Serie A
Inter, Bastoni: “Non mi vedo lontano da qui”
Alessandro Bastoni, ospite del podcast Frog Talks di Andrea Ranocchia, ha raccontato alcuni aneddoti della sua esperienza all’Inter.
Indice
Le parole di Bastoni
“Venivo dall’Atalanta, ero dell’Inter e ho fatto tre settimane qui prima di andare a Parma in prestito. Avevo rotto il menisco. I primi due anni mi ha dato problemi, ma adesso… Dopo la prima stagione a Parma ho avuto la fortuna di trovare Conte a Milano.
Io ho fatto le guerre per andare via, avevano appena preso Godin, c’erano Skriniar e De Vrij. Io avevo fatto 25 partite a Parma, un buon campionato, ma lui ha insistito. Ogni tanto con Barella ne parliamo, abbiamo fatto una fatica allucinante con Conte, ma stavamo talmente bene che passava. Inzaghi ha trovato un gruppo di ragazzi perfetto, siamo tutti mentalizzati per far bene, non c’è chi non gioca e allora si allena male. A noi giovani ha fatto bene fare quegli anni dietro Ranocchia, Brozovic, Handanovic”.
Come mai è così bravo ad impostare? Da dove nasce questa sua vocazione?
“A Parma giocavo con Bruno Alves, l’impostazione è sempre stata una mia caratteristica. All’Atalanta nelle giovanili non fai palestra, fai solo tecnica. Lì ho sviluppato il fatto di non aver paura di impostare. Ho vicino Calhanoglu che vuole la palla, non ha paura. C’è sintonia. A volte mi trovo quinto, a volte mezzala, a volte lui si abbassa nella linea e io vado a fare il play. Mi trovo bene”.
L’Inter
Che rapporto ha con i tifosi dell’Inter?
“Il pubblico è spettacolare. Io da quando sono all’Inter non ho mai visto San Siro sotto i 70mila spettatori. Ci aiutano tanto, non ci sono più i fischi. C’è tanto sostegno. Qualche momento negativo c’è stato, qualche momento in cui non ti senti in fiducia. Il calcio, per quanto sia importante, è dietro la mia famiglia. Per cui quello conta.
Le partite le giochiamo ogni tre giorni, se ne sbaglio una c’è l’altra. Mi dà fastidio quando sbaglio, faccio passare giornate brutte a casa, ma quel che mi importa è la salute dei familiari. Io come papà? Cerco di essere più presente possibile, mi godo la mia bambina. Adesso ha appena fatto due anni, il tempo vola. Mi sembra nata ieri. Stiamo con Camilla da quattro anni, lei ne ha 23, uno in meno di me. Lei è di Bergamo, io ho fatto 11 anni di settore giovanile a Bergamo e ho tutte le conoscenze lì. Lei ha la famiglia lì”.
Come si trova all’Inter?
“Io qui sto bene, ho 24 anni ma sono uno dei più ‘anziani’. È il quinto anno qui, sono arrivato a 19. Si sta bene, è bello il mondo Inter, San Siro, giocare davanti a 75mila persone. Al momento non mi vedo lontano da qui. Mi sento veramente a casa. Vedo anche allo stadio che gente di 85-90 anni aspetta il pullman. La passione che ci mette la gente ti fa dire: ‘Ma chi me lo fa fare di andare via?’. Siamo un bel gruppo. Tanti ragazzi giovani come spina dorsale, italiani. Lautaro è argentino, ma è qui da tanti anni”.
La finale di Champions
Cosa vi ha lasciato la finale di Champions?
“Ci ha dato tanto quella partita, ma venivamo da un bel percorso. Dopo aver perso dodici volte in campionato, ci siamo guardati in faccia, abbiamo visto i video e c’era la gente che ci passava come treni. Col City abbiamo visto che possiamo stare a quel livello e quest’anno abbiamo cominciato come avevamo terminato l’anno prima.
Quest’anno ci riproviamo, assolutamente. È bello arrivare lì e penso proprio sarebbe bello vincere. La finale era quasi surreale. Partiti ad inizio stagione pensavamo di vederla in tv. Invece sei lì e quasi quasi ci provi. Noi eravamo tranquillissimi e dal campo si sentiva la pressione che avevano loro di vincere. Abbiamo provato a giocarla, abbiamo avuto anche un paio di occasioni e loro sono rimasti spiazzati”.
Che cosa pensa sul livello che ha raggiunto oggi?
“Che l’esperienza conta nel gestire determinati momenti. Ti accorgi che rispetto a 4-5 anni fa è diverso, valuti diversamente e prendi decisioni diverse. Penso sia un percorso normale, non si arriva qui già pronti. Certe cose le capisci col tempo, certi sbagli li devi fare. Li ho fatti, sbaglierò ancora ma migliorerò sicuramente”.
Serie A
Giuntoli sta creando la nuova Juventus
I bianconeri sempre attivi sul mercato cercano di perfezionare la rosa. Il direttore sportivo, tra cessioni e acquisti mirati, sta creando la nuova Juventus.
Inoltre i 30 milioni di tesoretto che la Roma verserà nelle casse della Vecchia Signora aiuteranno la società bianconera a proseguire un calciomercato già infiammato dai possibili rumors.
Indice
I giallorossi contribuiscono al mercato della Juventus
Sono oramai imminenti le cessioni di Matias Soulé e Dean Huijsen, sicuramente non facili e non poco dolorose. Questo però servirà alla Juventus per fare cassa e di conseguenza velocizzare le trattative in entrata: per una stagione che si appresta ad essere ricca di appuntamenti sportivi.
