Serie A
Inter, Ausilio: “Gasp è stato un grosso rimpianto, Lautaro aveva già firmato per l’Atletico. Lookman e Koné? Ci abbiamo provato…”
Lo storico ds dell’Inter Piero Ausilio è stato intervistato in esclusiva al Corriere dello Sport dove ha raccontato le numerose operazioni che hanno coinvolto il mercato nerazzurro nell’ultima sessione di mercato.
A seguire l’intervista completa
Inter, le parole di Ausilio
IL RUOLO DEL DS
“Per come la vedo io il direttore sportivo è una figura centrale, se parliamo di operatività. Braida, Sartori, Sabatini sono fonti d’ispirazione. Un paio lavorano ancora. Poi, certo, da qualche anno a questa parte ci sono presidenti – diciamo così – particolarmente attivi. Le grandi agenzie di procuratori? Il nostro mondo è cambiato e bisogna accettare la presenza di queste realtà. In molti casi possono agevolare le operazioni… Conta portare a casa il risultato”.
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IL RAPPORTO CON MAROTTA E GLI ALTRI PRESIDENTI
Un aggettivo per i presidenti? Moratti passionale. Thohir visionario e coraggioso. Zhang, Steven intendo, innovatore. Oaktree? Solido, strutturato. Marotta? Beppe è perfetto per chi, come me, vuole soltanto fare il proprio mestiere. Sulla parte tecnica lascia tanta autonomia, lui è l’uomo delle sintesi”.
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CHIVU E IL DOPO INZAGHI SOLO DOPO IL 1° GIUGNO
“Ci siamo ritrovati ad affrontare il tema della sostituzione di Simone soltanto il primo giugno. Ti assicuro che fino all’ultimo abbiamo sperato che restasse. Quando la proprietà chiede di individuare una soluzione non puoi portare un solo nome. Fabregas e De Zerbi? Abbiamo fatto i nostri sondaggi e tratto le conclusioni. Cristian ha tutto quello che cercavamo, è quello giusto anche per la proprietà”.
LOOKMAN E HOJLUND? NO, PIO ESPOSITO
“Su Lookman ci abbiamo provato, ritenendo che ci avrebbe consentito di cambiare qualcosa. Ma l’Atalanta è stata irremovibile. La crescita di Pio e Bonny ci ha permesso di cambiare obiettivo e restare fedeli al 3-5-2. Pio? Cercavamo una punta centrale, abbiamo seguito anche Hojlund. Nei quindici giorni del Mondiale per club abbiamo capito che Pio aveva forza fisica e la giusta voglia di arrivare. Per cui Bonny vice Thuram e Esposito alternativo a Lautaro”.
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LA TRATTATIVA KONE
“Il tentativo per Kone? Siamo tornati a puntare sul 3-5-2. C’è stato un contatto. Uno, più, o uno meno che importa? A un certo punto la Roma ci ha fatto sapere che non se ne faceva nulla. E ci siamo mossi per Diouf”.
GASPERINI E GLI ALLENATORI IN 28 ANNI DI INTER
“Gasperini da noi è stato pochino. Mi credi se ti dico che mi sarebbe piaciuto lavorare con lui, visto quello che ha fatto in seguito? È un top. I miei allenatori? Tra una cosa e l’altra, a gennaio saranno ventotto anni di Inter. Vado a memoria. Mancini, Mou, Benitez, Leonardo, Gasperini, Ranieri, Stramaccioni, Mazzarri, De Boer, Vecchi, Pioli, Spalletti, Conte, Inzaghi e Cristian.

L’URLO DI GIAN PIERO GASPERINI ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
I migliori sul campo? Spalletti e Conte. E nella gestione? Simone, Mancini. E Ranieri, al quale sono molto legato, arrivò in un momento complicato per l’Inter. Da alcuni di loro ho imparato tanto, altri non sono stati collaborativi. E Mourinho? Sopra tutto e tutti per quello che rappresenta nella storia dell’Inter”.
