggio e il Torino tenta una reazione, ma l’unica occasione degna di nota è un tiro mancato da Coco da posizione ravvicinata.
Gestione perfetta nella ripresa
Nel secondo tempo il Napoli dimostra maturità e compattezza, gestendo il vantaggio senza mai perdere il controllo. Gli azzurri non accelerano, ma ragionano su ogni possesso palla, riducendo al minimo i rischi.
Le occasioni per il raddoppio non mancano: Di Lorenzo sfiora il palo su calcio d’angolo, mentre Milinkovic-Savic è decisivo su Olivera e, nel finale, su Simeone. Dall’altra parte, il Torino non riesce mai a impensierire Meret, limitandosi a qualche cross impreciso.
Conte blinda il risultato passando al 3-5-2 con l’ingresso di Spinazzola per Politano, e il Napoli porta a casa un altro 1-0 che vale oro.
Crisi Toro, Napoli inarrestabile
Per il Torino è notte fonda: la contestazione dei tifosi contro la proprietà non si placa e i risultati sul campo non aiutano. I granata devono trovare presto risposte, prima che la stagione sfugga definitivamente di mano.
Il Napoli, invece, si conferma la squadra da battere. Conte ha costruito un gruppo solido, capace di soffrire e di vincere con il minimo sforzo, incarnando alla perfezione la filosofia del “corto muso”. In vetta alla classifica, gli azzurri continuano la loro marcia, con l’ambizione di rimanere protagonisti fino alla fine.
(Foto: Depositphotos)
Le bombe di Vlad
Napoli – Roma: Lukaku regala la vittoria agli azzurri
La terza avventura di Claudio Ranieri sulla panchina della Roma inizia con una sconfitta per 1-0 contro il Napoli. A decidere il match del Maradona è stato Romelu Lukaku, ex di turno, che ha realizzato il gol vittoria al 54’. Una rete preziosa che permette agli uomini di Antonio Conte di riprendersi la vetta della classifica, dopo una gara condotta per larghi tratti. La Roma, pur dimostrando maggiore compattezza rispetto alle ultime uscite, si conferma ancora un cantiere in costruzione.
Napoli padrone del primo tempo, Roma in difesa
Fin dai primi minuti il copione del match è chiaro: il Napoli prende il controllo del gioco, cercando di sfondare soprattutto sulle fasce. L’occasione più clamorosa arriva già al 2’, quando Di Lorenzo mette un cross perfetto per Kvaratskhelia, che di testa manda incredibilmente fuori da pochi passi. La Roma, dopo un avvio timido, riesce a riorganizzarsi difensivamente, lasciando poche occasioni agli avversari.
McTominay ci prova due volte, prima al 9’ con un tiro che sfiora il palo e poi al 24’, quando Svilar si oppone con un grande intervento. I giallorossi si affacciano in avanti con un tentativo dalla distanza di Pisilli al 23’, ma senza impensierire Meret. Sul finire del primo tempo, è ancora Kvaratskhelia a sfiorare il gol, ma un intervento provvidenziale di El Shaarawy gli nega la conclusione a botta sicura.
Ranieri rivoluziona, Lukaku colpisce
All’intervallo Ranieri prova a cambiare tutto: dentro Hummels per El Shaarawy e Baldanzi per Pellegrini, con un passaggio dal 4-4-2 a un 3-5-2 più compatto. Tuttavia, il Napoli continua a essere più incisivo e trova il gol al 54’. Di Lorenzo, in grande spolvero, approfitta di un errore difensivo di Angelino e serve un pallone perfetto per Lukaku, che non sbaglia sotto porta.
Non impeccabile nemmeno Hummels, che si fa sorprendere nella marcatura sul centravanti belga. Con il vantaggio, il Napoli guadagna fiducia, mentre la Roma tenta di reagire con maggiore convinzione.
La Roma cresce, ma non basta
Nel secondo tempo la Roma alza il baricentro, trascinata dalla vivacità di Baldanzi, subentrato con grande personalità. L’occasione più importante arriva al 66’, quando Dovbyk colpisce la traversa di testa su una punizione di Angelino, con Meret ormai battuto. Tuttavia, gli sforzi giallorossi non portano risultati concreti.
Sul finale, Antonio Conte decide di sostituire un Kvaratskhelia contrariato per la sua prestazione poco brillante, mentre Ranieri tenta il tutto per tutto con l’ingresso di Dybala, senza però riuscire a trovare il gol del pareggio.
Napoli, tre punti fondamentali; Roma in crescita
Per il Napoli, quella contro la Roma è una vittoria pesante che vale il ritorno al primo posto in classifica. La squadra di Conte ha dimostrato solidità e capacità di gestire la partita, pur non sfruttando tutte le occasioni create.
La Roma, invece, ha mostrato segnali di miglioramento sotto la guida di Ranieri, ma resta evidente la necessità di lavorare su automatismi e concretezza in attacco. La traversa colpita da Dovbyk e le buone iniziative di Baldanzi lasciano intravedere potenzialità da sviluppare nelle prossime gare.
(Foto: Depositphotos)
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