I giallorossi contribuiranno, quindi, alla costruzione della nuova Juve: 30 milioni per l’argentino e 18 milioni per l’olandese (naturalizzato spagnolo), che al Bournemouth ritroverà Thiago Pinto, ex D.S romanista.
Accelerazione sul mercato
Non le cifre che esattamente la Juventus si aspettava (circa 60 milioni) ma le cessioni generate dagli stessi, si assesteranno intorno ai 50 milioni di euro più i 22 milioni ricavati dalle cessioni di Samuel Iling Junior e Barrenechea all’Aston Villa.
Teun Koopmeiners pensieroso ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Ciò permetterà alla Vecchia Signora di premere il piede sull’acceleratore del mercato in entrata, puntando forte su Koopmeiners e Todibo, pallini fissi della dirigenza bianconera.
Perché cedere giocatori in prospettiva?
Serie A
Serie A, anticipi e posticipi durante la stagione: il calendario
La Lega Serie A ha ufficialmente comunicato le scadenze entro le quali saranno rese note tutte le date degli anticipi e posticipi della stagione 2024/25.
Le scadenze delle date dovrebbero agevolare la programmazione e la logistica dei club e permettere ai tifosi di organizzarsi per seguire e supportare le loro squadre.
Ecco il calendario dettagliato per le comunicazioni degli anticipi e posticipi:
Serie A, date di comunicazione degli Anticipi e Posticipi
- Giornate 4-13:
- Data di Comunicazione: 4 settembre 2024
- Numero di Giornate: 10
- Giornate 14-19:
- Data di Comunicazione: 9 ottobre 2024
- Numero di Giornate: 6
- Giornate 20-23:
- Data di Comunicazione: 23 dicembre 2024
- Numero di Giornate: 4
- Giornate 24-26:
- Data di Comunicazione: 31 gennaio 2025
- Numero di Giornate: 3
- Giornate 27-30:
- Data di Comunicazione: 21 febbraio 2025
- Numero di Giornate: 4
- Giornate 31-33:
- Data di Comunicazione: 14 marzo 2025
- Numero di Giornate: 3
- Giornate 34-36:
- Data di Comunicazione: 18 aprile 2025
- Numero di Giornate: 3
- Giornata 37:
- Data di Comunicazione: 9 maggio 2025
- Numero di Giornate: 1
- Giornata 38:
- Data di Comunicazione: 19 maggio 2025
- Numero di Giornate: 1
Slot Orari Previsti per Ogni Giornata
La Lega Serie A ha anche pubblicato i vari slot orari in cui si terranno le partite della stagione 2024/25. In totale saranno nove slot orari distribuiti come segue:
- Venerdì:
- Ore 20.45 (1 anticipo)
- Sabato:
- Ore 15.00 (1 anticipo)
- Ore 18.00 (1 anticipo)
- Ore 20.45 (1 anticipo)
- Domenica:
- Ore 12.30 (1 anticipo)
- Ore 15.00 (2 gare)
- Ore 18.00 (1 posticipo)
- Ore 20.45 (1 posticipo)
- Lunedì:
- Ore 20.45 (1 posticipo)
Questo schema orario è ormai conosciuto da tifosi e club e rappresenta una regola generale che la Lega Serie A seguirà durante tutta la stagione 2024/25.
Serie A
Emergenza Torino: Vanoli è senza difesa
L’emergenza difensiva del Torino è critica. Con la cessione di Buongiorno ed il mancato rinnovo del contratto di Rodriguez, la difesa è ridotta all’osso.
L’infortunio di Schuurs
A complicare ulteriormente la situazione, si aggiunge la condizione di Perr Schuurs.
L’olandese, fermo dallo scorso 21 ottobre a causa di una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio sinistro, non ha ancora recuperato pienamente.
Le notizie più recenti indicano il forte difensore potrebbe dover sottoporsi nuovamente a un intervento chirurgico a causa del persistere del dolore al ginocchio.
Se questa seconda operazione si rendesse necessaria, il Torino sarebbe costretto a intervenire sul mercato per rinforzare il reparto difensivo.
Le possibili soluzioni potrebbero includere l’acquisto di nuovi difensori, dopo Saúl Coco, erede di Buongiorno.
Paolo Vanoli si ritrova con la difesa rimaneggiata a meno di venti giorni dal primo impegno ufficiale contro il Cosenza in Coppa Italia.
-
Calciomercato5 giorni fa
Ultim’ora Milan, terminato l’incontro per Samardzic: partenza in salita | Le richieste dell’Udinese
-
Calciomercato4 giorni fa
Milan, addio Thiaw: trattativa in chiusura con il Newcastle
-
Calciomercato7 giorni fa
Milan, accordo con Samardzic: il papà atteso in Via Aldo Rossi
-
Calciomercato7 giorni fa
Milan, trovata intesa per Fofana: le cifre
-
Calciomercato3 giorni fa
Ultim’ora Milan, clamorosa uscita di Maignan: si pensa a Mamardashvili
-
Calciomercato3 giorni fa
Milan, falsa la richiesta del Monaco: il punto su Fofana
-
Calciomercato5 giorni fa
Milan, Conte vuole un rossonero: primo contatto tra i club
-
Calciomercato19 ore fa
Ultim’ora Milan, clamorosa ipotesi Icardi: i dettagli