IL COLPO LAUTARO
“Lautaro aveva già firmato con l’Atletico Madrid. Ho viaggiato, rischiando di tornare senza il giocatore. Sai che figura di merda avrei rimediato…. Berta disse che stracciò tre contratti? Se lo dice Andrea… Io so di uno. Mi misi in mezzo puntando sul fatto che i club non avevano ancora raggiunto l’accordo. Però di cose buone ne abbiamo fatte anche altre”
I GRANDI COLPI
“Mkhitaryan a zero perché alla Roma non lo volevano più. Hakimi a 40 e rivenduto a 70, Calhanoglu a zero, Bastoni con tre sole partite all’Atalanta, un anno a Parma e poi da noi. Onana a zero quand’era squalificato e fermo da un po’. L’abbiamo venduto a 55. Lukaku voluto da Conte, altro affare la cessione al Chelsea. Balotelli a 16 anni dal Lumezzane…”
FUTURO ALL’INTER O IN ARABIA?
La Roma? In passato ci fu un abboccamento. Sono rimasto all’Inter dove nei primi anni avevo avuto la fortuna di vedere gente come Milito, Zanetti, Eto’o, Ronaldo il fenomeno. Non c’entrano niente con quelli di oggi. L’Arabia? C’è poco da dire. Sto bene dove sono, ho un contratto fino al 2027. Già in passato ricevetti delle proposte anche economicamente più interessanti. Ma non mi sono mai mosso da qui. Una proposta irrinunciabile da Inzaghi? Tutto è rinunciabile”.
LA CHIUSURA A NEYMAR
“Ma va’, è una cazzata. Mai sentiti e mai offerto…”
Serie A
Torino, Baroni: “Prestazione molto buona, dobbiamo trovare forza mentale”
Il tecnico del Torino, Marco Baroni, ha avuto modo di esprimersi sulla partita contro il Milan. Ecco le parole dell’allenatore.

IVAN ILIC ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Torino, le parole di Marco Baroni
“É mancata un po’ di pressione sulla palla, il Milan è una squadra forte e da questo punto di vista ci siamo abbassati un pochino: è una cosa che non dobbiamo fare, bisogna intensificare il lavoro ma vedo grande partecipazione. C’è da rimboccarsi le maniche, però credo che la prestazione sia stata molto buona”.
Manca la forza mentale per tutta la gara?
“La dobbiamo trovare, nel secondo tempo ho chiesto di non difendere il risultato perché sarebbe stato un errore. La squadra mi è piaciuta, adesso rientrerà Simeone che è un giocatore fondamentale per noi, così come Ismajli. Zapata ha ritrovato il gol. Ci sono anche cose positive e sono abituato a guardare quelle oltre alle cose sbagliate da valutare con la massima severità da parte mia”.
Perché Masina non è entrato subito?
“É uscito fuori il giocatore, loro hanno ripreso velocemente il gioco. La palla non è uscita fuori prima e l’azione è continuata, sono situazioni che ti penalizzano ma quando le cose non vano bene devi mettere maggior attenzione anche su queste cose. Però ho la massima fiducia nella squadra e dobbiamo guardare anche gli aspetti positivi della partita”.
Serie A
Milan, Landucci: “Leão? Speriamo niente di grave. Pulišić? Un cecchino”
Dopo la vittoria in rimonta per 2-3, il vice allenatore del Milan Marco Landucci, ha avuto modo di esprimersi sulla partita. Ecco le parole del tecnico.

Massimiliano Allegri e Christopher Nkunku ( FOTO DI SALVATORE FORNELLI )
Milan, le parole di Landucci
“Nel primo tempo loro ci aspettavano, noi siamo stati un po’ polli perché non allargavamo il gioco, ma poi abbiamo dimostrato grande carattere. Siamo una squadra che non molla mai. Dobbiamo ringraziare la squadra e i dottori, Pulisic si è messo a disposizione e ci ha dato una grossa mano. Questo Milan ha dimostrato un grande spirito, non ha mollato e ci ha creduto fino alla fine”.
Sulla reazione nella ripresa
“Il gol di Rabiot ci ha dato forza e convinzione. Nella ripresa siamo stati più ordinati, più offensivi e abbiamo fatto girare meglio la palla. Questa è una vittoria molto importante per noi”.
Sull’infortunio di Rafael Leão
“Leão farà domattina gli esami. Ha avuto un fastidio all’adduttore, speriamo non sia niente di grave”.
Su Christian Pulišić
“Pulisic lo vedi negli spogliatoi e sembra molto tranquillo. In campo però è un cecchino, è un calciatore forte che vuole sempre fare gol”.
Su Loftus-Cheek
“Lui ha tutto per essere un grandissimo giocatore: tecnica, forza, fisicità. Nella sua carriera è stato frenato dagli infortuni, ma stasera ha fatto un grande secondo tempo”.
Su Samuele Ricci
“Ricci è cresciuto tanto, è intelligente, uno che capisce le cose al volo. È un professionista serio, che all’inizio ha avuto delle difficoltà e giocava poco, ma non ha mollato niente e si è sempre allenato al massimo, col sorriso. Anche oggi ha dimostrato di essere molto utile al Milan”.
Sul gruppo squadra
“Io e Allegri abbiamo lavorato con tanti gruppi di calciatori, ma questo gruppo lavora duro e non si lamenta mai. Fa proprio piacere starci insieme, condividiamo tante cose. Avanti così, con umiltà”.
Serie A
Serie A, i rossoneri rimontano la partita! Finisce 2-3 Torino-Milan
Il primo tempo di Torino-Milan ha visto i granata dominare per i primi 20 minuti, con un 2-0 intimidatorio. I rossoneri hanno poi ripreso il pallino del gioco, con Rabiot che ha accorciato le distanze.
All’8′ minuto di gioco Tomori colpisce in area di rigore, con il braccio, il pallone. Pochi dubbi, calcio di rigore per gli uomini di Baroni.
Nikola Vlašić non sbaglia e insacca la palla in rete. Tiro rasoterra che batte Maignan; il francese tocca il pallone, senza riuscire a intercettarlo. 1-0.
Milan in difficoltà, che non riesce a riprendere in mano la partita. Situazione che peggiora con la seconda rete del toro, con Zapata che torna al gol dopo un anno.
Tameze recupera palla e fa partire il contropiede di Vlašić, che porta palla fino al limite dell’area e poi allarga per Zapata. Il colombiano controlla e calcia fortissimo sul secondo palo, sorprendendo Maignan. 2-0 dopo 17 minuti.
Al 24′ ci pensa Rabiot a riaccendere le speranze dei rossoneri. Tomori appoggia in orizzontale per il francese, che controlla e calcia fortissimo da circa 25 metri, battendo Israel e trovando un grandissimo gol.
Leão al 31′ è costretto a uscire per infortunio, dopo un problema all’inguine causato da un tiro al 27′ minuto.
Verso la fine dei primi 45 minuti, Rabiot ha un’altra grande occasione per segnare. Il francese calcia al volo su passaggio di Saelemaekers, ma la palla va solamente vicino al palo.

Il secondo tempo di Torino-Milan
La seconda metà di gara si riapre con una doppia parata di Israel al 55′. Rabiot crossa per l’inserimento di Bartesaghi, che colpisce di testa, ma viene fermato da una parata dell’ex .
Sulla ribattuta arriva Ricci, che prova a ribadire in rete, ma Israel riesce di nuovo a respingere.
Al 66′ Pulišić entra al posto di Bartesaghi e dopo un minuto, alla prima occasione, trova la rete del 2-2.
Saelemaekers rientra sul sinistro e crossa sul secondo palo per lo statunitense, che controlla e calcia con il sinistro. Israel battuto, partita ripresa dal Milan.
Gol annullato al Torino al 71′. Adams incrocia il destro e segna, però prima Pedersen ha commesso fallo su Saelemaekers e l’arbitro punisce il gesto.
6 minuti dopo arriva la doppietta di Pulišić. Loftus-Cheek tocca in verticale per Ricci, che dal fondo crossa di prima per l’inserimento dello statunitense. Sinistro di controbalzo, doppietta e Milan in vantaggio. 2-3.
Gol annullato ai rossoneri al 90′. Loftus-Cheek serve in profondità Nkunku, che a tu per tu con Israel appoggia in orizzontale per Pulišić, il quale spinge in rete da due passi, Chiffi, però, annulla per fuorigioco di Nkunku.
Finisce dunque per 2-3 Torino-Milan, una partita che ha dato grande spettacolo. I rossoneri arrivano al 1⁰ posto in classifica con una vittoria fondamentale, arrivata con una grandissima rimonta.
31 punti guadagnati in 14 partite, 22 gol segnati e 11 reti subite. La squadra di Allegri, insieme al Napoli, si trova ora in vetta alla classifica di Serie A.
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